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Fondo regionale per l'accesso all'abitazione in locazione di cui agli artt. 38 e 39 della L.R. n. 24/2001 e ss.mm.ii. - Criteri di gestione dell'anno 2024 - Approvazione schema di accordo tra Regione Emilia Romagna e Azienda regionale per il Diritto agli studi superiori ex articolo 15 Legge 241/1990 e ss.mm.ii.

LA GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA

 Viste:

  • la Legge n. 431 del 9/12/1998, ed in particolare l'art. 11, che ha istituito il Fondo nazionale per il sostegno all’accesso alle abitazioni in locazione;
  • la Legge Regionale n. 24 del 8/8/2001, ed in particolare gli artt. 38 e 39 che hanno istituito il Fondo regionale per l’accesso all’abitazione in locazione;
  • la propria deliberazione n. 1150 del 11/7/2022 “FONDO REGIONALE PER L'ACCESSO ALL'ABITAZIONE IN LOCAZIONE DI CUI AGLI ARTT. 38 E 39 DELLA L.R. N. 24/2001 E SS.MM.II. - CRITERI DI GESTIONE DELL'ANNO 2022” che ha disciplinato il Fondo regionale nell’anno 2022;
Dato atto che negli anni 2023 e 2024 il Fondo nazionale per il sostegno all’accesso alle abitazioni in locazione di cui all’art. 11 della legge n. 431/1998 non è stato finanziato;
Preso atto che, dal rendiconto effettuato del Bando 2022, risulta un quadro molto eterogeneo relativamente al soddisfacimento delle domande presenti nelle graduatorie distrettuali, in particolare:
  • otto distretti hanno graduatorie esaurite;
  • un distretto non ha ancora trasmesso dati relativamente alla gestione delle domande;
  • gli altri distretti presentano graduatorie con percentuali di soddisfazione delle domande di contributo significativamente tra loro molto diverse (dal 41% all’86% sul totale delle domande accolte), anche in ragione dell’integrazione della disponibilità finanziaria con risorse comunali;

Dato atto che sul bilancio regionale è disponibile uno stanziamento di € 10.000.000,00, in conformità ai principi di cui al D.lgs. n. 118/2011, sul capitolo U32038 “CONTRIBUTI PER L'ACCESSO ALL'ABITAZIONE IN LOCAZIONE - FONDO REGIONALE (ART. 38, pagina 3 di 17 L.R. 8 AGOSTO 2001, N.24)” – Mezzi regionali del Bilancio finanziario gestionale 2024-2026, anno di previsione 2024, che presenta la necessaria disponibilità;

Considerato che:

  • in tutta la Regione permangono situazioni di difficoltà economica che coinvolgono numerose famiglie e che tali difficoltà rendono sempre più difficile reperire alloggi in locazione nel mercato privato e adempiere all’obbligo di corrispondere il canone di locazione;
  • nelle località più centrali, lo squilibrio esistente tra domanda ed offerta ha portato i canoni di affitto a toccare i livelli più alti di sempre;
  • appare urgente concorrere con politiche pubbliche ad agevolare l’accesso e il mantenimento dell’abitazione in locazione da parte dei nuclei familiari economicamente più fragili;
  • tenendo conto della scarsità delle risorse, è necessario individuare criteri per indirizzare i contributi per l’affitto a nuclei beneficiari in situazione di maggiore bisogno;

Richiamati gli artt. 38 e 39 della Legge Regionale n. 24/2001 che disciplinano la materia relativa al Fondo regionale per il sostegno alla locazione, e demandano ad un provvedimento della Giunta regionale la definizione dei criteri di riparto delle risorse fra i Distretti sociosanitari e le modalità di funzionamento del Fondo;

Ritenuto dunque necessario definire tali criteri di riparto delle risorse nonché le modalità di funzionamento del Fondo regionale per il sostegno alla locazione, sentiti i Tavoli territoriali di concertazione delle politiche abitative di cui all’art. 5 della LR n. 2472001 e le Organizzazioni sindacali;

Dato atto che sono state svolte consultazioni con i Tavoli territoriali di concertazione delle Politiche abitative e con le Organizzazioni sindacali al fine di definire i criteri generali del nuovo Bando Affitto 2024; 

Ritenuto altresì, in continuità con la modalità di gestione delle risorse utilizzate negli anni passati, di individuare come beneficiari dei finanziamenti stanziati sul Fondo regionale i Comuni e le Unioni di Comuni alle quali alcuni Comuni hanno conferito la funzione in materia di Politiche abitative capofila dei Distretti di cui all'Allegato B, ”Enti gestori”;

Ritenuto di dare attuazione a quanto previsto dagli artt. 38 e 39 della LR n. 24/2001 e di definire i seguenti principali criteri di concessione dei contributi per la locazione così come meglio dettagliati nell’Allegato A al fine di destinare le risorse regionali alle situazioni di maggior bisogno:

  • il valore ISEE per l’accesso ai contributi per l’affitto è fissato a livello regionale pari a euro 8.000; i Distretti sociosanitari, in base alle specificità locali, possono diminuire tale valore soglia di una percentuale fino ad un massimo del 20%;
  • sono ammessi al contributo i nuclei familiari in possesso di un contratto di affitto in cui l’incidenza del canone annuo sul reddito lordo Irpef complessivo del nucleo ISEE sia maggiore del 25%;
  • è individuato tra le cause di esclusione dal contributo il cumulo di benefici per il sostegno all’affitto ricevuto nel corso dell’anno 2024, ovvero il requisito del possesso di un diritto reale su immobili ad uso abitativo localizzati nel territorio regionale;
  • il contributo concedibile sarà calcolato secondo i seguenti due scaglioni che tengono conto del progressivo peso (incidenza) che ricopre il canone rispetto al reddito del nucleo familiare; il contributo conseguentemente sarà assegnato scorrendo una graduatoria distrettuale in ordine decrescente di incidenza del canone di locazione annuo sul reddito lordo Irpef complessivo del nucleo ISEE;
Incidenza canone di locazione annuo/reddito lordo Irpef complessivo del nucleo ISEE Contributo
Dal 25% e fino al 40% compresi 20% del canone annuo per un massimo di € 1.500,00
Oltre il 40% 25% del canone annuo per un massimo di € 2.000,00

Ritenuto di ripartire le risorse del Fondo regionale per l’anno 2024 tra Distretti sociosanitari tenendo in considerazione il numero di domande trasmesse nel Distretto con la precisazione che, in ragione della possibilità assegnata al Distretto di ridurre la soglia massima di ISEE fissata a livello regionale, il riparto delle risorse tra i Distretti sarà condotto utilizzando il numero di domande trasmesse nel Distretto sociosanitario che ricadono nella soglia ISEE ottenuta dall’intersezione delle soglie di tutti Distretti (“minimo comun denominatore”) senza sfavorire nessun Distretto rispetto alla scelta adottata;

Dato atto che il Distretto Città di Bologna, con nota Prot. n. 04/07/2024.0729488.E ha espresso l’insostenibilità economica di dare operatività alla piattaforma comunale dedicata a tale servizio, e ha richiesto di poter procedere allo scorrimento della graduatoria Bando Affitto 2022;

Ritenuto di accogliere tale motivata richiesta e di assegnare risorse pari a euro 1.228.000,00 al Distretto Città di Bologna per lo scorrimento della graduatoria Bando Affitto 2022, precisando che le risorse sono state quantificate in ragione dei due seguenti parametri:

  • media del rapporto delle risorse concesse al Distretto Città di Bologna rispetto al totale delle risorse regionali degli ultimi tre Bandi Affitto (peso 40%);
  • percentuale di nuclei familiari residenti nel Comune di Bologna rispetto al totale dei nuclei familiari residenti nella Regione Emilia-Romagna al 01/01/2024 (peso 60%);

Richiamata inoltre la propria deliberazione n. 667 del 04/05/2022, che ha disciplinato la collaborazione istituzionale, mediante Accordo ex art. 15 della L n. 241/90, tra la Regione Emilia-Romagna e l’Azienda regionale per il diritto agli studi superiori (ER.GO) avente ad oggetto la realizzazione della Piattaforma regionale, da utilizzare per l’invio delle domande di concessione del contributo per l’affitto da parte dei cittadini;

Considerato che, alla luce della positiva esperienza di collaborazione, nell’ambito del Bando Affitto 2022, tra la Regione Emilia-Romagna ed ER.GO, è opportuno proseguire la collaborazione coerentemente con i rispettivi fini istituzionali approvando un nuovo accordo di collaborazione che non comporta alcun onere finanziario per la Regione Emilia-Romagna, avente ad oggetto l’integrazione dei dati sulla piattaforma regionale nella fase di acquisizione delle domande presentate dai cittadini di concessione del contributo per il nuovo Bando Affitto 2024;

Ritenuto dunque di approvare un nuovo schema di “Accordo di collaborazione ex art. 15 L n. 241/90 per l’attuazione delle politiche sociali finanziabili con il Fondo regionale per l'accesso all'abitazione in locazione” tra Regione ed ER.GO con validità dalla data di sottoscrizione fino al completamento di tutte le procedure attinenti al Bando Affitto 2024, di cui all’Allegato C) alla presente deliberazione quale sua parte integrante e sostanziale;

Rilevatì altresì l'opportunità, in ordine al trattamento dei dati personali ed al ruolo del Responsabile del trattamento di cui al Regolamento UE) 2016/679 (GDPR), di procedere all'approvazione dello schema di “Accordo per il trattamento dei dati personali” per la designazione del Responsabile del trattamento ai sensi dell’art. 28 Regolamento UE 2016/679, nella formulazione di cui all'Allegato D) al presente atto, in quanto la designazione del responsabile del trattamento, quale atto di natura negoziale, costituisce allegato parte integrante delle convenzioni/accordi di collaborazione per la conservazione di documenti informatici di che trattasi;

Dato atto che alla sottoscrizione sia dell’Accordo di collaborazione con ER.GO, sia dell’”Accordo per il trattamento dei dati personali” provvederà, per la Regione, in attuazione della normativa vigente, il Direttore Generale Cura del territorio e dell’ambiente, apportando modifiche non sostanziali che si rendessero eventualmente necessarie;

Visti per gli aspetti amministrativi di natura organizzativa e contabile:

  • la l.r. 26 novembre 2001, n. 43 “Testo Unico in materia di organizzazione e di rapporti di lavoro nella Regione Emilia-Romagna” e s. m.;
  • la d.g.r. del 29 dicembre 2008 n.2416 “INDIRIZZI IN ORDINE ALLE RELAZIONI ORGANIZZATIVE E FUNZIONALI TRA LE STRUTTURE E SULL'ESERCIZIO DELLE FUNZIONI DIRIGENZIALI. ADEMPIMENTI CONSEGUENTI ALLA DELIBERA 999/2008. ADEGUAMENTO E AGGIORNAMENTO DELLA DELIBERA 450/2007”, per quanto applicabile;
  • la d.g.r. n. 468 del 10/04/2017 ad oggetto "Il Sistema dei controlli interni della Regione Emilia-Romagna";
  • la d.g.r. 7 marzo 2022, n. 325 “Consolidamento e rafforzamento delle capacità amministrative: riorganizzazione dell'ente a seguito del nuovo modello di organizzazione e gestione del personale”, la quale modifica l'assetto organizzativo delle Direzioni generali e delle Agenzie e istituisce i Settori a decorrere del 01/04/2022;
  • la d.g.r. 21 marzo 2022, n. 426 “RIORGANIZZAZIONE DELL'ENTE A SEGUITO DEL NUOVO MODELLO DI ORGANIZZAZIONE E GESTIONE DEL PERSONALE. CONFERIMENTO DEGLI INCARICHI AI DIRETTORI GENERALI E AI DIRETTORI DI AGENZIA”;
  • la d.g.r. 22 dicembre 2023, n. 2317 “Disciplina organica in materia di organizzazione dell'ente e gestione del personale. aggiornamenti in vigore dal 1° gennaio 2024”;
  • la determinazione 17 luglio 2023, n. 15548 “MODIFICA ASSETTO ORGANIZZATIVO AREE DI LAVORO DIRIGENZIALI.DIREZIONE GENERALE CURA DEL TERRITORIO E DELL'AMBIENTE”;
  • la determinazione 26 settembre 2023, n. 20137 “CONFERIMENTO INCARICO DIRIGENZIALE PRESSO LA DIREZIONE CURA DEL TERRITORIO E DELL'AMBIENTE”;
  • la determinazione del 9 ottobre 2023 n. 20891 “NOMINA RESPONSABILI DI PROCEDIMENTO PRESSO L' AREA POLITICHE PER L'ABITARE”;
  • il d.lgs. 14 marzo 2013, n. 33 “Riordino della disciplina riguardante gli obblighi di pubblicità, trasparenza e di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni” e s.m.i.”;
  • la d.g.r. 29 gennaio 2024 n. 157 “PIANO INTEGRATO DELLE ATTIVITÀ E DELL'ORGANIZZAZIONE 2024-2026. APPROVAZIONE”;
  • la determinazione 9 febbraio 2022, n. 2335 “DIRETTIVA DI INDIRIZZI INTERPRETATIVI DEGLI OBBLIGHI DI PUBBLICAZIONE PREVISTI DAL DECRETO LEGISLATIVO N.33 DEL 2013. ANNO 2022”;
  • il d.lgs. 23 giugno 2011, n.118, “Disposizioni in materia di armonizzazione dei sistemi contabili e degli schemi di bilancio delle Regioni, degli enti locali e dei loro organismi, a norma degli articoli 1 e 2 della Legge 5 maggio 2009, n. 42” e ss. mm. ii.;
  • la l.r. 15 novembre 2001, n. 40 “Ordinamento contabile della Regione Emilia-Romagna, abrogazione delle L.R. 6 luglio 1977, n.31 e 27 marzo 1972, n.4”, per quanto applicabile;
  • la L.R. n. 18 del 28 dicembre 2023 “Disposizioni per la formazione del bilancio di previsione 2024-2026 (legge di stabilità regionale 2024)”, pubblicata sul B.U.R.E.R.T. del 28 dicembre 2023 n. 365;
  • la L.R. n. 19 del 28 dicembre 2023 “Bilancio di previsione della Regione Emilia-Romagna 2024-2026”, pubblicata sul B.U.R.E.R.T. del 28 dicembre 2023 n. 366;
  • la deliberazione della Giunta regionale n. 2291 del 22 dicembre 2023 “Approvazione del documento tecnico di accompagnamento e del Bilancio finanziario gestionale di previsione della Regione Emilia-Romagna 2024-2026”;
  • la deliberazione della Giunta Regionale n. 831 del 14/05/2024: “APPROVAZIONE DEL PROGETTO DI LEGGE RECANTE "PRIMA VARIAZIONE AL BILANCIO DI PREVISIONE DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA 2024-2026";

Dato atto che il responsabile del procedimento ha dichiarato di non trovarsi in situazione di conflitto, anche potenziale, di interessi;

 Dato atto dei pareri allegati;

 Su proposta dell’Assessore regionale competente per materia;

 A voti unanimi e palesi

delibera
  1. di richiamare integralmente le considerazioni formulate in premessa, le quali costituiscono parte integrante e sostanziale del presente atto;
  2. di approvare, in attuazione alle disposizioni degli artt. 38 e 39 della Legge Regionale n. 24/2001 in merito al Fondo regionale per l’accesso all’abitazione in locazione, per l’anno 2024, i criteri di ripartizione delle risorse regionali tra i Distretti sociosanitari e le regole per l’accesso ai contributi e per la gestione del Fondo regionale come definiti nell’Allegato A “Disposizioni per il funzionamento del Fondo regionale per l’accesso all’abitazione in locazione di cui agli artt. 38 e 39, della LR n. 24/2001 – anno 2024 (Bando Affitto 2024)”, parte integrante e sostanziale del presente provvedimento;
  3. di dare atto che le risorse destinate al Fondo regionale ammontano a euro 10.000.000,00 stanziate, in conformità ai principi di cui al Dlgs n. 118/2011, sul capitolo n. U32038 del bilancio finanziario gestionale 2024-2026, anno di previsione 2024;
  4. di stabilire che i contributi del Fondo regionale per l’anno 2024 saranno concessi agli Enti gestori dei Distretti sociosanitari ovvero ai Comuni ed alle Unioni di Comuni di cui all’Allegato B “Enti gestori Bando Affitto 2024”, parte integrante e sostanziale del presente atto deliberativo;
  5. di stabilire che il Distretto Città di Bologna, in ragione delle motivazioni espresse in premessa, possa procedere allo scorrimento della graduatoria Bando Affitto 2022 con risorse regionali pari a euro 1.228.000,00;
  6. di dare mandato al Dirigente dell’Area regionale competente per materia la definizione di eventuali ulteriori specificazioni tecniche ed operative nonché la correzione di eventuali errori materiali che si rendessero necessari senza incidere sui contenuti discrezionali del presente atto;
  7. di stabilire che sia messo a disposizione sul sito web regionale Politiche per l’Abitare il Bando - tipo per l’adozione del Bando Affitto 2024 da parte dei Comune e delle Unioni di Comuni;
  8. di approvare lo schema di “Accordo di collaborazione ex articolo 15 Legge 241/90 per l’attuazione delle politiche sociali finanziabili con il Fondo regionale per l'accesso all'abitazione in locazione”, tra Regione Emilia-Romagna e Azienda regionale per il diritto agli studi superiori (ER.GO) avente ad oggetto l’integrazione dei dati sulla piattaforma regionale nella fase di acquisizione delle domande presentate dai cittadini di concessione del contributo per il nuovo Bando Affitto 2024 di cui all’Allegato C, parte integrante e sostanziale del presente provvedimento, accordo che non comporta alcun onere finanziario per Regione Emilia-Romagna;
  9. di approvare lo schema di “Accordo per il trattamento dei dati personali” con il quale le parti regoleranno i trattamenti di dati personali necessari e conseguenti alla sottoscrizione dell’Accordo di collaborazione di cui al precedente punto 8, ai sensi di quanto disposto dall’art. 28 del GPPR, nella formulazione di cui all'Allegato D del presente atto, quale parte integrante del medesimo e che costituirà allegato sostanziale allo schema di Accordo di collaborazione;
  10. di dare mandato al Direttore Generale Cura del Territorio e dell’Ambiente, in applicazione della propria deliberazione n. 2317 del 2023, alla sottoscrizione degli atti di cui ai precedenti punti 8 e 9, nel rispetto dell’art. 15, comma 2-bis della Legge n. 241/1990, autorizzandolo ad apportare le modifiche non sostanziali che si rendessero necessarie;
  11. di provvedere agli obblighi in materia di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni previsti ai sensi dell’art. 26, comma 1 e dell’art. 23, comma 1, lett. d) del D. Lgs. 14 marzo 2013, n. 33 nonché alle ulteriori pubblicazioni previste dall’art. 7 bis, comma 3) del medesimo decreto legislativo, secondo quanto previsto nel PIAO 2024-2026e nella direttiva di indirizzi interpretativi;
  12. di pubblicare la presente deliberazione nel Bollettino Ufficiale della Regione Emilia–Romagna Telematico.

Allegato A

Disposizioni per il funzionamento del Fondo regionale per l’accesso all’abitazione in locazione di cui agli artt. 38 e 39, della LR n. 24/2001 – anno 2024 (Bando Affitto 2024)

1) Finalità

Il Fondo regionale per il sostegno all'accesso alle abitazioni in locazione (da ora in avanti Fondo regionale) è finalizzato al sostegno dei nuclei familiari economicamente più fragili nel pagamento dei canoni di locazione nel mercato privato.

Le risorse del Fondo regionale sono destinate agli Enti gestori dei Distretti sociosanitari ovvero ai Comuni capofila ed alle Unioni di Comuni di cui all’Allegato B “Enti gestori Bando Affitto 2024” per concedere contributi ai cittadini nel rispetto delle presenti disposizioni.

Le presenti disposizioni contengono criteri, termini e regole per la definizione dei Bandi Affitto 2024 alla scala locale e per la loro gestione.

2) Enti gestori del Bando

La gestione dei Bandi, delle risorse e dell’istruttoria delle domande di contributo avviene nell’ambito sovracomunale dei Distretti sociosanitari.

Gli Enti gestori del Bando sono i Comuni e le Unioni di Comuni capofila di Distretto sociosanitario di cui all’Allegato B della presente deliberazione, da ora in avanti denominati “Enti gestori”.

Gli Enti gestori, in accordo con tutti i Comuni del Distretto sociosanitario, definiscono nel dettaglio le proprie modalità di gestione e le regole organizzative per rispondere alle domande di contributo di cui al Bando Affitto 2024.

A tal fine tutti i Comuni o Unioni di Comuni appartenenti al Distretto sociosanitario approvano il Bando alla scala locale con le indicazioni delle scelte specifiche definite a livello di Distretto.

3) Risorse del Fondo regionale

Le risorse del Fondo regionale utilizzabili per finanziare le domande di contributo ammontano ad euro 10.000.000 disponibili nel bilancio regionale dell’anno 2024, a cui sono sottratte le risorse di cui al successivo paragrafo 4.3 assegnate al Distretto Città di Bologna.

I Comuni e le Unioni di Comuni possono concorrere con risorse proprie al cofinanziamento del Fondo regionale. Le eventuali economie derivanti dalle risorse concesse negli anni passati a favore degli Enti gestori possono essere utilizzate per finanziare le domande del presente Bando.

Eventuali ulteriori risorse regionali potranno essere impiegate per incrementare le disponibilità destinate al Fondo regionale destinato al Bando Affitto 2024.

4) Criteri di riparto delle risorse tra Distretti sociosanitari

4.1) Il valore ISEE per l’accesso ai contributi per l’affitto è fissato a livello regionale pari a euro 8.000. I Distretti sociosanitari, in base alle specificità locali, possono diminuire tale valore soglia di una percentuale fino ad un massimo del 20%. In caso di diminuzione del valore soglia ISEE, tutti i Comuni o Unioni di Comuni appartenenti al Distretto sociosanitario devono definire la stessa percentuale di riduzione e quindi assumere lo stesso nuovo limite ISEE per l’accesso ai contributi.

Percentuali di riduzioni superiori al 20% rispetto al valore ISEE fissato a livello regionale sono causa di esclusione del Distretto dal computo delle domande ai fini del riparto delle risorse.

4.2) Per effettuare il riparto delle risorse di cui sopra si terrà conto del numero di domande trasmesse ai Comuni dei Distretti sociosanitari attraverso la Piattaforma regionale (di cui al paragrafo “Piattaforma regionale”) entro il termine di chiusura del Bando (di cui al paragrafo “Direttive e termini per i Bandi comunali”).

Ai fini del riparto non saranno conteggiate le seguenti domande pervenute:

-       domande multiple, cioè domande presentate più volte con il medesimo codice fiscale;

-       domande provenienti da codici fiscali appartenenti al medesimo nucleo ISEE;

-       domande con ISEE superiore al valore massimo regionale fissato per l’accesso al contributo così come eventualmente ridotto dal Comune/Unione di Comuni (si veda il precedente punto 4.1);

-       domande con incidenza del canone di locazione annuo sul reddito lordo Irpef complessivo del nucleo ISEE, come desumibile dalla DSU, inferiore al 25%;

-       domande prive di attestazione ISEE nella banca dati INPS;

-       domande con data di presentazione della DSU posteriore alla data di presentazione della domanda;

-       domande relative ad una abitazione situata fuori dal territorio della Regione Emilia-Romagna;

L’elenco di cui sopra ha il solo scopo di definire il numero di domande da considerare ai fini del riparto delle risorse. Tutte le domande pervenute (comprese quelle dell’elenco di cui sopra) saranno rese disponibili agli Enti gestori, ai quali è affidata la attività istruttoria.

Le domande che, entro il termine per la presentazione, risultassero pervenute parzialmente incomplete a causa di problemi tecnici della piattaforma:

-       sono considerate valide al fine del riparto delle risorse;

-       sono trasmesse agli Enti gestori competenti ai fini della istruttoria e della verifica della ammissibilità al contributo

Le domande incomplete di cui sopra dovranno contenere almeno i seguenti dati minimi indispensabili perché siano considerate ricevibili: nome, cognome, codice fiscale.

In ragione della possibilità assegnata al Distretto sociosanitario di ridurre la soglia massima di ISEE fissata a livello regionale (di cui al precedente punto 4.1), il riparto delle risorse tra i Distretti sarà condotto utilizzando il numero di domande trasmesse nel Distretto sociosanitario che ricadono nella soglia ISEE ottenuta dall’intersezione delle soglie di tutti Distretti (“minimo comun denominatore”) senza sfavorire nessun Distretto rispetto alla scelta adottata.

4.3) Relativamente al Distretto Città di Bologna le risorse assegnate corrispondono ad euro 1.228.000,00 secondo quanto stabilito dalla presente deliberazione e saranno utilizzate secondo quanto disciplinato al successivo paragrafo 14.

4.4) Con determinazione del Dirigente regionale dell’Area competente per materia saranno effettuati il riparto, la concessione e l’assunzione degli impegni a carico dei pertinenti capitoli del bilancio regionale nel rispetto della esigibilità della spesa ai sensi del D.Lgs. n. 118/02011 a favore degli Enti gestori.

Alla liquidazione delle risorse finanziarie concesse a titolo di trasferimento provvederà il Dirigente regionale competente ai sensi della normativa contabile vigente ad avvenuta pubblicazione ai sensi dell’art. 26 comma 2, del D.lgs. 14 marzo 2013, n. 33.

Nel caso di successive integrazioni di fondi da parte del bilancio regionale, si provvederà ad effettuare il riparto e la concessione con determinazione del Dirigente regionale dell’Area competente per materia utilizzando i parametri e criteri di cui di cui alla presente deliberazione.

5) Direttive e termini per i Bandi comunali

Il Bando Affitto 2024 è approvato alla scala locale dai Comuni e dalle Unioni di Comuni del Distretto sociosanitario sulla base delle disposizioni contenute nella presente deliberazione.

I Comuni e le Unioni di Comuni del Distretto provvedono a dare informazione dei criteri di accesso ai contributi e delle modalità di gestione del Bando tramite la pubblicazione di specifici avvisi pubblici.

I Bandi definiranno i seguenti termini per la presentazione della domanda di contributo:

dalle ore 12:00 del giorno 19/09/2024

fino alle ore 12:00 del giorno 15/10/2024

le domande dovranno essere trasmesse esclusivamente tramite la Piattaforma regionale il cui link sarà pubblicato in tempo utile sul sito web dell’Area Politiche per l’Abitare:

https://territorio.regione.emilia-romagna.it/politiche-abitative

I Comuni e le Unioni di Comuni entro e non oltre il 06/09/2024 dovranno inviare all’Area Politiche per l’Abitare della Regione all’indirizzo PEC: PoliticheAbitative@postacert.regione.emilia-romagna.it:

- il proprio Bando Affitto 2024 in cui sia evidenziata l’eventuale minore soglia ISEE adottata a livello del Distretto sociosanitario di appartenenza al fine del conteggio delle domande ai sensi del paragrafo 4.1 per il riparto dei contributi;

- la lista degli addetti comunali e degli operatori degli enti privati convenzionati con Comuni/Unioni di Comuni da autorizzare come delegati alla compilazione delle domande per conto dei cittadini sulla Piattaforma regionale.

6) Requisiti per l’accesso al Bando Affitto 2024

Possono presentare istanza di contributo i cittadini che, alla data di presentazione della domanda, siano in possesso dei seguenti requisiti, che sono valutati con riferimento al nucleo familiare ISEE, come definito dal DPCM n.159 del 5/12/2013:

cittadinanza italiana;

oppure

- cittadinanza di uno Stato appartenente all’Unione europea;

oppure

- cittadinanza di uno Stato non appartenente all’Unione europea per gli stranieri che siano muniti di permesso di soggiorno di durata di almeno 1 anno o permesso di soggiorno UE per soggiornanti di lungo periodo ai sensi del D. Lgs. N. 286/98 e successive modifiche;

- valore ISEE ordinario o corrente contenuto nell’attestazione emessa dall’INPS nell’anno 2024 non superiore a euro € 8.000 o altra minore soglia definita dal Distretto sociosanitario (valore da considerarsi approssimato all’unità);

-  titolarità di un contratto di locazione ad uso abitativo (con esclusione delle categorie catastali A/1, A/8, A/9), ubicato nel territorio della Regione Emilia-Romagna, redatto ai sensi delle norme vigente al momento della stipula e regolarmente registrato;

oppure

- titolarità di un contratto di assegnazione in godimento di un alloggio di proprietà di Cooperativa di abitazione ubicato nel territorio della Regione Emilia-Romagna;

incidenza del canone di locazione annuo sul reddito lordo Irpef complessivo del nucleo ISEE, così come desunto dalla DSU relativa all’ISEE 2024, superiore al 25% ovvero: “canone annuo/reddito Irpef lordo” maggiore o uguale a 0,25; il canone di locazione da prendere a riferimento è quello contenuto nella dichiarazione sostituiva unica (DSU).

Per l’accesso al contributo è necessaria la coesistenza di tutti i requisiti sopra richiamati.

Sono causa di esclusione dal contributo le seguenti condizioni del nucleo familiare ISEE presenti nel corso dell’anno 2024:

- avere ricevuto la concessione di un contributo del Fondo regionale per l’emergenza abitativa derivante dalle deliberazioni della Giunta regionale, n. 817/2012, 1709/2013, n. 1221/2015 e n. 2365/2019 (“Fondo regionale Emergenza abitativa”);

- avere ricevuto la concessione di un contributo del Fondo nazionale destinato agli inquilini morosi incolpevoli di cui all’art. 6, comma 5, del D.L. 31/07/2013, n. 102 convertito con Legge del 28/10/2013, n. 124 (“Fondo Inquilini morosi incolpevoli”);

- essere assegnatario di un alloggio di Edilizia Residenziale Pubblica (ERP);

- essere titolare di un contratto di locazione o godimento con la formula del patto di “futura vendita” oppure con “proprietà differita”;

- avere ricevuto dalla Azienda regionale per il diritto agli studi superiori (ER.GO) un sostegno economico al diritto allo studio universitario finalizzato, anche solo per una quota, al pagamento della locazione (ad esempio, borsa di studio per studenti “fuori sede” etc.);

- essere percettori dell’Assegno di Inclusione (ADI), nel caso in cui l’Assegno di Inclusione contenga anche il sostegno per i nuclei residenti in abitazione concessa in locazione con contratto regolarmente registrato (quota B);

- essere assegnatari di un alloggio nell’ambito degli interventi previsti dal Programma regionale Patto per la Casa Emilia-Romagna (deliberazione della Giunta Regionale n. 960/2023) oppure nell’ambito degli interventi della Agenzia per la locazione locale;

- essere titolari o contitolari di un atto, ancora in vigore, di rinegoziazione del contratto di locazione ai sensi del Programma regionale per la rinegoziazione delle locazioni (deliberazioni della Giunta Regionale n. 1275/2021, n. 1152/2022, n. 409/2023, n. 919/2023 e n. 760/2024);

- essere titolare di diritti di proprietà o di altri diritti reali di godimento (nuda proprietà, usufrutto, uso o abitazione) per una quota superiore al 50%[1] su unità immobiliari ad uso residenziale poste sul territorio della Regione Emilia-Romagna e adeguato alle esigenze abitative ai sensi del D.M. 5 luglio 1975.

 Le seguenti condizioni non sono causa di esclusione dal contributo:

- il diritto di proprietà su un alloggio oggetto di procedura di pignoramento, a decorrere dalla data di notifica del provvedimento di rilascio dell’alloggio emesso dal Giudice dell’Esecuzione ai sensi dell’art. 560, comma 3, c.p.c.;

- il diritto di proprietà sull’alloggio assegnato al coniuge per effetto di sentenza di separazione giudiziale o di accordo omologato in caso di separazione consensuale o in base ad altro accordo ai sensi della normativa vigente in materia. In caso di cessazione della convivenza more uxorio il diritto di proprietà su un alloggio non preclude l’accesso al contributo qualora l’alloggio di proprietà rimanga nella disponibilità dell’ex convivente e ciò risulti almeno da scrittura privata autenticata intercorsa tra le parti.

I Comuni del Distretto sociosanitario non possono prevedere ulteriori o diversi criteri per l’accesso al contributo rispetto a quanto definito nella presente deliberazione.

[1] Percentuale complessiva in capo ai componenti del nucleo ISEE sul medesimo alloggio.

7) Presentazione della domanda di contributo

La domanda potrà essere presentata da un componente maggiorenne del nucleo ISEE, anche non intestatario del contratto di locazione, purché residente oppure avente dimora o domicilio nell’alloggio oggetto del contratto di locazione.

È ammessa la presentazione di una sola domanda per nucleo familiare ISEE.

Nel caso di più domande presentate dalla medesima persona oppure dal medesimo nucleo ISEE, è considerata valida solo l’ultima presentata in ordine di tempo.

Nel caso di più contratti di locazione stipulati nel corso dell’anno, può essere presentata una sola domanda di contributo riferita al contratto in corso di validità al momento della presentazione della domanda.

Nel caso di una medesima unità immobiliare utilizzata da più nuclei familiari ISEE, ciascun nucleo ISEE può presentare domanda di contributo separatamente per la propria porzione di alloggio o per la propria quota di canone.

Nella domanda è sempre necessario autodichiarare il Comune dove è ubicata l’abitazione per la quale si chiede il contributo e il canone di locazione:

-       sia nel caso in cui l’abitazione per cui si chiede il contributo coincida con quella di residenza;

-       sia nel caso in cui l’abitazione per cui si chiede il contributo sia diversa da quella di residenza.

Le domande possono essere presentate esclusivamente tramite la Piattaforma regionale il cui link di accesso sarà pubblicato in tempo utile sul sito web dell’Area Politiche per l’Abitare https://territorio.regione.emilia-romagna.it/politiche-abitative.

Non sono considerate ammissibili le domande ricevute con modalità diverse, quindi pervenute al di fuori della Piattaforma (ad esempio via PEC o su modulo cartaceo).

La presentazione della domanda di contributo può essere svolta in nome e per conto del cittadino anche da parte di soggetti convenzionati con il Comune o con l’Unione di Comuni.

I cittadini che non sono in possesso delle credenziali SPID/CNS/CIE o che hanno difficoltà ad utilizzare la Piattaforma regionale possono rivolgersi alle organizzazioni private convenzionate con il Comune o l’Unione di Comuni.

Il Comune o l’Unione di Comuni individuano nel Bando l’elenco delle organizzazioni accreditate al fine dell’accreditamento nella Piattaforma regionale.

Per correggere o integrare una domanda già trasmessa:

- entro il termine previsto nel paragrafo “Direttive e termini per i Bandi comunali” per la presentazione della domanda: è necessario presentare nuovamente la domanda tramite la Piattaforma;

- successivamente alla scadenza del termine previsto nel paragrafo “Direttive e termini per i Bandi comunali”, ci si dovrà rivolgere all’Ente gestore.

I requisiti per l’accesso e la situazione economica del nucleo familiare sono comprovati con autocertificazione ai sensi del DPR n. 445/2000 che, agli artt. 75 e 76, prevede l’applicazione di sanzioni penali e la decadenza dai benefici in caso di dichiarazioni false.

Il soggetto che presenta la domanda oppure il proprietario dell’alloggio, qualora la liquidazione debba essere fatta a favore di quest’ultimo, deve essere intestatario di un conto corrente bancario o postale ubicato in Italia.

L’erogazione del contributo potrà avvenire solo su conti correnti bancari o postali ubicato in Italia.

8) Formazione della graduatoria distrettuale

Le domande ammesse provenienti da tutti i Comuni del Distretto sociosanitario saranno collocate in un’unica graduatoria distrettuale.

Le domande saranno collocate in graduatoria in ordine decrescente di incidenza del canone di locazione annuo sul reddito lordo Irpef complessivo del nucleo ISEE.

Nel caso di valori di incidenza uguali, avrà la precedenza la domanda con reddito lordo Irpef complessivo del nucleo ISEE più basso.

Nel caso di valori di incidenza canone/reddito uguali e di redditi lordi Irpef complessivi dei nuclei ISEE uguali, avrà la precedenza la domanda con ISEE più basso.

Nel caso di valori di incidenza canone/reddito uguali, di redditi lordi Irpef complessivi dei nuclei ISEE uguali e di ISEE uguali, avrà la precedenza la domanda il cui richiedente è anagraficamente più giovane.

L’assegnazione del contributo avverrà scorrendo la graduatoria, fino ad esaurimento delle risorse disponibili.

9) Quantificazione del contributo

Il contributo concedibile è calcolato secondo i seguenti due scaglioni:

Incidenza canone di locazione annuo/reddito lordo Irpef complessivo del nucleo ISEE

Contributo

Dal 25% e fino al 40% compresi

20% del canone annuo

per un massimo di € 1.500,00

Oltre il 40%

25% del canone annuo

per un massimo di € 2.000,00

I Comuni del Distretto sociosanitario non possono prevedere ulteriori o diversi criteri di calcolo dell’importo del contributo concedibile.

Il contributo è concesso al soggetto che ha presentato la domanda di contributo. È possibile liquidare il contributo al proprietario dell’alloggio in presenza di una delle seguenti condizioni:

- il soggetto beneficiario ha richiesto espressamente che la liquidazione avvenga a favore del proprietario della abitazione;

- i Comuni e le Unioni di Comuni hanno previsto nel proprio Bando che, in caso di morosità accertata, il contributo sia erogato al locatore interessato a sanatoria della morosità.

10) Piattaforma regionale

La raccolta delle domande di contributo e la loro gestione avverrà tramite una Piattaforma regionale contenente le seguenti principali funzionalità:

-   compilazione e presentazione della domanda da parte del cittadino tramite SPID/CNS/CIE;

-   compilazione e presentazione della domanda da parte di soggetti delegati;

-    funzionalità di istruttoria delle domande per gli operatori dei Comuni e delle Unioni dei Comuni;

-  interoperabilità con web service ER.GO per il completamento della domanda con i dati DSU/attestazione ISEE, dati canone di locazione, reddito lordo Irpef complessivo del nucleo ISEE etc.

-   generazione di avvisi (alert) utili alla attività istruttoria degli Enti gestori;

-  funzionalità di back office per la formulazione della graduatoria, calcolo del contributo delle domande ammesse a contributo e assegnazione dei fondi disponibili scorrendo la graduatoria.

 La Piattaforma regionale:

- non esclude automaticamente nessuna delle domande inviate: l’istruttoria è affidata agli Enti gestori;

-  non esegue alcun controllo sulla veridicità sui dati della domanda (digitati oppure scaricati dal sito INPS) ai fini della ammissione oppure esclusione dal contributo: l’istruttoria è affidata agli Enti gestori;

- effettua alcuni controlli, evidenziando solo alcune potenziali irregolarità delle domande e generando avvisi (alert), visualizzabili nella Piattaforma (ambiente back office) ed utili alla attività di istruttoria degli Enti gestori;

-  esegue alcuni controlli sull’IBAN bancario o postale (del richiedente oppure del proprietario) con particolare riferimento alla verifica della corretta sequenza alfanumerica, verifica che l’IBAN sia ubicato in Italia; la Piattaforma non verifica la titolarità dell’IBAN.

La Piattaforma non consente il caricamento (upload) di documenti (ad esempio, contratto di locazione, DSU/Attestazione ISEE, permesso di soggiorno etc.).

Al fine di facilitare l’istruttoria delle domande da parte degli Enti gestori, la Regione renderà disponibile nell’ambiente di back office della Piattaforma regionale i dati relativi a:

- proprietà immobiliari e relative quote percentuali di diritti reali su immobili residenziali ubicati in Emilia-Romagna come desunte dal Catasto, mediante l’applicativo Sigmater;

-  sostegni economici al diritto allo studio finalizzati, anche solo per una quota, al pagamento della locazione, grazie alla collaborazione con l’Azienda regionale per il diritto agli studi superiori (ER.GO).

11) Indicazioni operative per l’istruttoria delle domande da parte degli Enti gestori

Tutte le domande di contributo trasmesse, comprese quelle dell’elenco contenuto nel paragrafo 4.1), escluse ai fini del riparto, sono rese disponibili nel back office della Piattaforma regionale ai fini dell’istruttoria da parte degli Enti gestori competenti.

Le domande di contributo sono sempre attribuite al Distretto sociosanitario sulla base del Comune nel quale è localizzato l’alloggio in locazione dichiarato dal richiedente[2].

Nel caso di erronea attribuzione della domanda di contributo al Distretto sociosanitario, è possibile modificare l’attribuzione mediante richiesta dell’Ente gestore alla Regione inviando un’e-mail a fondoaffitto@regione.emilia-romagna.it

L’Ente gestore valuterà l’opportunità di un approfondimento d’istruttoria nei seguenti casi:

-  assenza dei dati della locazione nella banca dati INPS;

- incoerenza tra il Comune dell’alloggio in locazione autocertificato e il Comune dell’alloggio presente nella DSU;

- mancanza dell’attestazione ISEE nella banca dati INPS;

-  ulteriori casi ritenuti anomali o incoerenti;

L’attestazione ISEE scaricata dal sito INPS mediante web service ER.GO è quella in corso di validità al momento della presentazione della domanda.

[2] Le domande non sono attribuite in base ai dati dell’abitazione contenuti nella DSU in quanto la DSU, contenendo solo i dati dell’alloggio individuato dal nucleo ISEE come abitazione di residenza, non contiene i dati di eventuali altre abitazioni diverse da quella di residenza ed utilizzate da altri componenti il nucleo ISEE.

12) Controlli sulle domande pervenute e sui beneficiari

Gli Enti gestori effettuano i controlli sulle autocertificazioni ai sensi del D.P.R. n. 445/2000 secondo proprie regole in base alla struttura organizzativa dell’Ente (controlli sistematici, controlli a campione, ecc.)

Tali controlli sono eseguiti, di norma, dopo la concessione del contributo.

L’Ente gestore valuterà se sottoporre ad un controllo sistematico quelle domande che presentano un valore ISEE non adeguato a sostenere il canone di locazione, ed in particolare:

-  nel caso di domande che presentano un valore ISEE molto inferiore al canone annuo, gli Enti gestori, prima della erogazione del contributo, accertano preliminarmente che i Servizi sociali comunali siano a conoscenza dello stato di grave disagio economico e sociale del nucleo familiare;

-  nel caso di domande che presentano un valore ISEE molto inferiore al canone annuo, in seguito a situazioni di difficoltà di carattere temporaneo (diminuzione del reddito in seguito a perdita del lavoro etc.), gli Enti gestori, dopo un accertamento delle effettive condizioni economiche, erogano il contributo anche se il nucleo familiare non è conosciuto dai Servizi sociali.

 13) Rendicontazione

Per la rendicontazione della gestione delle risorse di cui al presente Bando Affitto 2024 e delle eventuali economie del Bando Affitto 2022, si terrà conto delle informazioni presenti nella Piattaforma regionale, ad esclusione di quanto precisato per il Distretto Città di Bologna di cui al seguente punto 14.

 14) Gestione delle risorse del Fondo assegnate al Distretto Città di Bologna

Le seguenti disposizioni si applicano al Distretto Città di Bologna:

-  le risorse concesse al Distretto potranno essere utilizzate esclusivamente per lo scorrimento delle graduatorie del Bando Affitto 2022;

-  le eventuali economie (derivanti dalle risorse concesse negli anni passati) possono essere utilizzate per finanziare le domande dello scorrimento del Bando Affitto 2022;

-  il Distretto può partecipare con risorse proprie al cofinanziamento dello scorrimento del Bando Affitto 2022;

- la rendicontazione della gestione delle somme concesse con la presente delibera ed eventuali economie derivanti da somme concesse negli anni passati dovrà avvenire secondo le modalità da definirsi con successiva Circolare del dirigente dell’Area regionale competente per materia, poiché si tratta di domande che non sono gestite dalla Piattaforma regionale.

INFORMATIVA per il trattamento dei dati personali  ai sensi dell’art 13 del Regolamento europeo n. 679/2016

1. Premessa

Ai sensi dell’art. 13 del Regolamento europeo n. 679/2016, la Giunta della Regione Emilia-Romagna, in qualità di “Titolare” del trattamento, è tenuta a fornirle informazioni in merito all’utilizzo dei suoi dati personali. 

 2. Identità e i dati di contatto del titolare del trattamento

Il Titolare del trattamento dei dati personali di cui alla presente Informativa è la Giunta della Regione Emilia-Romagna, con sede in Bologna, Viale Aldo Moro n. 52, cap 40127.

Al fine di semplificare le modalità di inoltro e ridurre i tempi per il riscontro si invita a presentare le richieste di cui al paragrafo n. 10, alla Regione Emilia-Romagna, Ufficio per le relazioni con il pubblico (Urp), per iscritto o recandosi direttamente presso lo sportello Urp.

L’Urp è aperto dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 13 in Viale Aldo Moro 52, 40127 Bologna (Italia): telefono 800-662200, fax 051-527.5360, e-mail urp@regione.emilia-romagna.it.

 3. Il Responsabile della protezione dei dati personali

Il Responsabile della protezione dei dati designato dall’Ente è contattabile all’indirizzo mail dpo@regione.emilia-romagna.it o presso la sede della Regione Emilia-Romagna di Viale Aldo Moro n. 30.

 4. Responsabili del trattamento

L’Ente può avvalersi di soggetti terzi per l’espletamento di attività e relativi trattamenti di dati personali di cui manteniamo la titolarità. Conformemente a quanto stabilito dalla normativa, tali soggetti assicurano livelli esperienza, capacità e affidabilità tali da garantire il rispetto delle vigenti disposizioni in materia di trattamento, ivi compreso il profilo della sicurezza dei dati.

Formalizziamo istruzioni, compiti ed oneri in capo a tali soggetti terzi con la designazione degli stessi a “Responsabili del trattamento”. Sottoponiamo tali soggetti a verifiche periodiche al fine di constatare il mantenimento dei livelli di garanzia registrati in occasione dell’affidamento dell’incarico iniziale.

 5. Soggetti autorizzati al trattamento

I Suoi dati personali sono trattati da personale interno previamente autorizzato e designato quale incaricato del trattamento, a cui sono impartite idonee istruzioni in ordine a misure, accorgimenti, modus operandi, tutti volti alla concreta tutela dei suoi dati personali.

 6. Finalità e base giuridica del trattamento

Il trattamento dei suoi dati personali viene effettuato dalla Giunta della Regione Emilia-Romagna per lo svolgimento di funzioni istituzionali e, pertanto, ai sensi dell’art. 6 comma 1 lett. E) non necessita del suo consenso. I dati personali sono trattati per le seguenti finalità:

Concessione del contributo del Fondo regionale per il sostegno all’abitazione in locazione di cui alla LR n. 24/2001, artt. 38 e 39.

 7. Destinatari dei dati personali

I suoi dati personali sono comunicati, per lo svolgimento delle attività amministrative finalizzate alla concessione del contributo:

-  al Comune a cui è stata presentata la domanda di contributo;

- al Comune oppure Unione di Comuni capofila del distretto sociosanitario a cui appartiene il Comune dove è stata presentata la domanda di contributo;

-  all’Azienda Regionale per il Diritto agli Studi Superiori dell’Emilia-Romagna (ER.GO).

8. Trasferimento dei dati personali a Paesi extra UE

I suoi dati personali non sono trasferiti al di fuori dell’Unione europea.

 9. Periodo di conservazione

I suoi dati sono conservati per un periodo non superiore a quello necessario per il perseguimento delle finalità sopra menzionate. A tal fine, anche mediante controlli periodici, viene verificata costantemente la stretta pertinenza, non eccedenza e indispensabilità dei dati rispetto al rapporto, alla prestazione o all’incarico in corso, da instaurare o cessati, anche con riferimento ai dati che Lei fornisce di propria iniziativa. I dati che, anche a seguito delle verifiche, risultano eccedenti o non pertinenti o non indispensabili non sono utilizzati, salvo che per l’eventuale conservazione, a norma di legge, dell’atto o del documento che li contiene.

 10. I suoi diritti

Nella sua qualità di interessato, Lei ha diritto:

-  di accesso ai dati personali;

- di ottenere la rettifica o la cancellazione degli stessi o la limitazione del trattamento che lo riguardano;

-  di opporsi al trattamento;

-  di proporre reclamo al Garante per la protezione dei dati personali

 11. Conferimento dei dati

Il conferimento dei Suoi dati è facoltativo ma necessario per le finalità sopra indicate. Il mancato conferimento comporterà l’impossibilità a svolgere le attività amministrative necessarie alla concessione del contributo.

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