n.259 del 10.09.2013 (Parte Seconda)
Accordi di programma per la mobilità sostenibile e per i Servizi minimi autofiloviari per il 2011-2013 relativi ai bacini di Piacenza, Parma, Reggio Emilia, Modena, Bologna, Ferrara, Ravenna, Forlì-Cesena, Rimini
LA GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA
Premesso che la legge regionale 2 ottobre 1998 n. 30 "Disciplina generale del trasporto pubblico regionale e locale", all'art. 12 prevede la stipula di Accordi di Programma triennali con gli Enti locali e le loro Agenzie, definiti sulla base di un Atto di Indirizzo Generale dell’Assemblea legislativa (art. 8) e della “Determinazione dei servizi minimi” (art. 10);
Visto l'Atto di Indirizzo triennale 2011-2013 in materia di programmazione e amministrazione del trasporto pubblico regionale, di cui alla deliberazione dell’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna n. 32 del 20 dicembre 2010 che ha indicato i valori guida della politica regionale rivolti allo sviluppo di una mobilità collettiva ambientalmente sostenibile;
Preso atto che tra gli obiettivi strategici l’Atto di Indirizzo:
a) promuove il trasporto pubblico quale soluzione ai problemi di qualità dell’aria, di congestione e di sicurezza nella mobilità locale e regionale;
b) individua modelli evolutivi attraverso processi di riassetto societario delle aziende di trasporto, evidenziando l’apertura verso il mercato;
c) conferma il processo di razionalizzazione del sistema del TPL, definito con la legge regionale n. 10/2008 attraverso uno snellimento organizzativo delle Agenzie, che ne delinei il riassetto territoriale, il ruolo e la ripartizione delle competenze rispetto alle società di gestione del TPL ed evidenzi la distinzione fra le funzioni di controllo e quelle di gestione del trasporto pubblico;
d) conferma altresì le funzioni delle Agenzie locali quali soggetti regolatori pubblici di bacino nell’ambito del governo del TPL nonché di attuatori delle politiche di mobilità individuate dagli Enti Locali;
e) prevede percorsi di fusione tra Agenzie locali per la mobilità contermini qualora gli Enti locali li ritengano utili per una maggiore armonizzazione e integrazione dei servizi;
f) favorisce il perseguimento dei processi aggregativi fra i gestori del TPL;
g) ribadisce il conseguimento del rapporto del 35% fra ricavi del traffico e spese correnti, secondo un trend di adeguamento, come previsto dalla normativa vigente;
h) prevede di adeguare le risorse contributive per i servizi minimi all’indice di inflazione programmata, pari al 4,5% nel triennio 2011-2013;
i) ribadisce l’impegno nel cofinanziamento dei servizi autofiloviari di TPL da parte degli Enti Locali;
j) incentiva l’attuazione del sistema di bigliettazione integrata Mi Muovo/Stimer mediante la diffusione delle tecnologie in tutti i territori e attraverso l’offerta delle forme di abbonamento integrato annuale e mensile, nonché dei titoli di corsa semplice integrata, con indifferenza del vettore utilizzato e uniformità di trattamento per i cittadini di uno stesso bacino;
k) promuove la realizzazione della “Carta della mobilità Mi Muovo” che contempli l’accesso al TPL, ai servizi ferroviari, al bike sharing, al car sharing, etc.;
l) prevede l’approvazione e l’aggiornamento dei PUT quanto meno da parte dei Comuni superiori a 30.000 abitanti;
m) promuove la riqualificazione dei servizi su gomma tramite la tariffazione integrata e l’azione di integrazione, razionalizzazione, riorganizzazione e flessibilizzazione dell’offerta di servizio (soprattutto con riferimento alle zone di montagna e a domanda debole), per perseguire l’incremento dei viaggiatori trasportati e facilitare l’intermodalità;
n) persegue il rinnovo e la riqualificazione del parco autobus regionale con privilegio dei mezzi a basso e nullo impatto ambientale;
o) incentiva la politica dell’infomobilità regionale;
p) favorisce strategie di riequilibrio che affrontino i temi della mobilità ciclopedonale, dei percorsi sicuri casa-scuola e casa-lavoro, del mobility management, della moderazione e fluidificazione del traffico, del diritto alla mobilità per categorie “deboli”, quali bambini, anziani, diversamente abili, non vedenti, nonché delle politiche di genere;
Preso atto della propria deliberazione n. 1898 del 6 dicembre 2010 recante “Patto per il trasporto pubblico regionale e locale in Emilia-Romagna per il triennio 2011-2013” sottoscritto in data 13/12/2010, con tutti gli attori del sistema, che a seguito dei tagli imposti con la Legge 122/2010, definisce i reciproci impegni delle parti tesi ad assicurare al sistema emiliano-romagnolo un adeguato quadro economico di riferimento per il triennio 2011-2013 tenendo conto della dinamica dei costi, dei ricavi, della produttività ed efficienza del servizio, nonché di politiche di razionalizzazione dei servizi per una reale integrazione modale e tariffaria limitando i tagli ai servizi ferroviari del 3% e del 3-5% del trasporto su gomma;
Viste le proprie deliberazioni:
- n. 2055 del 20 dicembre 2010 che individua gli indirizzi e le disposizioni in materia di tariffe e regole di viaggio dei servizi di trasporto pubblico regionale e locale;
- n. 126 del 31 gennaio 2011 avente ad oggetto “Determinazione dei servizi minimi per il triennio 2011-2013”;
- n. 468 dell’ 11 aprile 2011 “Ricognizione degli interventi finanziati nell’ambito degli Accordi di Programma 1995-2010. Stato di attuazione degli interventi non ultimati e proroghe per la loro attuazione”;
- n. 802 del 13 giugno 2011 che individua gli “Indirizzi ed elementi esplicativi utili alla omogenea applicazione delle riduzioni dei servizi minimi per il triennio 2011-2013 nei diversi bacini dell’Emilia-Romagna e degli impegni individuati e sottoscritti nel “Patto per il TPL””,
- n. 1669 del 14 novembre 2011, n.1710 del 28 novembre 2011, n. 2050 del 28 dicembre 2012 e n.136 del 11 febbraio 2013 con le quali sono state attuate ricognizioni degli interventi finanziati nell’ambito degli Accordi di Programma 1995-2010, le relative proroghe per la loro attuazione o decadenze;
- n. 264/2013 che modifica per l’anno 2013, la sopra citata “Determinazione dei contributi sui servizi minimi” - Tabella II - Allegato A parte integrante della propria deliberazione n. 126/2011;
Dato atto della propria deliberazione n.912/2013 recante “Indirizzi per la predisposizione dei Piani di riprogrammazione dei servizi di tpl autofiloviario regionale. L. 228/2012 art.1 comma 301” con la quale sono definiti modalità e tempi per la presentazione dei singoli piani di riprogrammazione in ciascun bacino provinciale;
Visti altresì gli annuali Accordi per la Qualità dell’Aria ed il vigente per il triennio 2012-2015, sottoscritto il 22 luglio 2012 dalla Regione Emilia-Romagna con le 9 Province e con i Comuni superiori a 5.000 abitanti e approvato con i decreti del Presidente della Regione n. 195/2012 e n. 227/2012, per il progressivo allineamento ai valori fissati dalla Unione Europea di cui al DLgs n. 155/2010 e per la messa in atto di misure gestionali e emergenziali dirette alla mitigazione degli episodi di inquinamento atmosferico, elaborato in coerenza e in continuità con i precedenti, sottoscritti annualmente dal 2002, che impegnano i firmatari a realizzare interventi a basso impatto ambientale nell’ambito della mobilità sostenibile, della logistica regionale, dell’edilizia sostenibile e delle attività produttive;
Dato atto che gli Accordi di Programma costituiscono lo strumento di attuazione del coordinamento delle politiche regionali e locali nell’ambito provinciale, attraverso il sistema concordato di azioni relative ai servizi minimi e agli investimenti in materia di trasporto pubblico e della mobilità sostenibile;
Ritenuto di dover definire prioritari gli interventi che riguardano specificatamente:
a. la promozione e il sostegno all’utilizzo del trasporto pubblico locale durante l’intero arco della giornata e per l’intero territorio interessato dai piani e programmi per il miglioramento della qualità dell’aria, dando priorità a quegli interventi organizzativi e tecnologici in grado di rendere il trasporto pubblico più attrattivo rispetto a quello privato delle persone e delle merci;
b. il potenziamento e l’ammodernamento dei veicoli del trasporto pubblico, anche mediante la riqualificazione del parco esistente, per l’utilizzo di mezzi a basso impatto ambientale e il miglioramento dell’accessibilità alle categorie più svantaggiate;
c. la promozione e il sostegno di azioni che favoriscano la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro con le esigenze di mobilità delle donne, degli anziani nonché delle fasce più deboli della cittadinanza;
d. la realizzazione di sistemi di tariffazione integrata e di servizi di Infomobilità, con l’attivazione di sistemi tecnologici interoperabili di pagamento, di informazione, di comunicazione e di pianificazione del viaggio da parte dell’utenza, in coordinamento anche con il Sistema di Tariffazione Integrata della Mobilità della Regione Emilia-Romagna STIMER;
e. la razionalizzazione e lo snellimento dei flussi di traffico urbano attraverso l’applicazione delle migliori pratiche e tecnologie disponibili, come ad esempio la regolazione automatizzata degli impianti semaforici con precedenza ai mezzi pubblici, la diffusione della sperimentazione del telecontrollo sugli incroci semaforici ed il controllo informatizzato degli accessi;
f. lo sviluppo dell’intermodalità fra sistemi di trasporto pubblico, predisponendo, tra l’altro, punti di interscambio modale e migliorando l’accessibilità alle stazioni ferroviarie, con particolare attenzione allo sviluppo dell’integrazione con la bicicletta mediante la realizzazione di strutture nei veicoli e di infrastrutture alle fermate del trasporto pubblico;
g. il potenziamento e la messa in rete dei percorsi ciclabili e pedonali urbani, nonché incremento di una rete di itinerari protetti e sicuri casa-scuola per agevolare l’uso prevalente della bicicletta;
h. la diffusione della figura del Mobility Manager e l’attuazione di azioni di mobility management, con il coinvolgimento di tutte le parti istituzionali, economiche e sociali presenti sul territorio, monitorando la concreta operatività dei Mobility Manager aziendali e di area previsti dal Decreto ministeriale del 27/3/1998 “Mobilità sostenibile nelle aree urbane”;
i. la realizzazione e/o il potenziamento dei servizi integrativi e complementari al trasporto pubblico locale, come i servizi a chiamata, il car sharing, bike sharing, etc..;
Stabilito che gli Accordi di Programma per il periodo 2011-2013 disciplinano:
a) l’attuazione dei servizi minimi di bacino secondo la programmazione indicata per il periodo 2011-2013 nella “Determinazione dei servizi minimi” approvata con deliberazione della Giunta regionale n. 126/2011 e modificata con deliberazione della Giunta regionale n. 264/2013;
b) il monitoraggio sullo stato di attuazione degli interventi infrastrutturali ammessi a finanziamento e non ancora ultimati, previsti nei precedenti Accordi di programma sottoscritti dal 1994 al 2010, con anche la conferma, la ridefinizione e la nuova programmazione di interventi;
Valutato opportuno prevedere, nelle more della sottoscrizione dei nuovi Accordi 2014-2016, la proroga del termine di validità a tutto l’anno 2014, per l’avvio o la completa realizzazione degli investimenti previsti nei precedenti Accordi di programma, sottoscritti dal 1994 al 2010, con anche la conferma, la ridefinizione e la nuova programmazione di interventi ritenuti prioritari nell’ambito degli obiettivi strategici di cui alle premesse;
Considerato che le azioni progettuali specifiche relative a ciascun bacino provinciale sono state presentate alla Regione dalle Province e dai Comuni di concerto con i soggetti attuatori, con riferimento a un sistema concordato di impegni programmati rivolti ad assicurare l'organizzazione integrata delle diverse forme di mobilità e prioritariamente l'esercizio dei servizi di trasporto pubblico locale, addivenendo alla elencazione e specificazione puntuale indicata nella Parte terza - Mobilità sostenibile e investimenti di ciascun schema di Accordo di Programma, parte integrante del presente provvedimento;
Dato atto altresì:
- che i Rapporti annuali di Monitoraggio del Trasporto Pubblico, presentati dalla Giunta all’Assemblea Legislativa come previsto dall'art.8 della LR 30/1998, hanno evidenziato gli obiettivi di riferimento e i risultati raggiunti attraverso l'attuazione degli Accordi di Programma e di Servizio avviati già dal 1995;
- che la L.R. 30/1998 e l'Atto di Indirizzo evidenziano in particolare l'esigenza di consolidare il sistema di monitoraggio della mobilità urbana e di bacino;
- che, al fine di una più incisiva ed omogenea rilevazione dei dati, nella fase di concertazione sono stati anche rivisitati e specificati alcuni parametri e indicatori come pure definito un indice schematico dei contenuti del Rapporto consuntivo annuale delle attività delle Agenzie locali della mobilità;
Considerato che la fase di concertazione si è completata con la definizione di un unico schema di Accordo di programma per ciascun bacino provinciale, da parte degli Enti locali e delle relative Agenzie per la Mobilità;
Preso atto che i singoli schemi di Accordo di programma:
- determinano il concorso finanziario delle parti per ciascun intervento relativo agli investimenti per la mobilità sostenibile;
- stabiliscono quantità, tempi, modalità e condizioni per il trasferimento dei contributi regionali per la copertura degli oneri relativi ai Servizi Minimi;
- individuano obiettivi di miglioramento della qualità ambientale, del traffico, della sicurezza e dei consumi energetici e di aumento dell'uso di carburanti alternativi ai derivati del petrolio, mantenendo il monitoraggio dei dati sulla mobilità urbana e il trasporto pubblico come utile elemento di riferimento a livello comunale e provinciale;
- identificano l'impegno degli Enti e delle Agenzie nell'assicurare, attraverso i Contratti di Servizio, adeguati livelli di qualità del servizio quanto a regolarità e puntualità, accessibilità e informazione all’utenza;
Rilevato inoltre che ciascun schema di Accordo:
- individua le modalità di monitoraggio dello stato di attuazione dello stesso, al fine di consentire la predisposizione del richiamato Rapporto Annuale all’Assemblea Legislativa regionale attraverso una sintesi comparativa dei risultati regionali e dello stato di attuazione degli interventi programmati;
- comprende tra gli Allegati i modelli 2A e 2B per la ricognizione dei dati di mobilità, l’Allegato sullo stato di attuazione degli investimenti programmati nei precedenti Accordi di programma non ancora ultimati e lo Schema di riferimento per la redazione del Rapporto consuntivo annuale delle attività delle Agenzie locali;
- stabilisce le modalità di presentazione di eventuali riduzioni dei servizi minimi a cura dell’Agenzia locale per la mobilità sulla base di quanto definito con proprio provvedimento n. 802/2011;
- stabilisce inoltre condizioni di sospensione del contributo applicabili in caso di mancato rispetto degli impegni previsti per l’attuazione degli investimenti e per il programma di esercizio, come pure per la mancata o ritardata restituzione dei dati di mobilità nonché Rapporto consuntivo annuale;
Ritenuto:
- di approvare lo schema di Accordo di Programma per la mobilità sostenibile e per i Servizi minimi autofiloviari per il periodo 2011-2013, che sarà personalizzato per i relativi bacini di Piacenza, Parma, Reggio Emilia, Modena, Bologna, Ferrara, Ravenna, Forlì - Cesena e Rimini, di cui al testo riportato in Allegato, parte integrante della presente deliberazione;
- di sintetizzare nell'Allegato Sommario i riferimenti ai contenuti dello schema di Accordo e degli specifici Allegati parte integrante di ciascun Accordo;
Richiamate le proprie seguenti deliberazioni, esecutive ai sensi di legge:
- n. 1057 del 24 luglio 2006, concernente "Prima fase di riordino delle strutture organizzative della Giunta regionale. Indirizzi in merito alle modalità di integrazione interdirezionale e di gestione delle funzioni trasversali";
- n. 1663 del 27 novembre 2006 "Modifiche all'assetto delle Direzioni Generali della Giunta e del Gabinetto del Presidente";
- n. 2416 del 29 dicembre 2009 concernente "Indirizzi in ordine alle relazioni organizzative e funzionali tra le strutture e sull'esercizio delle funzioni dirigenziali. Adempimenti conseguenti alla delibera 999/2008. Adeguamento e aggiornamento della delibera 450/2007" e ss.mm.;
- n. 2060 del 20 dicembre 2010 concernente "Rinnovo incarichi ai Direttori Generali della Giunta regionale in scadenza al 31/12/2010";
- n. 1222 del 4 agosto 2011 concernente "Approvazione degli atti di conferimento degli incarichi di livello dirigenziale (decorrenza 1/8/2011)";
- n. 1092 del 30 luglio 2012 concernente "Approvazione incarichi dirigenziali nelle Direzioni Generali “Organizzazione, Personale, Sistemi informativi e telematica”, “Risorse Finanziarie e Patrimonio” e “Reti infrastrutturali, logistica e sistemi di mobilità”;
Visto il decreto del Presidente della Giunta regionale n. 101 del 10/5/2010 avente ad oggetto "Nomina dei componenti della Giunta regionale e specificazione delle relative competenze" e n. 130 del 3/6/2010 di modifica ed integrazione allo stesso;
Dato atto del parere allegato;
Su proposta dell’Assessore alla Programmazione territoriale, Urbanistica. Reti di infrastrutture materiali e immateriali. Mobilità, Logistica e Trasporti;
A voti unanimi e palesi
delibera:
1. di approvare lo schema di “Accordo di Programma per la mobilità sostenibile e per i Servizi minimi autofiloviari per il periodo 2011-2013, relativo ai bacini di Piacenza, Parma, Reggio Emilia, Modena, Bologna, Ferrara, Ravenna, Forlì - Cesena, Rimini.”, nel testo e secondo l’articolato di seguito riportato nell’Allegato parte integrante del presente provvedimento;
2. di dare mandato al dirigente competente, mantenendo lo schema di cui al precedente punto 1, di indicare nei singoli Accordi gli elementi specifici di ogni singolo bacino e apportare eventuali correzioni formali e non sostanziali che si rendessero necessarie per la sottoscrizione dell’atto;
3. di dare mandato all'Assessore regionale alla “Programmazione Territoriale, Urbanistica. Reti di Infrastrutture materiali e immateriali. Mobilità, Logistica e Trasporti” di sottoscrivere i singoli Accordi di Programma predisposti per i 9 bacini provinciali della Regione Emilia-Romagna, e per gli adempimenti di competenza relativi all'attuazione degli Accordi medesimi;
4. di dare atto che i singoli Enti locali del bacino di competenza procederanno alla ratifica dell’Accordo di Programma predisposto come indicato al precedente punto 2. secondo le modalità specificate all’art.25 dell’Accordo medesimo;
5. di dare atto che il Presidente della Giunta regionale, con riferimento al D.Lgs. 267/2000 art.34, procederà con proprio decreto all'approvazione degli Accordi di Programma deliberati e ratificati da tutti i soggetti sottoscrittori;
6. di prevedere, nelle more della sottoscrizione dei nuovi Accordi di Programma 2014-2016, la proroga del termine di validità del presente schema di Accordo a tutto l’anno 2014, per l’avvio o la completa realizzazione degli investimenti previsti nei precedenti Accordi di programma sottoscritti dal 1994 al 2010, con anche la conferma, la ridefinizione e la nuova programmazione di interventi ritenuti prioritari nell’ambito degli obiettivi strategici come delineati nell’Atto di indirizzo;
7. di rinviare, qualora necessario, a specifici atti della Giunta la programmazione delle risorse sulla base delle disponibilità del bilancio regionale;
8. di dare atto che l'attività di pianificazione, concertazione istituzionale e monitoraggio relative al presente programma, nonché quella di esecuzione degli impegni regionali ivi assunti e di vigilanza dell'esecuzione degli Accordi, fa riferimento alla Direzione regionale Reti infrastrutturali, logistica e sistemi di mobilità e, per il rispettivo ambito di attività, al Servizio Mobilità urbana e trasporto locale;
9. di disporre la pubblicazione della presente deliberazione nel Bollettino telematico della Regione Emilia-Romagna.