Oggetto n. 1793 - Mozione proposta dalla consigliera Barbati circa azioni da porre in essere per dare attuazione a politiche di sostegno al popolo Saharawi ed ai popoli del Maghreb
Premesso che
l’incontro con la delegazione del popolo Saharawi e l’audizione dei relativi rappresentanti in sede di Commissione assembleare “Turismo, Cultura, Scuola, Formazione, Lavoro, Sport” (seduta del 26 settembre 2011) ha rappresentato l’occasione istituzionale per rinnovare la solidarietà e la sensibilità della Regione nei confronti di tale popolo e, più in generale, delle forze democratiche del Maghreb;
la situazione della cosiddetta Africa Mediterranea è particolarmente critica, caratterizzata da continue tensioni tra le forze della “rivoluzione democratica” e la negazione dei diritti umani e del diritto all’indipendenza dei popoli maghrebini;
è necessario promuovere strategie e politiche di sensibilizzazione, nonché di intervento sinergico tra i soggetti istituzionali per il sostegno alla democrazia e ai diritti umani, per favorire l’integrazione tra i popoli maghrebini e assicurare loro il proprio diritto all’autodeterminazione.
L’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna
esprime la propria solidarietà al popolo Saharawi e, più in generale, alle forze democratiche del Maghreb, sostenendo i diritti di tali popoli all’indipendenza e all’autodeterminazione;
promuove azioni e strategie di sensibilizzazione in ordine a tali problematiche sia nei confronti della collettività che degli altri soggetti istituzionali interessati;
promuove il coordinamento tra le Regioni e gli Enti locali al fine di attuare politiche e azioni preordinate al sostegno della democrazia e all’affermazione dei diritti umani nell’area maghrebina, anche favorendo lo sviluppo economico e sociale dell’area;
al fine di perseguire tali obiettivi di libertà e democrazia, invita il Parlamento e l’Esecutivo nazionale a promuovere una politica Europea finalizzata ad instaurare e garantire una “pace governata” nell’Africa Mediterranea, mediante azioni di sviluppo economico, sociale, alimentare, e scongiurando in ogni caso interventi manu militari dettati da logiche cosiddette “neocolonialiste”.
Approvata a maggioranza dei presenti nella seduta pomeridiana del 12 ottobre 2011