n.243 del 30.08.2023 periodico (Parte Seconda)

Perfezionamento ai sensi dell'art. 140, c.1, del D.Lgs. 22/1/2004, n. 42, e dell'art. 71 della L.R. n. 24 del 2017 della dichiarazione di notevole interesse pubblico del Gran Bosco della Mesola - Foresta Panfilia, Torre dell'Abate, Boschetti di Gradizzo e di Santa Giustina - Centro storico di Mesola - Viale delle Biverare - Pinete Motte del Fodo e della Ribaldesa, siti nei comuni di Mesola, Goro e Codigoro (FE), ai sensi dell'art. 136, lett.c) e d) del D.Lgs. 22/1/2004, n. 42

LA GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA

Visti:

- il D.lgs. 22 gennaio 2004, n. 42, Codice dei beni culturali e del paesaggio (da qui in avanti Codice), e in particolare gli artt. dal 137 al 141-bis;

- la L.R. 21 dicembre 2017, n. 24, e in particolare l’art. 71, recante “Commissione regionale per il paesaggio”;

- l’Intesa Istituzionale e il relativo disciplinare tecnico siglati il 4 dicembre 2015 tra la Regione Emilia-Romagna e il Segretariato regionale del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo per l’Emilia-Romagna, per l’adeguamento del PTPR al Codice, in relazione ai Beni paesaggistici, a seguito dei quali, con la propria deliberazione del 28 novembre 2016, n. 2012, è stato costituito il Comitato Tecnico Scientifico, che sta svolgendo le attività di co-pianificazione dei beni paesaggistici presenti sul territorio regionale;

- la propria deliberazione n. 2063 del 18 novembre 2019, con la quale l’Intesa Istituzionale siglata il 4 dicembre 2015 è stata prorogata per un periodo di 6 mesi dalla data di scadenza della stessa;

- la nuova Intesa Istituzionale tra la Regione Emilia-Romagna e il Segretariato regionale del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo per l’Emilia-Romagna per lo svolgimento congiunto delle attività volte all’adeguamento del Piano Territoriale Paesaggistico Regionale al Codice, sottoscritta digitalmente dalle Parti il 28/5/2020 (prot. RPI/2020/189), prorogata con propria deliberazione n.1334 del 1/8/2022;

Premesso che:

- gli artt. dal 137 al 141-bis del Codice stabiliscono le modalità e le procedure per la dichiarazione di notevole interesse pubblico paesaggistico di un immobile o un’area ai sensi dell’art. 136 dello stesso Codice;

- l’art. 138, comma 1, prevede che la proposta di dichiarazione di notevole interesse pubblico paesaggistico sia formulata con riferimento ai valori storici, culturali, naturali, morfologici, estetici espressi dagli aspetti e caratteri peculiari degli immobili o delle aree presi in considerazione e alla loro valenza identitaria in rapporto al territorio, e inoltre contenga proposte per le prescrizioni d’uso intese ad assicurare la conservazione dei valori espressi;

- la Commissione regionale per il paesaggio (da qui in avanti Commissione), ai sensi degli artt. 137-140 del Codice e dell’art. 71, della L.R. n. 24 del 2017, ha il compito di proporre alla Giunta regionale:

- la dichiarazione di notevole interesse pubblico paesaggistico, di cui all'articolo 140 del decreto legislativo n. 42 del 2004, specificando le prescrizioni, le misure e i criteri di gestione degli ambiti individuati e i relativi interventi di valorizzazione;

- la verifica e aggiornamento della dichiarazione di notevole interesse pubblico paesaggistico, qualora siano venute a mancare o siano oggettivamente mutate le esigenze di tutela del bene, ovvero nei casi di incertezza sull'esistenza e vigenza di un vincolo paesaggistico, a norma degli articoli 138 e seguenti del decreto legislativo n. 42 del 2004;

- l'integrazione delle dichiarazioni di notevole interesse pubblico di cui all'articolo 141-bis del decreto legislativo n. 42 del 2004 di competenza regionale.

Dato atto che la Commissione, già istituita nel 2010, è stata rinnovata con proprio Decreto del Presidente della Regione del 4 marzo 2021, n. 27;

Dato atto inoltre che:

- il Comitato Tecnico Scientifico (CTS), insediatosi in data 19 dicembre del 2016, ha dato avvio alle attività di adeguamento del PTPR al Codice, che ha ad oggetto l’integrazione dei Beni paesaggistici nel Piano stesso, previa ricognizione dei vincoli paesaggistici presenti sul territorio;

- nella prima fase di lavoro il CTS ha concentrato la propria attività sulla ricognizione dei Beni paesaggistici di cui all’art. 136 del Codice e di alcune categorie di aree tutelate di cui all’art. 142 del Codice, ovvero sulla delimitazione e rappresentazione in scala idonea alla identificazione dei suddetti Beni paesaggistici, con l’obiettivo di pervenire alla certezza del diritto nella gestione amministrativa della tutela attribuita ai Comuni e Unioni di Comuni, e nelle attività ordinarie dei cittadini;

- qualora, nel corso dei lavori di ricognizione, è emersa l’impossibilità di pervenire, sulla base dei provvedimenti istituitivi, a un’adeguata individuazione e rappresentazione cartografica di alcuni Beni paesaggistici, il CTS ha deciso di demandare il perfezionamento della perimetrazione alla Commissione regionale per il paesaggio, rimandandone invece la definizione della specifica disciplina d’uso ai lavori in corso del CTS stesso, al fine di assicurare organicità alle discipline d’uso che devono corredare tutti i Beni paesaggistici.

Preso atto che, nel caso specifico:

- il CTS nelle sedute del 24 settembre 2021(Prot. al PG/ 2021/0896841) del 15 ottobre 2021 (prot. al PG/2021.0960600), del 17 febbraio 2022 (prot. al PG/2022.0146567) ha effettuato e concluso l’istruttoria della “Dichiarazione di notevole interesse pubblico del Gran Bosco della Mesola – Centro storico di Mesola – Viale delle Biverare e boschetti Dossone e Colucci – Boschetti del Gradizzo e S. Giustina – Foresta Panfiglia – Pineta Motte del Fondo”, approvata dalla Commissione Provinciale di Ferrara il 2 marzo 1976, ai sensi della L. 1497/1939 e mai perfezionata, rilevando l’impossibilità di sciogliere in sede di CTS le criticità di seguito riportate, come riassunte nella scheda istruttoria:

Criticità

Decisione condivisa

1. I provvedimenti riportano il titolo “Gran Bosco della Mesola – Centro storico di Mesola – Viale delle Biverare e boschetti Dossone e Colucci – Boschetti del Gradizzo e S. Giustina – Foresta Panfiglia – Pineta Motte del Fondo”, che risulta però incompleto.

 

Viene quindi proposto come titolo del provvedimento “Dichiarazione di notevole interesse pubblico del Gran Bosco della Mesola – Centro storico di Mesola – Viale delle Biverare e boschetti Dossone e Colucci – Boschetti del Gradizzo e S. Giustina – Foresta Panfilia – Pineta Motte del Fondo, siti nei comuni di Mesola, Goro e Codigoro”.

2. La proposta di Dichiarazione di notevole interesse pubblico riguarda diverse aree che sono caratterizzate da peculiarità di rilevante pregio paesaggistico. Principalmente il Gran Bosco della Mesola ed altre aree boschive, oltre a queste sono considerati alcuni elementi antropici storici come il centro antico di Mesola e Torre Abate, che si integrano nel paesaggio. L’iter della proposta non è giunto a perfezionamento.

 

Vista la rilevanza paesaggistica delle aree oggetto della proposta, e l’incertezza sulla sussistenza o meno della tutela a causa del mancato perfezionamento, il CTS decide di sottoporre la tutela alla Commissione Regionale per il Paesaggio perché emetta un provvedimento pienamente efficace.

3. L’oggetto della tutela è costituito da sette aree non adiacenti tra loro. Nelle motivazioni della proposta è descritta singolarmente ogni area, sia illustrando le motivazioni che hanno portato ad individuarla sia definendone il suo perimetro. Si è notato che in alcuni casi non vi è coincidenza tra le aree descritte nelle motivazioni e quelle poi effettivamente individuate dalla descrizione dei confini. Il viale delle Biverare viene descritto come un viale alberato che “configura una visuale di grande interesse paesistico per la sua chiara funzione di collegamento tra il centro antico di Mesola, i boschetti Dossone e Colucci ai suoi lati e i boschetti del Gradizzo e di S. Giustina al termine” mentre poi seguendo la descrizione dei confini l’area tutelata del viale sembra interrompersi presso lo Scolo dell’Abate, senza raggiungere mai i boschetti del Gradizzo e di S. Giustina. Riguardo alla descrizione de “I boschetti del Gradizzo e di S. Giustina costituiscono un complesso di notevole consistenza […]” che va “dall’argine del Po di Goro a nord fino al centro abitato di S. Giustina”. Si osserva che la descrizione del perimetro individua in realtà un’area molto più ristretta di quella sopra descritta.

Da un primo confronto con la cartografia predisposta dal Comune d Mesola per la tavola dei vincoli, sembra che queste problematiche siano già state recepite, integrando nelle aree di tutela alcuni elementi di valore presenti nelle descrizioni. Il viale delle Biverare è infatti prolungato fino ai boschetti del Gradizzo e di S. Giustina. In sede di Commissione si potrà utilizzare la cartografia elaborata come materiale istruttorio.

4. Il provvedimento non indica la tipologia del bene.

Vista la descrizione e le motivazioni del provvedimento, si propone di ascrivere il bene alle tipologie di cui alle lettere c) e d) del D.lgs. 42/2004.

- il CTS, nelle medesime sedute, come risulta dai relativi verbali sopracitati, ha pertanto deciso di demandare alla Commissione regionale per il paesaggio la procedura per il perfezionamento della Dichiarazione di notevole interesse pubblico paesaggistico, al fine di assicurare continuità alla tutela del Bene, previa contestuale rilettura dei perimetri delle aree meritevoli di tutela;

- in data 16 giugno 2022 è stata quindi convocata la Commissione regionale per il paesaggio al fine di esaminare e valutare l’opportunità di giungere al perfezionamento della proposta di Dichiarazione di notevole interesse pubblico approvata dalla Commissione Provinciale di Ferrara nel 1976, tramite la sua esatta individuazione e perimetrazione;

- in tale seduta, la Commissione ha preso atto della mancata coincidenza tra le aree descritte nelle motivazioni del provvedimento del 1976 e quelle individuate nella cartografia allegata al provvedimento stesso, e ha pertanto constatato la necessità di approfondire l’istruttoria mediante l’analisi della documentazione prodotta e l’effettuazione di un sopralluogo;

- in data 27 settembre 2022 la Commissione si è riunita, dopo aver effettuato il sopralluogo istruttorio, e ha formulato una proposta condivisa di perfezionamento della Dichiarazione di notevole interesse pubblico.

Considerato che:

- la Commissione, riunitasi nella seduta del 16 giugno 2022, ha analizzato gli approfondimenti istruttori e le proposte di perfezionamento della tutela svolte dal CTS, come risulta dal verbale (prot. 16/06/2022.0557999.I) e di seguito riportato: “Il provvedimento del 2 marzo 1976 interessa 7 aree distinte non collegate tra loro ricadenti nei Comuni di Mesola, Goro e Codigoro. Oltre al testo della proposta di vincolo agli atti sono state rinvenute due cartografie, la prima su base catastale, in scala 1:2000, riguardante il centro storico di Mesola, la seconda su base IGM, in scala 1: 25.000, che riporta tutte le aree oggetto della proposta di tutela, citate nel verbale della Commissione Provinciale di Ferrara. La motivazione della proposta di vincolo evidenzia come le 7 aree, pur non contigue, rappresentano un sistema paesaggistico unitario perché sono caratterizzate da elementi omologhi tra di loro, dal punto di vista dell’assetto del paesaggio, della vegetazionale e della fauna. Le 7 aree sono così denominate: 1. Il Gran Bosco della Mesola; 2. Il centro storico di Mesola; 3. Il viale delle Biverare con i boschetti Dossoni e Colucci; 4. I boschetti di Gradizzo e di Santa Giustina; 5. La torre dell’Abbate; 6. La foresta Panfiglia; 7. La foresta Motte del fondo; ogni singolo ambito della tutela è individuato da una descrizione generale, che ne illustra gli elementi di valore, e da una perimetrazione. Nella rappresentazione cartografica per alcune di queste aree è riportata una “buffer-zone” tratteggiata, che costituisce un’“area di rispetto” che la Commissione dell’epoca indicò fosse da considerarsi ugualmente tutelata. L’istruttoria effettuata dal CTS si è basata anche sull’analisi delle foto aeree del 1954 al fine di appurare lo stato delle 7 aree precedentemente alla proposta di vincolo ed ha poi verificato la coerenza della documentane della proposta. In generale, vi è coincidenza fra descrizioni e cartografia e le discrasie riscontrate riguardano essenzialmente tre aspetti che si pongono all’attenzione della Commissione anche alla luce dello stato di conservazione dei luoghi. Uno degli elementi oggetto di confronto riguarda la perimetrazione del Viale delle Biverare che, come riportato nelle motivazioni, “configura una visuale di grande interesse paesistico per la sua chiara funzione di collegamento tra il centro antico di Mesola, i boschetti Dossone e Colucci ai suoi lati e i boschetti del Gradizzo e di S. Giustina al termine”. In parziale contrasto, la descrizione dei confini indica lo scolo che si inserisce sul viale delle Biverare (“scolo dell’Abate”) come limite su cui attestare la tutela, escludendo così dalla perimetrazione l’ultimo tratto del viale. Analizzando le aree oggetto della proposta nel loro insieme si evidenzia che le aree n.4, n.5 e n.6 hanno di fatto una loro continuità territoriale e paesaggistica. Esse sono sottoposte anche ad altre tipologie di tutela, tra cui un’area SIC che le ricomprende nel loro insieme. Nelle motivazioni del verbale si fa riferimento ai boschetti del Gradizzo e di S. Giustina che vanno dall’omonimo abitato fino all’ansa del Po a nord; tale complesso boschivo viene inoltre descritto come idealmente collegato alla foresta Panfilia dalla piccola valle di Torre dell’Abate. Seguendo le descrizioni dei perimetri si nota però che le aree da sottoporre a tutela sono più ristrette e non collegate tra loro. Si potrebbe quindi ipotizzare una possibile riconfigurazione della proposta di perimetrazione che, mediante l’unione delle tre zone, in coerenza con le motivazioni originarie, riconosca la specifica valenza di tipo paesaggistico dell’intero sistema. Infine, l’area della Pineta delle Motte, nella parte più a sud, non si appoggia ad elementi certi ed interessa porzioni di territorio parzialmente compromesse da interventi antropici. In questo caso la valutazione della Commissione potrebbe ridefinire la perimetrazione attestandola su elementi territoriali certi e stabili nel tempo escludendo dal vincolo le aree più compromesse”;

- nella medesima seduta il Comune di Mesola ha informato la Commissione che “si era già espresso all’epoca della proposta con una deliberazione di consiglio del 1976 che proponeva miglioramenti alla perimetrazione delle aree di vincolo evidenziati in una planimetria allegata alla stessa delibera. Dall’analisi svolta la perimetrazione evidenziata nella cartografia allegata alla deliberazione di consiglio comunale, appare più coerente con lo stato dei luoghi. In tale cartografia erano già escluse le aree interessate dagli insediamenti produttivi esistenti in fregio alla statale Romea, che sono attualmente inclusi nella porzione nord dell’area produttiva governata da un Piano per insediamenti produttivi (PIP) ulteriormente sviluppatosi negli anni seguenti. La cartografia utilizzata dalla Commissione Provinciale di Ferrara, IGM in scala 1: 25.000, non evidenziava tali edifici, i quali invece sono ben individuabili nella CTR in scala 1: 5.000 tratta dal volo 1977. La deliberazione del consiglio comunale del 1976 in sostanza prevedeva di applicare il vincolo alle sole zone effettivamente boscate, comprese alcune aree marginali non considerate dalla perimetrazione provinciale, escludendo le porzioni di territorio interessanti gli assi stradali e gli insediamenti produttivi e residenziali esistenti”;

- al termine della seduta, la Commissione, preso atto dei contenuti e dei contributi illustrati, ha concordato di effettuare un approfondimento istruttorio della documentazione cartografica e amministrativa prodotta dal Comune di Mesola e un sopralluogo al fine di formulare una proposta condivisa di perfezionamento della perimetrazione della Dichiarazione di notevole interesse pubblico;

- la Commissione riunitasi nella seduta del 27 settembre 2022, alla luce delle evidenze emerse dal sopralluogo e degli approfondimenti istruttori, come risulta dal verbale (Prot. 27/09/2022.0961091), sentiti i pareri favorevoli espressi dai membri della Commissione e dell’Amministrazione comunale di Mesola, ha convenuto all’unanimità di “approvare i seguenti elementi di perfezionamento della perimetrazione della Dichiarazione di notevole interesse pubblico:

- unire l’area 3 (il rettifilo di Viale Biverare), togliendo i due boschetti laterali di Dossone e Colucci, con l’area 4 (Boschetti del Gradizzo e di Santa Giustina);

- estendere l’area 4 a nord fino all’ansa del fiume Po;

- unire l’area 4 con l’area 5 (Torre dell’Abate) e con l’area 6 (Foresta Panfilia) fino a farne confinare il perimetro con quello dell’area 1 (Gran Bosco della Mesola);

- perimetrare l’area 7 (Pineta Motte del fondo) includendo il dosso posto a nord est ed escludendo le zone già insediate nella parte a sud-ovest”;

- al termine della medesima seduta la Commissione, ai sensi dell’art. 137 del D.Lgs. n. 42 del 2004, e dell’art. 71 della L.R. n. 24 del 2017, ha quindi deciso all’unanimità di:

“1. esprimere parere favorevole al perfezionamento della proposta di “Dichiarazione di notevole interesse pubblico del Gran Bosco della Mesola - Foresta Panfilia, Torre dell’Abate, Boschetti del Gradizzo e di Santa Giustina – Centro storico di Mesola – Viale delle Biverare – Pinete Motte del Fondo e della Ribaldesa, siti nei Comuni di Mesola, Goro e Codigoro (FE)”, ai sensi dell’art. 136, comma 1, lettere c) e d) del D.lgs. n. 42 del 2004, composta dalle seguenti aree così come sopra specificato:

1. Gran Bosco della Mesola,

2. Foresta Panfilia, Torre dell’Abate, Boschetti del Gradizzo e di Santa Giustina;

3. Centro storico di Mesola;

4. Viale delle Biverare;

5. Pinete Motte del Fondo e della Ribaldesa;

2. di allegare al presente verbale la documentazione descrittiva della Proposta, e in particolare:

- Allegato A – Descrizione delle peculiarità paesaggistiche dell’ambito di tutela;

- Allegato B - Descrizione dei confini;

- Tavola 1.1 - Delimitazione dell’area su base DBTR, visione d’insieme;

- Tavola 1.2 - Delimitazione dell’area su base satellitare, visione d’insieme;

- Tavola 2.1 - Delimitazione dell’area su base DBTR (Area1 Gran Bosco della Mesola);

- Tavola 2.2 - Delimitazione dell’area su base satellitare (Area1 Gran Bosco della Mesola);

- Tavola 3.1 - Delimitazione dell’area su base DBTR, (Area2 Foresta Panfilia, Torre dell’Abate, Boschetti del Gradizzo e di Santa Giustina);

- Tavola 3.2 - Delimitazione dell’area su base satellitare, (Area2 Foresta Panfilia, Torre dell’Abate, Boschetti del Gradizzo e di Santa Giustina);

- Tavola 4.1 - Delimitazione dell’area su base DBTR, (Area3 Centro storico di Mesola);

- Tavola 4.2 - Delimitazione dell’area su base satellitare, (Area3 Centro storico di Mesola);

- Tavola 4.3 - Delimitazione dell’area su base catastale, (Area3 Centro storico di Mesola);

- Tavola 5.1 - Delimitazione dell’area su base DBTR, (Area4 Viale delle Biverare);

- Tavola 5.2 - Delimitazione dell’area su base satellitare, (Area4 Viale delle Biverare);

- Tavola 6.1 - Delimitazione dell’area su base DBTR, (Area5 Pinete Motte del Fondo e della Ribaldesa);

- Tavola 6.2 - Delimitazione dell’area su base satellitare, (Area5 Pinete Motte del Fondo e della Ribaldesa);

- Tavola 6.3 - Delimitazione dell’area su base catastale, (Area5 Pinete Motte del Fondo e della Ribaldesa”.

Dato atto che:

- ai sensi dell’art. 139, comma 1, del Codice, con nota del 6/2/2023 (Prot. 06.02.2023.0108504.U) è stata data comunicazione della Proposta in oggetto ai comuni di Mesola, Goro e Codigoro (FE) ai fini della pubblicazione all’Albo Pretorio, alla Provincia di Ferrara e alla Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la Città Metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara al fine di dare opportuna informazione dell’avvenuta proposta attraverso i propri siti informatici;

- ai sensi dell’art. 139, comma 1, del Codice la Proposta di perfezionamento della dichiarazione di interesse pubblico è stata pubblicata per 90 (novanta) giorni a decorrere dal 7 febbraio 2023 all’Albo Pretorio del Comune di Mesola (n. 18504), dal 6 febbraio 2023 all’Albo Pretorio del Comune di Goro (n. 1032/2023), dal 6 febbraio 2023 all’Albo Pretorio del Comune di Codigoro (n. 2276) e depositata a disposizione del pubblico presso gli uffici degli stessi Comuni;

- ai sensi dell’art. 139, comma 2, del Codice, dell’avvenuta proposta e della sua pubblicazione è stata data notizia sui siti informatici della Regione e degli enti pubblici territoriali, che ai sensi dell’art. 32 della Legge del 18 giugno 2009, n. 69, esaurisce anche gli obblighi di pubblicazione sui quotidiani; in particolare la documentazione completa relativa alla Proposta in oggetto è stata pubblicata sul sito regionale ( https://territorio.regione.emilia-romagna.it/paesaggio/commissione-regionale-per-il-paesaggio-1/proposta-dichiarazione-bosco-della-mesola);

- ai sensi dell’art.139, comma 2, del Codice, dalla data del primo giorno di pubblicazione sono decorsi gli effetti di cui all’art. 146, comma 1, del Codice;

- ai sensi dell’art.139, comma 5, del Codice nei 30 (trenta) giorni successivi al termine della pubblicazione della Proposta, i Comuni, la Provincia, le associazioni portatrici di interessi diffusi e gli altri soggetti interessati hanno avuto facoltà di presentare alla Regione osservazioni e documenti;

- in tal periodo non è stata presentata alcuna osservazione alla proposta di tutela che, pertanto, si intende assentita così come formulata dalla Commissione nella seduta del 27 settembre 2022.

Ritenuto, per tutto quanto sopra specificato, di:

- approvare, sulla base della proposta della Commissione regionale per il paesaggio, ai sensi dell’art. 140, comma 1, del D.Lgs. 22 gennaio 2004, n. 42, e dell’art. 71, della L.R. n. 24 del 2017, il perfezionamento della Dichiarazione di notevole interesse pubblico del Gran Bosco della Mesola - Foresta Panfilia, Torre dell’Abate, Boschetti del Gradizzo e di Santa Giustina – Centro storico di Mesola – Viale delle Biverare – Pinete Motte del Fondo e della Ribaldesa, siti nei comuni di Mesola, Goro e Codigoro (FE)”, ai sensi dell’art. 136, comma 1, lettere c) e d) del D.lgs. n. 42 del 2004;

- allegare alla presente deliberazione la documentazione descrittiva della Dichiarazione, come approvata dalla Commissione nella seduta del 27 settembre 2022;

- rinviare la definizione delle prescrizioni d’uso previste dagli artt. 138, comma 1, ultima parte, e 140, comma 2, del Codice, relative al vincolo paesaggistico di cui si tratta al Comitato Tecnico Scientifico per l’adeguamento del PTPR al Codice dei beni culturali e del paesaggio;

- dare atto che l’approvazione della Dichiarazione di notevole interesse pubblico paesaggistico non esplica effetti retroattivi;

Dato atto che la documentazione completa relativa all’oggetto di cui si tratta è conservata agli atti dell’Area Pianificazione territoriale e urbanistica e tutela del paesaggio;

Visti:

- il D.lgs. 14 marzo 2013, n. 33 “Riordino della disciplina riguardante gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni” e ss.mm.ii., ed in particolare l’art. 26, comma 1;

- la L.R. 26 novembre 2001, n. 43 "Testo unico in materia di organizzazione e di rapporto di lavoro nella Regione Emilia-Romagna" e ss.mm.ii.;

Viste, inoltre, le proprie deliberazioni:

- n. 2416/2008 avente ad oggetto “Indirizzi in ordine alle relazioni organizzative e funzionali tra le strutture e sull’esercizio delle funzioni dirigenziali. Adempimenti conseguenti alla delibera 999/2008. Adeguamento e aggiornamento della delibera 450/2007” e ss.mm.ii. per quanto ancora applicabile;

- n. 468 del 10 aprile 2017 “Il sistema del controllo interno nella Regione Emilia-Romagna”;

- n. 324 del 7/3/2022, avente ad oggetto: “Disciplina organica in materia di organizzazione dell'Ente e gestione del personale”;

- n. 325 del 7/3/2022, avente ad oggetto: “Consolidamento e rafforzamento delle capacità amministrative: riorganizzazione dell'ente a seguito del nuovo modello di organizzazione e gestione del personale”;

- n. 426 del 21/3/2022, avente ad oggetto: “Riorganizzazione dell'ente a seguito del nuovo modello di organizzazione e gestione del personale. conferimento degli incarichi ai direttori generali e ai direttori di agenzia”;

- n. 380 del 13 marzo 2023 “Approvazione Piano Integrato delle Attività e dell'Organizzazione 2023-2025” e ss.mm.ii.;

- n. 474 del 27 marzo 2023 “Disciplina organica in materia di organizzazione dell'ente e gestione del personale. aggiornamenti in vigore dal 1 aprile 2023 a seguito dell'entrata in vigore del nuovo ordinamento professionale di cui al titolo III del CCNL funzioni locali 2019/2021 e del PIAO 2023/2025”;

Viste le determinazioni dirigenziali:

- n. 5615 del 25/3/2022 “Riorganizzazione della Direzione Generale Cura del Territorio e dell'Ambiente. istituzione aree di lavoro. conferimento incarichi dirigenziali e proroga incarichi di posizione organizzativa”;

- n.2335 del 9 febbraio 2022 “Direttiva di indirizzi interpretativi degli obblighi di pubblicazione previsti dal Decreto Legislativo n. 33 del 2013. Anno 2022”;

Dato atto che il Responsabile del procedimento ha dichiarato di non trovarsi in situazione di conflitto, anche potenziale, di interessi;

Dato atto dei pareri allegati;

Su proposta dell’Assessore alla Programmazione territoriale, Edilizia, Politiche abitative, Parchi e forestazione, Pari opportunità, Cooperazione internazionale allo sviluppo;

A voti unanimi e palesi

delibera

1. di approvare, per le motivazioni meglio specificate in premessa che qui si ritiene integralmente richiamata, il perfezionamento della Dichiarazione di notevole interesse pubblico del Gran Bosco della Mesola - Foresta Panfilia, Torre dell’Abate, Boschetti del Gradizzo e di Santa Giustina – Centro storico di Mesola – Viale delle Biverare – Pinete Motte del Fondo e della Ribaldesa, siti nei comuni di Mesola, Goro e Codigoro (FE), ai sensi dell’art. 136, comma 1, lettere c) e d) del D.lgs. n. 42 del 2004, del Codice, proposta dalla Commissione regionale per il paesaggio nella seduta del 27 settembre 2022, ai sensi dell’art. 140, comma 1, del D. Lgs. 22 gennaio 2004, n. 42, Codice dei beni culturali e del paesaggio, e dell’art. 71 della L.R. 21 dicembre 2017, n. 24;

2. di dare atto che la Dichiarazione di notevole interesse pubblico paesaggistico di cui al precedente punto 1) è composta dalla seguente documentazione, inserita su supporto informatico, quale parte sostanziale e integrante della presente deliberazione:

- Allegato A – Descrizione delle peculiarità paesaggistiche dell’ambito di tutela;

- Allegato B - Descrizione dei confini;

- Tav 1.1 - Tavola di insieme su base DBTR;

- Tav 1.2 - Tavola di insieme su base satellitare;

- Tav 2.1 - Delimitazione del Gran Bosco della Mesola su base DBTR;

- Tav 2.2 - Delimitazione del Gran Bosco della Mesola su base satellitare;

- Tav 3.1 - Delimitazione dell’area Foresta Panfilia, Torre dell’Abate, Boschetti del Gradizzo e di Santa Giustina su base DBTR;

- Tav 3.2 - Delimitazione dell’area Foresta Panfilia, Torre dell’Abate, Boschetti del Gradizzo e di Santa Giustina su base satellitare;

- Tav 4.1 - Delimitazione del Centro storico di Mesola su base DBTR;

- Tav 4.2 - Delimitazione del Centro storico di Mesola su base satellitare;

- Tav 4.3 - Delimitazione del Centro storico di Mesola su base catastale;

- Tav 5.1 - Delimitazione del Viale delle Biverare su base DBTR;

- Tav 5.2 - Delimitazione del Viale delle Biverare su base satellitare;

- Tav 6.1 - Delimitazione delle Pinete Motte del Fondo e della Ribaldesa su base DBTR;

- Tav 6.2 - Delimitazione delle Pinete Motte del Fondo e della Ribaldesa su base satellitare;

- Tav 6.3 - Delimitazione delle Pinete Motte del Fondo e della Ribaldesa su base catastale;

3. di rinviare la definizione delle prescrizioni d’uso previste dagli artt. 138, comma 1, ultima parte, e 140, comma 2, del Codice, relative al vincolo paesaggistico di cui si tratta al Comitato Tecnico Scientifico per l’adeguamento del PTPR al Codice dei beni culturali e del paesaggio;

4. di dare atto che l’approvazione della dichiarazione di notevole interesse pubblico paesaggistico di cui si tratta non esplica effetti retroattivi;

5. di dare atto che, ai sensi dell’art. 140, comma 2, del D. Lgs. n. 42/2004, e dell’art. 71, della L. R. 21 dicembre 2017, n. 24, la dichiarazione di notevole interesse pubblico paesaggistico di cui al punto 1), costituisce parte integrante degli strumenti di pianificazione territoriale paesaggistica dell’area interessata;

6. di disporre, ai fini della conoscibilità della dichiarazione di notevole interesse pubblico paesaggistico, la pubblicazione della presente deliberazione, ai sensi e per gli effetti dell’art. 140, comma 3, del D. Lgs. n. 42 del 22 gennaio 2004, sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana e nel Bollettino Ufficiale della Regione Emilia-Romagna Telematico;

7. di invitare, sempre ai fini della conoscibilità della dichiarazione di notevole interesse pubblico, i Sindaci dei comuni di Mesola, Goro e Codigoro ad affiggere ai rispettivi Albi Pretori copia della Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana contenente la presente deliberazione per un periodo di 90 giorni, ai sensi dell’art. 140, comma 4, del D.Lgs. n.42 del 22 gennaio 2004. I comuni, inoltre, dovranno tenere a disposizione, presso i propri uffici, copia della dichiarazione e delle relative planimetrie per la libera visione al pubblico, come previsto dallo stesso art. 140, comma 4, del D.Lgs. n. 42 del 22 gennaio 2004;

8. di inviare, per opportuna conoscenza, la presente deliberazione ai comuni di Mesola, Goro e Codigoro, alla Provincia di Ferrara, e alla Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la Città Metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara;

9. di dare atto infine che, per quanto previsto in materia di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni, si provvederà ai sensi delle disposizioni normative e amministrative richiamate in parte narrativa.

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