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Relazione

Le norme che si riproducono in questo Progetto di Legge sono un segnale di alto valore non solo simbolico ma anche pratico per sottolineare l’attenzione che la Pubblica Amministrazione riserva alle particolari esigenze delle gestanti e delle neo mamme, contribuendo ad evitare loro impacci dovuti agli spostamenti in auto e di fatto contribuendo con un piccolo gesto ad.alleviare il difficile compito di conciliare per le donne che lavorano, la vita familiare e quella professionale

Riteniamo che la tutela delle donne e il conseguimento delle pari opportunità di genere necessitano di interventi concreti, che intervengano direttamente sul quotidiano delle persone.

Da dati derivanti da un indagine dell’Istat il parcheggio rappresenta un problema per il 42,4% degli italiani, la difficoltà di parcheggio il 39,6%. sicuramente se il parcheggio è un problema per la generalità dei cittadini, nello specifico esso risulta essere maggiormente stressante per la donna che si trova in stato di gravidanza, o deve far salire e scendere dalla propria autovettura neonati con carrozzine, passeggini e ingombranti borsoni pieni di pannolini e quant’altro necessario alla cura del proprio neonato.

Il Codice della strada attualmente vigente non prevede alcuna norma utilizzabile per dare carattere autoritario alle norme introdotte, che restano pertanto mere norme volte a valorizzare il senso civico.

Sarebbe, dunque, fortemente auspicabile che in presenza di una capillare diffusione delle aree di sosta rosa nelle nostre città il legislatore intervenisse riformando il Codice della Strada, introducendo una norma simile a quella che regolamenta i parcheggi riservati alle persone diversamente abili la quale, oltre a prevedere una sanzione per coloro che occupano indebitamente aree di sosta di questo tipo, dispone che gli utenti debbano essere muniti di apposito contrassegno che attesti lo stato di limitata o impedita capacità motoria.

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