Chiudi XHTML preview

Relazione

Come noto, nell’ambito della competenza legislativa loro attribuita dall’art. 117, comma 4, della Costituzione, sostenere e valorizzare il settore dello spettacolo, in particolare, nel campo della musica lirica e sinfonica è compito delle Regioni. Il D.L. 29 giugno 1996 N° 367 (legge Veltroni), che ha creato le 13 Fondazioni Lirico Sinfoniche nazionali ha indicato le Regioni come “fondatore obbligatorio”.

Proprio in tale settore, opera nella nostra Regione, da due secoli e mezzo (nel 2013 compirà i 250 anni), il Teatro Comunale di Bologna che è il più antico teatro di pietra del mondo. Dal 1998 eretto in Fondazione, di cui sono soci fondatori obbligatori, oltre allo Stato, anche la Regione ed il Comune, ai quali spetta contribuire in maniera adeguata al suo funzionamento (come espressamente richiamato anche dall’atto costitutivo della Fondazione).

Pur con tutte le difficoltà economiche e manageriali che recentemente questo Teatro ha incontrato, esso continua oggi a costituire il principali punto di riferimento della vita culturale e della tradizione lirico sinfonica della nostra Regione, garantendo una elevata qualità della offerta artistica della nostra Regione e del Paese, trovando sempre più estimatori sia nella nostra regione che in tutte le parti del mondo dove il Teatro Comunale di Bologna ha calcato i palcoscenici, ponendosi ai primi posti come presenze nel mondo.

Tale qualità è testimoniata non solo dal numero degli abbonati ma anche dai numerosi inviti che il Teatro stesso è solito ricevere ad intervenire nei Festival di tutto il mondo.

A fronte di tutto ciò sta, però, il fatto, ben noto, che il Teatro Comunale di Bologna, come del resto tutti i più famosi teatri lirici-sinfonici, non è in grado di sostenersi solo con gli incassi del botteghino, né i contributi pubblici che attualmente riceve risultano adeguati a coprire i costi del personale artistico e degli spettacoli, estremamente elevati sia per gli allestimenti che per gli artisti impegnati.

Né risulta sufficiente ad evitare un drammatico deficit di gestione, la razionalizzazione dei costi effettuata negli ultimi anni, attraverso la realizzazione di allestimenti con propri tecnici, e con coproduzioni con altri prestigiosi teatri, oltre che attraverso riduzioni di personale.

Nemmeno nella Legge regionale 13/99, avente ad oggetto “Norme in materia di spettacolo” la Fondazione del Teatro Comunale di Bologna ha trovato in questi anni adeguati strumenti di sostegno alla propria attività.

Tutto ciò premesso, dunque, il presente progetto di legge, nell’intento di salvaguardare la tradizione lirico/sinfonica che vanta da secoli la nostra Regione, intende garantire un contributo specifico, e continuativo, a favore della Fondazione del Teatro Comunale di Bologna, affinchè possa adeguatamente proseguire nello svolgimento delle proprie attività ed iniziative musicali e culturali in genere.

Valuta il sito

Non hai trovato quello che cerchi ?

Piè di pagina