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Approvazione degli indirizzi per l'elaborazione e l'attuazione di una "Strategia" per il rilancio del settore vivaistico forestale regionale, della sua intera filiera e, più in generale, per la conservazione e lo sviluppo sostenibile delle risorse genetiche forestali

LA GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA

  Richiamate:

-   la Risoluzione delle Nazioni Unite A/RES/70/1 approvata dall'Assemblea generale dell'ONU il 25 settembre 2015, recante “Trasformare il nostro mondo: l’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile” con particolare riferimento agli Obiettivi 11. “Rendere le città e gli insediamenti umani inclusivi, sicuri, duraturi e sostenibili” e 15. “Proteggere, ripristinare e favorire un uso sostenibile dell’ecosistema terrestre, gestire sostenibilmente le foreste, contrastare la desertificazione, arrestare e far retrocedere il degrado del terreno e fermare la perdita di diversità biologica”;

-   la Comunicazione della Commissione al Parlamento Europeo, al Consiglio, al Comitato Economico e Sociale Europeo e al Comitato delle Regioni COM(2020) 380 final del 20 maggio 2020, recante la “Strategia dell'UE sulla biodiversità per il 2030 - Riportare la natura nella nostra vita”, con particolare riguardo ai punti 2.2.4. “Foreste più estese, più sane e più resilienti” e 2.2.8. “Inverdire le zone urbane e periurbane”;

-   la Comunicazione della Commissione al Parlamento Europeo, al Consiglio, al Comitato Economico e Sociale Europeo e al Comitato delle Regioni COM(2021) 572 final del 16 luglio 2021 recante “Nuova strategia dell'UE per le foreste per il 2030” e, in particolare, il punto 3.3. “Imboschimento e rimboschimento di foreste ricche di biodiversità”;

-   la Direttiva 1999/105/CE del Consiglio, del 22 dicembre 1999, relativa alla commercializzazione dei materiali forestali di moltiplicazione.

Richiamati, inoltre:

-   il Decreto Legislativo 10 novembre 2003, n. 386, “Attuazione della direttiva 1999/105/CE relativa alla commercializzazione dei materiali forestali di moltiplicazione”;

-   il Decreto del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali 23 dicembre 2021, pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 9 febbraio 2022 (22A00834), recante “Approvazione della Strategia Forestale Nazionale” (SFN), ai sensi dell’art. 6 del D.lgs. 3 aprile 2018, n. 34, “Testo unico in materia di foreste e filiere forestali” (TUFF);

-   il Decreto del Ministero dell’ambiente e della sicurezza energetica 3 agosto 2023, n. 252, recante all’art. 1 “Adozione della Strategia Nazionale Biodiversità 2030” e, particolarmente, le azioni B.9 “Ottenere foreste più connesse, più sane e più resilienti contribuendo attivamente all'obiettivo UE di piantare almeno 3 miliardi di alberi” e B.10 “Arrestare la perdita di ecosistemi verdi urbani e periurbani e favorire il rinverdimento urbano e l’introduzione e la diffusione delle soluzioni basate sulla natura (NBS)” della medesima;

-   la Deliberazione dell’Assemblea Legislativa della Regione Emilia-Romagna 12 luglio 2016, n. 80, “Piano Forestale Regionale 2014-2020 ai sensi del D.Lgs. 227/2001 e della L.R. 20/2000. (Proposta della Giunta regionale in data 22 marzo 2016, n. 367), con particolare riferimento al Cap. 3 “L’analisi e le criticità del settore forestale”, par. 3.2.15 “I boschi da seme, la vivaistica forestale e la certificazione del materiale di propagazione” del Documento di Piano.

Viste:

-   la Legge regionale 4 settembre 1981, n. 30 “Incentivi per lo sviluppo e la valorizzazione delle risorse forestali, con particolare riferimento al territorio montano. Modifiche ed integrazioni alle leggi regionali 25 maggio 1974, n.18 e 24 gennaio 1975 n.6”, in particolare l’art. 1;

-   la Legge 29 gennaio 1992, n. 113, “Obbligo per il comune di residenza di porre a dimora un albero per ogni neonato, a seguito della registrazione anagrafica”, con particolare riguardo all’art. 2;

-   la Legge regionale 29 marzo 1993, n. 17 “Soppressione dell’Azienda Regionale delle Foreste” (ARF), in particolare l’art. 2, commi 3, 4 e 5;

-   la Legge regionale 6 luglio 2007, n. 10, “Norme sulla produzione e commercializzazione delle piante forestali e dei relativi materiali di moltiplicazione”;

-   la Legge 14 gennaio 2013, n. 10, “Norme per lo sviluppo degli spazi verdi urbani”.

Richiamate le deliberazioni della Giunta regionale:

-   n. 1624 del 21/09/1998, recante “Approvazione programma di ristrutturazione e di riordino tecnico-economico dell'attività vivaistica forestale regionale”;

-   n. 2737 del 22/12/2003, recante “Autorizzazione alla firma dell'accordo con le OO.SS. riguardante il personale in servizio nei vivai regionali coinvolti nel trasferimento della gestione dell’attività vivaistica”;

-   n. 391 del 27/03/2008, recante “Criteri e modalità per la richiesta e l’assegnazione gratuita delle piantine forestali prodotte nelle strutture vivaistiche gestite direttamente dalla Regione Emilia-Romagna”;

-   n. 461 del 20/04/2009, recante “Approvazione della convenzione tra la Regione Emilia-Romagna ed il Consorzio del Parco regionale Boschi di Carrega per la gestione del vivaio forestale "Scodogna". Concessione finanziamento al Consorzio per interventi di manutenzione straordinaria. Parziale modifica della propria deliberazione n. 2482/2008”;

-   n. 1324 del 23/09/2013, recante “Approvazione dei nuovi criteri e modalità di erogazione dei contributi e della nuova direttiva regionale di individuazione delle essenze legnose (arboree e arbustive) da porre a dimora in attuazione della Legge 29 gennaio 1992, n. 113. Revoca delle direttive precedenti”;

-   n. 1573 del 20/10/2015, recante “Convenzione per l'affidamento in gestione del giardino officinale denominato "Giardino delle Erbe" all'Ente di gestione per i parchi e la biodiversità – Romagna”;

-   n. 396 del 18/03/2019, recante “Rinnovo della convenzione tra la Regione Emilia-Romagna e l'Ente di gestione per i parchi e la biodiversità - Romagna per l'affidamento in gestione del giardino officinale denominato "Giardino delle Erbe" sito in comune di Casola Valsenio, via del Corso n. 6”;

-   n. 1529 del 16/09/2019, recante “Proroga convenzione per la gestione del vivaio forestale “Scodogna” sito in Collecchio (PR)”;

-   n. 597 del 03/06/2020, recante “Piano d'azione ambientale per il futuro sostenibile. Bando per la distribuzione gratuita di piante forestali nell'ambito del progetto "Quattro milioni e mezzo di alberi in più. Piantiamo un albero per ogni abitante dell'Emilia-Romagna"”;

-   n. 819 del 06/07/2020, recante “Rinnovo della convenzione tra la Regione Emilia-Romagna e l’Ente di Gestione per i Parchi e la Biodiversità - Emilia Occidentale per l’affidamento in gestione del vivaio denominato “Scodogna” sito in comune di Collecchio (PR)”;

-   n. 1602 del 28/09/2022, recante “Concessione contributo a favore dell'Ente di gestione per i parchi e la biodiversità - Romagna per la realizzazione di attività finalizzate alla tutela della biodiversità e per la valorizzazione del settore vivaistico all'interno del Giardino delle Erbe Officinali di Casola Valsenio. Assunzione impegni di spesa;

-   n. 223 del 12/02/2024, recante “Approvazione della convenzione tra la Regione Emilia-Romagna, l'Ente di gestione per i parchi e la biodiversità - Romagna e il Comune di Imola per la gestione del "Vivaio Zerina" per attività finalizzate alla valorizzazione del settore vivaistico, alla tutela della biodiversità, all'istruzione, alla ricerca e all'educazione ambientale”;

-   n. 266 del 20/02/2024, recante “Approvazione delle modalità di distribuzione di piante prodotte dai vivai forestali pubblici regionali "Zerina" e "Castellaro" - Deroga transitoria alle DGR n. 391/2008 e n. 1324/2013 - per la stagione 2023-24.

Considerato che:

-   la Regione Emilia-Romagna, dopo decenni di dismissione e depotenziamento delle strutture tecniche e operative addette alla gestione forestale, in adesione alle linee strategiche globali, europee e nazionali e del coerente quadro normativo, ha posto le basi per il rilancio anche dell’attività vivaistica forestale regionale, pubblica e privata, attraverso il recupero delle attività di coltivazione di materiale di propagazione forestale delle strutture pubbliche, nonché il sostegno all’attività produttiva e di distribuzione gratuita di piante forestali da parte di ventuno vivai privati diffusi nel territorio regionale, accreditati nell’ambito del progetto “Quattro milioni e mezzo di alberi in più. Piantiamo un albero per ogni abitante dell'Emilia-Romagna” avviato con la citata propria deliberazione n. 597/2020 e rifinanziato con continuità a tutto il 2024, da ultimo, con la determinazione n. 372 del 11/01/2024, come rettificata dalla n. 776 del 17/01/2024;

-   la Regione, anche nell’ambito del citato obiettivo di mandato di messa a dimora di 4,5 milioni di alberi (Mettiamo radici per il futuro – azione A), ha intrapreso un percorso di progressivo rilancio dell’attività vivaistica pubblica regionale, che interessa i tre vivai forestali considerati strategici, ovverosia il “Castellaro” di Galeata (FC), lo “Zerina” di Imola (BO) e lo “Scodogna” di Collecchio (PR);

-   alle tre citate strutture pubbliche regionali si aggiunge, inoltre, il “Giardino delle Erbe” di Casola Valsenio (RA), di proprietà della Regione medesima e altresì coinvolto nell’ambito del supporto tecnico e divulgativo alla realizzazione del citato obiettivo di mandato, per quanto di propria competenza.

Dato atto che la Regione ha promosso, principalmente a partire dal 2022 a oggi, diverse azioni propedeutiche alla ricostituzione della propria capacità di produrre e distribuire materiale forestale di moltiplicazione, in quantità sufficiente e di qualità adeguata ai fabbisogni rappresentati dagli utenti (Enti pubblici, cittadini, associazioni, imprese, etc.), in coerenza con gli indirizzi strategici UE e nazionali in materia di foreste e biodiversità, garantendo la conservazione e delineando le progettualità di riattivazione, strutturata e pianificata, dell’intera filiera vivaistica forestale, in particolare, attraverso:

-   l’incentivo alla collaborazione interistituzionale, sia con i principali soggetti pubblici e privati del territorio, sia con lo Stato e le altre Regioni, in particolare quelle del nord Italia, anche tramite la partecipazione a specifici gruppi e sottogruppi di lavoro tematici;

-   lo sviluppo di un progetto di collaborazione tecnico-scientifica con il DAGRI (Dipartimento di scienze e tecnologie agrarie, alimentari, ambientali e forestali) dell’Università di Firenze per avviare attività volte alla ricerca, alla formazione, alla sperimentazione, nonché all’efficientamento produttivo del Vivaio Castellaro;

-   l’adesione al progetto europeo “Horizon Arcadia”, nel quale sono anche previste azioni di ricerca sulla migliore gestione della risorsa idrica nelle strutture di vivaistica forestale, in collaborazione con il Canale Emiliano Romagnolo;

-   la condivisione di una progettualità di collaborazione tra pubblico e privato, attuata dal gestore Ente di Gestione per i Parchi e la Biodiversità - Emilia Occidentale, per la ripresa dell'attività vivaistica e la conseguente distribuzione del MFM nel vivaio forestale pubblico "Scodogna" di Collecchio (PR);

-   l’attivazione della convenzione con l’Ente di Gestione per i Parchi e la Biodiversità – Romagna e il Comune di Imola per la gestione coordinata del Vivaio “Zerina”, al fine di dare continuità all'attività d’ordinaria coltura e manutenzione del vivaio e di favorire la realizzazione di interventi straordinari di potenziamento e ammodernamento;

-   l’esecuzione di puntuali interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria presso il Vivaio Castellaro, anche a seguito dei danni cagionati dagli eccezionali eventi alluvionali di maggio 2023, in attesa di una complessiva riqualificazione e potenziamento della struttura - unica tra le tre sia di proprietà regionale, sia in conduzione diretta - nonché l’assunzione di due operatori vivaisti.

Rilevato che:

-   la citata delibera n. 266/2024, nelle more di un’organica revisione, ha transitoriamente derogato la disciplina di concessione e distribuzione di materiale di propagazione da parte dei vivai forestali pubblici ed è stato in tal modo possibile distribuire gratuitamente alle n. 32 amministrazioni comunali che ne hanno fatto richiesta nelle modalità previste, n. 7.426 piantine per ottemperare a quanto previsto dalla Legge 29 gennaio 1992, n. 113, che obbliga i Comuni a porre a dimora un albero per ogni neonato, a seguito della registrazione anagrafica;

-   si rende necessario garantire continuità e solidità al rilancio dell’attività forestale regionale, con particolare riguardo alla ricostituzione dell’intera filiera vivaistica;

-   per affrontare le citate sfide globali e conseguire risultati degni degli ambiziosi obiettivi assunti dalla Regione Emilia-Romagna anche nell’ambito del Patto per il Lavoro e per il Clima, approvato con la delibera n. 1899 del 14/12/2020, e della Strategia Regionale Sviluppo Sostenibile Agenda 2030, approvata con la delibera n. 1840 del 08/11/2021, è necessario che la Giunta regionale fornisca degli indirizzi per l’elaborazione e l’attuazione di una “Strategia” per il rilancio del settore vivaistico forestale regionale, della sua intera filiera e, più in generale, per la conservazione e lo sviluppo sostenibile delle risorse genetiche forestali.

Ritenuto, pertanto, necessario fornire i seguenti indirizzi per le prime fasi di elaborazione e attuazione della Strategia, che dovranno essere tenuti in opportuna considerazione dalle rispettive strutture regionali anche nelle prossime azioni urgenti da intraprendere, nelle more della sua definitiva elaborazione e approvazione, promuovendo:

-   il coordinamento e la collaborazione tra le Direzioni Generali e le rispettive strutture regionali competenti, tra i soggetti pubblici e privati aventi competenze in materia a livello territoriale, interregionale, statale ed europeo, anche attraverso lo sviluppo di specifiche convenzioni e azioni in progetti di ricerca tecnico-scientifica;

-   la conservazione della diversità genetica del patrimonio forestale, mediante la sinergia di azioni per la conservazione in situ ed ex situ delle risorse genetiche forestali, con priorità alle specie sporadiche e rare, caratteristiche degli habitat minacciati, in rarefazione o a rischio di estinzione, caratteristiche della flora locale e regionale;

-   il rilancio dell’attività di ricerca e sperimentazione nel settore, sia per fini ecologico-ambientali, sia produttivi, con riferimento anche ai prodotti forestali non legnosi;

-   la ricostituzione dell’intera filiera produttiva vivaistica forestale, favorendo l’individuazione, la conservazione o la realizzazione e la gestione attiva dei popolamenti, degli impianti, nonché delle singole piante idonee alla produzione di materiale forestale di moltiplicazione, stimolando l’attività culturale e socioeconomica relativa, anche attraverso la formazione, l’organizzazione di corsi professionalizzanti, il sostegno economico ai gestori e raccoglitori;

-   la rifunzionalizzazione delle strutture produttive pubbliche, anche attraverso miglioramenti fondiari, interventi strutturali ai fabbricati funzionali all’esercizio dell’attività vivaistica, di riconversione produttiva, garantendo i migliori standard ecologici e ambientali, minimizzando gli input di origine chimica e non rinnovabile;

-   il potenziamento dell’organico delle strutture regionali competenti per la programmazione e gestione operativa delle strutture vivaistiche e per lo sviluppo delle politiche di conservazione e miglioramento delle risorse genetiche forestali, con particolare riguardo alla capacità amministrativa e alle specifiche competenze tecniche necessarie all’implementazione delle azioni ordinarie e straordinarie in essere e in corso di programmazione.

Preso atto che, in coerenza con i sopraelencati indirizzi, è necessario promuovere la realizzazione delle seguenti attività specifiche prioritarie:

-   una collaborazione con il Comando unità forestali, ambientali e agroalimentari dei Carabinieri (CUFAA) per assicurare la pronta fornitura di materiale di propagazione da coltivare presso i tre vivai forestali regionali;

-   la creazione di specifiche parcelle, inizialmente da localizzare presso il vivaio Castellaro, nelle quali coltivare materiale vivaistico proveniente da alcuni alberi monumentali presenti all’interno del territorio regionale, in modo da poter distribuire tali piante ai comuni che ne facciano richiesta nell’ambito della creazione di cosiddetti “Giardini dei patriarchi”;

-   il perfezionamento, l’approvazione e lo svolgimento delle attività tecnico-scientifiche con il DAGRI dell’Università di Firenze, oltre che, possibilmente, con altri istituti accademici potenzialmente interessati e disponibili;

-   la conversione produttiva, nonché i conseguenti investimenti in mezzi, strutture e infrastrutture per l’ammodernamento e la completa rifunzionalizzazione del vivaio Castellaro;

-   la normalizzazione delle modalità di concessione e distribuzione del materiale di propagazione per ciò che concerne il vivaio Scodogna e la conseguente revisione strutturale e complessiva della relativa disciplina regionale, anche attraverso l’adozione di un sistema gestionale informativo, nonché del riconoscimento dei contributi previsti ai comuni per le piantagioni effettuate in ottemperanza agli obblighi della L. 112/1992, di cui alle citate delibere n. 291/2008 e n. 1324/2013.

Considerato, inoltre, che in relazione alla conduzione del vivaio forestale regionale Scodogna di Collecchio (PR):

-   il convenzionato Ente di gestione per i parchi e la biodiversità (di seguito anche EGPB) – Emilia Occidentale, ha comunicato con Prot. 05/02/2024.0108038.E l’avvenuta approvazione, con la delibera n. 4 del 18/01/2024 del proprio Comitato Esecutivo, della definizione delle modalità contrattuali di affidamento temporaneo e sperimentale per la gestione e valorizzazione del medesimo, consistente in una concessione a un’impresa privata, previo nulla osta della competente struttura regionale;

-   il Settore Patrimonio, logistica, sicurezza e approvvigionamenti - Area Gestione contratti immobiliari, alienazioni e appalti ha comunicato, con nota Prot. 04/03/2024.0227313.U, che la convenzione vigente Rep. n. 402 del 17/07/2020 non contempla la necessità di tale autorizzazione;

-   il convenzionato EGPB – Emilia Occidentale ha rappresentato al Settore Aree Protette, Foreste e Sviluppo Zone Montane, con nota Prot. 22/04/2024.0417649.E, un  quadro delle esigenze di interventi di manutenzione straordinaria per l’adeguamento e la valorizzazione del patrimonio regionale, con i relativi importi stimati, per un totale di euro 150.000,00;

-   con successiva nota Prot. 30/04/2024.0443705.E, il medesimo Ente ha consolidato il quadro delle esigenze degli interventi di manutenzione straordinaria e ha, inoltre, esplicitato l’impegno alla fornitura complessiva, in un triennio, di n. 60.000 piantine forestali da destinare alla distribuzione gratuita, concordata con la Regione per l’ammontare complessivo di 60.000,00 Euro per ciascuna annualità.

Ritenuta la proposta dell’EGPB - Emilia Occidentale coerente con i sopra delineati indirizzi strategici per il settore vivaistico forestale regionale, oltreché congrua e conveniente per la valorizzazione del patrimonio della Regione Emilia-Romagna.

Considerato che si ritiene opportuno, d’intesa con il convenzionato EGPB - Emilia Occidentale, per le considerazioni sopra riportate, prevedere la concessione di:

-   un contributo di euro 60.000,00 per ciascuna delle annualità 2024, 2025 e 2026 per la realizzazione delle attività e la fornitura del materiale forestale di moltiplicazione di cui al punto A. dell’Allegato 1), parte integrante e sostanziale del presente atto;

-   un contributo straordinario di euro 150.000,00 per la sola annualità 2024, finalizzato alla realizzazione degli interventi di adeguamento e manutenzione straordinarie di strutture e infrastrutture regionali di cui al punto B. dell’Allegato 1), parte integrante e sostanziale del presente atto.

Viste:

-         la L.R. 15 novembre 2001, n. 40 “Ordinamento contabile della Regione Emilia-Romagna” abrogazione della L.R. 6 luglio 1977, n. 31 e della L.R. 27 marzo 1972, n. 4”, per quanto applicabile;

-         la L.R. 26 novembre 2001, n. 43 "Testo unico in materia di organizzazione e di rapporti di lavoro nella Regione Emilia-Romagna" e successive modifiche;

-         il D.Lgs. 14 marzo 2013, n. 33, “Riordino della disciplina riguardante gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni” e ss.mm.ii.;

-         la determinazione dirigenziale n. 2335 del 9 febbraio 2022 recante ad oggetto: Direttiva di indirizzi interpretativi degli obblighi di pubblicazione previsti dal decreto legislativo n.33 del 2013. Anno 2022;

-         la propria deliberazione 29/01/2024, n. 157 “Piano Integrato delle Attività e dell'Organizzazione 2024-2026. Approvazione”;

-         la propria deliberazione 29 dicembre 2008, n. 2416, “Indirizzi in ordine alle relazioni organizzative e funzionali tra le strutture e sull’esercizio delle funzioni dirigenziali. Adempimenti conseguenti alla delibera 999/2008. Adeguamento e aggiornamento della delibera n. 450/2007” e successive modifiche;

-         la propria deliberazione 10 aprile 2017, n. 468 “Il sistema dei controlli interni nella Regione Emilia-Romagna”;

-         le circolari del Capo di Gabinetto del Presidente della Giunta regionale PG.2017.0660476 del 13 ottobre 2017 e PG.2017.0779385 del 21 dicembre 2017 relative ad indicazioni procedurali per rendere operativo il sistema dei controlli interni predisposte in attuazione della propria deliberazione n. 468/2017;

-         la propria deliberazione 22 dicembre 2023, n. 2317 “Disciplina organica in materia di organizzazione dell'Ente e gestione del personale. Aggiornamenti in vigore dal 1° gennaio 2024”;

-         la propria deliberazione 22 dicembre 2023, n. 2319 “Modifica degli assetti organizzativi della Giunta regionale. Provvedimenti di potenziamento per fare fronte alla ricostruzione post alluvione e indirizzi operativi.”;

-         la propria deliberazione 7 marzo 2022, n. 325 “Consolidamento e rafforzamento delle capacità amministrative: riorganizzazione dell’Ente a seguito del nuovo modello di organizzazione e gestione del personale”;

-         la propria deliberazione 21 marzo 2022, n. 426 “Riorganizzazione dell’Ente a seguito del nuovo modello di organizzazione e gestione del personale. Conferimento degli incarichi ai Direttori Generali e ai Direttori di Agenzia”;

-         la determinazione dirigenziale 25/03/2022, n. 5615, “Riorganizzazione della Direzione generale Cura del Territorio e dell'Ambiente. Istituzione aree di lavoro. Conferimento incarichi dirigenziali e proroga incarichi di posizione organizzativa”;

-         la determinazione dirigenziale 28 giugno 2023, n. 14172  “Conferimento incarico dirigenziale presso la Direzione Cura del Territorio e dell'Ambiente”.

Richiamate, inoltre:

-        la legge regionale 28 dicembre 2023, n. 18, “Disposizioni per la formazione del bilancio di previsione 2024-2026 (Legge di stabilità regionale 2024)”;

-        la legge regionale del 28 dicembre 2023, n. 19, “Bilancio di previsione della Regione Emilia-Romagna 2024-2026”;

-         la propria deliberazione 22 dicembre 2023, n. 2291 “Approvazione del documento tecnico di accompagnamento e del bilancio finanziario gestionale di previsione della Regione Emilia-Romagna 2024-2026”.

Dato atto che il responsabile del procedimento ha dichiarato di non trovarsi in situazioni di conflitto, anche potenziale, di interessi.

Su proposta dell’Assessore Programmazione Territoriale, Edilizia, Politiche Abitative, Parchi e Forestazione, Pari Opportunità, Cooperazione Internazionale allo Sviluppo.

 A voti unanimi e palesi
delibera

1) di approvare i seguenti indirizzi per l’elaborazione e l’attuazione di una “Strategia” per il rilancio del settore vivaistico forestale regionale, della sua intera filiera e, più in generale, per la conservazione e lo sviluppo sostenibile delle risorse genetiche forestali, consistenti nel perseguimento:

a. del coordinamento e la collaborazione tra le Direzioni Generali e le rispettive strutture regionali competenti, tra i soggetti pubblici e privati aventi competenze in materia a livello territoriale, interregionale, statale ed europeo, anche attraverso lo sviluppo di specifici accordi/convenzioni in progetti di ricerca tecnico-scientifica;

b. della conservazione della diversità genetica del patrimonio forestale, mediante la sinergia di azioni per la conservazione in situ ed ex situ delle risorse genetiche forestali, con priorità alle specie sporadiche e rare, caratteristiche degli habitat minacciati, in rarefazione o a rischio di estinzione, caratteristiche della flora locale e regionale;

c. del rilancio dell’attività di ricerca e sperimentazione nel settore, sia per fini ecologico-ambientali, sia produttivi, con riferimento anche ai prodotti forestali non legnosi;

d. della ricostituzione dell’intera filiera produttiva vivaistica forestale, favorendo l’individuazione, la conservazione o la realizzazione e la gestione attiva dei popolamenti, degli impianti, nonché delle singole piante idonee alla produzione di materiale forestale di moltiplicazione, stimolando l’attività culturale e socioeconomica relativa, anche attraverso la formazione, l’organizzazione di corsi professionalizzanti, il sostegno economico ai gestori e raccoglitori;

e. della rifunzionalizzazione delle strutture produttive pubbliche, anche attraverso miglioramenti fondiari, interventi strutturali ai fabbricati funzionali all’esercizio dell’attività vivaistica, di riconversione produttiva, garantendo i migliori standard ecologici e ambientali, minimizzando gli input di origine chimica e non rinnovabile;

f. del potenziamento dell’organico delle strutture regionali competenti per la programmazione e gestione operativa delle strutture vivaistiche e per lo sviluppo delle politiche di conservazione e miglioramento delle risorse genetiche forestali, con particolare riguardo alla capacità amministrativa e alle specifiche competenze tecniche necessarie all’implementazione delle azioni ordinarie e straordinarie in essere e in corso di programmazione:

2) di disporre che i sopra elencati indirizzi dovranno essere tenuti in opportuna considerazione dalle rispettive strutture regionali, anche nelle prossime azioni urgenti da intraprendere, nelle more della definitiva elaborazione e approvazione della “Strategia”;

3) di definire, in coerenza con i sopraelencati indirizzi, come prioritaria la realizzazione delle seguenti attività specifiche:

a. una collaborazione con il Comando unità forestali, ambientali e agroalimentari dei Carabinieri (CUFAA) per assicurare la pronta fornitura di materiale di propagazione da coltivare presso i tre vivai forestali regionali;

b. la creazione di specifiche parcelle, inizialmente da localizzare presso il vivaio Castellaro, nelle quali coltivare materiale vivaistico proveniente da alcuni alberi monumentali presenti all’interno del territorio regionale, in modo da poter distribuire tali piante ai comuni che ne facciano richiesta nell’ambito della creazione di cosiddetti “Giardini dei patriarchi”;

c. il perfezionamento, l’approvazione e lo svolgimento delle attività tecnico-scientifiche in collaborazione con il DAGRI dell’Università di Firenze, oltre che, possibilmente, con altri istituti accademici potenzialmente interessati e disponibili;

d. la conversione produttiva, nonché i conseguenti investimenti in mezzi, strutture e infrastrutture per l’ammodernamento e la completa rifunzionalizzazione del vivaio Castellaro;

e. la normalizzazione delle modalità di concessione e distribuzione del materiale di propagazione prodotto dal vivaio forestale regionale Scodogna e la conseguente revisione strutturale e complessiva della relativa disciplina regionale, anche attraverso l’adozione di un sistema gestionale informativo, nonché del riconoscimento dei contributi previsti ai comuni per le piantagioni effettuate in ottemperanza agli obblighi della L. 112/1992, di cui alle citate delibere n. 291/2008 e n. 1324/2013;

4) di riconoscere  nei limiti della disponibilità dei pertinenti capitoli di bilancio, all’Ente di Gestione per i Parchi e la Biodiversità - Emilia Occidentale, gestore tramite la convenzione approvata con la Delibera n. 819 del 06/07/2020 del vivaio forestale regionale Scodogna di Collecchio (PR):

a. un contributo di euro 60.000,00 per ciascuna delle annualità 2024, 2025 e 2026 per la realizzazione delle attività e la fornitura del materiale forestale di moltiplicazione di cui al punto A. dell’Allegato 1), parte integrante e sostanziale del presente atto;

b. un contributo straordinario di euro 150.000,00 per la sola annualità 2024, finalizzato alla realizzazione degli interventi di adeguamento e manutenzione straordinarie di strutture e infrastrutture regionali di cui al punto B. dell’Allegato 1), parte integrante e sostanziale del presente atto;

5) di demandare a successivi atti del Responsabile dell’Area Foreste e Sviluppo Zone Montane, nel rispetto dei principi e postulati sanciti dal D.lgs. n. 118/2011 e ss.mm.ii., la concessione e la definizione delle modalità e tempistiche per la rendicontazione delle attività da parte del beneficiario, nonché di erogazione e di liquidazione;

6) di dare atto che, che si provvederà alle ulteriori pubblicazioni previste dal PIAO nonché dalla Direttiva di Indirizzi interpretativi degli obblighi di pubblicazione, ai sensi dell’art. 7 bis del D.lgs. n.33/2013.

7) di pubblicare la presente deliberazione nel Bollettino Ufficiale della Regione Emilia-Romagna Telematico.

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