n.351 del 18.12.2023 (Parte Seconda)

Perfezionamento ai sensi dell'art. 140, comma 1, del D.Lgs. 22 gennaio 2004, n. 42, Codice dei beni culturali e del paesaggio, e dell'art. 71 della L.R. n. 24 del 2017 della Dichiarazione di notevole interesse pubblico del Platano plurisecolare di Carpinello, in comune di Forlì, ai sensi dell'art. 136, lett. a) del D.Lgs. 22 gennaio 2004, n. 42

LA GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA

Visti:

  • il D.Lgs. 22 gennaio 2004, n. 42, Codice dei beni culturali e del paesaggio (da qui in avanti Codice), e in particolare gli artt. dal 137 al 141-bis;
  • la l.r. 21 dicembre 2017, n. 24, e in particolare l’art. 71, recante “Commissione regionale per il paesaggio”;
  • l’Intesa Istituzionale e il relativo disciplinare tecnico siglati il 4 dicembre 2015 tra la Regione Emilia-Romagna e il Segretariato regionale del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo per l’Emilia-Romagna, per l’adeguamento del Piano Territoriale Paesaggistico Regionale al Codice, in relazione ai Beni paesaggistici, a seguito dei quali, con la propria deliberazione del 28 novembre 2016, n. 2012, è stato costituito il Comitato Tecnico Scientifico, che sta svolgendo le attività di co-pianificazione dei beni paesaggistici presenti sul territorio regionale;
  • la propria deliberazione di Giunta regionale n. 2063 del 18 novembre 2019, con la quale l’Intesa Istituzionale siglata il 4 dicembre 2015 è stata prorogata per un periodo di 6 mesi dalla data di scadenza della stessa;
  • la nuova Intesa Istituzionale tra la Regione Emilia-Romagna e il Segretariato regionale del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo per l’Emilia-Romagna per lo svolgimento congiunto delle attività volte all’adeguamento del Piano Territoriale Paesaggistico Regionale al Codice, sottoscritta digitalmente dalle Parti il 28/05/2020 (prot. RPI/2020/189), prorogata con propria deliberazione di Giunta Regionale n. 1334 del 01/08/2022.

Premesso che:

  • gli artt. dal 137 al 141-bis del Codice stabiliscono le modalità e le procedure per la dichiarazione di notevole interesse pubblico paesaggistico di un immobile o un’area ai sensi dell’art. 136 dello stesso Codice;
  • l’art. 138, comma 1, prevede che la proposta di dichiarazione di notevole interesse pubblico paesaggistico sia formulata con riferimento ai valori storici, culturali, naturali, morfologici, estetici espressi dagli aspetti e caratteri peculiari degli immobili o delle aree presi in considerazione e alla loro valenza identitaria in rapporto al territorio, e inoltre contenga proposte per le prescrizioni d’uso intese ad assicurare la conservazione dei valori espressi;
  • la Commissione regionale per il paesaggio (da qui in avanti Commissione), ai sensi degli artt. 137-140 del Codice e dell’art. 71, della l.r. n. 24 del 2017, ha il compito di proporre alla Giunta regionale:
    • la dichiarazione di notevole interesse pubblico paesaggistico, di cui all'articolo 140 del decreto legislativo n. 42 del 2004, specificando le prescrizioni, le misure e i criteri di gestione degli ambiti individuati e i relativi interventi di valorizzazione;
    • la verifica e aggiornamento della dichiarazione di notevole interesse pubblico paesaggistico, qualora siano venute a mancare o siano oggettivamente mutate le esigenze di tutela del bene, ovvero nei casi di incertezza sull'esistenza e vigenza di un vincolo paesaggistico, a norma degli articoli 138 e seguenti del decreto legislativo n. 42 del 2004;
    • l'integrazione delle dichiarazioni di notevole interesse pubblico di cui all'articolo 141-bis del decreto legislativo n. 42 del 2004 di competenza regionale.

Dato atto che la Commissione, già istituita nel 2010, è stata rinnovata con proprio Decreto del Presidente della Regione del 4 marzo 2021, n. 27;

Dato atto inoltre che:

  • il Comitato Tecnico Scientifico (da qui in avanti CTS), insediatosi in data 19 dicembre del 2016, ha dato avvio alle attività di adeguamento del Piano Territoriale Paesaggistico Regionale (PTPR) al Codice, che ha ad oggetto l’integrazione dei Beni paesaggistici nel Piano stesso, previa ricognizione dei vincoli paesaggistici presenti sul territorio;
  • nella prima fase di lavoro il CTS ha concentrato la propria attività sulla ricognizione dei Beni paesaggistici di cui all’art. 136 del Codice e delle categorie di aree tutelate di cui all’art. 142 del Codice, ovvero sulla delimitazione e rappresentazione in scala idonea alla identificazione dei suddetti Beni paesaggistici, con l’obiettivo di pervenire alla certezza del diritto nella gestione amministrativa della tutela attribuita ai Comuni e Unioni di Comuni, e nelle attività ordinarie dei cittadini;
  • qualora, nel corso dei lavori di ricognizione, è emersa l’impossibilità di pervenire, sulla base dei provvedimenti istituitivi, a un’adeguata individuazione e rappresentazione cartografica di alcuni Beni paesaggistici, il CTS ha deciso di demandare il perfezionamento della perimetrazione alla Commissione regionale per il paesaggio, rimandandone invece la definizione della specifica disciplina d’uso ai lavori in corso del CTS stesso, al fine di assicurare organicità alle discipline d’uso che devono corredare tutti i Beni paesaggistici.

Preso atto che, nel caso specifico:

  • il CTS nelle sedute del 24 settembre 2021(Prot. al PG/ 2021/0896841) del 15 ottobre 2021 (prot. al PG/2021.0960600), del 14 dicembre 2021 (prot. al PG/2021.1150371), 27 gennaio 2022 (prot. al PG/2022.0070348), del 3 maggio 2022 (prot. al PG/2022.0429336) e del 26 maggio 2022 (prot. al PG/2022.0499078), 19 ottobre 2022 (prot. al PG/2022.1076857), 16 febbraio 2023, (prot. al PG/2023.0147710), ha effettuato e concluso l’istruttoria della “Dichiarazione di notevole interesse pubblico del Platano plurisecolare di Carpinello, in Comune di Forlì” (ID-FC_214), approvata dalla Commissione Provinciale di Forlì il 22 settembre 1980, ai sensi della L. 1497/1939 e mai perfezionata, rilevando l’impossibilità di sciogliere in sede di CTS le criticità di seguito riportate, come riassunte nella scheda istruttoria:

Criticità

Decisione condivisa

1. La proposta di Dichiarazione di notevole interesse pubblico riguarda un albero monumentale ubicato in località Carpinello, esemplare maestoso di platano orientale con foglie atipiche. La proposta è corredata da una cartografia che consente di individuare precisamente la localizzazione del bene, ma il suo iter non è giunto a perfezionamento.

Vista la rilevanza paesaggistica dell’albero, fra i più celebri della regione, e l’incertezza sulla sussistenza o meno della tutela a causa del mancato perfezionamento, il CTS decide di sottoporre la tutela alla Commissione Regionale per il Paesaggio perché emetta un provvedimento pienamente efficace e dotato di un adeguato perimetro di tutela

 

 

2. Il decreto non indica la tipologia del bene.

 

 

 

Viste la descrizione e le motivazioni del decreto si propone di ascrivere il bene alla tipologia di cui alla lettera a) dell’art. 136.

  • il CTS, nelle medesime sedute, come risulta dai relativi verbali sopracitati, ha pertanto deciso di demandare alla Commissione regionale per il paesaggio la procedura per il perfezionamento della Dichiarazione di notevole interesse pubblico paesaggistico, ai fini della tutela del Bene, previa contestuale identificazione del perimetro dell’area meritevole di tutela;
  • in data 4 aprile 2023 la Commissione si è riunita dopo aver effettuato il sopralluogo istruttorio e ha formulato una proposta condivisa di perfezionamento della Dichiarazione di notevole interesse pubblico del Platano plurisecolare di Carpinello.

Considerato che:

  • la Commissione riunitasi nella seduta del 4 aprile 2023, ha preso atto delle evidenze emerse nel sopralluogo svolto nella mattinata e degli approfondimenti istruttori svolti dal CTS, come risulta dal verbale (Prot. 04/04/2023.0922166) e di seguito riportato:

Il Platanus orientalis di Carpinello, si erge nel mezzo di un campo arato, lungo la via Cervese (SP2), nella periferia rurale di Forlì. Si tratta di uno straordinario esemplare di Platano orientale riconosciuto albero Monumentale dalla Regione Emilia-Romagna e come tale sottoposto a tutela ai sensi della L.R. 2/77 (decreto del presidente della Regione Emilia-Romagna, n 11 del 5 marzo del 1992, prot. 1392), successivamente entrato a far parte dell'elenco degli alberi monumentali d'Italia con Decreto Ministeriale N.5450 del 19/12/2017, per età e dimensioni, pregio paesaggistico, valore storico e culturale. Ha una età stimata di circa 250 anni, un'altezza di circa 31 metri ed il fusto alla base presenta una circonferenza di circa 7 metri.   Il grande albero faceva parte del giardino di villa Matteucci che, secondo quanto scrive Umberto Foschi sul volume “Antiche Ville della Provincia di Forlì”, in quell’area fu eretta nei primi anni dell’800 con il nome di Villa Maddalena. Si racconta che il poeta Giosuè Carducci, in visita alla nobildonna Maddalena Matteucci, durante una passeggiata nel rigoglioso giardino ricco di piante esotiche, cedri e magnolie, rimase colpito dalla bellezza del Platano. E’ zarden d’la Macioza (il giardino della Matteucci) divenne successivamente di proprietà dei Conti Mangelli nei primi del ‘900, assieme alla villa, che fu da allora denominata Villa Orsi-Mangelli o Villa Giselda in onore della moglie del conte. Durante il Secondo conflitto mondiale la villa, in cui si era stabilito un comando dell’esercito tedesco di occupazione fu distrutta da un bombardamento alleato e il magnifico patrimonio arboreo fu abbattuto per ricavarne legna da ardere, come accadde in altri numerosissimi casi. Il saccheggio sicuramente risparmiò il Platano già secolare, probabilmente per una sorta di rispetto di fronte alla sua maestosità e, più verosimilmente, per mancanza di attrezzature adeguate all'abbattimento di una alberatura di quelle dimensioni. L’albero ancora oggi troneggia solitario sul grande prato destinato ad uso agricolo. Si può quindi ipotizzare che, per la storia del luogo e della villa, il Platano abbia conferito al luogo una tale forza identitaria per i residenti della Frazione di Carpinello, tale da permettergli di resistere non solo al tempo ma anche ai bisogni di sussistenza e all’uso agricolo. Della villa e del giardino rimangono ampie documentazioni nella cartografia storica, da cui emerge come l’attuale particella catastale 125 del foglio 124, sia rimasta sostanzialmente immutata rispetto al catasto pontificio del 1873 e riporti al suo interno due particelle (particella 3 e particella 5) in corrispondenza della villa e di un suo annesso. Dal catasto pontificio (1873) si evince infatti la collocazione della villa e degli annessi, confermate dal catasto di impianto (1921-1923), del viale di accesso e delle aree coltivate ad orto. La aerofotogrammetria del 1944 mostra la villa, già bombardata, all’interno del parco ancora rigoglioso. Nella aerofotogrammetria del 1971 invece si nota che della casa e del vecchio parco rimangono pochissime tracce mentre gran parte del terreno è coltivato a vigneto. Si legge ancora, invece, il segno territoriale rappresentato dal viale alberato di accesso al vecchio parco/giardino (non a caso la strada oggi esistente nel margine occidentale dell’area si chiama Via del Bosco). L’aerofotogrammetria del 1973 mostra come il seminativo abbia preso il posto del vigneto, la presenza di alcuni esemplari arborei, oltre al Platano, intorno alla vecchia “ghiacciaia” che faceva parte del complesso della Villa e il viale alberato lungo la via Cervese. Dall’ortofoto del 1977 si può notare che del vecchio viale alberato sono rimasti solo i due cipressi iniziali, mentre risultano presenti diversi “camminamenti” che rendevano possibile avvicinarsi al Platano. Nelle ortofoto più recenti il terreno agricolo coltivato lascia emergere unicamente i segni delle fondazioni della Villa e del suo annesso. La proposta di “Dichiarazione di notevole interesse pubblico del Platano plurisecolare di Carpinello, in Comune di Forlì” della Commissione provinciale di Forlì, del 1980, metteva in evidenza le caratteristiche botaniche del Platano e ne proponeva la tutela ai sensi della legge n.1497/1939 valutando le dimensioni maestose e considerandolo “un raro esemplare che meritava di essere conservato per consentire ai botanici di meglio verificare a cosa si debba la stranezza di quell’aspetto fogliare (con lobi divisi con seni più profondi e stretti di quanto solitamente abbiano le foglie del platano orientale) che ne rende incerta l’origine”. La cartografia originale del 1980 allegata alla proposta di vincolo identificava con un segno grafico la localizzazione dell’albero senza tuttavia individuare un ambito di tutela. Ancora oggi possono essere confermati i valori e le caratteristiche che hanno motivato allora la proposta di vincolo: è infatti rimasta intatta la singolarità botanica della pianta, le sue caratteristiche agronomiche e forestali che possono dirsi anche aumentate in termini di portamento, vitalità e salute. La pianta sembra aver completamente assorbito la mutilazione dell’apice (citata nella proposta di tutela e in altre fonti) e reagito continuando ad ampliare il proprio sviluppo giunto a piena maturità, come peraltro emerge dalla relazione tecnica allegata al progetto finanziato nel corso del 2011 dall’IBC della Regione Emilia-Romagna (Analisi della stabilità di un esemplare arboreo radicato in località Carpinello nel Comune Forlì (FC) - Anno 2021 – Progetto Verde di Giovanni Morelli). La collocazione del Platano, le cui caratteristiche ecologiche e ambientali, prive di detrattori circostanti, si sono mantenute nel tempo, è risultata determinante per il suo sviluppo e la sua crescita anche grazie al fatto che le attività agricole al suo intorno sono state condotte con notevole rispetto per la pianta nonostante gli avvicendamenti delle colture dalla fine della guerra ad oggi. L’indissolubilità tra documento/monumento arboreo e contesto paesaggistico è risultato pertanto un elemento essenziale per la tutela dei valori che caratterizzano il Platano di Carpinello, che tutt’ora conferisce al luogo forza identitaria ed è ammirabile da più punti di vita in particolare dalla viabilità circostante (via Cervese, via del Bosco e via Rino Laghi) e dall’autostrada Adriatica (A14/E45). Per garantire tali visuali, oltre che per le istanze di protezione e conservazione della pianta e del suo contesto, si propone di individuare un areale di tutela che comprenda almeno l’antico sedime del Parco della Villa ancora rintracciabile sul catasto. ”;

  • al termine del dibattito, il Presidente della Commissione, sentiti i pareri favorevoli dei partecipanti e le espressioni di voto dei membri della Commissione, ha preso atto dell'unanime assenso al perfezionamento della proposta di istituzione del vincolo paesaggistico in oggetto con le modifiche degli elementi di seguito descritti:
  • aggiornamento della descrizione delle motivazioni della tutela;
  • identificazione del perimetro della tutela nell’areale che comprende il settore nord del campo agricolo su cui sorge il Platano ad esclusione dell’edificio esistente in corrispondenza della rotonda su via Cervese e le alberature ad esso adiacenti;
  • preso atto degli approfondimenti istruttori illustrati nella seduta, a seguito del sopralluogo, la Commissione, ai sensi dell’art. 137 del D.Lgs. n. 42 del 2004, e dell’art. 71 della r. n. 24 del 2017, ha quindi deciso all’unanimità:

1. di esprimere parere favorevole alla Proposta di perfezionamento della “Dichiarazione di notevole interesse pubblico del Platano plurisecolare di Carpinello, in Comune di Forlì”, ai sensi dell’art. 136, comma 1, lettera a) del D.lgs. n. 42 del 2004;

2. di allegare al presente verbale la documentazione descrittiva della Proposta composta da:

  • Allegato A - descrizione delle peculiarità paesaggistiche;
  • Allegato B - descrizione del perimetro;  
  • Allegato C – documentazione fotografica;  
  • Tavola 1 - Delimitazione dell’area su base Database Topografico Regionale (principale); 
  • Tavola 2 - Delimitazione dell’area su base catastale;  
  • Tavola 3 - Delimitazione dell’area su base satellitare.

3. di rinviare la definizione delle prescrizioni d’uso previste dagli artt. 138, comma 1, ultima parte, e 140, comma 2, del Codice, relative al vincolo paesaggistico di cui si tratta al Comitato Tecnico Scientifico per l’adeguamento del PTPR al Codice dei beni culturali e del paesaggio;

4. di trasmettere, ai sensi dell’art. 139, comma 1, del D. Lgs n. 42 del 2004, alla Amministrazione del Comune di Forlì, la documentazione completa della Proposta in oggetto ai fini della pubblicazione per novanta giorni all’Albo pretorio e del suo deposito presso l’ufficio comunale interessato, a disposizione di chiunque ne faccia richiesta;

5. di comunicare la presente proposta alla Provincia di Forlì Cesena perché ne dia notizia sui propri siti informatici e di procedere alla stessa comunicazione e diffusione anche sul sito informatico della Regione, ai sensi dell’art. 139 comma 1, del D. Lgs n. 42 del 2004”.

6. di dare mandato alla Regione di assolvere alle disposizioni stabilite dall’art. 139, commi 2 e 3 del D. Lgs n. 42 del 2004, ai fini della pubblicazione della proposta in oggetto e della comunicazione ai proprietari, possessori o detentori del bene, dell’avvio del procedimento”.

Dato atto che:

  • ai sensi dell’art. 139, comma 1, del Codice, con nota del 24/05/2023 (Prot. 511429) è stata data comunicazione della Proposta in oggetto al Comune di Forlì ai fini della pubblicazione all’Albo Pretorio e alla Provincia di Forlì-Cesena e alla Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini, al fine di darne opportuna informazione attraverso i propri siti informatici;
  • ai sensi dell’art. 139, comma 1, del Codice la Proposta di perfezionamento della dichiarazione di interesse pubblico in oggetto è stata pubblicata per 90 (novanta) giorni a decorrere dal 6 giugno 2023 all’Albo Pretorio del Comune di Forlì (n. 2666) e depositata a disposizione del pubblico presso gli uffici dello stesso Comune;
  • ai sensi dell’art. 139, comma 2, del Codice, dell’avvenuta proposta e della sua pubblicazione è stata data notizia sui siti informatici della Regione e degli enti pubblici territoriali, che ai sensi dell’art. 32 della Legge del 18 giugno 2009, n. 69, esaurisce anche gli obblighi di pubblicazione sui quotidiani; in particolare la documentazione completa relativa alla Proposta in oggetto è stata pubblicata sul sito regionale: Proposta di Dichiarazione di notevole interesse pubblico del Platano plurisecolare di Carpinello, in Comune di Forlì — Territorio (regione.emilia-romagna.it);
  • ai sensi dell’art. 139, comma 3, del Codice, con nota del 17/10/2023 (Prot. 1042065) è stata data comunicazione dell’avvio del procedimento in oggetto ai proprietari, possessori o detentori del bene, contenente gli elementi, anche catastali, identificativi dell’immobile e la Proposta formulata dalla Commissione, specificando il termine entro cui presentare le proprie osservazioni;
  • ai sensi dell’art. 139, comma 4, del Codice, dalla data di ricevimento della comunicazione di avvio del procedimento sono decorsi gli effetti di cui all’art. 146, comma 1, del Codice;
  • ai sensi dell’art.139, comma 5, del Codice nei 30 (trenta) giorni successivi al termine della pubblicazione della Proposta, i Comuni, la Provincia, le associazioni portatrici di interessi diffusi e gli altri soggetti interessati hanno avuto facoltà di presentare alla Regione osservazioni e documenti;
  • nei periodi indicati dal Codice non è stata presentata alcuna osservazione alla proposta di perfezionamento della tutela che, pertanto, si intende assentita così come formulata dalla Commissione nella seduta del 4 aprile 2023.

Ritenuto, per tutto quanto sopra specificato, di:

  • approvare, sulla base della Proposta della Commissione regionale per il paesaggio, ai sensi dell’art. 140, comma 1, del D.Lgs. 22 gennaio 2004, n. 42, e dell’art. 71, della r. n. 24 del 2017, il perfezionamento della “Dichiarazione di notevole interesse pubblico del Platano plurisecolare di Carpinello, in Comune di Forlì”, ai sensi dell’art. 136, comma 1, lettera a) del D.lgs. n. 42 del 2004”;
  • allegare alla presente deliberazione, la documentazione relativa, e in particolare:
  • Allegato A - Descrizione delle peculiarità paesaggistiche;
  • Allegato B - Descrizione del perimetro;
  • Allegato C - Documentazione fotografica;
  • Tavola 1 - Delimitazione dell’area su base DBTR (principale);
  • Tavola 2 - Delimitazione dell’area su base catastale;
  • Tavola 3 - Delimitazione dell’area su base satellitare;
  • di rinviare la definizione delle prescrizioni d’uso previste dagli artt. 138, comma 1, ultima parte, e 140, comma 2, del Codice, relative al vincolo paesaggistico di cui si tratta al CTS per l’adeguamento del PTPR al Codice;
  • di dare atto che l’approvazione della dichiarazione di notevole interesse pubblico paesaggistico non esplica effetti retroattivi;

Dato atto che la documentazione completa relativa all’oggetto di cui si tratta è conservata agli atti dell’Area Pianificazione territoriale e urbanistica, dei trasporti e del paesaggio;

Visti:

  • il D.lgs. 14 marzo 2013, n. 33 “Riordino della disciplina riguardante gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni” e ss.mm.ii., ed in particolare l’art. 26, comma 1;
  • la DGR n. 468 del 10 aprile 2017 “Il sistema del controllo interno nella Regione Emilia-Romagna”
  • la L.R. 26 novembre 2001, n. 43 "Testo unico in materia di organizzazione e di rapporto di lavoro nella Regione Emilia-Romagna" e ss.mm.ii.;

Viste, inoltre, le proprie deliberazioni:

  • 2416/2008 avente ad oggetto “Indirizzi in ordine alle relazioni organizzative e funzionali tra le strutture e sull’esercizio delle funzioni dirigenziali. Adempimenti conseguenti alla delibera 999/2008. Adeguamento e aggiornamento della delibera 450/2007” e ss.mm.ii. per quanto ancora applicabile;
  • la D.G.R. n. 324 del 07/03/2022, avente ad oggetto: “Disciplina organica in materia di organizzazione dell'Ente e gestione del personale”;
  • la D.G.R. n. 325 del 07/03/2022, avente ad oggetto: “Consolidamento e rafforzamento delle capacità amministrative: riorganizzazione dell'ente a seguito del nuovo modello di organizzazione e gestione del personale”;
  • la D.G.R. n. 426 del 21/03/2022, avente ad oggetto: “Riorganizzazione dell'ente a seguito del nuovo modello di organizzazione e gestione del personale. conferimento degli incarichi ai direttori generali e ai direttori di agenzia”;
  • la deliberazione della Giunta regionale 13 marzo 2023 n. 380 “Approvazione Piano Integrato delle Attività e dell'Organizzazione 2023-2025”;
  • la deliberazione della Giunta regionale 8 maggio 2023 n. 1719 “Approvazione Piano Integrato delle Attività e dell'Organizzazione 2023-2025. Primo aggiornamento”;
  • la deliberazione della Giunta regionale 26 giugno 2023 n. 1097 “Approvazione Piano Integrato delle Attività e dell'Organizzazione 2023-2025”. Secondo aggiornamento”;
  • la deliberazione della Giunta regionale 27 marzo 2023, n. 474 “Disciplina organica in materia di organizzazione dell'ente e gestione del personale. aggiornamenti in vigore dal 1 aprile 2023 a seguito dell'entrata in vigore del nuovo ordinamento professionale di cui al titolo III del CCNL funzioni locali 2019/2021 e del PIAO 2023/2025”;

Viste le determinazioni dirigenziali:

  • n.5615 del 25/03/2022 ad oggetto “Riorganizzazione della Direzione Generale Cura del Territorio e dell'Ambiente. istituzione aree di lavoro. conferimento incarichi dirigenziali e proroga incarichi di posizione organizzativa”;
  • la determinazione n. 15548 del 17/07/2023, ad oggetto “Modifica assetto organizzativo Aree di lavoro dirigenziali. Direzione Generale Cura del Territorio e dell’Ambiente”;
  • n.2335 del 9 febbraio 2022 ad oggetto “Direttiva di indirizzi interpretativi degli obblighi di pubblicazione previsti dal Decreto Legislativo n. 33 del 2013. Anno 2022”;

Dato atto che il Responsabile del procedimento ha dichiarato di non trovarsi in situazione di conflitto, anche potenziale, di interessi;

Dato atto dei pareri allegati;

Su proposta dell’Assessore alla Programmazione territoriale, Edilizia, Politiche abitative, Parchi e forestazione, Pari opportunità, Cooperazione internazionale allo sviluppo; 

A voti unanimi e palesi 
delibera
1. di approvare, per le motivazioni meglio specificate in premessa che qui si ritiene integralmente richiamata, il perfezionamento della “Dichiarazione di notevole interesse pubblico del Platano plurisecolare di Carpinello, in Comune di Forlì”, ai sensi dell’art. 136, lettera a), del D.Lgs. 22 gennaio 2004, n. 42, Codice dei beni culturali e del paesaggio, proposta dalla Commissione regionale per il paesaggio nella seduta del 4 aprile 2023, ai sensi dell’art. 140, comma 1, dello stesso D.Lgs. 22 gennaio 2004, n. 42 e dell’art. 71 della r. 21 dicembre 2017, n. 24;

2. di dare atto che la Dichiarazione di notevole interesse pubblico paesaggistico di cui al precedente punto 1 è composta dalla seguente documentazione, inserita su supporto informatico, quale parte sostanziale e integrante della presente deliberazione:

  • Allegato A - Descrizione delle peculiarità paesaggistiche;
  • Allegato B - Descrizione del perimetro;
  • Allegato C - Documentazione fotografica;
  • Tavola 1 - Delimitazione dell’area su base DBTR (principale);
  • Tavola 2 - Delimitazione dell’area su base catastale;
  • Tavola 3 - Delimitazione dell’area su base satellitare;

3. di approvare la proposta della Commissione regionale per il paesaggio di rinviare la definizione delle prescrizioni d’uso previste dagli artt. 138, comma 1, ultima parte, e 140, comma 2, del Codice, relative al vincolo paesaggistico di cui si tratta al CTS per l’adeguamento del PTPR al Codice;

4. di dare atto che l’approvazione della dichiarazione di notevole interesse pubblico paesaggistico di cui si tratta non esplica effetti retroattivi;

5. di dare atto che, ai sensi dell’art. 140, comma 2, del D. Lgs. n. 42/2004, e dell’art. 71, della L. R. 21 dicembre 2017, n. 24, la dichiarazione di notevole interesse pubblico paesaggistico di cui al punto 1, costituisce parte integrante degli strumenti di pianificazione territoriale paesaggistica dell’area interessata;

6. di disporre, ai fini della conoscibilità della dichiarazione di notevole interesse pubblico paesaggistico, la pubblicazione della presente deliberazione, ai sensi e per gli effetti dell’art. 140, comma 3, del D. Lgs. n. 42 del 22 gennaio 2004, sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana e nel Bollettino Ufficiale Telematico della Regione Emilia-Romagna;

7. di disporre, ai sensi e per gli effetti dell’art.140, comma 3, del D. Lgs. n. 42 del 22 gennaio 2004, la notifica della presente deliberazione ai proprietari, possessori o detentori del bene e la trascrizione, a cura della Regione Emilia-Romagna, nei registri immobiliari;

8. di invitare, sempre ai fini della conoscibilità della dichiarazione di notevole interesse pubblico, il Sindaco del Comune di Forlì, ad affiggere all’Albo Pretorio copia della Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana contenente la presente deliberazione per un periodo di 90 giorni, ai sensi dell’art. 140, comma 4, del D.lgs. n.42 del 22 gennaio 2004. Il Comune, inoltre, dovrà tenere a disposizione, presso i propri uffici, copia della dichiarazione e delle relative planimetrie per la libera visione al pubblico, come previsto dallo stesso art.140, comma 4, del D.lgs. n. 42 del 22 gennaio 2004;

9. di inviare, per opportuna conoscenza, la presente deliberazione al Comune Forlì, alla Provincia di Forlì Cesena, al Segretariato regionale del Ministero della Cultura per l’Emilia-Romagna e alla Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini;

10. di dare atto infine che, per quanto previsto in materia di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni, si provvederà ai sensi delle disposizioni normative e amministrative richiamate in parte narrativa.

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