n.370 del 18.11.2019 (Parte Seconda)
Approvazione del Documento "Allegato 2 - Organizzazione di Protezione civile e elementi conoscitivi del territorio" della Regione Emilia-Romagna - Programma nazionale di soccorso per il rischio sismico (Direttiva PCM 14 gennaio 2014)
LA GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA
Visti:
- la legge 24 febbraio 1992, n. 225 “Istituzione del Servizio nazionale di protezione civile” e successive modifiche;
- il D.Lgs 31/3/1998, n. 112, concernente il “Conferimento di funzioni e compiti amministrativi dello Stato alle Regioni ed agli Enti locali in attuazione del capo I della L. 15/3/ 1997, n. 59”;
- la Direttiva del Presidente del Consiglio dei Ministri del 3/12/2008, recante “Indirizzi operativi per la gestione delle emergenze”;
- il decreto legislativo del 2 gennaio 2018 n. 1 “Codice della protezione civile” e, in particolare:
- l’art. 9, Funzioni del Prefetto nell’ambito del Servizio nazionale della protezione civile, che dispone (comma 1b) che in occasione di eventi emergenziali di cui all’articolo 7, ovvero della loro imminenza, il Prefetto, nel limite della propria competenza territoriale “assume, nell’immediatezza dell’evento in raccordo con il Presidente della giunta regionale e coordinandosi con la struttura regionale di protezione civile, la direzione unitaria di tutti i servizi di emergenza da attivare a livello provinciale, curando l’attuazione del piano provinciale di protezione civile...”;
- l’art. 11, Funzioni delle Regioni e disciplina delle funzioni delle città metropolitane e delle province in qualità di enti di area vasta nell’ambito del Servizio nazionale della protezione civile;
- l’art. 15, Direttive del Presidente del Consiglio dei ministri e conseguenti indicazioni operative, che riporta (comma 5): “Fino alla pubblicazione delle direttive adottate ai sensi del presente decreto, o fino ai termini eventualmente in esse indicati, restano in vigore le direttive e gli altri provvedimenti adottati ai sensi della previgente normativa in materia di protezione civile;
- l’art. 50, Norme transitorie e finali, che dispongono: “1. Fino all’adozione dei provvedimenti attuativi previsti dal presente decreto, continuano a trovare applicazione le disposizioni previgenti. 2. Le disposizioni di cui al presente decreto si applicano alle attività, deliberazioni, atti e provvedimenti posti in essere o emanati successivamente alla data della sua entrata in vigore. …".
Vista, in particolare, la Direttiva del Presidente del Consiglio dei Ministri 14/1/2014 “Programma nazionale di soccorso per il rischio sismico”, pubblicata sulla G.U. n. 79 del 4/4/2014, che individua, tra l’altro, gli indirizzi per la predisposizione delle pianificazioni d’emergenza, per quanto di competenza, delle Componenti e delle Strutture operative del Servizio nazionale della protezione civile, tra cui le Regioni, al fine di perseguire gli obiettivi del coordinamento e della direzione unitaria dell’intervento delle medesime, a fronte di eventi sismici di rilievo nazionale di cui all’art. art. 7, comma 1, lettera c, del D.Lgs del 2/1/2018 n. 1;
Atteso che la citata Direttiva P.C.M. del 14/1/2014 dispone, tra l’altro:
- al punto 2. Piani nazionali di emergenza:
- “A livello nazionale, ai sensi dell’art. 5, comma 2, del decreto-legge 7 settembre 2001, n. 343, convertito, con modificazioni, dalla legge 9/11/2001, n. 401, devono essere predisposti i Piani per l’attuazione delle misure di emergenza (di seguito Piani nazionali) in caso di eventi sismici calamitosi di cui all’art. 2, comma 1, lettera c, della legge 24/2/1992, n. 225 e s.m.i.
- I Piani nazionali per rischio sismico si compongono di una prima parte, che definisce la Struttura organizzativa nazionale, e di una seconda parte, che riporta l’Organizzazione di protezione civile e gli elementi conoscitivi del territorio, definiti su scala regionale.”
- Le Regioni devono fornire gli elementi conoscitivi del proprio territorio secondo lo schema di cui all’allegato 2, in cui “sono previste sezioni riguardanti l’inquadramento del territorio regionale, la pericolosità dello stesso sulla base di quanto stabilito dall’Ordinanza del Presidente del Consiglio dei ministri del 28 aprile 2006, n. 3519, gli elementi conoscitivi, sia in termini di funzionalità che di vulnerabilità, delle infrastrutture e delle reti dei servizi essenziali, gli elementi di base del sistema di protezione civile del territorio regionale.”
- I dati conoscitivi degli aspetti organizzativi, infrastrutturali e strutturali delle singole realtà territoriali “devono essere georiferiti e forniti mediante formati compatibili con le più comuni piattaforme GIS”.
- “Al fine di configurare un sistema distribuito per l’interscambio e la condivisione dei dati tra i diversi soggetti del Servizio nazionale della protezione civile, è inoltre opportuno che gli stessi dati, assieme a quelli cartografici di base di pertinenza regionale, siano organizzati nell’ambito dei SIT regionali che, qualora compatibili, rendono disponibili al Dipartimento i dati anche tramite i servizi web standard previsti dalla Direttiva europea Inspire”.
- “Le Regioni e le Province Autonome assicurano con cadenza annuale l’aggiornamento dei documenti di propria competenza ovvero danno comunicazione di variazioni significative al Dipartimento della protezione civile ogniqualvolta verranno apportate modifiche.”
- al punto 4. Esercitazioni, formazione e comunicazione:
- Le Regioni “promuovono, altresì, opportuni percorsi formativi rivolti al personale chiamato a concorrere alla predisposizione e all’attuazione della pianificazione di emergenza di protezione civile appartenente alla Regione, agli enti locali, alle organizzazioni di volontariato nonché, anche previa intesa con le competenti Prefetture - UTG, alle strutture operative statuali presenti sui territori di competenza.”
Dato atto che:
- con DGR n. 1166 del 21 giugno 2004, è stato approvato il protocollo d’intesa sulle linee guida regionali per la pianificazione d’emergenza in materia di protezione civile ed il documento tecnico contenente le “Linee guida per la predisposizione dei piani di emergenza provinciali e comunali”;
Visto il Documento “Allegato 2 - Organizzazione di protezione civile e elementi conoscitivi del territorio” dell’Emilia-Romagna, di seguito denominato anche per brevità Documento Allegato 2, alla cui stesura hanno contribuito, anche in maniera significativa, referenti di numerose Direzioni della Giunta regionale ed Enti esterni in ragione delle specifiche competenze;
Considerato che il Documento Allegato 2, come previsto al punto 2 della Direttiva PCM del 14 gennaio 2014:
- è stato redatto di concerto con Prefetture–UTG, ANCI e UPI della regione Emilia-Romagna, raccogliendone contributi ed osservazioni, e che detti UTG hanno altresì comunicato la loro condivisione alla stesura finale del Documento;
- è stato inviato al Dipartimento di protezione civile in data 14 dicembre 2018 per l’acquisizione dell’intesa;
- ha conseguito in data 28 febbraio 2019 l’intesa del Dipartimento di protezione civile, che ha altresì provveduto alla contestuale diffusione della documentazione al Comitato operativo della protezione civile, anche per la redazione di specifici piani di settore dei componenti il Comitato stesso;
Preso atto che l’attività, ai fini della redazione del Documento Allegato 2, è stata svolta tenendo conto di:
- L.R. n. 1 del 7 febbraio 2005 e ss.mm.ii., inerente “Norme in materia di protezione civile e volontariato. Istituzione dell’Agenzia regionale di protezione civile”;
- L.R. n. 19 del 30 ottobre 2008 e ss.mm.ii., inerente “Norme per la riduzione del rischio sismico”;
- Propria deliberazione n. 1661 del 2/11/2009 “Approvazione elenco categorie di edifici di interesse strategico e opere infrastrutturali la cui funzionalità durante gli eventi sismici assume rilievo fondamentale per le finalità di protezione civile ed elenco categorie di edifici e opere infrastrutturali che possono assumere rilevanza in relazione alle conseguenze di un eventuale collasso”;
- Propria deliberazione n. 728 del 21/5/2018 “Prime disposizioni in attuazione del decreto legislativo 2 gennaio 2018, n. 1 - Codice della protezione civile in materia di pianificazione dell’emergenza”;
- Propria deliberazione n. 1164 del 23/7/2018 “Aggiornamento della classificazione sismica di prima applicazione dei Comuni dell’Emilia-Romagna”;
- Propria deliberazione n. 1439 del 10/9/2018 “Approvazione del documento Indirizzi per la predisposizione dei piani comunali di protezione civile”;
Preso atto inoltre che con proprie deliberazioni:
- n. 314 del 31/3/2015 è stato approvato lo “Schema di Convenzione quadro quinquennale tra l’Agenzia regionale di protezione civile e l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia per il supporto in attività di protezione civile connesse al rischio sismico”;
- n. 532 del 16/4/2018 è stata approvata la “Convenzione-quadro triennale tra l'Agenzia regionale per la sicurezza territoriale e la protezione civile e l'Alma Mater Studiorum Università di Bologna - Centro Interdipartimentale di Ricerca Industriale - Edilizia e Costruzioni (CIRI-EC), per il supporto specialistico nelle attività tecnico-scientifiche inerenti il Programma nazionale di soccorso rischio sismico”;
- n. 686 del 14/5/2018 è stata approvata la “Convenzione quadro triennale tra l’Agenzia regionale per la sicurezza territoriale e la protezione civile e l’Università degli studi di Ferrara – Dipartimento di Ingegneria, per il supporto specialistico nelle attività tecnico-scientifiche finalizzate alla prevenzione, alla pianificazione e alla gestione delle emergenze relative al rischio sismico”;
- n. 1072 del 1/7/2019 è stata approvata la “Convenzione-quadro triennale tra l'Agenzia regionale per la sicurezza territoriale e la protezione civile e l’Università degli studi di Parma – Dipartimento di Ingegneria e Architettura” per il supporto specialistico nelle attività tecnico-scientifiche finalizzate alla prevenzione, alla pianificazione e alla gestione delle emergenze relative al rischio sismico;
Ritenuto di approvare il Documento denominato “Allegato 2 - Organizzazione di protezione civile e elementi conoscitivi del territorio”, redatto ai sensi della Direttiva PCM del 14 gennaio 2014 quale documento di indirizzo e coordinamento regionale per le attività di protezione civile inerenti il rischio sismico;
Ritenuto di stabilire che:
- le strutture della Giunta regionale intervengono nella gestione e nel superamento delle emergenze sismiche in Emilia-Romagna secondo il modello di intervento riportato nel Documento “Allegato 2 - Organizzazione di protezione civile e elementi conoscitivi del territorio”, descritto dettagliatamente nel paragrafo 4.1;
- il Documento “Allegato 2 - Organizzazione di protezione civile e elementi conoscitivi del territorio” costituisce lo stralcio rischio sismico del piano regionale di protezione civile;
- il Documento “Allegato 2 - Organizzazione di protezione civile e elementi conoscitivi del territorio” costituisce il riferimento per il concorso della Regione nella gestione e nel superamento degli eventi sismici anche di tipo a) e b), di cui all’art. 7 del decreto legislativo del 2 gennaio 2018 n. 1;
- viene istituito nell’ambito del comitato dei Direttori, ai sensi dell’allegato A), punto 3.3, alla DGR 279/2016, un gruppo di lavoro permanente, i cui membri saranno designati dal comitato stesso e coordinato dal Direttore dell’Agenzia regionale per la sicurezza territoriale e la protezione civile, per attuare materialmente quanto previsto nel Documento “Allegato 2 - Organizzazione di protezione civile e elementi conoscitivi del territorio”, ed in particolare per quanto attiene la struttura organizzativa della Regione Emilia-Romagna;
- al fine di assicurare il concorso e l’impiego razionale e coordinato del Documento stesso, tutte le componenti e le strutture operative regionali interessate garantiscono l’aggiornamento, almeno annuale, dei dati di propria competenza e lo scambio continuo e reciproco delle informazioni, avviando un flusso comunicativo con la competente Agenzia per la sicurezza territoriale e la protezione civile;
- l'applicativo WebGIS Moka Programma nazionale soccorso rischio sismico, sviluppato in coerenza con l’Allegato 2, costituisce strumento per la rappresentazione, la condivisione e la prima analisi dei dati conoscitivi del territorio e dei dati relativi all’organizzazione di protezione civile dell’Emilia-Romagna, da aggiornare e sviluppare opportunamente per il supporto nella gestione del rischio sismico;
Ritenuto inoltre:
- di individuare la sede DICOMAC a servizio dell’area centro orientale della regione Emilia-Romagna nell’edificio in viale della Fiera n. 8 di Bologna, al piano terreno;
- di garantire la pronta disponibilità in emergenza degli spazi, così come individuati e descritti nel Documento Allegato 2, dando mandato al Direttore pro tempore della Direzione Generale Risorse Europa Innovazione Istituzioni, attraverso il Servizio Patrimonio, di sviluppare un piano di delocalizzazione delle risorse ospitate ordinariamente in detti spazi;
Evidenziato che a seguito dell’entrata in vigore del Documento Allegato 2, considerata anche la più recente normativa nazionale e regionale in materia, viene annullata la propria deliberazione n. 1166 del 21 giugno 2004 “Approvazione del protocollo di intesa e delle linee guida regionali per la pianificazione di emergenza in materia di protezione civile” per quanto attiene il paragrafo 5.2 “Rischio sismico” delle “Linee guida per la predisposizione dei piani di emergenza provinciali e comunali”, allegate alla medesima deliberazione;
Visto il D.Lgs. 14 marzo 2013, n. 33 “Riordino della disciplina riguardante gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle Pubbliche Amministrazioni” e ss.mm.ii.;
Viste inoltre le proprie deliberazioni:
- n. 2416/2008: “Indirizzi in ordine alle relazioni organizzative e funzionali tra le strutture e sull’esercizio delle funzioni dirigenziali. Adeguamenti conseguenti alla delibera 999/2008. Adeguamento e aggiornamento della delibera 450/2007” e ss.mm.ii., per quanto applicabile;
- n. 270/2016: "Attuazione prima fase della riorganizzazione avviata con delibera 2189/2015";
- n. 622/2016: "Attuazione seconda fase della riorganizzazione avviata con delibera 2189/2015";
- n. 1107/2016: “Integrazione delle declaratorie delle strutture organizzative della Giunta regionale a seguito dell’implementazione della seconda fase della riorganizzazione avviata con delibera 2189/2015”;
- n. 468/2017: “Il sistema dei controlli interni nella Regione Emilia-Romagna”;
- n. 122/2019: “Approvazione piano triennale di prevenzione della corruzione 2019-2021”;
- n. 56/2016 con cui sono stati conferiti all’Ing. Paolo Ferrecchi, l’incarico di Direttore Generale del Dipartimento “Cura del territorio dell’ambiente” e al Dott. Francesco Raphael Frieri l’incarico di Direttore Generale del Dipartimento “Risorse, Europa, Innovazione e Istituzioni” fino al 30 giugno 2020;
- n. 1129/2017 con cui è stato rinnovato al Dott. Maurizio Mainetti, fino al 31 dicembre 2020, l’incarico di Direttore dell’Agenzia regionale per la sicurezza territoriale e la protezione civile;
Dato atto che il responsabile del procedimento ha dichiarato di non trovarsi in situazione di conflitto, anche potenziale di interessi;
Dato atto dei pareri allegati;
Su proposta dell’Assessore alla Sicurezza Territoriale, Difesa del Suolo e della Costa, Protezione Civile, Politiche ambientali e della montagna e dell’Assessore al Bilancio, Riordino istituzionale, Risorse umane e pari opportunità;
A voti unanimi e palesi
delibera
Per le motivazioni indicate in premessa, che qui si intendono integralmente riportate:
1. di approvare il Documento denominato « Allegato 2 - Organizzazione di protezione civile e elementi conoscitivi del territorio » - Programma nazionale di soccorso per il rischio sismico (Direttiva PCM 14 gennaio 2014) quale documento di indirizzo e coordinamento regionale per le attività di protezione civile inerenti il rischio sismico, che costituisce parte integrante e sostanziale della presente deliberazione, ed è composto da:
- relazione, che, in premessa, indica la strutturazione del Documento Allegato 2;
- n. 12 Allegati cartografici e documento descrittivo degli stessi Allegati;
2. di stabilire che:
- le strutture della Giunta regionale intervengono nella gestione e nel superamento delle emergenze sismiche in Emilia-Romagna secondo il modello di intervento riportato nel Documento “Allegato 2 - Organizzazione di protezione civile e elementi conoscitivi del territorio”;
- il Documento “Allegato 2 - Organizzazione di protezione civile e elementi conoscitivi del territorio” costituisce lo stralcio rischio sismico del piano regionale di protezione civile;
- il Documento “Allegato 2 - Organizzazione di protezione civile e elementi conoscitivi del territorio” costituisce il riferimento per il concorso della Regione nella gestione e nel superamento degli eventi sismici anche di tipo a) e b), di cui all’art. 7 del decreto legislativo del 2 gennaio 2018 n. 1;
- viene istituito nell’ambito del comitato dei Direttori, ai sensi dell’allegato A), punto 3.3, alla propria deliberazione n. 279/2016, un gruppo di lavoro permanente, i cui membri saranno designati dal comitato stesso e coordinato dal Direttore dell’Agenzia regionale per la sicurezza territoriale e la protezione civile, per attuare materialmente quanto previsto nel Documento “Allegato 2 - Organizzazione di protezione civile e elementi conoscitivi del territorio”, ed in particolare per quanto attiene la struttura organizzativa della Regione Emilia-Romagna;
- al fine di assicurare il concorso e l’impiego razionale e coordinato del Documento stesso, tutte le componenti e le strutture operative regionali interessate garantiscono l’aggiornamento, almeno annuale, dei dati di propria competenza e lo scambio continuo e reciproco delle informazioni, avviando un flusso comunicativo con la competente Agenzia per la sicurezza territoriale e la protezione civile;
- l'applicativo WebGIS Moka Programma nazionale soccorso rischio sismico, sviluppato in coerenza con l’Allegato 2, costituisce strumento per la rappresentazione, la condivisione e la prima analisi dei dati conoscitivi del territorio e dei dati relativi all’organizzazione di protezione civile dell’Emilia-Romagna, da aggiornare e sviluppare opportunamente per il supporto nella gestione del rischio sismico;
- di individuare la sede DICOMAC a servizio dell’area centro orientale della regione Emilia-Romagna nell’edificio in Viale della Fiera n. 8 di Bologna, al piano terreno;
- di garantire la pronta disponibilità in emergenza degli spazi, così come individuati e descritti nel documento Allegato 2, dando mandato al Direttore pro tempore della Direzione Generale Risorse Europa Innovazione Istituzioni, attraverso il Servizio Patrimonio, di sviluppare un piano di delocalizzazione delle risorse ospitate ordinariamente in detti spazi;
3. di disporre che l’entrata in vigore del documento di cui al punto 1 annulla la propria deliberazione n. 1166 del 21 giugno 2004 “Approvazione del protocollo di intesa e delle linee guida regionali per la pianificazione di emergenza in materia di protezione civile” per quanto attiene il paragrafo 5.2 “Rischio sismico” delle “Linee guida per la predisposizione dei piani di emergenza provinciali e comunali”, allegate alla medesima deliberazione;
4. di trasmettere la presente deliberazione al Dipartimento della Protezione Civile, agli Uffici Territoriali del Governo della regione Emilia-Romagna, a ANCI e UPI;
5. di dare atto che, per quanto previsto in materia di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni, si provvederà ai sensi delle disposizioni normative e amministrative richiamate in parte narrativa;
6. di disporre la pubblicazione del presente provvedimento e dei relativi allegati nel Bollettino Ufficiale della Regione Emilia-Romagna Telematico.