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Conferimento di rifiuti urbani indifferenziati di Roma Capitale presso gli impianti di termovalorizzazione della regione Emilia-Romagna

LA GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA

Richiamati in via preliminare:

  • la Direttiva 2008/98/CE del Parlamento europeo e del Consiglio del 19 novembre 2008 “Relativa ai rifiuti e che abroga alcune direttive”;
  • il Decreto Legislativo 3 aprile 2006 n. 152 “Norme in materia ambientale”;
  • il Decreto Legge 12 settembre 2014, n. 133 convertito con modifiche dalla Legge 11 novembre 2014, n. 164;
  • l’art. 13 (“Gestione dei rifiuti a Roma e altre misure per il Giubileo della Chiesa cattolica per il 2025”) del Decreto Legge 17 maggio 2022, n. 50, convertito con Legge 15 luglio 2022, n. 91, con cui si attribuiscono al Sindaco del Comune di Roma (Commissario Straordinario) “le competenze assegnate alle regioni ai sensi degli articoli 196 e 208 del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152”;
  • la Legge Regionale 23 dicembre 2011, n. 23 “Norme di organizzazione territoriale delle funzioni relative ai servizi pubblici locali dell’ambiente”;
  • il vigente Piano Regionale di Gestione dei Rifiuti e di Bonifica delle Aree Inquinate (PRRB 2022-2027), approvato con deliberazione dell’Assemblea Legislativa n. 87 del 12 luglio 2022;

Vista la lettera del Sindaco del Comune di Roma, prot. RA/2023/0074901 del 26/12/2023, indirizzata al Presidente della Regione Emilia-Romagna e ricevuta al prot. n. 1271745 del 27/12/2023, in cui si riferisce che:

  • in data 24 dicembre 2023 si è sviluppato un incendio di vaste proporzioni presso l’impianto di trattamento meccanico-biologico (TMB) gestito dalla E. Giovi S.r.l. in amministrazione giudiziaria, denominato “Malagrotta 1”, con capacità autorizzata fino a 600 ton/g di rifiuto indifferenziato, codice EER 20.03.01;
  • il suddetto impianto, strategico alla chiusura del ciclo dei rifiuti urbani di Roma Capitale, risulta inutilizzabile e, allo stato attuale, non è possibile prevedere i tempi per il ripristino della sua funzionalità;
  • tale nuovo evento ha comportato un’ulteriore drastica riduzione dell’impiantistica a supporto del trattamento dei rifiuti urbani indifferenziati nell’ambito del territorio di Roma Capitale, tenuto conto della contrazione già determinatasi a causa dell’indisponibilità dell’impianto TMB di AMA S.p.A., sito in via Salaria, n. 981 a seguito dell’incendio sviluppatosi nel dicembre 2018 e, successivamente, della sopravvenuta indisponibilità dell’impianto TMB gestito dalla E. Giovi S.r.l. in amministrazione giudiziaria, denominato “Malagrotta 2”, con capacità di trattamento autorizzata fino a 900 ton/g, a seguito dell’incendio sviluppatosi in data 15 giugno 2022;
  • alla luce di quanto sopra rappresentato, sentito anche il Presidente della Regione Lazio, si è determinata l’urgente necessità di potenziare la capacità di trattamento dei rifiuti indifferenziati raccolti nel territorio di Roma Capitale, presso impianti di destino ubicati al di fuori del territorio regionale;
  • la necessità è ancor più evidente in considerazione della maggiore produzione di rifiuti riscontrabile nel periodo delle festività natalizie e al fine di salvaguardare la cittadinanza da rischi per l’igiene pubblica e da pregiudizi per la qualità ambientale, per il decoro e la vivibilità urbana;
  • al fine di scongiurare una situazione emergenziale nel territorio di Roma Capitale, AMA S.p.A. ha già posto in essere tutte le possibili iniziative atte a mitigare tale stato di emergenza e per una corretta gestione dei rifiuti;

Dato atto che con la sopra citata lettera del Sindaco del Comune di Roma, “nel quadro dei possibili interventi volti a mitigare l’emergenza anche in considerazione del fatto che si possano conferire rifiuti urbani residui con codice EER 20.03.01 fuori del territorio regionale, per sottoporli ad operazione di recupero energetico (R1)”, viene conclusivamente richiesto:

  • di permettere ad AMA S.p.A. il conferimento, presso gli impianti della Regione Emilia-Romagna, per un periodo di circa 12 mesi, del quantitativo di circa 3.000 tonnellate settimanali di rifiuto urbano residuo con codice EER 20.03.01;
  • di acconsentire affinché la società Hera possa concordare il conseguente piano operativo già nella giornata del 27 dicembre 2023;

Ritenuto, rispetto alla situazione delineata, in ossequio al principio di leale collaborazione fra le pubbliche amministrazioni ed al fine di evitare situazioni di pericolo per l’ambiente e per la salute dei cittadini nonché per il decoro di Roma Capitale, di accogliere – alle condizioni nel seguito riportate - la richiesta ricevuta dal Sindaco di Roma;

Verificato, per le vie brevi, con i gestori Herambiente S.p.A. ed Iren Ambiente S.p.A. le effettive possibilità che potrebbero essere attuate in riferimento alla richiesta avanzata dal Sindaco del Comune di Roma ed accertato che la reale possibilità di ricevimento, tenendo conto del principio di prossimità e della disponibilità rinvenibile nella rete degli impianti di termovalorizzazione gestiti dalle citate aziende, sia quantificabile, per rifiuti con il codice EER 20.03.01 e per la durata di tre mesi, rispettivamente in un massimo di 8.000 tonnellate al mese per Herambiente S.p.A. e 1.200 tonnellate al mese per Iren Ambiente S.p.A.;

Visti:

  • la L.R. 26 novembre 2001 n. 43 “T.U. in materia di organizzazione e di rapporti di lavoro nella Regione Emilia-Romagna” e ss. mm. ii.;
  • la propria deliberazione n. 2416 del 29 dicembre 2008 “Indirizzi in ordine alle relazioni organizzative e funzionali tra le strutture e sull’esercizio delle funzioni dirigenziali. Adempimenti conseguenti alla delibera 999/2008. Adeguamento e aggiornamento della delibera n. 450/2007” e ss. mm. ii, per quanto applicabile;
  • la propria deliberazione n. 468 del 10 aprile 2017 “Il sistema dei controlli interni nella Regione Emilia-Romagna”, per quanto applicabile;
  • la propria deliberazione n. 325 del 07 marzo 2022 “Consolidamento e rafforzamento delle capacità amministrative: riorganizzazione dell'ente a seguito del nuovo modello di organizzazione e gestione del personale”;
  • la propria deliberazione n. 426 del 21 marzo 2022 “Riorganizzazione dell’ente a seguito del nuovo modello di organizzazione e gestione del personale. Conferimento degli incarichi ai Direttori Generali e di Agenzia;
  • la determinazione del Direttore Cura del Territorio e dell’Ambiente n. 5615 del 25 marzo 2022 “Riorganizzazione della Direzione Generale Cura del Territorio e dell’Ambiente. Istituzione Aree di lavoro. Conferimento incarichi dirigenziali e proroga incarichi di posizione organizzativa”;
  • la propria deliberazione n. 474 del 27 marzo 2023 “Disciplina Organica in materia di organizzazione dell’Ente e gestione del personale. Aggiornamenti in vigore dal 1° aprile 2023 a seguito dell'entrata in vigore del nuovo ordinamento professionale di cui al titolo III del CCNL Funzioni locali 2019/2021 e del PIAO 2023/2025”;
  • il D. Lgs. 14 marzo 2013, n. 33 “Riordino della disciplina riguardante il diritto di accesso civico e gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni” e ss.mm.ii.;
  • la determinazione dirigenziale n. 2335 del 09 febbraio 2022 “Direttiva di indirizzi interpretativi degli obblighi di pubblicazione previsti dal decreto legislativo n. 33 del 2013. Anno 2022”;
  • le proprie deliberazioni n. 380 del 13/03/2023, 719 del 8/5/2023 e n. 1097 del 26/6/2023, riguardanti l’approvazione del Piano integrato delle attività e dell’organizzazione 2023-2025 e ai relativi aggiornamenti;

Viste le circolari del Capo di Gabinetto del Presidente della Giunta regionale PG/2017/0660476 del 13 ottobre 2017 e PG/2017/0779385 del 21 dicembre 2017 relative ad indicazioni procedurali per rendere operativo il sistema dei controlli interni predisposte in attuazione della propria deliberazione n. 468/2017;

Dato atto che il Responsabile del Procedimento ha dichiarato di non trovarsi in situazioni di conflitto, anche potenziale, di interessi;

Dato atto dei pareri allegati;

Su proposta della Vicepresidente e Assessore a Transizione ecologica, contrasto al cambiamento climatico, Ambiente, Difesa del suolo e della costa, Protezione civile;

A voti unanimi e palesi
delibera

per le ragioni espresse in premessa che qui si intendono integralmente richiamate:

1) di accogliere limitatamente ad un periodo di tre mesi la richiesta del Sindaco del Comune di Roma, come descritta in preambolo, e di disporre che i rifiuti urbani residui di cui al codice EER 20.03.01, provenienti da Roma Capitale, siano conferiti:

  • per un quantitativo massimo di 8.000 tonnellate al mese, al termovalorizzatore più prossimo fra quelli gestiti da Herambiente S.p.A., con flessibilità – al bisogno - verso gli altri impianti di recupero energetico R1 del medesimo gestore;
  • per un quantitativo massimo di 1.200 tonnellate al mese, al termovalorizzatore di Piacenza gestito da Iren Ambiente S.p.A., con possibilità – ove occorra – di utilizzare in soccorso anche l’impianto di Parma gestito dalla medesima Società; 

2) di prevedere che i costi di conferimento e le modalità di pagamento siano pattuiti direttamente con Herambiente S.p.A. e Iren Ambiente S.p.A. sulla base dei costi di impianto e tenuto conto che, nell’ambito del prezzo di conferimento, si dovrà computare una quota aggiuntiva - pari a 20 euro per ogni tonnellata di rifiuto urbano conferito - a titolo di ristoro ambientale, da versare al Comune sede di impianto da parte delle stesse società Herambiente ed Iren Ambiente; 

3) di dare atto che le modalità tecniche operative e le condizioni di conferimento dei rifiuti non specificate nel presente atto siano definite dai soggetti gestori con specifici accordi nel rispetto della normativa vigente; 

4) di disporre che le condizioni del trasporto dei rifiuti provenienti da Roma Capitale sul territorio della Regione Emilia-Romagna siano improntate alla migliore resa ambientale, nel rispetto della legislazione vigente; 

5) di disporre che Herambiente S.p.A. ed Iren Ambiente S.p.A. provvedano a notificare alla Regione Emilia-Romagna, al Comune sede di impianto e ad ARPAE l’inizio dei conferimenti dei rifiuti urbani della città di Roma in ottemperanza al presente atto e che venga tenuta traccia nei sistemi informativi della provenienza dei rifiuti oggetto del presente provvedimento; 

6) di disporre che le operazioni di cui sopra siano oggetto di un monitoraggio da parte di ARPAE in ordine al mantenimento delle situazioni ambientali in essere; 

7) di trasmettere il presente atto al Sindaco del Comune di Roma, al Presidente della Regione Lazio, al Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, ai Comuni sede di impianto, ad ARPAE ed ai gestori Herambiente S.p.A. e Iren Ambiente S.p.A.; 

8) di dare atto che, per quanto previsto in materia di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni, si provvederà ai sensi delle disposizioni normative e amministrative richiamate in parte narrativa; 

9) di pubblicare la presente deliberazione in versione integrale, sul Bollettino Ufficiale della Regione Emilia-Romagna Telematico.

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