n.375 del 15.12.2016 (Parte Seconda)
Parere in merito al "Progetto di variante ai piani stralcio del bacino idrografico del Fiume Reno finalizzata al coordinamento tra tali piani e il piano gestione rischio alluvioni (PGRA)" adottato dal Comitato istituzionale dell'Autorità di Bacino del Reno con deliberazione n. 1/2 del 27/04/2016
LA GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA
Visti:
- la Direttiva 2007/60/CE del 23 ottobre 2007 “Relativa alla valutazione e alla gestione dei rischi di alluvioni”;
- il Decreto Legislativo 3 aprile 2006, n. 152, "Norme in materia ambientale";
- la Legge 28 dicembre 2015, n. 221 “Disposizioni in materia ambientale per promuovere misure di green economy e per il contenimento dell’uso eccessivo di risorse naturali” ed in particolare l’art. 51 “Norme in materia di Autorità di bacino”;
- il Decreto Legislativo 23 febbraio 2010, n. 49, “Attuazione della Direttiva 2007/60/CE relativa alla valutazione e alla gestione dei rischi di alluvioni”;
- il Decreto Legislativo 10 dicembre 2010, n. 219, recante “Attuazione della direttiva 2008/105/CE relativa a standard di qualità ambientale nel settore della politica delle acque, recante modifica e successiva abrogazione delle direttive 82/176/CEE, 83/513/CEE, 84/156/CEE, 84/491/CEE, 86/280/CEE, nonché modifica della direttiva 2000/60/CE e recepimento della direttiva 2009/90/CE che stabilisce, conformemente alla direttiva 2000/60/CE, specifiche tecniche per l'analisi chimica e il monitoraggio dello stato delle acque”;
- il Piano Stralcio per il sistema idraulico Navile - Savena Abbandonato, adottato dal Comitato Istituzionale dell’Autorità di Bacino con deliberazione n. 2/1 del 28/9/1999 e approvato con propria deliberazione n. 129 del 8/2/2000;
- il Piano Stralcio per l'Assetto Idrogeologico, adottato dal Comitato Istituzionale dell’Autorità di Bacino con deliberazione n. 1/1 del 6/12/2002 e approvato per il territorio di competenza con propria deliberazione n. 567 del 7/4/2003;
- il Piano Stralcio per il bacino del torrente Samoggia - Aggiornamento 2007, adottato dal Comitato Istituzionale dell’Autorità di Bacino con deliberazione n. 1/1 del 23/4/2008 e approvato con propria deliberazione n. 1925 del 17/11/2008;
- il Piano Stralcio per il bacino del torrente Senio - Revisione generale, adottato dal Comitato Istituzionale dell’Autorità di Bacino con deliberazione n. 2/3 del 17/12/2009 e approvato per il territorio di competenza con propria deliberazione n. 1540 del 18/10/2010;
Preso atto che:
- il Comitato Istituzionale integrato dell'Autorità di Bacino del fiume Arno con Deliberazione n. 231 del 17 dicembre 2015, ha adottato il Piano di Gestione del Rischio di Alluvioni del Distretto Idrografico dell’Appennino Settentrionale, in attuazione della Direttiva 2007/60/CE e in conformità dell’art. 7, comma 8, del D.lgs. n. 49/2010;
- il Comitato Istituzionale integrato dell'Autorità di Bacino del fiume Arno con deliberazione n. 235 del 3 marzo 2016, ha approvato il Piano di Gestione del Rischio di Alluvioni del Distretto Idrografico dell’Appennino Settentrionale (in seguito PGRA), ai sensi dell’art. 4, comma 3, del D.lgs. n. 219/2010;
- il PGRA è articolato in diversi Piani realizzati dalle “Unit of Management” del Distretto, che per la Regione Emilia-Romagna sono l’Autorità di bacino del Reno, l’Autorità dei Bacini Regionali Romagnoli e l’Autorità di Bacino Interregionale Marecchia-Conca, così come definito dall’art. 64 del D.lgs. 152/2006 vigente al momento dell’adozione della suddetta deliberazione;
Rilevato che:
- l’art. 51 della L. 221/2015 dispone che dalla data di adozione del decreto previsto dall’art. 63 del D.Lgs. n. 152/2006 le Autorità di bacino di cui alla L. n. 183/1989 sono soppresse e in fase di prima attuazione, dalla data di entrata in vigore della medesima legge n. 221/2015, le funzioni di Autorità di bacino distrettuale di cui al D.Lgs. n. 152/2006 sono esercitate dalle Autorità di bacino di rilievo nazionale di cui all’art. 4 del D.lgs. n. 219/2010, che a tale fine si avvalgono delle strutture, del personale, dei beni e delle risorse strumentali delle Autorità di bacino regionali e interregionali comprese nel proprio distretto;
- il comma 5 dell’art. 51 della L. 221/2015, che sostituisce l’art. 64 del D.lgs. 152/2006, modifica i distretti idrografici e ne ridefinisce il territorio, attribuendo al Distretto del Fiume Po il territorio dell’Autorità di bacino del Reno, dell’Autorità dei Bacini Regionali Romagnoli e dell’Autorità di Bacino Interregionale Marecchia-Conca, che in precedenza erano ricomprese nel Distretto dell’Appennino Settentrionale;
- il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, con nota del Direttore Generale per la salvaguardia del territorio e delle acque del 10/3/2016 (Prot. 4570/2016), ha precisato che alla luce di quanto previsto dal suddetto art. 51 della Legge n. 221/2015 le Autorità di bacino regionali e interregionali, laddove esistenti, devono continuare a operare per garantire il corretto esercizio delle funzioni ad esse attribuite, anche per quanto riguarda l’aggiornamento dei piani stralcio ovvero l’espressione di pareri di competenza, perseguendo nel contempo il massimo coordinamento con le Autorità di bacino di rilievo nazionale;
- il comma 3 dell’art. 68 del D.Lgs. 152/2006 dispone che le Regioni convochino una Conferenza programmatica articolata per sezioni provinciali o per altro ambito territoriale deliberato dalle Regioni stesse, cui partecipano province e comuni interessati al fine di esprimere un parere sulla coerenza tra pianificazione di distretto e pianificazione territoriale dei Progetti di variante ai PAI;
Visti pertanto:
- la legge 18 maggio 1989 n. 183, recante “Norme per il riassetto organizzativo e funzionale della difesa del suolo” (ora abrogata dall’art. 175, comma 1, lett. l del D. lgs. 3 aprile 2006, n. 152);
- il Decreto del Presidente della Repubblica 1 giugno 1998, recante ”Approvazione della perimetrazione del bacino idrografico del fiume Reno”;
Premesso che l'Autorità di Bacino del Reno:
- con deliberazione n. 1/2 del 27/04/2016 del Comitato Istituzionale ha adottato il “Progetto di Variante ai Piani Stralcio del bacino idrografico del Fiume Reno finalizzata al coordinamento tra tali Piani e il Piano Gestione Rischio Alluvioni (PGRA) - Integrazioni alle Norme e alle Tavole dei seguenti piani:
- Piano Stralcio per il bacino del torrente Samoggia - Aggiornamento 2007;
- Piano Stralcio per l'Assetto Idrogeologico;
- Piano Stralcio per il sistema idraulico Navile - Savena Abbandonato;
- Piano Stralcio per il bacino del torrente Senio - Revisione generale”
- di seguito denominato Progetto di variante;
- ha dato notizia dell'avvenuta adozione del Progetto di variante nella Gazzetta Ufficiale, serie generale, n. 131 del 7/6/2016, nel Bollettino Ufficiale della Regione Emilia-Romagna (Parte Seconda) n. 163 del 1/6/2016, nel Bollettino Ufficiale della Regione Toscana n. 22m del 1/6/2016, nonché sui siti istituzionali dell’Autorità di Bacino e della Regione;
- ha trasmesso il Progetto di variante perché fosse sottoposto a consultazione e ad eventuali osservazioni a Regioni e Province del bacino per le rispettive parti di competenza territoriale; in particolare alla Regione Emilia-Romagna, Servizio Difesa del Suolo, della Costa e Bonifica (con lettera prot. n. AR/2016/0703 del 23/6/2016), alla Città Metropolitana di Bologna, settore pianificazione territoriale, alla Provincia di Ferrara, settore pianificazione territoriale e turismo, alla Provincia di Modena, servizio pianificazione urbanistica territoriale e cartografica, alla Provincia di Ravenna, servizio pianificazione territoriale;
Constatato che il Progetto di variante è costituito dai seguenti elaborati:
- Relazione
- Norme integrative
- Tav. MP.0 -“Quadro d’unione tavole - Mappa di pericolosità delle aree potenzialmente interessate da alluvioni” in scala 1:200.000;
- “Mappe di pericolosità delle aree potenzialmente interessate da alluvioni” in scala 1:25.000: Tavole da MP1 a MP16.
Dato atto che:
- il Progetto di variante è stato sottoposto a consultazione e ad eventuali osservazioni nel periodo 8 giugno - 5 settembre 2016;
- sono pervenute alla Regione Emilia-Romagna, entro i termini previsti per la presentazione, 7 osservazioni, come di seguito specificato, con indicazione dei soggetti firmatari, del protocollo e della data assegnati:
Osservazione n. 1
Comune di San Giovanni in Persiceto (BO), email in data 24/8/2016, a firma di Silvia Manelli del Servizio Urbanistica
Prot. n. PG.2016.588179 del 26/8/2016
e successiva integrazione a firma del Dirigente dell’Area Governo del Territorio, Valerio Bonfiglioli, in data 16/9/2016
Prot. n. PG.2016.615405 in data 16/9/2016
Osservazione n. 2
Comune di Cotignola (RA), a firma del ViceSindaco Pier Luca Baldini, in data 27/8/2016
Prot. n. PG.2016.588623 del 29/8/2016
Osservazione n. 3
Comune di Ravenna, a firma del Dirigente dei Servizi Progettazione Urbanistica e Gestione Urbanistica, Valentino Natali, e del Dirigente del Servizio Geologico e Protezione Civile, Massimo Camprin, in data 30/8/2016
Prot. n. PG.2016.591853 del 31/8/2016
Osservazione n. 4
Comune di Imola (BO), a firma del Dirigente del Servizio Pianificazione, Edilizia privata e Ambiente, Michele zanelli, in data 30/8/2016
Prot. n. PG.2016.591877 del 31/8/2016
Osservazione n. 5
Comune di Molinella (BO), a firma del Dirigente IV Area, Angela Miceli, in data 2/9/2016
Prot. n. PG.2016.599311 del 6/9/2016
Osservazione n. 6
Città Metropolitana di Bologna, a firma del Responsabile del Servizio Pianificazione del territorio, Donatella Bartoli, inviata in data 5/9/2016
Prot. n. PG.2016.598842 del 6/9/2016
Osservazione n. 7
Comune di Calderara di Reno (BO), a firma del Responsabile del Servizio Pianificazione-Paesaggio-SIT-Servizi Amministrativi Emanuela Bison, in data 30/8/2016, pervenuta all’Autorità di bacino del Reno (prot. n. AR/2016/953 del 31/8/2016) e successivamente inoltrata da questa alla Regione
Prot. n. PG.2016.621610 del 21/9/2016
- è stata inoltre consegnata in occasione della Conferenza Programmatica del 13/10/2016 la seguente osservazione:
Osservazione n. 8
Comune di Medicina (BO), a firma del Responsabile dell’Ufficio tecnico, Vittorio Giogoli
Prot. n. PG.2016.666791 del 14/10/2016
- tali osservazioni sono state oggetto di istruttoria al fine dell’espressione regionale in merito, come riportato nell’Allegato A;
- il Direttore Generale Cura del Territorio e dell'Ambiente ha convocato, con nota prot. PG.2016.621130 del 20/09/2016, le Direzioni generali Agricoltura, caccia e pesca e Economia della conoscenza, del lavoro e dell’impresa, l’Agenzia regionale per la Sicurezza territoriale e la Protezione civile, nonché i propri Servizi direttamente interessati, per illustrare il Progetto di variante ed acquisire le valutazioni di rispettiva competenza necessarie alla formazione del parere regionale da proporre alla Conferenza programmatica, di cui al comma 3 dell’art. 68 del D.Lgs. 152/2006;
- il Servizio Difesa del Suolo, della Costa e Bonifica ha effettuato l’istruttoria del Progetto di variante ed ha predisposto il parere istruttorio regionale presentato nella suddetta Conferenza programmatica; tale parere, denominato “Parere in merito al “Progetto di Variante ai Piani Stralcio del bacino idrografico del Fiume Reno finalizzata al coordinamento tra tali Piani e il Piano Gestione Rischio Alluvioni (PGRA) - Integrazioni alle Norme e alle Tavole dei seguenti piani: Piano Stralcio per il bacino del torrente Samoggia - Aggiornamento 2007; Piano Stralcio per l'Assetto Idrogeologico; Piano Stralcio per il sistema idraulico Navile - Savena Abbandonato; Piano Stralcio per il bacino del torrente Senio - Revisione generale; adottato dal Comitato Istituzionale dell’Autorità di bacino del Reno con deliberazione n. 1/2 del 27/04/2016”, in seguito denominato parere istruttorio regionale, è riportato nell’Allegato B alla presente deliberazione;
- l'Assessore alla Difesa del suolo e della Costa, Protezione Civile, Politiche ambientali e della montagna, ha convocato la suddetta Conferenza programmatica il 13/10/2016 a Bologna (nota prot. PG.2016.643720 del 3/10/2016), in seduta unica per ambito sovra provinciale per le Province di Bologna, Ferrara, Modena e Ravenna, come previsto dalla propria deliberazione n. 1609 del 7/10/2016; tutti gli interventi dei presenti sono stati verbalizzati e il verbale è stato depositato agli atti presso il Servizio Difesa del Suolo, della Costa e Bonifica;
Rilevato che il Progetto di variante, adeguatamente illustrato nella Relazione e sintetizzato nel parere istruttorio regionale a cui si rimanda (Allegato B):
- riguarda il territorio regionale di competenza dell’Autorità di bacino del Reno, che corrisponde alla Città Metropolitana di Bologna e a parte delle Province di Ravenna, Modena e Ferrara;
- ha lo scopo precipuo di garantire il pieno coordinamento tra i contenuti conoscitivi risultanti dall’elaborazione del PGRA e quelli dei vigenti strumenti della pianificazione di bacino per l’assetto idrogeologico, secondo le disposizioni di cui all’art. 9 del D.Lgs. 49/2010, e, in particolare, di associare le specifiche disposizioni dei Piani Stralcio del bacino idrografico del Fiume Reno alle aree individuate nell’ambito degli elaborati del PGRA;
- attua, pertanto, le seguenti misure poste in carico all’Autorità di bacino dal PGRA:
- modifiche e integrazioni ai PAI: per le aree inondabili attualmente non individuate specificazione e attuazione di misure in funzione delle varie realtà territoriali (M24_2) - Ambito di applicazione. Corsi Naturali, Reticolo di bonifica, Costa;
- modifiche e integrazioni ai PAI: elaborazione norme di collegamento tra la pianificazione di bacino e le azioni di protezione civile (M24_3) - Ambito di applicazione. Corsi Naturali, Reticolo di bonifica, Costa;
- a tal fine contiene le Tavole “MP” in cui sono rappresentate le seguenti aree non già individuate e/o sottoposte a disciplina nei piani vigenti:
- varie aree per le inondazioni dovute ai corsi d’acqua naturali;
- le aree relative alla pericolosità di alluvioni dal reticolo di bonifica;
- le aree relative alla pericolosità di alluvioni da mare;
- su tali aree introduce i seguenti tre articoli normativi:
- il primo, “Contenuti e Finalità”, illustra i contenuti del nuovo Titolo relativo al coordinamento con il Piano di Gestione del Rischio di Alluvioni, richiamando gli scenari di riferimento dell’individuazione delle aree potenzialmente interessate da alluvioni, i fenomeni di inondazione considerati (ambiti) e fornendo il riferimento alle nuove tavole di piano, introdotte dal Progetto di Variante, alle quali si deve riferire la disciplina di questa nuova parte delle norme;
- il secondo indica la disciplina da applicarsi alle aree a diversa probabilità (P3, P2 e P1) di inondazione introdotte dalle Tavole MP;
- il terzo detta disposizioni relative alla sicurezza idraulica della costa;
Rilevato inoltre che la deliberazione di adozione n. 1/2 del 27/4/2016 del Comitato Istituzionale dell’Autorità di bacino, dalla data di pubblicazione sul Bollettino Ufficiale della notizia dell’avvenuta adozione del Progetto di variante, prevede che si applicano quali misure di salvaguardia le norme del Progetto di Variante di cui agli articoli sotto elencati:
- Piano Stralcio per il bacino del torrente Samoggia - aggiornamento 2007, art. 32;
- Piano Stralcio per l'Assetto Idrogeologico, artt. 28 e 29;
- Piano Stralcio per il sistema idraulico Navile - Savena Abbandonato, art. 12;
- Piano Stralcio per il bacino del torrente Senio - revisione generale, artt. 32 e 33;
Considerato che il Progetto di variante:
- si inserisce nel percorso tracciato dall’art. 7 del D.Lgs. 49/2010 in attuazione della Direttiva 2007/60/CE e nel quadro del D.Lgs. 152/2006, aggiornando e integrando il quadro conoscitivo e i contenuti dei due PAI vigenti e garantendo coordinamento e coerenza tra PGRA e PAI;
- si configura esso stesso come misura specifica di attuazione del PGRA, quindi, come passo necessario e dovuto già facente parte dell’insieme di azioni prioritarie individuate nel PGRA per la riduzione delle conseguenze negative derivanti dalle alluvioni per la vita umana, l’ambiente, il patrimonio culturale, i beni e le attività socio-economiche; costituisce, infatti, una prima attuazione delle misure di “modifiche e integrazione dei Piani Stralcio”, M24_2 e M24_3, previste dal PGRA;
Ritenuto di evidenziare, sulla base del parere istruttorio regionale (Allegato B), a cui si rimanda, e di quanto emerso nella Conferenza programmatica del 13/10/2016, quanto segue:
- la Regione, anche sulla base dei contributi emersi dai partecipanti alla Conferenza programmatica, prende atto della necessità di emanare disposizioni concernenti l’attuazione della pianificazione di bacino, coordinata con il PGRA, nel settore urbanistico in particolare per i nuovi ambiti “Reticolo secondario di pianura” e “Aree costiere marine”, in coordinamento con l’Autorità del distretto del fiume Po e in coerenza con quanto disposto dall’art. 65, comma 6, del D.lgs. 152/2006; tali disposizioni rappresenteranno lo sviluppo delle prime indicazioni per gli interventi urbanistici nel territorio del Bacino del Po già emanate con propria deliberazione n. 1300 del 1/8/2016;
- in riferimento al territorio definito “Aree omogenee di Influenza Ovest Reno e Nord Reno” nel PGRA del Distretto dell’Appennino settentrionale, si richiama quanto espresso in narrativa nella propria deliberazione n. 1704 del 24/10/2016, recante “Parere in merito al “Progetto di Variante al Piano stralcio per l’assetto idrogeologico del bacino del fiume Po (PAI) - Integrazioni all'Elaborato 7 (Norme di Attuazione) ed al Piano stralcio per l’assetto idrogeologico del Delta del fiume Po (PAI Delta) - Integrazioni all'Elaborato 5 (Norme di Attuazione)”, adottato dal Comitato Istituzionale dell’Autorità di bacino del fiume Po, con deliberazione n. 5 del 17/12/2015”, in cui si chiede all’Autorità di bacino del fiume Po, in qualità di Autorità di bacino distrettuale ai sensi dell’art. 51 della L. 221/2015, di assicurare il necessario coordinamento con le Varianti ai Piani Stralcio dei bacini del fiume Po e del fiume Reno finalizzate al coordinamento con il PGRA, per garantire un adeguato governo dei territori soggetti a esondazioni dei corsi d’acqua Reno e Samoggia nelle aree di pianura esterne ai corpi arginali, ricadenti nel bacino del fiume Po;
Preso atto che la Conferenza programmatica, come risulta dal verbale (depositato agli atti presso il Servizio Difesa del Suolo, della Costa e Bonifica della Regione), si è espressa favorevolmente sul Progetto di variante ed ha condiviso il parere istruttorio regionale (Allegato B), integrato sulla base di quanto emerso in Conferenza in merito alla necessità di emanare disposizioni regionali concernenti l’attuazione della pianificazione di bacino, coordinata con il PGRA, nel settore urbanistico;
Ritenuto opportuno esprimere le proprie valutazioni sulle osservazioni pervenute e trasmetterle all’Autorità di bacino per gli adempimenti di competenza, come riportato nell’Allegato A;
Vista la L.R. 26 novembre 2001, n. 43, “Testo unico in materia di organizzazione e di rapporti di lavoro nella regione Emilia-Romagna”;
Richiamate le proprie deliberazioni:
- n. 2416 del 29 dicembre 2008, "Indirizzi in ordine alle relazioni organizzative e funzionali tra le strutture e sull'esercizio delle funzioni dirigenziali. Adempimenti conseguenti alla delibera 999/2008. Adeguamento e aggiornamento della delibera n. 450/2007";
- n. 2189 del 21 dicembre 2015, “Linee di indirizzo per la riorganizzazione della macchina amministrativa regionale”;
- n. 56 del 25 gennaio 2016, “Affidamento degli incarichi di Direttore Generale della Giunta regionale, ai sensi della L.R. n. 43/2001”;
- n. 270 del 29 febbraio 2016, "Attuazione prima fase della riorganizzazione avviata con delibera 2189/2015";
- n. 622 del 28 aprile 2016, "Attuazione seconda fase della riorganizzazione avviata con delibera 2189/2015";
- n. 1107 del 11 luglio 2016, "Integrazione delle declaratorie delle strutture organizzative della Giunta Regionale a seguito dell'implementazione della seconda fase della riorganizzazione avviata con delibera 2189/2015";
Dato atto del parere allegato;
Su proposta dell'Assessore alla Difesa del suolo e della Costa, Protezione Civile, Politiche ambientali e della montagna, Paola Gazzolo,
A voti unanimi e palesi
delibera:
1. di prendere atto delle risultanze della Conferenza programmatica, tenutasi il 13/10/2016 (il cui verbale è depositato agli atti presso il Servizio Difesa del Suolo, della Costa e Bonifica della Regione), che ha condiviso il parere istruttorio regionale, riportato nell’Allegato B, con l’integrazione di cui in narrativa;
2. di esprimersi sulle osservazioni pervenute nei termini di cui all’Allegato A e di proporre all’Autorità di bacino di effettuare le modifiche che ne conseguono;
3. di precisare che i citati Allegati A e B sono parte integrante e sostanziale della presente deliberazione;
4. di inviare copia del presente atto deliberativo, completo di tutti gli allegati, all’Autorità di Bacino del Reno, per gli adempimenti di competenza;
5. di pubblicare la presente deliberazione nel Bollettino Ufficiale della Regione Emilia-Romagna.