Assegnazioni dello Stato in materia di formazione, politiche abitative e sociali, sanità. Variazione di bilancio
Visto il Decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118 “Disposizioni in materia di armonizzazione dei sistemi contabili e degli schemi di bilancio delle Regioni, degli enti locali e dei loro organismi, a norma degli articoli 1 e 2 della legge 5 maggio 2009, n. 42” e successive modificazioni e integrazioni;
Considerato in particolare l’articolo 51, il quale stabilisce:
- al comma 2, che “Nel corso dell'esercizio la giunta, con provvedimento amministrativo, autorizza le variazioni del documento tecnico di accompagnamento e le variazioni del bilancio di previsione riguardanti:
a) l'istituzione di nuove tipologie di bilancio, per l'iscrizione di entrate derivanti da assegnazioni vincolate a scopi specifici nonché per l'iscrizione delle relative spese, quando queste siano tassativamente regolate dalla legislazione in vigore.”;
- al comma 3, che “L'ordinamento contabile regionale disciplina le modalità con cui la giunta regionale o il Segretario generale, con provvedimento amministrativo, autorizza le variazioni del bilancio gestionale che non sono di competenza dei dirigenti e del responsabile finanziario.”;
Viste:
- la legge regionale 31 marzo 2025, n. 3 “Disposizioni per la formazione del Bilancio di previsione 2025-2027 (Legge di Stabilità regionale 2025)”;
- la legge regionale 31 marzo 2025, n. 4 “Bilancio di previsione della Regione Emilia-Romagna 2025-2027”;
- la propria deliberazione n. 470 del 1° aprile 2025 avente ad oggetto “Approvazione del Documento tecnico di accompagnamento e del Bilancio finanziario gestionale di previsione della Regione Emilia-Romagna 2025–2027”;
- la legge regionale 15 novembre 2001, n. 40 “Ordinamento contabile della Regione Emilia-Romagna” per quanto applicabile;
Richiamata la propria deliberazione n. 104 del 1 febbraio 2016 avente ad oggetto “Disposizioni transitorie per la gestione delle variazioni al Bilancio di Previsione”, ed in particolare il punto B) lettera a) dell’allegato parte integrante al medesimo provvedimento, che attribuisce alla Giunta la competenza per le variazioni al documento tecnico di accompagnamento, al bilancio di previsione e al bilancio gestionale per l'iscrizione delle entrate derivati da assegnazioni vincolate nonché delle relative spese;
Preso atto delle assegnazioni a destinazione vincolata di seguito elencate:
Trasferimenti statali per le attività di formazione nell'esercizio dell'apprendistato e per il diritto-dovere all’istruzione e formazione professionale
Visti:
- la legge 17 maggio 1999, n. 144 recante “Misure in materia di investimenti, delega al Governo per il riordino degli incentivi all’occupazione e della normativa che disciplina l’INAIL, nonché disposizioni per il riordino degli enti previdenziali”, ed in particolare l’art. 68 relativo all’obbligo di frequenza di attività formative;
- il Decreto-legge 29 novembre 2008, n. 185 convertito con modificazioni dalla Legge 28 gennaio 2009, n. 2, e in particolare l’articolo 18, comma 1 che istituisce, nello stato di previsione Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali, il Fondo sociale per occupazione e formazione;
- la Legge 12 novembre 2011, n. 183, recante “Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (Legge di stabilità 2012)” e in particolare l’articolo 22, comma 2 come modificato dal Decreto Legislativo 14 settembre 2015 n. 150, che destina una quota delle risorse di cui all'articolo 68 della legge n. 144/1999 alle attività di formazione nell'esercizio dell'apprendistato;
- il Decreto Legislativo 15 giugno 2015 n. 81, recante “Disciplina organica dei contratti di lavoro e revisione della normativa in tema di mansioni, a norma dell'articolo 1, comma 7, della Legge 10 dicembre 2014, n. 183”;
- il Decreto Interministeriale 12 ottobre 2015 recante “Definizione degli standard formativi dell'apprendistato e criteri generali per la realizzazione dei percorsi di apprendistato, in attuazione dell'articolo 46, comma 1, del Decreto Legislativo 15 giugno 2015, n. 81”;
- l’art. 28, comma 3, del D.lgs 17 ottobre 2005, n. 226 che individua le risorse da ripartire tra le regioni per il diritto-dovere all’istruzione e formazione professionale;
- il decreto del Ministro del lavoro e delle politiche sociali del 2 agosto 2022, n. 139, recante adozione delle “Linee Guida per la programmazione e attuazione dei percorsi di istruzione e formazione professionale (IeFP) e di istruzione e formazione tecnica superiore (IFTS) in modalità duale” - PNRR: Missione 5 – Componente 1 – Investimento 1.4 “Sistema Duale”;
Considerato che, con riferimento all’annualità 2024, sono destinate alle Regioni risorse pari complessivamente euro 379.109.570,00, di cui euro 189.109.570,00 per il finanziamento dei percorsi finalizzati all’assolvimento del diritto-dovere all’istruzione e formazione professionale in base all’articolo 28, comma 3, del decreto legislativo 17 ottobre 2005, n. 226; euro 175.000.000,00 per il finanziamento dei percorsi formativi rivolti all'apprendistato per la qualifica e il diploma professionale, il diploma di istruzione secondaria superiore e il certificato di specializzazione tecnica superiore e dei percorsi formativi rivolti all'alternanza scuola-lavoro ai sensi dell'articolo 1, comma 7, lettera d), della legge 10 dicembre 2014, n. 183, e del decreto legislativo 15 aprile 2005, n. 77, di cui euro 75.000.000,00 come da articolo 1 comma 110 punto b) della legge 27 dicembre 2017, n. 205, recante il "Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2018 e bilancio pluriennale per il triennio 2018-2020", incrementati da euro 50.000.000,00, come da articolo 1, comma 130, della legge 30 dicembre 2021, n. 234 recante il “Bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2022 e bilancio pluriennale per il triennio 2022-2024”, e da ulteriori euro 50.000.000,00, come da articolo 1, comma 202, della legge 30 dicembre 2023, n. 213 recante il “Bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2024 e bilancio pluriennale per il triennio 2024-2026”; euro 15.000.000,00 per il finanziamento delle attività di formazione nell’esercizio dell’apprendistato, ai sensi del Capo V del decreto legislativo 15 giugno 2015, n. 81;
Visti inoltre:
- il Decreto Direttoriale n. 190 del 28 aprile 2025 – registrato alla Corte dei Conti al n. 520 del 13 maggio 2025 - che ripartisce complessivamente euro 175.000.000,00, per il finanziamento dei percorsi di istruzione e formazione professionale nell'ambito del sistema duale per l’annualità 2024, assegnando alla Regione Emilia-Romagna euro 12.156.955,00;
- il Decreto Direttoriale n. 191 del 28 aprile 2025 – registrato alla Corte dei Conti al n. 224 del 8 maggio 2025 - che ripartisce complessivamente euro 189.109.570,00, per il finanziamento dei percorsi finalizzati all’assolvimento del diritto-dovere all’Istruzione e Formazione Professionale per l’annualità 2024, assegnando alla Regione Emilia-Romagna euro 10.321.708,00;
Vista, infine, la richiesta di variazione di bilancio dell’Assessore a Sviluppo economico e green economy, Energia, Formazione professionale, Università e ricerca, Relazioni internazionali. Prot. 26.05.2025.0518993.I;
Assegnazione dello Stato per l'eliminazione delle barriere architettoniche
Visti:
- la legge 9 gennaio 1989, n. 13, recante “Disposizioni per favorire il superamento e l’eliminazione delle barriere architettoniche” e, in particolare, l’articolo 10, che prevede l’istituzione presso il Ministero dei lavori pubblici di un fondo speciale per l’eliminazione e il superamento delle barriere architettoniche negli edifici privati e che il medesimo fondo è annualmente ripartito, tra le regioni richiedenti, con decreto del Ministro dei lavori pubblici di concerto con i Ministri per gli affari sociali, per i problemi delle aree urbane e del tesoro, in proporzione al fabbisogno indicato dalle regioni le quali ripartiscono le somme assegnate tra i comuni richiedenti;
- l’articolo 1, comma 140, della legge n. 232 del 2016, che prevede l’istituzione presso il Ministero dell’economia e delle finanze di un fondo tra le cui finalità è anche ricompresa l’eliminazione delle barriere architettoniche;
- l’articolo 1, comma 1072, della legge 27 dicembre 2017, n. 205, che rifinanzia il fondo di cui all’articolo 1, comma 140, della citata legge n. 232 del 2016;
- il decreto n. 298 del 29 novembre 2024 del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, di concerto col Ministero del lavoro e delle politiche sociali e il Ministero dell’economia e delle finanze, che ripartisce in favore della Regione Emilia-Romagna Euro 2.626.516,80;
- la bolletta d’incasso n. 6587 del 19 maggio 2025 di euro 2.626.516,80, causale “TESUN-OP-2025-100-0850-7351-0000004 decreto abbattimento barriere architettoniche 2025”;
Vista altresì la richiesta di variazione di bilancio dell’Assessore alle Politiche abitative, Lavoro, Politiche giovanili, Prot. 03.06.2025.0548407.I;
Trasferimento dalla contabilità speciale intestata al Commissario Straordinario alla peste suina africana delle risorse finalizzate alle attività di rafforzamento del sistema di sorveglianza, prevenzione e controllo della peste suina africana
Visti:
- il decreto-legge del 17 febbraio 2022 n. 9 convertito con modificazioni dalla legge 7 aprile 2022, n. 29, in materia di “Misure urgenti per arrestare la diffusione della Peste suina africana (PSA)” che detta misure urgenti finalizzate all'eradicazione della peste suina africana nei cinghiali e per prevenirne l'introduzione nei suini da allevamento, ed in particolare l’art. 2 che dispone la nomina di un Commissario straordinario per l'attuazione e il coordinamento delle misure di contenimento e contrasto della diffusione della PSA;
- il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 08 agosto 2024 recante la nomina del dott. Giovanni Filippini a Commissario Straordinario alla peste suina africana (PSA), ai sensi dell’art. 2 del decreto-legge 17 febbraio 2022 n.9, convertito con modificazioni, dalla legge 7 aprile 2022, n.29;
- il decreto del Commissario Straordinario del 30 aprile 2025 che autorizza il pagamento di euro 1.697.940,00 in favore della Regione Emilia-Romagna per le attività specifiche di contrasto all’epidemia;
- la bolletta d’incasso n. 7554 del 30 maggio 2025 di euro 1.697.940,00, versante il Commissario Straordinario, causale “TESUN-CS-348-0006362-00023-202505291203 Riassegnazione fondi PSA DGR 2115 del 05 12 2022”;
Assegnazioni dello Stato destinate alla realizzazione di “Programmi CCM” per la prevenzione e il controllo delle malattie
Premesso che:
- con D.l. 29 marzo 2004 n. 81, convertito con modificazioni dalla legge 26 maggio 2004 n. 138, è stato istituito, presso il Ministero della Salute, il Centro Nazionale per la Prevenzione ed il Controllo delle Malattie (CCM), quale organismo di coordinamento tra il Ministero della Salute e le Regioni per le attività di sorveglianza, prevenzione collettiva e salute pubblica;
- il CCM, come previsto dal Decreto Ministeriale 18 settembre 2008 recante la disciplina dell'organizzazione e del funzionamento dello stesso, opera in base ai programmi annuali, approvati con Decreto del Ministro della Salute, attraverso appositi accordi di collaborazione con vari Enti partner, tra cui le Regioni e le strutture regionali di afferenza;
Dato atto che con D.M. del 22 novembre 2023 è stato approvato il Programma di attività del CCM per l’anno 2023 con un finanziamento di euro 7.585.100,00;
Visti:
- l’Accordo di collaborazione tra il Centro Nazionale per la Prevenzione e il Controllo delle Malattie del Ministero della Salute e l’Istituto Superiore di Sanità, quale Ente capofila, che disciplina gli impegni rispettivi per le attività da realizzare in relazione al progetto “Monitorare e analizzare gli indicatori regionali dello screening HCV per migliorare lo screening ai fini del raggiungimento del target OMS di eliminazione dell’HCV entro il 2030”;
- la propria deliberazione n. 351 del 17 marzo 2025 ad oggetto “PROGETTO CCM 2023 "MONITORARE E ANALIZZARE GLI INDICATORI REGIONALI DELLO SCREENING HCV PER MIGLIORARE LO SCREENING AI FINI DEL RAGGIUNGIMENTO DEL TARGET OMS DI ELIMINAZIONE DELL'HCV ENTRO IL 2030". CODICE UNICO DI PROGETTO (C.U.P.)E45E23000360001”;
- l’Accordo di collaborazione del 14 aprile 2025 tra l’Istituto Superiore di Sanità, quale ente capofila, e la Regione Emilia-Romagna in qualità di Unità Operativa n. 2, che per la realizzazione del progetto sopraccitato dispone un periodo di 24 mesi, sino al 24 gennaio 2026, e un finanziamento complessivo in favore della Regione pari ad euro 25.000,00;
Vista altresì la richiesta di variazione di bilancio dell’Assessore alle Politiche per la salute, Prot. 04.06.2025.0555766.I;
Assegnazione dello Stato sul Fondo Unico per l’inclusione delle persone con disabilità. Quota finalizzata al riconoscimento del valore sociale ed economico dell’attività di cura non professionale del caregiver familiare
Visti:
- l’articolo 1, commi 210 e 213, della legge 30 dicembre 2023, n. 213, che istituisce il Fondo unico per l’inclusione delle persone con disabilità, destinato tra l’altro a finanziare iniziative finalizzate al riconoscimento del valore sociale ed economico dell’attività di cura non professionale del caregiver familiare (lettera f comma 213);
- il Decreto del Ministro per le disabilità, di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze e il Ministro del lavoro e delle politiche sociali in data 8 gennaio 2025 “Criteri e modalità di riparto della quota parte di euro 30 milioni del Fondo unico per l’inclusione delle persone con disabilità per finanziare interventi finalizzati al riconoscimento del valore sociale ed economico dell’attività di cura non professionale del caregiver familiare per l’anno 2024” che assegna alla Regione Emilia-Romagna risorse complessive per 2.325.000 euro per l’anno 2024;
Assegnazione dello Stato sul Fondo per l’implementazione dei progetti di vita
Visti:
- il decreto legislativo 3 maggio 2024 n. 62 recante “Definizione della condizione di disabilità, della valutazione di base, di accomodamento ragionevole, della valutazione multidimensionale per l’elaborazione e attuazione del progetto di vita individuale personalizzato e partecipato” ed in particolare l’articolo 33 che:
· al comma 2 prevede, a decorrere dal 1° gennaio 2025, l’avvio di una procedura di sperimentazione per dodici mesi, volta all’applicazione provvisoria e a campione, secondo il principio di differenziazione geografica tra Nord, Sud e Centro Italia, e di differenziazione di dimensioni territoriali, delle disposizioni relative alla valutazione multidimensionale e al progetto di vita previste dal Capo III del menzionato decreto;
· al comma 4 rinvia ad un regolamento, da adottarsi ai sensi dell’articolo 17, comma 3, della legge 23 agosto 1988, n. 400, la definizione delle modalità ed i territori da coinvolgere per la menzionata procedura di sperimentazione, nonché l’assegnazione delle risorse e il relativo monitoraggio, da adottarsi entro cinque mesi dall’entrata in vigore del citato decreto legislativo n. 62 del 2024, su iniziativa dell’Autorità politica delegata in materia di disabilità, di concerto con i Ministri della salute, del lavoro e delle politiche sociali, previa intesa in Conferenza unificata di cui all’articolo 8 del decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281;
- il decreto del Ministro per le disabilità, di concerto con il Ministro della salute e il Ministro del lavoro e delle politiche sociali, 12 novembre 2024, n. 197 che approva il regolamento e disciplina la procedura di avvio della sperimentazione e che all’art. 5 dispone l’assegnazione delle risorse per l’anno 2025 che per la Regione Emilia-Romagna ammontano a euro 166.582,00;
- la bolletta di incasso n. 2439 del 25 febbraio 2025, di euro 166.582,00 con causale “TESUN-OP-2025-196-0960-0827-0000004 Fondo per l’implementazione dei progetti di vita - regione Emilia-Romagna”;
Vista altresì la richiesta di variazione di bilancio dell’Assessore a Welfare, Terzo Settore, Politiche per l’infanzia, Scuola, Prot. 04.06.2025.0555165.I;
Assegnazione dello Stato sul Fondo per la lotta alla povertà e all’esclusione sociale
Visti:
- la legge 8 novembre 2000, n. 328, recante “Legge quadro per la realizzazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali”;
- l’articolo 46, comma 1, della legge 27 dicembre 2002, n. 289, recante “Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (legge finanziaria 2003)”, il quale indica che il Fondo nazionale per le politiche sociali è determinato dagli stanziamenti previsti per gli interventi disciplinati dalle disposizioni di cui all’articolo 80, comma 17, della legge n. 388 del 2000, e successive modificazioni, e dagli stanziamenti previsti per gli interventi, comunque finanziati a carico del Fondo medesimo, disciplinati da altre disposizioni. Gli stanziamenti affluiscono al Fondo senza vincolo di destinazione;
- il comma 386, art. 1 della legge 28 dicembre 2015, n. 208, che istituisce il Fondo per la lotta alla povertà e all’esclusione sociale;
- il Decreto Legislativo 15 settembre 2017, n. 147 e in particolare l’art. 7 comma 9 che riserva una quota del Fondo povertà per interventi e servizi a favore di persone in condizione di povertà estrema e senza fissa dimora, nonché l’art. 21 che istituisce la Rete della protezione e dell’inclusione sociale e prevede l’elaborazione di un Piano per gli interventi e i servizi sociali di contrasto alla povertà, di durata triennale, quale strumento programmatico per l’utilizzo delle risorse del Fondo;
- il Decreto del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, di concerto con il Ministro dell’Economia e delle Finanze del 2 aprile 2025, registrato dalla Corte dei Conti in data 5 maggio 2025 al n. 500, recante “Piano nazionale degli interventi e dei servizi sociali 2024-2026 e riparto del Fondo Nazionale per le Politiche Sociali -2024 - 2026, che attribuisce alla Regione Emilia-Romagna la somma di euro 29.210.442,26 per il 2024, di euro 27.786.648,82 per il 2025 e di euro 27.786.648,82 per il 2026;
Tenuto conto che il citato decreto alla tabella 3 ripartisce le risorse complessive del Fondo povertà e che la quota servizi verrà trasferita direttamente agli Ambiti Territoriali, mentre la quota povertà estrema verrà trasferita alle Regioni e per la Regione Emilia-Romagna ammonta a euro 1.181.600,00;
Assegnazione dello stato sul fondo finalizzato a rafforzare il coordinamento strategico e operativo, promuovere la digitalizzazione e la semplificazione dei processi, potenziare i servizi, ottimizzare il raccordo tra le strutture coinvolte e sviluppare servizi finalizzati all’erogazione e all’incremento dell’efficienza delle prestazioni istituzionali erogate dalle Regioni a statuto ordinario in materia di Politiche Sociali e Formazione Professionale
Visti:
- il comma 736, art. 1 della legge 30 dicembre 2024, n. 207, che ha istituito nello stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze un fondo con la dotazione di 45 milioni di euro per l'anno 2025 al fine di rafforzare il coordinamento strategico e operativo, promuovere la digitalizzazione e la semplificazione dei processi, potenziare i servizi, ottimizzare il raccordo tra le strutture coinvolte e sviluppare servizi finalizzati all'erogazione e all'incremento dell'efficienza delle prestazioni istituzionali erogate dalle Regioni a statuto ordinario in materia di politiche sociali e formazione professionale;
- il decreto del Ministero dell’Economie e delle Finanze del 12 marzo 2025 che ripartisce alle Regioni le risorse del sopracitato fondo, ripartendo in favore della Regione Emilia-Romagna ammontano euro 3.827.960,53;
- la bolletta d’incasso n. 7023 del 23 maggio 2025, di euro 3.827.960,53 con causale “TESUN-OP-2025-020-0840-2867-0000005 Pagamento anno 2025”;
Vista altresì la richiesta di variazione di bilancio dell’Assessore a Welfare, Terzo Settore, Politiche per l’infanzia, Scuola, Prot. 05.06.2025.0560443.I;
Assegnazione dello Stato sul fondo per le politiche relative ai diritti e alle pari opportunità per l’istituzione e il potenziamento dei centri di riabilitazione per uomini maltrattanti
Visti:
- l’art. 19, comma 3, del decreto-legge 4 luglio 2006, n. 223, convertito, con modificazioni, dalla legge 4 agosto 2006, n. 248, il quale istituisce presso la Presidenza del Consiglio dei ministri un Fondo denominato “Fondo per le politiche relative ai diritti e alle pari opportunità” al fine di promuovere le politiche relative ai diritti e alle pari opportunità;
- il decreto-legge 14 agosto 2020, n. 104, convertito con modificazioni dalla legge 13 ottobre 2020, n. 126, recante “Misure per il sostegno e il rilancio dell’economia” ed, in particolare l’art. 26-bis che prevede che in considerazione dell’estensione del fenomeno della violenza di genere anche in conseguenza dell’emergenza epidemiologica da COVID-19, al fine di assicurare la tutela dalla violenza di genere e la prevenzione della stessa e specificamente per contrastare tale fenomeno favorendo il recupero degli uomini autori di violenza, il Fondo per le politiche relative ai diritti e alle pari opportunità di cui al sopracitato decreto-legge 223/2006 è incrementato di 1 milione di euro a decorrere dall’anno 2020 specificando che le predette risorse sono destinate, nel limite di spesa autorizzato, esclusivamente all’istituzione e al potenziamento dei centri di riabilitazione per uomini maltrattanti;
- la legge 30 dicembre 2023, n. 213 recante “Bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2024 e bilancio pluriennale per il triennio 2024-2026”, ed in particolare l’art. 1, comma 188, che prevede che “Al fine di dare concreta attuazione a quanto disposto dall’art. 26 - bis del decreto-legge 14 agosto 2020, n. 104, convertito, con modificazioni, dalla legge 13 ottobre 2020, n. 126, il Fondo per le politiche relative ai diritti e alle pari opportunità, di cui all’art. 19, comma 3, del decreto-legge 4 luglio 2006, n. 223, convertito, con modificazioni, dalla legge 4 agosto 2006, n. 248, è incrementato di 4 milioni di euro per ciascuno degli anni 2024, 2025 e 2026 per le medesime finalità previste dal citato art. 26 -bis;
- il Decreto del Ministro per la famiglia, la natalità e le pari opportunità del 28 novembre 2024 che ripartisce le risorse dell’annualità 2024 destinate al finanziamento di programmi di intervento rivolti agli uomini autori di violenza e dei centri per gli uomini autori di violenza, destinando in favore della Regione Emilia-Romagna euro 555.635,00;
la bolletta d’incasso n. 11959 del 14 agosto 2024 di euro 555.635,00, versante la Presidenza del Consiglio dei Ministri-Dipartimento delle Pari Opportunità, con causale “TESUN-OP-2025-196-0960-0496-0000035 DPCM CUAV 28 novembre 2024 Reg. Emilia Romagna”;
Vista altresì la richiesta di variazione di bilancio dell’Assessora a Cultura, Parchi e forestazione, Tutela e valorizzazione della biodiversità, Pari opportunità Prot. 06/06/2025.0567202.I;
Ritenuto di dover provvedere alle relative variazioni di bilancio;
Visto il D.lgs. 14 marzo 2013, n. 33 “Riordino della disciplina riguardante il diritto di accesso civico e gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni” e ss.mm.ii.;
Richiamate le seguenti proprie deliberazioni:
- n. 2416 del 29 dicembre 2008 avente ad oggetto “Indirizzi in ordine alle relazioni organizzative e funzionali tra le strutture e sull’esercizio delle funzioni dirigenziali. Adempimenti conseguenti alla delibera 999/2008. Adeguamento e aggiornamento della delibera 450/2007” e successive modificazioni;
- n. 468 del 10 aprile 2017 avente ad oggetto “Il sistema dei controlli interni nella Regione Emilia-Romagna”;
Richiamate altresì:
- la determinazione nr. 2335 del 09/02/2022 “Direttiva di indirizzi interpretativi degli obblighi di pubblicazione previsti dal decreto legislativo n.33 del 2013. anno 2022”, che si assume a riferimento;
- la deliberazione n. 110 del 27 gennaio 2025 “PIAO 2025. adeguamento del PIAO 2024/2026 in regime di esercizio provvisorio”;
Viste inoltre le circolari del Capo di Gabinetto del Presidente della Giunta regionale PG/2017/0660476 del 13 ottobre 2017 e PG/2017/0779385 del 21 dicembre 2017 relative ad indicazioni procedurali per rendere operativo il sistema dei controlli interni predisposte in attuazione della propria deliberazione n. 468/2017;
Richiamate altresì le seguenti proprie deliberazioni:
- n. 325 del 07/03/2022 “Consolidamento e rafforzamento delle capacità amministrative: riorganizzazione dell'Ente a seguito del nuovo modello di organizzazione e gestione del personale”;
- n. 426 del 21/03/2022 “Riorganizzazione dell'Ente a seguito del nuovo modello di organizzazione e gestione del personale. Conferimento degli incarichi ai Direttori Generali e ai Direttori di Agenzia”;
- n. 1615 del 28 settembre 2022 “Modifica e assestamento degli assetti organizzativi di alcune Direzioni Generali/Agenzie della Giunta Regionale”;
- n. 2376 del 23/12/2024 “Disciplina organica in materia di organizzazione dell'ente e gestione del personale. Aggiornamenti in vigore dal 1°gennaio 2025”;
- n. 2378 del 23/12/2024 “Esercizio provvisorio. Proroga di termini organizzativi”;
- n. 608 del 22/04/2025 “Proroga incarichi di direzione generale e di agenzia in attesa della conclusione del processo di costituzione dell'elenco dei candidati idonei per ricoprire incarichi e riorganizzazione”.
Viste le determinazioni dirigenziali:
- n. 6599 del 28/03/2023 “Modifica micro assetti organizzativi e conferimento incarico dirigenziale di settore nell'ambito della Direzione Generale Politiche Finanziarie.”;
- n. 3826 del 24 febbraio 2025 recante “Proroga incarichi dirigenziali nell’ambito della Direzione generale Politiche Finanziarie”, con la quale è stato prorogato, tra gli altri, al 31 ottobre 2025 l’incarico del Dirigente del Settore Bilancio e Finanze;
Dato atto che il responsabile del procedimento, nel sottoscrivere il parere di legittimità, attesta di non trovarsi in situazione di conflitto, anche potenziale, di interessi;
Dato atto dei pareri allegati;
Su proposta dell’Assessore a Programmazione strategica e Attuazione programma, Fondi Europei, Bilancio, Patrimonio, Personale, Montagna e aree interne
1) di prendere atto delle assegnazioni indicate in premessa;
2) di apportare al Bilancio di previsione per l'esercizio finanziario 2025 – 2027 le variazioni ai titoli e alle tipologie della parte entrata nonché alle missioni e ai programmi della parte spesa indicati nell’Allegato 1, parte integrante e sostanziale del presente atto;
3) di apportare al Documento tecnico di accompagnamento al Bilancio di previsione 2025 - 2027 le variazioni ai capitoli afferenti ai titoli e alle tipologie della parte entrata nonché alle missioni e ai programmi della parte spesa indicati nell’Allegato 2, parte integrante e sostanziale del presente atto;
4) di apportare al Bilancio finanziario gestionale 2025 - 2027 le variazioni ai capitoli afferenti ai titoli e alle tipologie della parte entrata nonché alle missioni e ai programmi della parte spesa indicati nell’Allegato 3, parte integrante e sostanziale del presente atto;
5) di allegare al presente provvedimento di variazione il prospetto di cui all’allegato 8 al Decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118 e ss.mm.ii., da trasmettere al Tesoriere (Allegato 4 parte integrante e sostanziale del presente atto);
6) di trasmettere al Tesoriere, dopo l’adozione del presente atto, il prospetto di cui all’allegato 8 al Decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118 e ss.mm.ii.;
7) di dare atto che, per quanto previsto in materia di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni, si provvederà ai sensi delle disposizioni normative ed amministrative richiamate in parte narrativa;
8) di pubblicare nel Bollettino Ufficiale della Regione Emilia-Romagna Telematico, la presente deliberazione ai sensi del comma 8, dell'art. 31, della L.R. 15 novembre 2001, n. 40.