n.41 del 07.02.2014 (Parte Seconda)

Pubblicazione dei risultati scientifici dell’accordo di collaborazione di ricerca tra il Presidente della Regione Emilia-Romagna in qualità di Commissario delegato ed Alma Mater Studiorum Università di Bologna - Dipartimento di Ingegneria Civile, Chimica, Ambientale e dei Materiali (DICAM) sul tema “La gestione delle macerie post sisma e il loro riciclaggio” e individuazione delle possibili destinazioni della terza ed ultima quota di macerie raccolte

IL PRESIDENTE

IN QUALITÀ DI COMMISSARIO DELEGATO

ai sensi dell’art. 1 comma 2 del D.L. n. 74/2012

convertito con modificazioni dalla Legge n. 122/2012

Visti:

- la legge 24 febbraio 1992, n. 225 e ss.mm.ii.;

- l’art. 8 della L.R. n.1 del 2005, recante “Norme in materia di protezione civile”;

- il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 21/5/2012 recante la dichiarazione dell’eccezionale rischio di compromissione degli interessi primari a causa degli eventi sismici che hanno colpito il territorio delle Regioni Emilia-Romagna, Lombardia e Veneto, ai sensi dell’art. 3, comma 1, del Decreto Legge 4/11/2002 n. 245, convertito con modificazioni dall’art. 1 della Legge 27/12/2002, n. 286;

- i Decreti del Presidente del Consiglio dei Ministri del 22 e 30 maggio con i quali è stato dichiarato lo stato d’emergenza in ordine agli eventi sismici che hanno colpito il territorio delle Province di Bologna, Modena, Ferrara, Reggio Emilia, Mantova e Rovigo, i giorni 20 e 29 maggio 2012 ed è stata disposta la delega al Capo del Dipartimento della Protezione Civile ad emanare ordinanze in deroga ad ogni disposizione vigente e nel rispetto dei principi generali dell’ordinamento giuridico;

- il Decreto legge 26/4/2013, n. 43 convertito, con modificazioni, dalla Legge 24/6/2013, n. 71, recante “Disposizioni urgenti per il rilancio dell'area industriale di Piombino, di contrasto ad emergenze ambientali, in favore delle zone terremotate del maggio 2012 e per accelerare la ricostruzione in Abruzzo e la realizzazione degli interventi per Expo 2015” con il quale è stato prorogato al 31/12/2014 lo stato di emergenza conseguente agli eventi sismici del 20 e 29 maggio 2012;

- il Decreto Legge 6/6/2012 n. 74 convertito, con modificazioni, dalla Legge 1/8/2012, n. 122, con il quale sono stati previsti interventi urgenti in favore delle popolazioni colpite dagli eventi sismici che hanno interessato il territorio delle Province di Bologna, Modena, Ferrara, Reggio Emilia, Mantova e Rovigo il 20 e 29 maggio 2012;

- l’articolo 10 del Decreto Legge 22.06.2012 n. 83, convertito dalla Legge 7/8/2012, n. 134, recante “misure urgenti per la crescita del paese”.

Considerato che, in ottemperanza a quanto previsto dall’art. 17 del D.L. 74/2012, convertito con la Legge n. 122/2012, si è provveduto alla progressiva emanazione di atti per la definizione delle procedure di gestione delle macerie e per la determinazione dei relativi costi;

Richiamate:

- la circolare n. 2 del 16 giugno 2012 che ha fornito le prime indicazioni per la gestione delle macerie in attuazione dell’art. 17 del D.L. 6 giugno 2012, n. 74;

- l’ordinanza n. 34 del 3 settembre 2012 recante “Determinazione delle modalità di monitoraggio delle attività di rimozione delle macerie, autorizzazione alla gestione delle attività ed alla copertura della spesa”;

- l’ordinanza n. 79 del 21 novembre 2012 recante “Individuazione delle possibili destinazioni della prima quota di macerie raccolte, determinazione del costo di gestione delle macerie, delle modalità di liquidazione e modalità di monitoraggio delle attività di rimozione e gestione delle macerie”;

- l’ordinanza n. 9 del 12 febbraio 2013 recante “Interventi provvisionali indifferibili ed urgenti di messa in sicurezza finalizzati a mitigare le conseguenze degli eventi sismici del 20 e del 29 maggio 2012, richiesti dai comuni, recepiti dalle pertinenti province e trasmessi al commissario delegato, ai sensi dell’ordinanza commissariale n. 17 del 2 agosto 2012. Rimodulazione e modifica del programma degli interventi delle ordinanze n. 18 del 3 agosto 2012, n. 55 del 10 ottobre 2012 e n. 2 del 15 gennaio 2013”;

- l’ordinanza n. 32 del 19 marzo 2013 recante “Interventi provvisionali indifferibili ed urgenti di messa in sicurezza finalizzati a mitigare le conseguenze degli eventi sismici del 20 e del 29 maggio 2012, richiesti dai comuni, recepiti dalle pertinenti province e trasmessi al commissario delegato, ai sensi dell’ordinanza commissariale n. 17 del 2 agosto 2012. Rimodulazione e modifica del programma degli interventi delle ordinanze n. 37 del 10 ottobre 2012, n.90 del 14 dicembre 2012, n. 9 del 12 febbraio 2013 e n. 16 del 15 febbraio 2013”;

- l’ordinanza n. 80 del 12 luglio 2013 recante “Individuazione delle possibili destinazioni della seconda quota di macerie raccolte, rideterminazione del costo di raccolta e trasporto delle macerie nel territorio gestito da Aimag s.p.a. e individuazione del termine ultimo per l’invio delle ordinanze sindacali di rimozione delle macerie”;

Preso atto che:

- la circolare n. 2 del 16 giugno 2012 ha segnalato l’opportunità, laddove possibile, che siano emesse disposizioni di tipo conservativo per tipologia di materiale al fine di favorire il trattamento specifico dei cumuli preparati, massimizzandone il recupero ed ha indicato che le frazioni di materiale derivanti dalla filiera degli inerti a seguito di operazioni di recupero, siano destinati prioritariamente alla realizzazione di opere pubbliche sulla base di accordi interistituzionali che ne prevedranno l’area di stoccaggio in attesa del loro riutilizzo, gli aspetti economici nonché la destinazione in coerenza con la normativa e gli usi consentiti;

- l’allegato 1 all’ordinanza 34 del 3 settembre 2012 ha previsto che “i costi relativi alle attività sperimentali di recupero necessarie all’ottenimento di MPS a partire dai rifiuti di cui alla presente ordinanza devono essere evidenziati e rendicontati a parte utilizzando lo schema precedentemente descritto. Solo per il materiale trattato a questo fine può essere riconosciuto un costo superiore a quello massimo di 50 euro per tonnellata e comunque fino ad un ammontare complessivo non superiore a 25.000 euro”;

- gli esiti della sperimentazione prevista dall’ordinanza 34 del 3 settembre 2012 ha evidenziato problemi anche di natura logistica, derivanti in particolare dalla mancanza di spazio negli impianti, che rendono tali tipologie di materiali non direttamente utilizzabili durante la prima fase emergenziale quale materiale per rilevati e che tale sperimentazione è stata svolta senza oneri aggiuntivi;

- l’ordinanza 79 del 21 novembre ha disposto la previsione di un’ulteriore specifica sperimentazione su un campione significativo di materiale volta a valutare la possibilità di ottenimento di MPS utilizzando materiale derivante unicamente da demolizioni selettive dei fabbricati stimando un costo massimo per la sperimentazione pari a 25.000 euro utilizzando le risorse di pari importo già riservate a tal fine e non utilizzate nell’ambito della sperimentazione effettuata;

- si è proceduto a tal fine ad approvare con il decreto n. 417 del 29 maggio 2013 un accordo di collaborazione di ricerca tra il Presidente della Regione Emilia-Romagna in qualità di commissario delegato ai sensi dell’art. 1, comma 2 del D.L. 74/2012 ed Alma Mater Studiorum Università di Bologna - Dipartimento di Ingegneria Civile, Chimica, Ambientale e dei Materiali (DICAM) sul tema “La gestione delle macerie post sisma e il loro riciclaggio”;

Considerato inoltre che:

- tale accordo prevede tra le attività di ricerca l’esecuzione delle attività relative all’individuazione di tipologie distinte di demolizione, alla redazione di linee guida utili per le demolizioni selettive e alla definizione delle modalità di raccolta e di trattamento degli inerti di demolizione, la valutazione tecnica ed economica dei diversi ambiti di utilizzo a fine uso degli inerti;

- in data 20 dicembre 2013 è stato registrato agli atti con prot. n. CR.2013.0032792 un documento relativo alle attività succitate contenente in particolare indicazioni relative alle best practices da adottare durante le fasi di demolizione selettiva, ai risultati delle analisi di laboratorio effettuate, alla definizione delle modalità di trattamento delle macerie derivanti dalle demolizioni selettive, alla valutazione di ambiti di utilizzo degli inerti riciclati e alla quantificazione dei costi di trattamento e di smaltimento dei rifiuti inerti;

- in tale documento, sulla base degli esiti della sperimentazione e delle conseguenti valutazioni tecniche, economiche ed ambientali viene suggerito “di impiegare le macerie già presenti nelle discariche nonché le altre che verranno a prodursi successivamente dalle prossime demolizioni, per la copertura delle discariche” tenendo conto anche della disponibilità di volumetrie da destinarsi, nel territorio regionale, alla copertura finale delle discariche;

Preso atto che, in base a quanto disposto dall’ordinanza 80/2013, con nota n. CR.2013.0016521 del 1 agosto 2013 è stato comunicato ai gestori degli impianti il raggiungimento della quota di 460.000 tonnellate di macerie raccolte e che per le macerie conferite agli impianti di prima destinazione delle macerie a partire dall’8 agosto 2013 sono riprese le attività di stoccaggio temporaneo;

Valutate:

- la necessità di liberare le aree di stoccaggio temporaneo al fine di garantire la normale operatività degli impianti di prima destinazione del rifiuto individuate nell’allegato 1 alla circolare 2/2012;

- la disponibilità volumetrica ad utilizzare il materiale derivante dalle macerie attualmente stoccato all’interno degli impianti di prima destinazione quale materiale utile per la copertura finale dei siti anche in relazione all’adeguamento delle autorizzazioni per le coperture di discarica effettuate o in via di effettuazione da parte delle Province competenti che permette attualmente l’utilizzo del quantitativo complessivo di macerie previste prodotte nell’area del cratere sismico;

- l’opportunità di minimizzare la movimentazione del materiale, di ottimizzare i costi e di conseguire un vantaggio ambientale evitando di utilizzare materiale naturale di maggior pregio ambientale per le attività di copertura diurna, copertura di cella e per quelle legate alla gestione della viabilità interna delle discariche;

- la sperimentazione effettuata nell’ambito dell’accordo di collaborazione di ricerca tra il Presidente della Regione Emilia-Romagna in qualità di commissario delegato ed Alma Mater Studiorum Università di Bologna - Dipartimento di Ingegneria Civile, Chimica, Ambientale e dei Materiali (DICAM) sul tema “La gestione delle macerie post sisma e il loro riciclaggio” che suggerisce come destinazione ottimale delle macerie già presenti nelle discariche e di quelle che saranno generate dalle prossime demolizioni, l’impiego di tale materiale per la copertura delle discariche sulla base di valutazioni tecniche, economiche ed ambientali;

Ritenuto opportuno:

- confermare quali destinazioni finali per l’intero quantitativo di macerie previsto oltre alle 460.000 tonnellate disciplinate dall’ordinanza 80/2013 e attualmente stoccate negli impianti di prima destinazione, il recupero per copertura delle discariche quali la copertura diurna, copertura di cella e la gestione della viabilità interna delle discariche, a smaltimento in via residuale e a recupero attraverso vendita del materiale derivante dalle operazioni di selezione delle macerie ad impianti di recupero;

- confermare pertanto i costi di gestione delle macerie disposti dall’allegato 1 all’ordinanza 79 del 21 novembre 2012 per le destinazioni succitate;

- rendere pubblici i risultati dell’accordo di collaborazione di ricerca tra il Presidente della Regione Emilia-Romagna in qualità di commissario delegato e il DICAM sul tema “La gestione delle macerie post sisma e il loro riciclaggio” allegati al presente atto quale parte integrante;

Evidenziato che il presente provvedimento ha effetto nei territori dei Comuni emiliano-romagnoli interessati dagli eventi sismici che hanno colpito la Regione Emilia-Romagna a partire dal 20 maggio 2012 individuati dal Decreto del Ministro dell’Economia e delle Finanze 1 giugno 2012;

DISPONE

  1. l’individuazione, quali possibili destinazioni finali dell’intero quantitativo di macerie derivanti dal terremoto, del recupero a copertura delle discariche, dello smaltimento in via residuale e del recupero attraverso vendita del materiale derivante dalle operazioni di selezione ad impianti di recupero;
  2. di rendere disponibili i risultati scientifici dell’accordo di collaborazione di ricerca tra il Presidente della Regione Emilia-Romagna in qualità di commissario delegato ed Alma Mater Studiorum Università di Bologna - Dipartimento di Ingegneria Civile, Chimica, Ambientale e dei Materiali (DICAM) sul tema “La gestione delle macerie post sisma e il loro riciclaggio” allegati al presente atto quale parte integrante;
  3. la pubblicazione per estratto della presente ordinanza e del suo allegato nel Bollettino Ufficiale Telematico della Regione Emilia-Romagna (BURERT).

Bologna, 6 febbraio 2014

Il Commissario Delegato 

Vasco Errani 

Valuta il sito

Non hai trovato quello che cerchi ?

Piè di pagina