n.1 del 02.01.2013 periodico (Parte Seconda)
Approvazione delle procedure per l'attivazione di progetti di tirocinio rivolti a cittadini stranieri residenti all'estero ai sensi dell'art. 40 c. 9 lett. A) e c. 10, del DPR 394/1999 e successive modifiche, e del relativo sistema dei controlli
LA GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA
Visti:
- il Decreto Legislativo 25 luglio 1998 n. 286 e sue successive modifiche, “Testo unico delle disposizioni concernenti la disciplina dell'immigrazione e norme sulla condizione dello straniero” e ss.mm. ed in particolare l’art. 27 "Ingresso per lavoro in casi particolari", comma 1, lett. f), che disciplina l'ingresso per persone che, autorizzate a soggiornare per motivi di formazione professionale, svolgano periodi temporanei di addestramento presso datori di lavoro italiani;
- il DPR 31 agosto 1999, n. 394, come modificato dal DPR 18 ottobre 2004, n. 334, attuativo del predetto DLgs n. 286/1998 e ss.mm. ed in particolare l’art. 40, commi 9, lett. a) e 10, del citato DPR 394/1999 “Casi particolari di ingresso per lavoro”, che disciplina i casi di ingresso di stranieri in Italia per finalità formativa di cui al predetto art. 27 del T.U.;
- l’art. 18 sui tirocini della L. 24 giugno 1997, n. 196 "Norme in materia di promozione dell'occupazione";
- il D.M. 25 marzo 1998 n.142 “Regolamento recante norme di attuazione dei principi e dei criteri di cui all’art. 18 della L. 24/6/1997, n. 196, su tirocini formativi e di orientamento” ed in particolare l’art. 8 “Estensibilità ai cittadini stranieri”;
- la Direttiva 1 marzo 2000 del Ministero dell’Interno “Definizione di mezzi di sussistenza per l’ingresso ed il soggiorno degli stranieri nel territorio dello Stato”;
- il D.M. 22 marzo 2006 “Normativa nazionale e regionale in materia di tirocini formativi e di orientamento per i cittadini non appartenenti all’Unione Europea” ed in particolare l’art. 3;
- la L.R. 1 agosto 2005, n. 17 “norme per la promozione dell'occupazione, della qualità, sicurezza e regolarità del lavoro”, ed in particolare gli articoli 24, 25 e 26;
- la propria deliberazione n. 1276 del 2005 “Approvazione criteri per progetti di tirocinio rivolti a cittadini non comunitari ai sensi dell’art. 40, comma 9, lett. A e art. 10 del DPR 394/1999, così come modificato dall’art. 37 del DPR 18/10/2004 n. 334”;
Ritenuto necessario sostituire la DGR 1276/2005, in attuazione delle disposizionisopra richiamate, individuando nuove procedure di attivazione dei tirocini formativi rivolti a cittadini stranieri residenti all’estero, migliorando il controllo del procedimento, ante e in itinere, attraverso la specificazione di criteri, finalità, modalità di attivazione, garanzie assicurative, tutorato e modalità esecutive e convenzioni;
Ritenuto altresì opportuno, in attuazione delle disposizioni sopra richiamate, prevedere un sistema di controlli per i progetti di tirocinio rivolti a cittadini stranieri residenti all’estero basato su una più stretta collaborazione tra la Regione Emilia-Romagna e i soggetti promotori al fine di garantire la qualità e la regolarità dei tirocini attivati;
Sentito il parere della Commissione regionale tripartita di cui all’art. 51 della L.R. 12/2003 espresso attraverso procedura scritta conclusasi il 17/12/2012;
Vista la L.R. 26 novembre 2001, n. 43 “Testo unico in materia di organizzazione e di rapporto di lavoro nella Regione Emilia-Romagna” e successive modifiche;
Richiamate le proprie deliberazioni:
- n. 1057/2006 “Prima fase di riordino delle strutture organizzative della Giunta regionale. Indirizzi in merito alle modalità di integrazione interdirezionale e di gestione delle funzioni trasversali” e s.m.;
- n. 1663/2006 concernente "Modifiche all'assetto delle Direzioni generali della Giunta e del Gabinetto del Presidente";
- n. 2416/2008 “Indirizzi in ordine alle relazioni organizzative e funzionali tra le strutture e sull’esercizio delle funzioni dirigenziali. Adempimenti conseguenti alla delibera 999/2008. Adeguamento e aggiornamento della delibera 450/2007.” e ss.mm.;
- n. 1377/2010 “Revisione dell'assetto organizzativo di alcune Direzioni generali”, così come rettificato con deliberazione n. 1950/2010;
- n. 2060/2010 “Rinnovo incarichi a Direttori generali della Giunta regionale in scadenza al 31/12/2010”;
- n. 1222/2011 “Approvazione degli atti di conferimento degli incarichi di livello dirigenziale (decorrenza 1.8.2011)”;
- n. 1642/2011 “Riorganizzazione funzionale di un Servizio della Direzione generale Cultura, Formazione e Lavoro e modifica all’autorizzazione sul numero di posizioni dirigenziali professional istituibili presso l’Agenzia sanitaria e sociale regionale”;
- n. 221 del 27/2/2012 “Aggiornamento alla denominazione e alla declaratoria e di un Servizio della Direzione generale Cultura, Formazione e Lavoro”;
Dato atto del parere allegato;
Su proposta dell'Assessore competente per materia;
A voti unanimi e palesi;
delibera:
1. di approvare le seguenti procedure e condizioni per il rilascio del visto ai progetti dei tirocini formativi e di orientamento rivolti a cittadini stranieri residenti all’estero e il relativo sistema dei controlli al fine di garantire la qualità e la regolarità dei tirocini stessi;
2. di stabilire che i soggetti promotori dei progetti di tirocinio formativo e di orientamento devono:
a) definire la durata massima dei tirocini in base a quanto previsto dall’art. 7 del D.M n.142 del 1998 e dall’art. 25 della l.r. n. 17 del 2005;
b) indicare il sostegno delle spese per l’alloggio e per il vitto del tirocinante e impegnarsi a pagare le spese di viaggio nel caso di rientro forzato del tirocinante nel Paese di provenienza;
c) indicare il percorso di formazione professionale a completamento del quale il tirocinio viene svolto ed in particolare, la coerenza del profilo professionale o dell’obiettivo formativo con le competenze da acquisire attraverso il tirocinio;
d) indicare le posizioni assicurative INAIL e di responsabilità civile per il tirocinante;
e) indicare i nominativi di un proprio tutor come responsabile didattico-organizzativo delle attività e di un tutor aziendale che garantisca la realizzazione del progetto formativo in azienda; il tutor responsabile didattico-organizzativo delle attività è tenuto a visite almeno bimestrali presso l’azienda ospitante o una sola visita se il tirocinio è inferiore ai due mesi; al termine del tirocinio deve redigere una relazione conclusiva sugli esiti formativi e sulle visite effettuate da inviare al Servizio competente della Regione Emilia-Romagna;
f) prevedere la realizzazione di specifiche e adeguate unità formative, da svolgersi durante il periodo di tirocinio, finalizzate:
- alla conoscenza (qualora non già posseduta)della lingua italiana;
- all'acquisizione di competenze di carattere relazionale;
- all'acquisizione di competenze relative all’organizzazione e sicurezza del lavoro, ai diritti e doveri dei lavoratori e delle imprese;
g) essere responsabili di quanto dichiarato nella richiesta di visto al progetto formativo nonché del rispetto di quanto indicato nella Direttiva del Ministero dell’Interno 1 marzo 2000 e del DM 22 marzo 2006; le eventuali situazioni anomale dovranno essere segnalate immediatamente alla Regione Emilia-Romagna.
h) inviare al competente Servizio regionale unitamente alla richiesta di visto al progetto formativo, copia della convenzione stipulata con l’Azienda ospitante e copia del progetto formativo anche avvalendosi dei modelli A) B) C) allegati;
3. di stabilire che l’azienda ospitante il progetto di tirocinio formativo e di orientamento deve:
a) presentare dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà a norma dell’art. 47 del DPR 445/2000 allegato D), a firma del legale rappresentante contente:
- Sede aziendale amministrativa legale ed operativa; Codice fiscale, partita iva,
- e-mail, telefono e numero fax;
- Numero di addetti a tempo indeterminato (anche con contratto part-time);
- Regolarità dei versamenti dei premi e accessori INAIL;
- Regolarità dei versamenti dei contributi INPS;
- Numero di eventuali tirocinanti presenti in azienda.
b) presentare il modello ex DM10 INPS riferito all’ultimo mese disponibile;
c) essere in regola con la normativa di cui alla Legge 68/1999, il D.Lgs. 81/2008 e con l'applicazione dei Contratti Collettivi Nazionali di Lavoro;
4. di attuare, attraverso le competenti strutture regionali e in attuazione dell’art. 71 del DPR 445/2000, un sistema di controlli sulla veridicità di quanto dichiarato ai sensi del punto 3, nonché sugli aspetti amministrativi, finanziari e tecnici dei progetti formativi anche attraverso verifiche in loco;
5. di procedere all’immediata interruzione del tirocinio con lettera raccomandata indirizzata all’ente promotore e per conoscenza all’azienda ospitante qualora i dati verificati d’ufficio o dalle verifiche in loco, siano difformi rispetto a quanto dichiarato e alla contestuale segnalazione dell’irregolarità alle istituzioni competenti. In tali casi la Regione non autorizza ulteriori tirocini fino all’accertamento di eventuali responsabilità.
6. di approvare gli allegati: A) schema di richiesta di visto al progetto di tirocinio formativo per cittadini stranieri residenti all’estero, B) schema di convenzione di tirocinio di formazione e orientamento a beneficio di cittadini non appartenenti all’unione europea residenti all’estero C) schema di progetto formativo e di orientamento a beneficio di cittadino non appartenente all’unione europea residente all’estero D) dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà, parte integrante della presente delibera;
7. di rinviare, per quanto non disciplinato dal presente atto, alla regolamentazione dei tirocini formativi come disposta dalla complessiva regolazione nazionale e regionale in materia e relativi atti applicativi;
8. di sostituire con la presente delibera la propria precedente deliberazione n.1276 del 2005 “Approvazione criteri per progetti di tirocinio rivolti a cittadini non comunitari ai sensi dell’art. 40 comma 9 lett. A e art. 10 del DPR 394/1999, così come modificato dall’art. 37 del DPR 18/10/2004 n. 334”;
9. di disporre la pubblicazione integrale del presente atto nel Bollettino Ufficiale della Regione Emilia-Romagna.