n. 81 del 18.06.2010 (Parte Seconda)
Approvazione del "Piano degli interventi urgenti riguardante il territorio delle province di Piacenza e Parma e la costa regionale colpito dalle eccezionali avversità atmosferiche verificatesi nel mese di aprile 2009. (D.P.C.M. del 15 maggio 2009 - D.P.C.M. n. 3835 del 29 dicembre 2009 e O.P.C.M. 3863 del 31 marzo 2010)"
IL PRESIDENTE DELLA GIUNTA REGIONALE
in qualità di Commissario Delegato
Visti:
- la legge 24 febbraio 1992, n. 225 “Istituzione del Servizio nazionale di protezione civile”;
- il decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 112 “Conferimento di funzioni e compiti amministrativi dello Stato alle regioni ed agli enti locali, in attuazione del capo I della legge 15 marzo 1997, n. 59”;
- il decreto-legge 7 settembre 2001, n. 343, convertito, con modificazioni, dalla legge 9 novembre 2001, n. 401 “Disposizioni urgenti per assicurare il coordinamento operativo delle strutture preposte alle attività di protezione civile e per migliorare le strutture logistiche nel settore della difesa civile”;
- la legge regionale 7 febbraio 2005, n. 1 “Norme in materia di protezione civile e volontariato. Istituzione dell’Agenzia regionale di protezione civile”;
Premesso che:
- nel mese di aprile 2009 il territorio della provincia di Piacenza, oltre che il territorio della regione Piemonte e della provincia di Pavia in Lombardia, e nei giorni dal 26 al 30 aprile 2009 il territorio della provincia di Parma, oltre che quello di Lodi, sono stati interessati da intense ed eccezionali avversità atmosferiche che hanno causato l’esondazione di fiumi e torrenti, allagamenti, gravi movimenti franosi, smottamenti, danni alla viabilità, con interruzione di pubblici servizi e collegamenti, nonché alle strutture ed infrastrutture pubbliche e ad immobili privati;
- nei giorni 26 e 27 aprile 2009 una violenta mareggiata ha interessato i territorio delle province di Ferrara, Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini, provocando un’importante ingressione marina, perdita di materiale sabbioso, arretramento del fronte mare e abbassamento del piano di spiaggia;
Visti i seguenti decreti del Presidente del Consiglio dei Ministri:
- 15 maggio 2009, pubblicato nella G.U. n. 118 del 23 maggio 2009, con il quale è stato dichiarato fino al 30 aprile 2010 lo stato di emergenza per le eccezionali avversità atmosferiche verificatesi nel mese di aprile 2009 e per la violenta mareggiata del 26-27 aprile 2009 di cui sopra;
- 26 giugno 2009, pubblicato nella G.U. n. 162 del 15 luglio 2009, con cui è stata estesa la dichiarazione dello stato di emergenza, di cui al DPCM del 15/05/2009, ai territori delle province di Lodi e Parma, per le avversità atmosferiche verificatesi nei giorni dal 26 al 30 aprile 2009;
- 30 aprile 2010, pubblicato nella G.U. n. 114 del 8 maggio 2010, con il quale lo stato di emergenza per tutti gli eventi di cui trattasi è stato prorogato fino al 30 aprile 2011;
- 29 dicembre 2009, pubblicato nella G.U. n. 6 del 9 gennaio 2010, con il quale è stata adottata l’ordinanza n. 3835 concernente gli interventi urgenti diretti a fronteggiare i danni e le conseguenze degli eventi di cui ai decreti di dichiarazione dello stato di emergenza sopra indicati.
Preso atto che la citata ordinanza n. 3835/2009 ha nominato Commissari delegati i Presidenti delle tre Regioni interessate, prevedendo, in particolare, che gli stessi:
- provvedono, previa individuazione dei comuni interessati dagli eventi calamitosi, alla ricognizione dei danni ed alla predisposizione, anche per stralci, e, sulla base delle risorse finanziarie disponibili, di un apposito programma di interventi per il ripristino in condizioni di sicurezza della viabilità, degli impianti e delle infrastrutture pubbliche e di pubblica utilità danneggiati, ivi comprese quelle di monitoraggio e sorveglianza, nonché per la stabilizzazione dei versanti, la pulizia e la manutenzione straordinaria degli alvei dei corsi d’acqua e delle opere di difesa idraulica;
- si avvalgono dell’opera di uno o più soggetti attuatori e della collaborazione degli uffici regionali, degli enti locali anche territoriali e delle amministrazioni centrali e periferiche dello Stato;
Vista l’ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri n. 3863 del 31 marzo 2010, pubblicata nella G.U. n. 82 del 9 aprile 2010 è stata assegnata allo scrivente, in qualità di Commissario delegato, la somma di euro 5.000.000,00 per l’attuazione dell’ordinanza n. 3835/2009;
Dato atto che:
- ai sensi dell’art. 8, comma 4, dell’ordinanza n. 3835/2009 è stata istituita l’apposita contabilità speciale n. 5263 intestata allo scrivente, in qualità di Commissario delegato, per la gestione delle risorse finanziarie di cui sopra;
- ai sensi dell’art. 8, comma 3, dell’ordinanza n. 3835/2009, le Amministrazioni statali e gli enti pubblici sono autorizzati a trasferire ai Commissari delegati eventuali ulteriori risorse finanziarie finalizzate al superamento del contesto emergenziale di cui trattasi;
Richiamato il proprio decreto n. 106/2010 con il quale:
- è stato costituito, ai sensi del’art. 9 della L.R. n. 1/2005, un apposito Comitato istituzionale, composto dall’Assessore regionale alla “Sicurezza territoriale, difesa del suolo e della costa, protezione civile” con funzioni di Presidente, nonché dagli Assessori delle Province di Piacenza, Parma, Ferrara, Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini con delega alla protezione civile, da un rappresentante della sezione regionale dell’ANCI, da un rappresentante della sezione regionale dell’UNCEM, dal Presidente dell’Unione regionale Bonifiche dell’Emilia-Romagna (URBER) e dal Direttore dell’Agenzia regionale di protezione civile, con il compito in particolare di assicurare il necessario raccordo istituzionale tra gli enti interessati, di proporre allo scrivente, per l’approvazione, un elenco dei comuni dell’Emilia-Romagna colpiti dagli eventi calamitosi in parola nonché di concordare le misure, iniziative ed interventi finalizzati al superamento dell’emergenza nell’ambito di una proposta di piano di protezione civile da sottoporre allo scrivente per l’approvazione, anche per stralci successivi;
- un apposito Staff Tecnico-Amministrativo, coordinato dal Direttore dell’Agenzia regionale di protezione civile, con il compito di supportare e formulare sul piano tecnico-amministrativo al Comitato istituzionale le proposte inerenti le misure, iniziative ed interventi all’uopo necessari;
Vista la determinazione del Direttore dell’Agenzia regionale di protezione civile n. 175/2010, con la quale si è provveduto alla definizione, in attuazione del richiamato decreto n. 106/2010, della composizione dello Staff Tecnico-Amministrativo nonché alla costituzione di un gruppo di lavoro interno all’Agenzia per l’espletamento dei compiti e delle attività connesse all’elaborazione del piano degli interventi;
Vista la proposta, formulata dal Comitato istituzionale nella seduta del 26 maggio 2010, di approvazione del Primo Stralcio del Piano degli interventi urgenti e di messa in sicurezza del territorio regionale colpito dagli eventi di cui alla premessa, a valere sulle risorse finanziarie sopra indicate;
Rilevato che il Piano:
- prevede l’elenco dei comuni della province di Piacenza, Parma, Ferrara, Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini colpiti dagli eventi di cui alla premessa;
- per l’ambito territoriale della provincia di Piacenza, individua due gruppi di comuni, costituiti rispettivamente da comuni gravemente danneggiati e comuni danneggiati, così qualificati in considerazione del livello di danni che hanno interessato in maniera diffusa sia le strutture private sia le strutture ed infrastrutture pubbliche e di pubblica utilità, relativamente ai quali sono previsti interventi anche a sostegno dei soggetti privati ed attività produttive danneggiati;
- per l’ambito territoriale della provincia di Parma, individua due gruppi di comuni; il primo è costituito dai comuni danneggiati, così qualificati in considerazione dei danni che hanno interessato in maniera diffusa strutture private e strutture ed infrastrutture pubbliche e di pubblica utilità, relativamente ai quali sono previsti interventi anche a sostegno dei soggetti privati ed attività produttive danneggiati; il secondo gruppo è costituito dai comuni con situazioni puntuali di danno in cui sono stati riscontrati o segnalati dagli enti interessati danni localizzati alle sole strutture ed infrastrutture pubbliche;
- per quanto riguarda la costa interessata dalla mareggiata del 26 e 27 aprile 2009, individua un unico gruppo di comuni con situazioni puntuali di danno al demanio pubblico ed in particolare alla spiaggia, alla duna artificiale eretta a difesa delle infrastrutture e degli abitati retrostanti, nonché danni alle opere pubbliche di difesa del litorale;
Rilevato, altresì, che il Piano:
- oltre ad una ricognizione degli interventi urgenti e di somma urgenza finanziati con risorse regionali già eseguiti nella prima fase dell’emergenza o in corso di ultimazione, prevede, a valere sulle risorse di cui alla citata ordinanza n. 3863/2010 e risorse recate da altre fonti di finanziamento, gli interventi urgenti da realizzarsi nel territorio dei comuni dell’Emilia-Romagna ivi specificati nonché le relative procedure attuative;
- riporta la direttiva disciplinante il procedimento per la concessione di contributi a sostegno delle attività produttive e dei soggetti privati i cui beni ubicati nel territorio dei comuni specificati nel dispositivo del presente atto sono stati danneggiati dagli eventi in parola;
Ritenuto pertanto di approvare, su proposta del citato Comitato istituzionale, il Primo Stralcio del Piano degli interventi urgenti e di messa in sicurezza dei territori comunali interessati;
Dato atto del parere favorevole espresso, ai sensi della deliberazione della Giunta regionale n. 1769/2006, dal Direttore Generale Ambiente, difesa del suolo e della costa, in ordine alla coerenza tra il Piano degli interventi che si va ad approvare con il presente atto e i programmi di difesa del suolo;
Dato atto del parere allegato;><p>
decreta:
Per le ragioni espresse in parte narrativa che qui si intendono integralmente richiamate
- di approvare l’allegato “Piano degli interventi urgenti riguardante il territorio delle Province di Piacenza e Parma e la costa regionale colpito dalle eccezionali avversità atmosferiche verificatesi nel mese di aprile 2009. (D.P.C.M. del 15 maggio 2009 – D.P.C.M. n. 3835 del 29 dicembre 2009 e O.P.C.M. 3863 del 31 marzo 2010)”, parte integrante e sostanziale del presente atto;
- di dare atto che il Piano degli interventi di cui al precedente punto 1 in particolare: -
- prevede l’elenco dei comuni della province interessate dagli eventi calamitosi di cui trattasi, suddivisi in comuni con situazioni puntuali di danno ad opere ed infrastrutture pubbliche, nonché comuni gravemente danneggiati e comuni danneggiati nel cui territorio i danni hanno interessato anche i soggetti privati e le attività produttive; questi ultimi due gruppi di Comuni vengono ad ogni buon conto riportati anche di seguito:
- eccezionali eventi atmosferici del mese di aprile in provincia di Piacenza: Comuni gravemente danneggiati: Gropparello, Pianello Val tidone, Piozzano, Travo, Vernasca; Comuni danneggiati: Agazzano, Bettola, Bobbio, Borgonovo Val Tidone, Cadeo, Caminata, Caorso, Castell’Arquato, Castel San Giovanni, Coli, Cortemaggiore, Ferriere, Gazzola, Gossolengo, Gragnano Trebbiense, Lugagnano Val d’Arda, Morfasso, Nibbiano, Ottone, Pecorara, Ponte dell’Olio, Rottofreno, Sarmato, Ziano Piacentino;
- eccezionali eventi atmosferici del periodo 26- 30 aprile 2009 in provincia di Parma: Comuni di: Bardi, Bedonia, Bore, Fidenza, Medesano, Pellegrino Parmense, Salsomaggiore Terme;
- prevede, a valere sulle risorse di cui all’ ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri n. 3863/2010 e risorse recate da altre fonti di finanziamento, gli interventi urgenti da realizzarsi nel territorio dei comuni dell’Emilia-Romagna ivi specificati nonché le relative procedure attuative;
- riporta al capitolo 10 la direttiva disciplinante il procedimento per la concessione dei contributi ai soggetti privati e alle attività produttive danneggiati dagli eventi di cui al presente punto 2; le domande di contributo da parte degli interessati ai comuni e per gli eventi specificati nel presente punto 2 devono essere presentate entro il termine perentorio di 30 giorni, decorrenti dalla pubblicazione del presente atto e del Piano degli interventi nel Bollettino Ufficiale della Regione Emilia-Romagna, utilizzando i moduli di domanda allegati alla Direttiva;
- di pubblicare il presente atto e il Piano degli interventi di cui al precedente punto 1 nel Bollettino Ufficiale della Regione Emilia-Romagna.
Il Presidente
Vasco Errani