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Assegnazioni a destinazione vincolata in materia di agricoltura, cybersicurezza, TPL, energia, ambiente, politiche del lavoro, sanità e per l'attuazione di progetti comunitari. Variazione di bilancio

LA GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA

Visto il Decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118 “Disposizioni in materia di armonizzazione dei sistemi contabili e degli schemi di bilancio delle Regioni, degli enti locali e dei loro organismi, a norma degli articoli 1 e 2 della legge 5 maggio 2009, n. 42” e successive modificazioni e integrazioni;

Considerato in particolare l’articolo 51, il quale stabilisce:

- al comma 2, che “Nel corso dell'esercizio la giunta, con provvedimento amministrativo, autorizza le variazioni del documento tecnico di accompagnamento e le variazioni del bilancio di previsione riguardanti:

a) l'istituzione di nuove tipologie di bilancio, per l'iscrizione di entrate derivanti da assegnazioni vincolate a scopi specifici nonché per l'iscrizione delle relative spese, quando queste siano tassativamente regolate dalla legislazione in vigore.”;

- al comma 3, che “L'ordinamento contabile regionale disciplina le modalità con cui la giunta regionale o il Segretario generale, con provvedimento amministrativo, autorizza le variazioni del bilancio gestionale che non sono di competenza dei dirigenti e del responsabile finanziario.”;

Viste:

- la L.R. del 28 dicembre 2023, n. 18 “Disposizioni per la formazione del Bilancio di previsione 2024-2026 (Legge di stabilità regionale 2024)”;

- la L.R. del 28 dicembre 2023, n. 19 “Bilancio di previsione della Regione Emilia-Romagna 2024-2026”;

- la legge regionale 15 novembre 2001, n. 40 “Ordinamento contabile della Regione Emilia-Romagna” per quanto applicabile;

- la propria deliberazione n. 2291 del 22 dicembre 2023 “Approvazione del documento tecnico di accompagnamento e del Bilancio finanziario gestionale di previsione della Regione Emilia-Romagna 2024-2026” e successive modifiche;

- la Legge Regionale n. 10 del 1° luglio 2024 recante “PRIMA VARIAZIONE GENERALE AL BILANCIO DI PREVISIONE DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA 2024-2026”;

- la Legge Regionale n. 12 del 30 settembre 2024 recante “ASSESTAMENTO DEL BILANCIO DI PREVISIONE DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA 2024-2026”;

Richiamata la propria deliberazione n. 104 del 1 febbraio 2016 avente ad oggetto “Disposizioni transitorie per la gestione delle variazioni al Bilancio di Previsione”, ed in particolare il punto B) lettera a) dell’allegato parte integrante al medesimo provvedimento, che attribuisce alla Giunta la competenza per le variazioni al documento tecnico di accompagnamento, al bilancio di previsione e al bilancio gestionale per l'iscrizione delle entrate derivati da assegnazioni vincolate nonché delle relative spese;

Vista la nota a firma del Capo di Gabinetto Prot. 11/07/2024.0755632.I avente ad oggetto “Indirizzi concernenti l'anticipata cessazione della Legislatura. L'attività amministrativa in regime di affievolimento dei poteri degli organi conseguente alle dimissioni del Presidente della Giunta Regionale”;

Ritenuto che il presente atto presenta il carattere dell’ordinaria amministrazione in quanto iscrizione di assegnazioni a destinazione vincolata, quindi non implicante scelte discrezionali, oltre a rivestire carattere di urgenza ai fini del tempestivo utilizzo delle risorse e il rispetto delle tempistiche previste negli atti di attribuzione delle stesse;

Preso atto delle assegnazioni a destinazione vincolata di seguito elencate:

Contributo dell’Unione Europea e cofinanziamento dello Stato per il tramite del capofila croato Regione della Lika e di Segna per l'attuazione del progetto "Gusti" ID ITHR0200403, nell’ambito del programma (INTERREG VI-A) Italia-Croazia 2021-2027

Visti:

-   il Regolamento (UE) 1060/2021 del 24 giugno 2021 recante le disposizioni comuni applicabili al Fondo europeo di sviluppo regionale, al Fondo sociale europeo Plus, al Fondo di coesione, al Fondo per una transizione giusta, al Fondo europeo per gli affari marittimi, la pesca e l’acquacoltura, e le regole finanziarie applicabili a tali fondi e al Fondo Asilo, migrazione e integrazione, al Fondo Sicurezza interna e allo Strumento di sostegno finanziario per la gestione delle frontiere e la politica dei visti;

-   il Regolamento (UE) 1058/2021 del 24 giugno 2021 relativo al Fondo europeo di sviluppo regionale e al Fondo di coesione;

-   il Regolamento (UE) 1059/2021 del 24 giugno 2021 recante disposizioni specifiche per l'obiettivo “Cooperazione territoriale europea” (Interreg) sostenuto dal Fondo europeo di sviluppo regionale e dagli strumenti di finanziamento esterno;

-   la Decisione di esecuzione (UE) 2022/74 della Commissione, del 17 gennaio 2022, che stabilisce l’elenco dei programmi Interreg e indica l’importo totale dell’intero sostegno del Fondo europeo di sviluppo regionale e di ciascuno strumento di finanziamento esterno dell’Unione per ciascun programma e l’elenco degli importi trasferiti tra le componenti dell’obiettivo “Cooperazione territoriale europea” per il periodo 2021- 2027;

-   la Decisione di esecuzione C(2022) 5935 del 10/08/2022 con cui la Commissione europea ha approvato il programma Interreg Italia-Croazia 2021-2027, finanziato dal Fondo Europeo di Sviluppo Regionale nell'ambito dell'obiettivo “Cooperazione Territoriale Europea”;

-   la Decisione (UE) di esecuzione della Commissione europea n. 2023/6886 del 09 ottobre 2023, con la quale sono state approvate le modifiche al Programma Interreg VI A Italia-Croazia 2021/2027;

-   la Legge 16 aprile 1987 n. 183 “Coordinamento delle politiche riguardanti l'appartenenza dell'Italia alle Comunità europee ed adeguamento dell'ordinamento interno agli atti normativi comunitari” ed in particolare l’art. 5 che istituisce un fondo di rotazione per il cofinanziamento delle politiche comunitarie;

-   l’art. 1, commi 51-55, della Legge 30 dicembre 2020 n. 178, che dispone la copertura degli oneri relativi alla   quota di cofinanziamento nazionale pubblica relativa agli interventi cofinanziati dall'Unione europea per il periodo di programmazione 2021-2027 attraverso il Fondo di rotazione di cui all'articolo 5 della legge 16 aprile 1987, n. 183;

-   la delibera CIPESS N. 78 del 22 dicembre 2021 che approva la programmazione della Politica di Coesione europea 2021-2027 con riferimento alla proposta di Accordo di Partenariato 2021-2027 e definisce i criteri di cofinanziamento pubblico nazionale per il ciclo di programmazione 2021-2027 ed in particolare il punto 2.3 che dispone la copertura finanziaria del cofinanziamento nazionale dei programmi di cooperazione territoriale europea a totale carico del Fondo di rotazione;

Preso atto del circuito finanziario dei progetti di cooperazione transfrontaliera Interreg VI-A Italia Croazia, che prevede:

-   nel caso di Lead Partener italiano, l’erogazione da parte della Regione Veneto al Lead Partener medesimo della intera quota comunitaria nonché del cofinanziamento nazionale relativo a tutti i Partners italiani,

-   nel caso di Lead Partner croato la quota comunitaria viene erogata al Lead Partner croato, mentre la quota di cofinanziamento nazionale relativa a tutti i Partners italiani viene erogata dalla Regione Veneto al partner italiano con il budget più alto;

Visti inoltre:

-   la propria deliberazione n. 1012 del 4 giugno 2024 ad oggetto “PRESA D'ATTO DELL'APPROVAZIONE DEL PROGETTO GUSTI - "GASTRO UPSCALED TOURIST LTINERARY IN RURAL REGIONS OF CROATIA AND LTALY", ID ITHR0200403" - INTERREG VI-A INTERREG ITALIA-CROAZIA 2021-2027 E APPROVAZIONE DEGLI SCHEMI DI PARTNERSHIP AGREEMENT E SUBSIDY CONTRACT”;

-   l’Application Form, sottoscritto in data 1° agosto 2024, che oltre a descrivere il progetto stabilisce anche l’ammontare del finanziamento per ogni partner;

-   il “Partnership Agreement” sottoscritto in data 8 agosto 2024, tra il Lead Partner, Ličko-senjska županija - Lika-Senj County e i Project Partner, che stabilisce le responsabilità dei partner tra loro e nei confronti del Lead Partner per l’attuazione del progetto;

-   il contratto di sovvenzione (Subsidy Contract) n. ITHR0200403 sottoscritto in data 2 ottobre 2024 (- tra il Lead Partner, Ličko-senjska županija - Lika-Senj County e l’Autorità di Gestione del Programma di Cooperazione Territoriale Europea Interreg VI-A ITALIA-CROAZIA, Regione Veneto, che definisce i diritti e gli impegni delle Parti, così come le attività da realizzare e le condizioni generali per il finanziamento;

Considerato che:

-   per l’attuazione del progetto GUSTI è previsto un budget complessivo pari a euro 2.624.530,0l, di cui di euro 2.099.624,00 finanziati da fondi Interreg e la restante quota di cofinanziamento nazionale/altri fondi nazionali pari a euro 524.906,01;

-   l’ammontare dei fondi destinati per tale progetto alla Regione Emilia-Romagna è pari ad euro 343.080,00, di cui euro 274.464,00 di finanziamento FESR (80%) ed euro 68.616,00 di cofinanziamento nazionale assicurato dal Fondo di Rotazione ex-lege 183/1987(20%);

-   la Regione Emilia-Romagna risulta essere il partner con il budget maggiore, riceverà quindi dalla Regione Veneto oltre alla propria quota di cofinanziamento nazionale, pari ad euro 68.616,00, anche quella degli altri partners italiani pari ad euro 167.999,97;

-   la durata del progetto è di 30 mesi, a partire dal 01/04/2024 fino al 31/07/2026, a cui si aggiungono 3 mesi, fino al 31/10/2026, per il completamento delle attività amministrative di chiusura del progetto;

Vista, inoltre, la richiesta di variazione di bilancio dell’Assessore a Mobilità e trasporti, Infrastrutture, Turismo e commercio, Prot. 09.10.2024.1137642.I come rettificata con nota Prot. 28.10.2024.1213161.I;

Assegnazione dello Stato a valere sul Fondo per le mense scolastiche biologiche

Visti:

-   l’art. 64, comma 5 bis, decreto legge 24 aprile 2017 n. 50 convertito con modificazioni dalla Legge 21 giugno 2017 n. 96 che, per ridurre i costi a carico dei beneficiari del servizio di mensa biologica presenti in ciascuna Regione e Provincia autonoma e per realizzare iniziative di informazione e di promozione nelle scuole al fine di promuovere il consumo di prodotti biologici nell’ambito dei servizi di refezione scolastica, istituisce il Fondo per le mense scolastiche biologiche nello stato di previsione del Ministero delle Politiche agricole alimentari e forestali, da attribuire alle Regioni e Province autonome;

-   il decreto del Ministero delle Politiche agricole alimentari e forestali, di concerto con il Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca, del 22 febbraio 2018 che definisce i criteri e le modalità di riparto del predetto Fondo sulla base del numero dei beneficiari del servizio mensa scolastica biologica presenti in ciascuna Regione e Provincia Autonoma riportati nell’elenco delle stazioni appaltanti e dei soggetti eroganti il servizio di mensa biologica;

-   il decreto del Ministro delle politiche agricole alimentari, forestali e del turismo di concerto con il Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca del 17 giugno 2019 n. 6401 che modifica il decreto interministeriale 22 febbraio 2018, n.2026 sulla definizione dei criteri e delle modalità di ripartizione tra le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano del Fondo per le mense scolastiche biologiche, destinando l’86% delle risorse per ridurre i costi a carico dei beneficiari del servizio di mensa scolastica biologica e il 14% delle risorse per realizzare iniziative di informazione e di promozione nelle scuole;

-   il Decreto di riparto del Ministro dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste di concerto col Ministro dell’Istruzione e del merito, del 22 luglio 2024, registrato alla Corte dei Conti il 7 agosto 2024 al n. 1251 e pubblicato sulla G.U. n. 208 del 5 settembre 2024, che ripartisce l’86% del Fondo destinato a ridurre i costi a carico dei beneficiari del servizio di mensa scolastica biologica per l’anno 2024, assegnando alla Regione Emilia-Romagna euro 1.213.416,90, mentre la Regione Emilia-Romagna non concorre al riparto della restante quota del 14%;

Vista altresì la richiesta di variazione di bilancio dell’Assessore all’agricoltura, agroalimentare, caccia e pesca, Prot. 14.10.2024.1160556.I;

Contributo dello Stato a valere sul Fondo per l'attuazione della strategia nazionale di cybersicurezza e sul fondo per la gestione della cybersicurezza (art. 1, commi 899-902, legge 29 dicembre 2022, n. 197; dpcm 8 luglio 2024)

Visti:

-   il decreto-legge 14 giugno 2021, n. 82, convertito, con modificazioni, legge 4 agosto 2021, n. 109, recante: “Disposizioni urgenti in materia di cybersicurezza, definizione dell'architettura nazionale di cybersicurezza e istituzione dell'Agenzia per la cybersicurezza nazionale”;

-   il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 17 maggio 2022, con il quale è stata adottata la “Strategia nazionale di cybersicurezza”, comprensiva del relativo “Piano di implementazione”, ai sensi dell'art. 2, comma 1, lettera b), del decreto-legge 14 giugno 2021, n. 82, convertito, con modificazioni, dalla legge 4 agosto 2021, n. 109;

-   la legge 29 dicembre 2022, n. 197, recante: “Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2023 e bilancio pluriennale per il triennio 2023-2025” ed in particolare, l'art. 1, comma 899, lettere a) e b), recanti, rispettivamente, l'istituzione, nello stato di previsione del Ministero dell'Economia e delle Finanze, di un fondo per l'attuazione della Strategia nazionale di cybersicurezza, con una dotazione di 70 milioni di euro per l'anno 2023, di 90 milioni di euro per l'anno 2024, di 110 milioni di euro per l'anno 2025 e di 150 milioni di euro annui dal 2026 al 2037, nonché di un fondo per la gestione della cybersicurezza e, nello specifico, dei progetti afferenti alla stessa Strategia nazionale di cybersicurezza con una dotazione finanziaria pari a 10 milioni di euro per l'anno 2023, 50 milioni di euro per l'anno 2024 e 70 milioni di euro annui a decorrere dall'anno 2025;

-   il DPCM dell’8 luglio 2024 che disciplina le modalità per l'assegnazione dei Fondi di cui all'art. 1, comma 899, della legge 29 dicembre 2022, n. 197, agli Allegati A e B ripartisce i citati Fondi e assegna in favore della Regione Emilia-Romagna euro 250.000,00 a valere sul Fondo per l’attuazione della Strategia nazionale di cybersicurezza (Allegato A) ed euro 4.250.000,00 a valere sul Fondo per la gestione della cybersicurezza (Allegato B);  

Vista altresì la richiesta di variazione di bilancio dell’Assessore a Scuola, Università, Ricerca, Agenda digitale, Prot.17.10.2024.1177337.I;

Assegnazione dello Stato sul fondo destinato a compensare la riduzione dei ricavi tariffari relativi ai passeggeri delle imprese di trasporto pubblico locale e regionale in conseguenza dell'emergenza epidemiologica da covid-19

Visti:

-   l’articolo 200, comma 1, del decreto legge del 19 maggio 2020, n. 34, convertito con modificazioni, dalla legge 17 luglio 2020, n. 77, che istituisce un fondo (di seguito “Fondo ex articolo 200") presso il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti con una dotazione iniziale di 500 milioni di euro per l’anno 2020, destinato a compensare la riduzione dei ricavi tariffari relativi al servizio di trasporto pubblico locale e regionale di passeggeri nel periodo dal 23 febbraio 2020 al 31 dicembre 2020, rispetto alla media dei ricavi tariffari relativa ai passeggeri registrata nel medesimo periodo del precedente biennio nonché il comma 2, che stabilisce che con decreto del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze, d’intesa con la Conferenza Unificata di cui all’articolo 8 del decreto legislativo 28 agosto 1997, n.281, sono definiti i criteri e le modalità per il riconoscimento delle compensazioni in argomento;

-   l’articolo 44 del decreto-legge n. 104 del 14 agosto 2020, l’articolo 22 ter del decreto-legge n, 137 del 28 ottobre 2020, l’articolo 29 del decreto-legge n. 41 del 22 marzo 2021, l’articolo 1, comma 816, della legge n. 178 del 30 dicembre 2020, l’articolo 51 del decreto-legge n. 73 del 25 maggio 2021, con i quali sono state integrate le risorse del Fondo ex art. 200 ed esteso a tutto l’anno 2021, il periodo di compensazione dei ricavi prevedendo, altresì, l’utilizzo di una parte degli stanziamenti per l’attivazione di servizi aggiuntivi ai servizi di trasporto pubblico locale e regionale;

-   l’articolo 1, comma 477, della legge di Bilancio 2023 n. 197 del 29 dicembre 2022 che ha modificato l’art. 200 del decreto – legge 19 maggio 2020, n. 34, convertito, con modificazioni, dalla legge 17 luglio 2020, n.77, inserendo, dopo il comma 2, il comma 2 bis che prevede il rifinanziamento “per l’importo di 100 milioni di euro per l’anno 2023 e di 250 milioni di euro per l’anno 2024 al fine di contribuire alla compensazione della riduzione dei ricavi tariffari relativi ai passeggeri subita […] nel periodo dal 1 gennaio 2021 al 31 marzo 2022” prevedendo altresì che le risorse stanziate siano ripartite “sulla base del decreto di cui al comma 2” dello stesso articolo 200 “tenendo conto, per le compensazioni relative all’anno 2021, dei contributi assegnati a titolo di anticipazione e assicurando una compensazione uniforme in misura percentuale ai soggetti ivi previsti”;

-   il decreto del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze n. 169 del 20 luglio 2023 che, ad integrazione dell’anticipazione assegnata per la compensazione minori ricavi tariffari 2021 con il Decreto n. 289 del 20/09/2022, ripartisce in favore della Regione Emilia-Romagna euro 7.016.966,91 a valere sulla autorizzazione di spesa per l’anno 2024;

-   il decreto direttoriale del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti n. 291 del 23/09/2024 che dispone l'impegno ed il contestuale pagamento a favore delle Regioni delle risorse attribuite per l’anno 2024 col citato DM 169/2023;

-   la bolletta d’incasso n. 16454 del 3 ottobre 2024 di euro 7.016.966,91 con causale “TESUN-85372378598557 copertura integrazione anticipazione CMRT 2021 CAP. 1318 TIT. 29 ART. 1”;

Vista altresì la richiesta di variazione di bilancio dell’Assessore alla mobilità e trasporti, infrastrutture, turismo e commercio, Prot. n. 16.10.2024.1174471.I;

Contributo dello Stato per l’attuazione dell’intervento 3.1 "Produzione di idrogeno in aree industriali dismesse (hydrogen valleys)" - PNRR nell’ambito della missione 2, componente 2, misura 3

Visti:

-   il Regolamento (UE) 2020/2094 del Consiglio del 14 dicembre 2020 che istituisce uno strumento dell’Unione europea per la ripresa, a sostegno alla ripresa dell’economia dopo la crisi COVID-19;

-   il Regolamento (UE) 2021/241 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 12 febbraio 2021 che istituisce il dispositivo per la ripresa e la resilienza;

-   la Decisione del Consiglio ECOFIN del 13 luglio 2021, recante l’approvazione della valutazione del Piano per la ripresa e resilienza dell’Italia e notificata all’Italia dal Segretariato generale del Consiglio con nota LT161/21, del 14 luglio 2021;

-   il Decreto del Ministro dell’Economia e delle Finanze del 6 agosto 2021, registrato alla Corte dei Conti il 31 agosto 2021 n. 1256, recante l’assegnazione delle risorse finanziarie previste per l’attuazione degli interventi del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR) e ripartizione di traguardi e obiettivi per scadenze semestrali di rendicontazione, ed in particolare la Tabella A, parte integrante del Decreto stesso, con cui vengono assegnate al Ministero della Transizione Ecologica per l’Investimento 3.1 “Produzione in aree industriali dismesse”, risorse pari a 500 milioni di euro;”

-   il decreto n. 463 del Ministero della Transizione Ecologica del 21 ottobre 2022, con il quale vengono disciplinati tra l’altro le modalità e i criteri generali per la concessione delle agevolazioni previste nell’ambito della Missione 2, componente 2, Investimento 3.1 “Produzione di idrogeno in aree industriali dismesse (hydrogen valleys)” e assegnati alla Regione Emilia-Romagna euro 19.500.000,00;

-   il decreto-legge n. 173 del 11 novembre 2022 recante “Disposizioni urgenti in materia di riordino delle attribuzioni dei Ministeri”, e, in particolare, l’articolo 4, comma 1, che stabilisce che il Ministero della transizione ecologica assume la denominazione di Ministero dell'ambiente e della sicurezza energetica;

-   il decreto del Ministero dell'ambiente e della sicurezza energetica del 23 dicembre 2022 di attuazione dell’articolo 7, comma 2, del decreto del Ministro della transizione ecologica 21 ottobre 2022, n. 463 che definisce gli adempimenti in capo alle regioni e alle province autonome, nonché la definizione dello schema di Bando tipo per la concessione delle agevolazioni da parte delle regioni e delle province autonome medesime;

-   il decreto del Capo Dipartimento energia del Ministero dell’ambiente e della sicurezza energetica n. 164 del 17 aprile 2024, come modificato dai decreti n. 102 del 27 giugno 2024 e n. 40 del 9 agosto 2024, con cui sono stati assegnati alla Regione Emilia-Romagna, euro 500.000,00 per il finanziamento del progetto n. 8, presentato da una RTI, avente come soggetto capofila Hera S.p.A, ed euro 4.710.000,00 per il progetto n. 23 presentato da una RTI, avente come soggetto capofila JMG CRANES SPA;

Contributo dello Stato a valere sul fondo per la prosecuzione delle opere pubbliche per la realizzazione dell’infrastruttura, denominata tecnopolo, per l’innovazione, la ricerca e il trasferimento tecnologico e per l'insediamento del data center del Centro Europeo per le previsioni meteorologiche a medio termine

Visti:

-   l’art. 7, comma 1, d. legge 16 luglio 2020, n. 76, convertito con modifiche dalla Legge 11 settembre 2020, n. 120, che istituisce nello stato di previsione del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, a decorrere dall'anno 2020, il Fondo per la prosecuzione delle opere pubbliche al fine di garantire la regolare e tempestiva prosecuzione dei lavori diretti alla realizzazione delle opere pubbliche di importo pari o superiore alle soglie di cui all'articolo 35 del decreto legislativo 18 aprile 2016 n. 50, nei casi di maggiori fabbisogni finanziari dovuti a sopravvenute esigenze motivate nel rispetto della normativa vigente, ovvero per temporanee insufficienti disponibilità finanziarie annuali;

-   il decreto-legge 17 maggio 2022, n. 50 recante “Misure urgenti in materia di politiche energetiche nazionali, produttività delle imprese e attrazione degli investimenti, nonché in materia di politiche sociali e di crisi ucraina”, convertito con modifiche nella legge n. 91 del 15 Luglio 2022, ed in particolare, l’articolo 26, che istituisce un Fondo finalizzato a fronteggiare gli aumenti eccezionali dei prezzi dei materiali da costruzione, nonché dei carburanti e dei prodotti energetici, in relazione agli appalti pubblici di lavori, ivi compresi quelli affidati a contraente generale, aggiudicati sulla base di offerte, con termine finale di presentazione entro il 31 dicembre 2021;

-   l’art. 26, comma 6-quater, del sopracitato decreto-legge n. 50 del 2022, il quale dispone che, per le finalità di cui ai commi 6-bis e 6-ter del medesimo articolo 26, sono utilizzate, anche in termini di residui, le risorse del Fondo per la prosecuzione delle opere pubbliche di cui all'articolo 7, comma 1, del decreto-legge 16 luglio 2020, n. 76, incrementate con una dotazione di 1.100 milioni di euro per l’anno 2023 e di 500 milioni per l’anno 2024;

-   il decreto del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti n. 80 del 2 aprile 2024, con il quale sono state approvate le istanze presentate dalle stazioni appaltanti per l’accesso al sopracitato Fondo, che destina in favore della Regione Emilia-Romagna euro 158.087,64;

Vista altresì la richiesta di variazione di bilancio dell’Assessore allo Sviluppo economico e green economy, Lavoro, Formazione Prot. 23.10.2024.1196227.I;

Contributo dello Stato per il tramite di Aress Puglia - Agenzia Regionale per la Salute e il Sociale - destinato alla realizzazione del progetto "Il sistema nazionale per il controllo e la sorveglianza dei chemicals a tutela della salute pubblica" nell’ambito del programma "salute, ambiente, biodiversità e clima", finanziato dal Piano Nazionale per gli Investimenti Complementari al "P.N.R.R."

Visti:

-   il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, presentato alla Commissione Europea in data 30 aprile 2021, ai sensi dell’art. 18 del Regolamento (UE) n. 2021/241;

-   il decreto-legge 6 maggio 2021, n. 59, convertito con modificazioni dalla legge 1° luglio 2021, n. 101, recante “Misure urgenti relative al Fondo complementare al Piano nazionale di ripresa e resilienza e altre misure urgenti per gli investimenti”, ed in particolare l’art. 1 del decreto-legge, ai sensi del quale è approvato il Piano Nazionale per gli Investimenti Complementari, finalizzato ad integrare con risorse nazionali gli interventi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza per complessivi 30.622,46 milioni di euro per gli anni dal 2021 al 2026;

-   il comma 2, dell’art. 1 del decreto-legge, che riporta l’elenco degli interventi finanziati con le risorse del Piano, tra cui risulta, al punto E.1, quello rivolto a “Salute, ambiente, biodiversità e clima”;

-   il decreto direttoriale del 30 settembre 2022 con il quale il Ministero della salute, a conclusione della fase della valutazione tecnico-scientifica, nonché in considerazione dei controlli amministrativi, ha ammesso al finanziamento 13 progetti, per un importo totale pari ad euro 20.067.209,10 e in particolare il progetto  “Il sistema nazionale per il controllo e la sorveglianza dei chemicals a tutela della salute pubblica” con un finanziamento complessivo pari a 2.100.000,00;

-   l’Accordo di Collaborazione del 28 ottobre 2022 tra il Ministero della Salute e ARESS Puglia - Agenzia Regionale per la Salute e il Sociale al fine di disciplinare lo svolgimento delle attività di interesse comune finalizzate alla realizzazione del sopra citato progetto;

-   la propria deliberazione n. 105 del 30 gennaio 2023 ad oggetto “APPROVAZIONE DELLO SCHEMA DI ACCORDO DI COLLABORAZIONE TRA LA REGIONE EMILIA-ROMAGNA E L'ARESS PUGLIA PER LA REALIZZAZIONE DEL PROGETTO COD. PREV-A-2022-12377007 "IL SISTEMA NAZIONALE PER IL CONTROLLO E LA SORVEGLIANZA DEI CHEMICALS A TUTELA DELLA SALUTE PUBBLICA". CODICE UNICO DI PROGETTO (C.U.P.) COLLEGATO E55I22000350001”;

-   l’Accordo di collaborazione siglato in data 1 e 10 febbraio 2023 tra la Regione Emilia-Romagna e l’ARESS per disciplinare lo svolgimento, in collaborazione, delle attività di interesse comune finalizzate al raggiungimento degli obiettivi del Progetto “Il sistema nazionale per il controllo e la sorveglianza dei chemicals a tutela della salute pubblica”, che all’art. 7 prevede un finanziamento di euro 50.000,00 in favore della Regione stessa, prevedendo al successivo art. 8 l’erogazione di un primo acconto di euro 10.000,00, seguito da ulteriori quote di finanziamento erogate “a rendicontazione”;

-   l’Atto Aggiuntivo all’Accordo di collaborazione, acquisito a protocollo regionale il 25.01.2024 al n. 0072397, tra la Regione Emilia-Romagna e l’ARESS Puglia, che prevede tra l’altro una rimodulazione della scansione temporale dei finanziamenti;

-   le bollette d’incasso, versante ARESS Puglia, n. 22453 del 30/11/2023 causale “MAND. N. 687- 1 CUPJ55I22004430001 1 RATA F.TO ACCORDO DI COLLABORAZIONE PNC - Linea 5 DET/340/2023 NOTPROVIDED /BON.SEP” di euro 10.0000,00 e n. 8769 del 27/06/2024 causale “MAND. N. 423- 1 CUPJ55I22004430001 2 RATA F.TO ACCORDO DI COLLABORAZIONE PNC - Linea 5 DET/203/2024. CUP Derivato E55I22” di euro 17.500,00;

Trasferimento dalle Aziende Sanitarie delle somme riscosse a titolo di sanzioni amministrative nell'ambito dell’attività di vigilanza sull'applicazione della legislazione in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro

Visti:

-   l’art. 13, comma 6, d.lgs 9 aprile 2008, 81 che stabilisce “L'importo delle somme che l'ASL e l'Ispettorato nazionale del lavoro, in qualità di organo di vigilanza, ammettono a pagare in sede amministrativa ai sensi dell'articolo 21, comma 2, primo periodo, del decreto legislativo 19 dicembre 1994, n. 758, integra rispettivamente, l'apposito capitolo regionale e il bilancio dell'Ispettorato nazionale del lavoro per finanziare l'attività di prevenzione nei luoghi di lavoro svolta dai dipartimenti di prevenzione delle AA.SS.LL. e dall'Ispettorato.”;

-   l’art. 14, commi 5 e 8 del sopracitato d.lgs 81/2008 che dispongono rispettivamente sia l’applicazione delle disposizioni di cui all'articolo 3 della legge 7 agosto 1990, n. 241 ai provvedimenti degli organi di vigilanza per il contrasto del lavoro irregolare e per la tutela della salute e sicurezza dei lavoratori, che l’estensione anche ai servizi ispettivi delle aziende sanitarie locali nell'ambito degli accertamenti in materia di tutela della salute e della sicurezza del lavoro;

Dato atto che sul pertinente capitolo di entrata E04611 “Trasferimento dalle Aziende Sanitarie delle somme riscosse a titolo di sanzioni amministrative nell'ambito dell’attività di vigilanza sull'applicazione della legislazione in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro (art. 13, comma 6, art. 14, commi 5 e 8, D.Lgs. 9 aprile 2008, n. 81)” sono state accertate e riscosse somme pari ad euro 5.121.688,77 a fronte di uno stanziamento di euro 4.700.000,00;

Trasferimento dallo Stato della quota del 5 per mille dell'imposta sul reddito delle persone fisiche per la ricerca sanitaria

Visti:

- l’art. 2, commi da 4-novies a 4-undecies, d.l. 25 marzo 2010 n. 40, che destina per l’anno 2010 una quota pari al 5 per mille dell’imposta sul reddito delle persone fisiche, a scelta del contribuente, al finanziamento di diverse finalità, tra le quali la ricerca sanitaria;

- l’art. 1, comma 154, legge 23 dicembre 2014 n. 190 che estende l’applicazione delle disposizioni sopracitate all’esercizio finanziario 2015 e ai successivi;

- la bolletta d'incasso n. 16082 del 25 settembre 2024 di euro 17.097,70 causale “TESUN-85338308595150 5 PER MILLE 2023 - REGIONE EMILIA ROMAGNA CAP. 3390 TIT. 11 ART. 1”;

Assegnazione dello Stato per l'attuazione delle disposizioni in materia di prelievi e di trapianti organi e tessuti

Visti:

- la Legge 1° aprile 1999, n. 91 recante disposizioni in materia di prelievi e di trapianti di organi e tessuti che agli art. 10, comma 8, 12, comma 4, 16, comma 3 e 17, comma 2, ha previsto un fondo da ripartire tra le regioni e le province autonome per le attività attinenti ai prelievi e trapianti di organi e tessuti;

- le bollette d'incasso n. 17024, 17025, 17043, 17044 del 18 e 21 ottobre 2024 per complessivi euro 15.852,74 e relative alle attività attinenti ai prelievi e trapianti di organi e tessuti;

Trasferimento dallo Stato per riscontro diagnostico SIDS

Visti:

- la legge 2 febbraio 2006 n. 31 “Disciplina del riscontro diagnostico sulle vittime della sindrome della morte improvvisa del lattante (SIDS) e di morte inaspettata del feto”;

- la bolletta d’incasso n. 17363 del 23 ottobre 2024 di euro 1.631,58 con causale “TESUN-85490018610321 RISCONTRO DIAGNOSTICO VITTIME SIDS E MORTE INASPETTATA DEL F CAP. 4405 TIT. 8 ART. 1”;

Vista altresì la richiesta di variazione di bilancio dell’Assessore alle Politiche per la Salute Prot. 25.10.2024.1207549.I;

Riproposizione di risorse vincolate

Preso atto che quote di entrate derivanti da assegnazioni a destinazione vincolata, iscritte nel bilancio di previsione per l’esercizio finanziario 2023, non sono state accertate al termine dell’esercizio medesimo, né sono state impegnate le correlate spese, per i medesimi importi;

Ritenuto, previa verifica del permanere della validità delle assegnazioni, di procedere alla riproposizione degli stanziamenti di entrate a destinazione vincolata non accertate nel 2023 e dei correlati stanziamenti di spesa non impegnati, al netto delle variazioni già disposte con propria deliberazione n. 533 del 25 marzo 2024 in relazione alla contestuale reimputazione di entrate e spese in sede di riaccertamento ordinario dei residui;

Viste le richieste di riproposizione di entrate e correlate spese a destinazione vincolata stanziate e non accertate né impegnate negli esercizi precedenti:

-   dell’Assessore alla mobilità e trasporti, infrastrutture, turismo e commercio Prot. 09.10.2024.1141778.I,

-   dell’Assessore al Bilancio, Personale, Patrimonio, Riordino istituzionale, Rapporti con la UE Prot. 23.10.2024.1196744.I,

-   dell’Assessore allo Sviluppo economico e green economy, Lavoro, Formazione Prot. 23.10.2024.1197145.I,

nelle quali si dà atto e vengono specificati i motivi per i quali le assegnazioni devono considerarsi tuttora valide;

Ritenuto di dover provvedere alle relative variazioni di bilancio;

Visto il D.lgs. 14 marzo 2013, n. 33 “Riordino della disciplina riguardante il diritto di accesso civico e gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni” e ss.mm.ii.;

Richiamate le seguenti proprie deliberazioni:

- n. 2416 del 29 dicembre 2008 avente ad oggetto “Indirizzi in ordine alle relazioni organizzative e funzionali tra le strutture e sull’esercizio delle funzioni dirigenziali. Adempimenti conseguenti alla delibera 999/2008. Adeguamento e aggiornamento della delibera 450/2007” e successive modificazioni;

- n. 468 del 10 aprile 2017 avente ad oggetto “Il sistema dei controlli interni nella Regione Emilia-Romagna”;

Richiamate altresì:

- la determinazione nr. 2335 del 09/02/2022 “Direttiva di indirizzi interpretativi degli obblighi di pubblicazione previsti dal decreto legislativo n.33 del 2013. anno 2022”, che si assume a riferimento;

- la deliberazione n. 157 del 29 gennaio 2024 “Piano integrato delle attività e dell'organizzazione 2024-2026. Approvazione”;

Viste inoltre le circolari del Capo di Gabinetto del Presidente della Giunta regionale PG/2017/0660476 del 13 ottobre 2017 e PG/2017/0779385 del 21 dicembre 2017 relative ad indicazioni procedurali per rendere operativo il sistema dei controlli interni predisposte in attuazione della propria deliberazione n. 468/2017;

Richiamate altresì le seguenti proprie deliberazioni:

- n. 325 del 07/03/2022 “Consolidamento e rafforzamento delle capacità amministrative: riorganizzazione dell'Ente a seguito del nuovo modello di organizzazione e gestione del personale”;

- n. 426 del 21/03/2022 “Riorganizzazione dell'Ente a seguito del nuovo modello di organizzazione e gestione del personale. Conferimento degli incarichi ai Direttori Generali e ai Direttori di Agenzia”;

- n. 1276 del 24/06/2024 “Disciplina organica in materia di organizzazione dell'ente e gestione del personale. Consolidamento in vigore dal 1°luglio 2024”;

Vista, inoltre, la determinazione dirigenziale n. 6599 del 28/03/2023 “Modifica micro assetti organizzativi e conferimento incarico dirigenziale di settore nell'ambito della Direzione Generale Politiche Finanziarie.”;

Dato atto che il responsabile del procedimento, nel sottoscrivere il parere di legittimità, attesta di non trovarsi in situazione di conflitto, anche potenziale, di interessi;

Dato atto dei pareri allegati;

Su proposta dell’Assessore al bilancio, personale, patrimonio, riordino istituzionale, rapporti con UE;

A voti unanimi e palesi
delibera

1) di prendere atto delle assegnazioni indicate in premessa;

2) di apportare al Bilancio di previsione per l'esercizio finanziario 2024 – 2026 le variazioni ai titoli e alle tipologie della parte entrata nonché alle missioni e ai programmi della parte spesa indicati nell’Allegato 1, parte integrante e sostanziale del presente atto;

3) di apportare al Documento tecnico di accompagnamento al Bilancio di previsione 2024 - 2026 le variazioni ai capitoli afferenti ai titoli e alle tipologie della parte entrata nonché alle missioni e ai programmi della parte spesa indicati nell’Allegato 2, parte integrante e sostanziale del presente atto;

4) di apportare al Bilancio finanziario gestionale 2024 - 2026 le variazioni ai capitoli afferenti ai titoli e alle tipologie della parte entrata nonché alle missioni e ai programmi della parte spesa indicati nell’Allegato 3, parte integrante e sostanziale del presente atto;

5) di allegare al presente provvedimento di variazione il prospetto di cui all’allegato 8 al Decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118 e ss.mm.ii., da trasmettere al Tesoriere (Allegato 4 parte integrante e sostanziale del presente atto);

6) di trasmettere al Tesoriere, dopo l’adozione del presente atto, il prospetto di cui all’allegato 8 al Decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118 e ss.mm.ii.;

7) di dare atto che, per quanto previsto in materia di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni, si provvederà ai sensi delle disposizioni normative ed amministrative richiamate in parte narrativa;

8) di pubblicare nel Bollettino Ufficiale della Regione Emilia-Romagna Telematico, la presente deliberazione ai sensi del comma 8, dell'art. 31, della L.R. 15 novembre 2001, n. 40.

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