n.151 del 31.05.2017 periodico (Parte Seconda)
Approvazione schema di accordo attuativo fra Regione Emilia-Romagna e Città Metropolitana di Bologna per lo sviluppo economico e sociale, in particolare negli ambiti dell'istruzione, della formazione e del lavoro, in attuazione dell'art. 5 dell'Intesa generale quadro ed ai sensi della normativa di riordino della L.R. 13/2015
LA GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA
Richiamate:
- la Legge 7 aprile 2014, n. 56 “Disposizioni sulle Città metropolitane, sulle province, sulle unioni e fusioni di comuni” e i provvedimenti adottati per la sua attuazione;
- l’“Accordo tra il Governo e le Regioni, sentite le organizzazioni sindacali maggiormente rappresentative, ai sensi dell’art. 1, comma 91, della legge 7 aprile 2014, n. 56, concernente l’individuazione delle funzioni di cui al comma 89 (dello stesso articolo) oggetto del riordino e delle relative competenze”, sottoscritto in Conferenza Unificata l’11 settembre 2014;
- la propria delibera n. 1632 del 13 ottobre 2014, recante “Misure organizzative per l'attuazione dell'accordo sottoscritto, ai sensi dell'art. 1, co. 91, della Legge 7 aprile 2014 n. 56 in Conferenza Unificata l'11 settembre 2014. Costituzione del Nucleo di coordinamento inter-istituzionale previsto dall'art.48 della L.R. 18 luglio 2014, n. 17 (legge finanziaria regionale) a garanzia della continuità di esercizio delle funzioni amministrative provinciali”;
Richiamati altresì:
- il Decreto Legge 19 giugno 2015, n. 78, recante “Disposizioni urgenti in materia di enti territoriali. Disposizioni per garantire la continuità dei dispositivi di sicurezza e di controllo del territorio. Razionalizzazione delle spese del Servizio sanitario nazionale nonché norme in materia di rifiuti e di emissioni industriali”, convertito, con modificazioni, dalla Legge 6 agosto 2015, n. 125;
- il “Patto fra Regione, Città metropolitana di Bologna, province e comuni dell’Emilia-Romagna per la riforma del sistema regionale e locale con la ridefinizione del ruolo istituzionale dei soggetti del governo territoriale e del governo delle aree vaste metropolitana e provinciale e per il riordino delle funzioni amministrative nel quadro della legge n. 56 del 2014 concernente le Città metropolitane, le Province, le Unioni e le Fusioni di Comuni”, sottoscritto il 22 maggio 2015;
Vista la Legge Regionale 30 luglio 2015, n. 13 “Riforma del sistema di governo regionale e locale e disposizioni su Città metropolitana di Bologna, Province, Comuni e loro Unioni”, in particolare:
- l’articolo 5 comma 1, che definisce la Città metropolitana di Bologna “...ente di governo unitario del territorio metropolitano” e stabilisce che “con successive leggi la Regione adegua la propria legislazione di settore al ruolo istituzionale differenziato della Città metropolitana di Bologna, quale ente con finalità istituzionali generali volto alla cura dello sviluppo strategico del territorio metropolitano.”
- l'articolo 5 comma 2 che prevede: “...la Regione e la Città metropolitana di Bologna, sentite le Province, sulla base di una intesa generale quadro, danno avvio ad una sede istituzionale e di indirizzo per l'individuazione degli interventi legislativi e degli obiettivi programmatico-politici coerenti con il contenuto e le finalità del piano strategico metropolitano, nel perseguimento delle finalità attribuite a tale strumento dalla legge statale. In tale sede, con successivi atti di intesa, sono altresì individuate le specifiche altre funzioni da attribuire alla Città metropolitana di Bologna.”;
- l'articolo 5 comma 3 che prevede: “In sede di prima applicazione della presente legge, e a legislazione vigente, sono individuati prioritariamente le funzioni ed i compiti della Città metropolitana di Bologna riferiti alla promozione e al coordinamento……., dello sviluppo economico e sociale,…”;
Considerato che in data 13 gennaio 2016 è stata sottoscritta fra Regione e Città metropolitana di Bologna l’Intesa Generale Quadro, prevista all’art. 5, comma 2, della citata L.R. 13/2015;
Considerato che la suddetta Intesa, le cui motivazioni sono integralmente qui richiamate, stabilisce:
- di dare avvio alla Sede Istituzionale e di indirizzo per l'individuazione di obiettivi programmatico-politici della Città metropolitana di Bologna;
- di adeguare la legislazione regionale di settore al ruolo istituzionale della Città metropolitana di Bologna;
- di individuare in via prioritaria le funzioni ed i compiti della Città metropolitana di Bologna riferiti fra l'altro ed in particolar modo alla promozione e al coordinamento dello sviluppo economico e sociale;
- di addivenire a successivi Accordi attuativi per definire le ulteriori funzioni, coerenti con il ruolo istituzionale e differenziato della Città metropolitana;
Preso atto che, con specifico riguardo alla funzione sviluppo economico e sociale, le Parti, all'articolo 5 dell'Intesa Generale Quadro, hanno definito che:
- la Città metropolitana esercita le funzioni riferite alla promozione dello sviluppo economico e territoriale dell’area metropolitana bolognese nell’interesse dell’intero territorio regionale, sulla base degli obiettivi e dei principi del Piano strategico metropolitano, nonché degli obiettivi contenuti nel “Patto metropolitano per il lavoro e lo sviluppo economico e sociale” sottoscritto il 29 aprile 2015 e in coerenza all’adeguamento della legislazione regionale nei settori più interessati, quali l’attrattività, la disciplina semplificata degli insediamenti produttivi e dell’attività d’impresa;
- sono parti integranti di tali politiche di sviluppo economico, la definizione di modalità innovative inerenti alla gestione delle funzioni settoriali di sostegno e valorizzazione dell’industria, del commercio, del turismo, dell’agricoltura, della cultura e del welfare, anche a favore dell’intero sistema economico regionale;
Rilevato in sintesi che, nell’ambito delle politiche di sviluppo economico e sociale, la Città metropolitana:
- contribuisce alle politiche di sistema regionale, promuovendo nel quadro delle linee del Piano Strategico un proprio modello di sviluppo metropolitano, funzionale e sinergico alle traiettorie di sviluppo regionale;
- concretizza e garantisce efficacia all'utilizzo delle risorse regionali sul territorio metropolitano attraverso la condivisione delle priorità di intervento;
- propone e promuove modelli e buone prassi da diffondere a scala regionale, attivando sperimentazioni su progettazioni strategiche per filiera, per ambito tematico, per la sperimentazione di policy;
- promuove attività di ricerca e coopera con gli osservatori regionali di settore e con le società del sistema regionale (in particolare Ervet, Aster, Lepida), sperimentando modalità di analisi dei dati a supporto delle scelte per lo sviluppo territoriale e da condividere sul territorio regionale;
Ritenuto quindi che la Città metropolitana:
- agisce per la promozione e il coordinamento dello sviluppo economico e sociale anche attraverso l’integrazione delle politiche educative, del lavoro e di sviluppo economico e sociale;
- fonda la propria organizzazione sull’integrazione territoriale con gli Enti locali e gli altri soggetti, istituzionali e privati, che agiscono sul territorio;
- ha tra i propri strumenti di sviluppo territoriale la Conferenza metropolitana di coordinamento in materia di istruzione, formazione e lavoro;
Rilevato inoltre che all'articolo 8 dell'Intesa Generale Quadro le Parti hanno convenuto sulla opportunità di declinarne compiutamente i contenuti mediante successivi Accordi attuativi necessari a condividere i principi ispiratori degli interventi normativi regionali di adeguamento della legislazione regionale ovvero per definire in concreto le opportune azioni amministrative;
Ritenuto quindi di provvedere con il presente atto ad approvare lo schema di “Accordo attuativo fra Regione Emilia-Romagna e Città Metropolitana di Bologna per lo sviluppo economico e sociale, in particolare negli ambiti dell’istruzione, della formazione e del lavoro, in attuazione dell'art 5 dell'Intesa Generale Quadro ed ai sensi della normativa di riordino della L.R.13/2015”, di cui all'Allegato 1 parte integrante e sostanziale del presente atto;
Vista la Legge 7 agosto 1990, n. 241 “Nuove norme in materia di procedimento amministrativo e di diritto di accesso ai documenti amministrativi” e ss.mm. ed in particolare l’art. 15;
Richiamati:
- il Decreto Legislativo D.Lgs. 14 marzo 2013, n. 33 “Riordino della disciplina riguardante il diritto di accesso civico e gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni” e ss.mm. ed in particolare l’art. 23;
- la determinazione dirigenziale n.12096/2016 “Ampliamento della trasparenza ai sensi dell’art. 7 comma 3 D.Lgs. 33/2013, di cui alla deliberazione della Giunta regionale 25 gennaio 2016 n. 66”;
- la propria deliberazione n. 89/2017 “Approvazione Piano triennale di prevenzione della corruzione 2017-2019”;
- la propria deliberazione n. 486/2017 “Direttiva di indirizzi interpretativi per l'applicazione degli obblighi di pubblicazione previsti dal d.lgs. n. 33 del 2013. attuazione del piano triennale di prevenzione della corruzione 2017-2019”;
Richiamata inoltre la L.R. 26 novembre 2001, n. 43 "Testo unico in materia di organizzazione e di rapporti di lavoro nella Regione Emilia-Romagna" e ss.mm.;
Viste le proprie deliberazioni:
- n.2416/2008 “Indirizzi in ordine alle relazioni organizzative e funzionali tra le strutture e sull’esercizio delle funzioni dirigenziali. Adempimenti conseguenti alla delibera 999/2008. Adeguamento e aggiornamento della delibera n. 450/2007” e ss.mm., per quanto applicabile;
- n.56/2016 “Affidamento degli incarichi di Direttore Generale della Giunta regionale dell'art.43 della L.R.43/2001”;
- n.270/2016 “Attuazione prima fase della riorganizzazione avviata con delibera 2189/2015”;
- n.622/2016 “Attuazione seconda fase della riorganizzazione avviata con delibera 2189/2015”;
- n.1107/2016 “Integrazione delle declaratorie delle strutture organizzative della giunta regionale a seguito dell'implementazione della seconda fase della riorganizzazione avviata con delibera 2189/2015”;
- n. 468/2017 “Il sistema dei controlli interni nella Regione Emilia-Romagna”;
Dato atto del parere allegato;
Su proposta dell’Assessore al Coordinamento delle Politiche Europee allo Sviluppo, Scuola, Formazione Professionale, Università, Ricerca e Lavoro
delibera:
per le motivazioni espresse in premessa e qui integralmente richiamate:
1. di approvare lo schema di “Accordo attuativo fra Regione Emilia-Romagna e Città Metropolitana di Bologna per lo sviluppo economico e sociale, in particolare negli ambiti dell’istruzione, della formazione e del lavoro, in attuazione dell'art 5 dell'Intesa Generale Quadro ed ai sensi della normativa di riordino della L.R.13/2015”, di cui all'Allegato 1 parte integrante e sostanziale del presente atto;
2. di prevedere che, ai sensi della normativa regionale vigente, il Direttore Generale Economia della Conoscenza, del Lavoro e dell'Impresa provvederà alla sottoscrizione dell'Accordo di cui al punto precedente;
3. di autorizzare il Direttore Generale Economia della Conoscenza, del Lavoro e dell'Impresa ad apportare le eventuali modifiche di carattere non sostanziale che si rendessero necessarie all’atto della sottoscrizione;
4. di dare atto che, per quanto previsto in materia di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni, si provvederà ai sensi delle disposizioni normative e amministrative richiamate in parte narrativa;
5. di pubblicare la presente deliberazione nel Bollettino Ufficiale della Regione Emilia-Romagna Telematico.