n.287 del 24.10.2017 (Parte Seconda)

Approvazione del Piano Regionale Integrato 2015- 2018

LA GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA

Premesso che il processo di programmazione in materia di sicurezza alimentare e sanità pubblica veterinaria coinvolge diversi livelli di governo: europeo, nazionale, regionale e locale e che in tale ambito l’Autorità Competente regionale attua gli obiettivi strategici di salute definiti dal Ministero della Salute e dall’Unione Europea e definisce le linee di indirizzo per la programmazione delle attività istituzionali delle Autorità Competenti Locali, costituite dai Servizi Igiene degli alimenti e Nutrizione e dai Servizi Veterinari delle Aziende Unità Sanitarie Locali della Regione;

Visti:

- il Libro Bianco sulla sicurezza alimentare di cui al documento COM/99/0719 del 12 gennaio 2000, che formula i principi generali attorno a cui costruire un’efficace politica europea sulla Sicurezza alimentare;

- il Regolamento(CE) n. 178 del 28/1/2002 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 28/1/2002 che stabilisce i principi e i requisiti generali della legislazione alimentare, istituisce l’Autorità Europea per la sicurezza alimentare e fissa procedure nel campo della sicurezza alimentare;

- il Regolamento(CE) n. 882 del Parlamento europeo e del Consiglio del 29/4/2004 relativo ai controlli ufficiali intesi a verificare la conformità alla normativa in materia di mangimi e di alimenti e alle norme sulla salute e sul benessere degli animali, in particolare gli articoli n. 41, 42, 43, 44;

- il Regolamento(CE) n. 854 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 29/4/2004 che stabilisce norme specifiche per l’organizzazione dei controlli ufficiali su prodotti di origine animale destinati al consumo umano;

- la Decisione della Commissione del 21 maggio 2007(2007/363/CE) che stabilisce orientamenti per aiutare gli stati membri a elaborare il piano di controllo nazionale pluriennale integrato previsto dal Regolamento(CE)882/2004 del Parlamento europeo e del Consiglio;

- la Decisione della Commissione del 24 luglio 2008 (2008/654/CE) che stabilisce orientamenti per aiutare gli Stati membri a elaborare la relazione annuale sul piano di controllo nazionale pluriennale integrato unico previsto dal Regolamento(CE) n.882/2004 del Parlamento europeo e del Consiglio;

- l’intesa, ai sensi dell’articolo 8, comma 6 della legge 5 giugno 2003, n. 131, tra il Governo, le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano sul documento concernente ”Linee guida per il controllo ufficiale ai sensi dei Regolamenti(CE) nn. 882/2004 e 854/2004, Rep. Att. n. 212 /CSR del 10 novembre 2016;

- il Decreto Legislativo n. 193 del 6 novembre 2007 “Attuazione della direttiva 2004/41/CE relativa ai controlli in materia di sicurezza alimentare e applicazione dei regolamenti Comunitari nel medesimo settore“ che, tra l’altro, individua le Autorità Competenti in materia di Sicurezza alimentare: Ministero della Salute, Regioni, Province autonome di Trento e Bolzano e Aziende Sanitarie Locali nell’ambito delle rispettive competenze;

- la Legge n. 190 del 6 novembre 2012 "Disposizioni per la prevenzione e la repressione della corruzione e dell'illegalità nella pubblica amministrazione"

- il Decreto del Presidente della Repubblica n. 62 del 16 aprile 2013 "Regolamento recante codice di comportamento dei dipendenti pubblici, a norma dell'articolo 54 del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165"

Richiamate:

- la Deliberazione di Giunta regionale n. 1510 del 28 ottobre 2013, avente per oggetto “Recepimento delle Linee guida per il funzionamento ed il miglioramento dell’attività di controllo ufficiale da parte del Ministero della Salute, delle Regioni e Provincie autonome e delle AASSLL in materia di sicurezza degli alimenti e sanità pubblica veterinaria” oggetto di accordo della Conferenza Stato-Regioni del 7/2/2013;

- la Deliberazione di Giunta regionale n. 327 del 23 febbraio 2004 avente per oggetto "Applicazione della Legge regionale 34/98 in materia di autorizzazione e di accreditamento istituzionale delle strutture sanitarie e dei professionisti alla luce dell'evoluzione del quadro normativo nazionale. Revoca dei precedenti provvedimenti";

- la Deliberazione di Giunta della Regione Emilia-Romagna n. 385 del 28 marzo 2011 avente per oggetto “Requisiti specifici per l’accreditamento dei Dipartimenti di Sanità Pubblica”;

- la Deliberazione di Giunta della Regione Emilia-Romagna n. 1488 del 15 ottobre 2012 avente per oggetto “Integrazione alla Delibera di Giunta regionale n. 385/2011 «Requisiti specifici per l’accreditamento del Dipartimenti di Sanità Pubblica» per quanto riguarda i requisiti di funzionamento/accreditamento dei servizi dei dipartimenti di Sanità Pubblica delle aziende USL che espletano attività di controllo ufficiale in tema di Sicurezza alimentare, salute e benessere degli animali”;

- la Deliberazione di Giunta Regionale n. 200 del 25 febbraio 2013, avente per oggetto “Linee guida Regionali per le Aziende USL sulle metodologie di esercizio della funzione di vigilanza/controllo da parte dei Dipartimenti di Sanità pubblica, in attuazione delle DGR n. 2071/2010”;

- la Deliberazione di Giunta regionale n. 771 del 29 giugno 2015, avente per oggetto “Approvazione del Piano regionale della prevenzione 2015-2018”;

- la Deliberazione di Giunta regionale n. 136 del 09 febbraio 2016 “Recepimento della valutazione del Ministero della salute riguardante la pianificazione del Piano Regionale della Prevenzione 2015-2018 ai sensi dell'accordo Stato-Regioni del 25 marzo 2015”;

- il documento “La supervisione dei controlli ufficiali nel campo della sicurezza alimentare, salute e benessere animale” trasmesso con lettera del Responsabile del Servizio Veterinario e Igiene Alimenti della Regione Emilia-Romagna PG/2014/466507 del 3 dicembre 2014;

- la nota del Responsabile del Servizio Veterinario e Igiene alimenti della Regione Emilia-Romagna PG/2015/82530 avente per oggetto ”Linee guida per l’elaborazione del piano di attività del Servizio IAN e VET. trasmissione”;

Considerato che:

- i principi generali riportati dal Libro bianco sulla Sicurezza alimentare a cui si ispirano i Regolamenti europei al fine di costruire una efficace politica a livello europeo sulla sicurezza alimentare, come di seguito elencati, prevedono:

- una strategia globale ed integrata che si applichi a tutta la catena alimentare, che comprenda tutte le “fasi della produzione, della trasformazione e della distribuzione“ definite dall’articolo 3, punto 16 del Regolamento (CE) n. 178/2002, comprese, ove opportuno, tutte le fasi della produzione animale e vegetale;

- la consulenza scientifica, la raccolta ed analisi di dati, gli aspetti normativi e di controllo, nonché l’informazione dei consumatori, quali pilastri della sicurezza alimentare che devono consentire un approccio integrato;

- una definizione chiara dei ruoli di tutte le parti coinvolte nella catena alimentare, dai produttori dei mangimi, agricoltori, produttori/operatori del settore alimentare, che hanno la responsabilità primaria per quanto concerne la sicurezza degli alimenti, alle Autorità Competenti degli Stati membri con il compito di porre in atto sistemi nazionali di controllo e di sorveglianza, alla Commissione Europea e ai consumatori;

– la rintracciabilità dei percorsi dei mangimi e degli alimenti nonché dei loro ingredienti;

– la trasparenza con cui deve svilupparsi l’approccio globale ed integrato alla sicurezza alimentare;

– l’applicazione dell’analisi del rischio alla politica per la sicurezza alimentare, comprensiva delle sue tre componenti (valutazione, gestione e comunicazione);

– la chiara definizione del ruolo dell’autorità europea per la sicurezza alimentare;

– l’eventuale applicazione del principio di precauzione nelle decisioni di gestione del rischio;

– tutti gli altri eventuali fattori legittimamente pertinenti per la protezione della salute dei consumatori e per la promozione di prassi eque nella commercializzazione di prodotti alimentari;

Considerato che il Regolamento (CE) n. 178/2002 recepisce tutti i principi sopra elencati;

Considerato che il Regolamento (CE) n. 882/2004 al Titolo V “Piani di controllo“ prevede che ciascuno Stato membro elabori un unico piano integrato di controllo nazionale pluriennale;

Visto il Piano Nazionale Integrato (PNI) 2015-2018 di cui all’Intesa Stato Regioni del 18 dicembre 2014 (Rep. Atti n.177/CSR del 18/12/2014) che descrive il sistema dei controlli ufficiali lungo l’intera filiera produttiva alimentare e promuove un approccio coerente, completo e integrato ai controlli ufficiali, al fine di migliorarne l’efficienza e l’efficacia;

Considerato che tale Piano rappresenta la principale piattaforma programmatica intorno al quale il Ministero della Salute ha organizzato un sistema di controlli basati sulla proficua collaborazione tra diverse Amministrazioni e sull’approccio di filiera;

Considerato che il Piano Regionale Integrato (PRI) della Regione Emilia-Romagna (2015-2018), parte integrante e sostanziale del presente atto, si configura come un documento di programmazione strategica regionale in coerenza con i principi della legislazione comunitaria e nazionale sopra riportati;

Considerato che tale Piano prevede, tra l’altro, la costituzione di un “Nucleo di coordinamento” con la funzione di supporto alle politiche regionali in materia, volto altresì ad assicurare un approccio globale integrato alla sicurezza alimentare con tutti i Soggetti potenzialmente coinvolti in Regione Emilia-Romagna, così composto:

- responsabile del Servizio Prevenzione Collettiva e sanità Pubblica della Direzione Generale Cura della persona, salute e welfare, Regione Emilia-Romagna in qualità di coordinatore;

- responsabile Area Sanità Veterinaria e Igiene Alimenti;

- cinque esperti tecnici regionali di Sanità animale, di Igiene degli allevamenti e produzioni zootecniche, di Igiene degli Alimenti di Origine animale, di Igiene degli Alimenti e Nutrizione; di Igiene urbana veterinaria;

- otto rappresentanti dei Servizi Veterinari e dei Servizi di Igiene Alimenti e Nutrizione delle Aziende USL della Regione Emilia-Romagna fra cui: due Dirigenti Veterinari di Sanità animale, due Dirigenti Veterinari di Igiene degli allevamenti e produzioni zootecniche, due Dirigenti Veterinari di Igiene degli alimenti di Origine animale e due Dirigenti Medici di Igiene degli Alimenti e Nutrizione;

- un referente per l’Agenzia Sanitaria e sociale regionale;

- un referente per l’Agenzia regionale per le Erogazioni in agricoltura (AGREA);

- un referente per l’Agenzia regionale per la sicurezza territoriale e la protezione civile;

- un referente della Direzione Generale Agricoltura, Caccia e Pesca della Regione Emilia-Romagna;

- un referente della Direzione Generale Cura del Territorio e dell’Ambiente della Regione Emilia-Romagna;

- un referente della Direzione Generale Economia della conoscenza del lavoro e dell’impresa della Regione Emilia-Romagna;

- un referente dell’USMAF (Ufficio di Sanità Marittima ed Area del Ministero della Salute);

- un referente dell’UVAC-PIF (Ufficio Adempimenti Comunitari e Punto di Ispezione Frontaliera Ministero della Salute - Regione Emilia-Romagna);

- un rappresentante per ciascuno dei Laboratori regionali di riferimento (ARPAE; IZSLER; Centro ricerche marine di Cesenatico);

- un rappresentante dell’ICQRF del Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali (Ispettorato centrale della tutela della qualità e della repressione frodi dei prodotti agroalimentari);

- un rappresentante per ognuno dei seguenti Corpi di Polizia: NAS (Nuclei Antisofisticazioni e Sanità dei Carabinieri), NAC (Carabinieri Tutela Norme Comunitarie e Agroalimentari), NOE (Nucleo Operativo Ecologico dei Carabinieri, Guardia di Finanza), CUTFAA (Carabinieri per la tutela forestale, ambientale e agroalimentare), Capitanerie di Porto, Polizia Stradale

Considerato che il Nucleo di Coordinamento ha il compito di:

– supportare politiche integrate di intervento della Regione Emilia-Romagna nell’ambito della Sicurezza alimentare, salute e benessere animale;

– condividere gli obiettivi del PRI, in una logica di collaborazione e coordinamento fra Enti;

– favorire l’integrazione e il coordinamento fra le competenze e le attività di controllo di diverse amministrazioni, individuando specifiche modalità di cooperazione volte ad assicurare la razionalizzazione nell’impiego delle risorse;

– esaminare e condividere la relazione annuale del PRI al fine di individuare le modalità di risoluzione delle eventuali criticità operative e gestionali riscontrate e delineare le azioni migliorative e di possibile integrazione finalizzate alla riprogrammazione dei controlli.

Potranno essere attivati gruppi tecnici in relazione a tematiche specifiche ed emergenti, anche avvalendosi di ulteriori competenze esterne.

Considerato che il Piano definisce le politiche regionali in materia di sicurezza alimentare e sanità pubblica veterinaria;

Tenuto conto che per l’anno in corso la programmazione dei controlli ufficiali è stata effettuata in base alla documentazione inviata ai referenti competenti dalla Responsabile del Servizio prevenzione collettiva e sanità pubblica con prot. 17291 del 16/1/2017;

Visto il D.Lgs. 14 marzo 2013, n. 33 “Riordino della disciplina riguardante il diritto di accesso civico e gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni” e successive modifiche, nonché la determinazione n.12096/2016 e le proprie deliberazioni n.89/2017 e n. 486/2017;

Richiamate le proprie deliberazioni:

– n.2416 del 29 dicembre 2008, per quanto applicabile, e n.468 del 10 aprile 2017 relativa al “Sistema dei controlli interni nella Regione Emilia-Romagna”;

– n.193/2015, n. 628/2015, n. 270/2016, n. 622/2016, n. 702/2016, n. 1107/2016, n.2681/2016, n.2344/2016 e n. 477/2017, relative all’organizzazione dell’Ente Regione e alle competenze delle Direzioni generali e dei dirigenti;

Dato atto del parere allegato; 

Su proposta dell’Assessore alle Politiche per la Salute 

A voti unanimi e palesi

delibera:

1. di approvare, per quanto in premessa esposto l’allegato documento “Piano Regionale Integrato Regione Emilia-Romagna 2015-2018”, comprensivo degli allegati tecnici, quale parte integrante e sostanziale del presente atto (l’allegato e gli allegati tecnici sono trasmessi su supporto informatico e saranno pubblicati sul sito web della Regione Emilia-Romagna in quanto di notevoli dimensioni);

2. di approvare la costituzione e le finalità del Nucleo di Coordinamento del Piano Regionale Integrato così come riportato in premessa del presente atto, le cui modalità di funzionamento saranno concordate in prima seduta plenaria tramite apposito Regolamento;

3. di demandare a specifica Determinazione del Direttore della Direzione Generale Cura della persona, salute e welfare la nomina dei componenti del Nucleo di Coordinamento ed ogni eventuale modifica;

4. di demandare a Determinazione del Responsabile del Servizio Prevenzione Collettiva e Sanità Pubblica della Regione Emilia-Romagna gli aggiornamenti discendenti da modifiche normative e regolamentari che si rendessero necessari al PRI ed ai relativi allegati tecnici, durante il periodo di applicazione individuato;

5. di dare mandato ai Direttori Generali delle AUSL regionali di attuare gli obiettivi di prevenzione definiti nell’ambito del piano regionale integrato tramite i Servizi Veterinari e Igiene degli alimenti e nutrizione dei Dipartimenti di Sanità Pubblica, tenuto conto che per l’anno in corso la programmazione dei controlli ufficiali è stata effettuata in base alla documentazione inviata ai referenti competenti dalla Responsabile del Servizio prevenzione collettiva e sanità pubblica con prot. PG/2017/17291 del 16/1/2017;

6. di dare atto che, per quanto previsto in materia di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni, si provvederà ai sensi delle disposizioni normative e amministrative richiamate in parte narrativa;

7. di pubblicare il presente provvedimento e i relativi allegati nel Bollettino Ufficiale Telematico della Regione Emilia-Romagna (B.U.R.E.R.T.).

application/pdf ALLEGATO 1 - 1.2 MB
application/pdf ALLEGATO A1 - 695.9 KB
application/pdf ALLEGATO A2 - 885.3 KB
application/pdf ALLEGATO B - 822.0 KB
application/pdf ALLEGATO C - 12.4 MB
application/pdf ALLEGATO D - 213.5 KB

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