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Relazione

L’endometriosi è una malattia cronica e complessa, originata dalla presenza anomala del tessuto che riveste la parete interna dell’utero, endometrio, in altri organi quali ovaie, tube, peritoneo e vagina provocando sanguinamenti interni, infiammazioni croniche e tessuto cicatriziale, aderenze ed infertilità. Ogni mese, sotto gli effetti degli ormoni del ciclo mestruale, il tessuto endometriale impiantato in sede anomala, va in contro a sanguinamento, nello stesso modo in cui si verifica a carico dell’endometrio normalmente presente in utero. Tale sanguinamento comporta un’irritazione dei tessuti circostanti, la quale dà luogo a formazione di tessuto cicatriziale e aderente.

L’endometriosi è spesso dolorosa (60% dei casi) fino ad essere invalidante, con sintomi molto caratteristici: dolore pelvico cronico, soprattutto durante il ciclo mestruale (o in coincidenza con lo stesso), dolore ovarico intermestruale, dolore all’evacuazione. 

E’ stimato che soffrono di endometriosi 14 milioni di donne nell’Unione europea, 5,5 milioni nel Nord America e 150 milioni nel mondo (dati ONU). In Italia, nel 2004, una rilevazione del Census Bureau ha evidenziato che la malattia potrebbe interessare 2.902.873 di donne su una popolazione di 58.057.477.

L’esatta prevalenza (stima della popolazione di donne sottoposte a management per endometriosi in un dato tempo) e l’incidenza (numero di nuovi casi diagnosticati in un anno) dell’endometriosi non sono conosciute. Pertanto, in assenza di precisi dati numerici regionali e nazionali sull’entità del fenomeno, è possibile far riferimento a quelli internazionali, che mostrano una prevalenza della malattia pari a circa il 10 per cento nella popolazione generale femminile in Europa. Alla luce di tali premesse il presente Progetto di Legge prevede l’istituzione del Registro regionale dell’endometriosi al fine di conoscere l’esatta prevalenza, ossia la popolazione di donne sottoposte a management per endometriosi in un dato tempo e l’incidenza, cioè il numero di nuovi casi diagnosticati in un anno. Inoltre si potrà indagare non solo sugli aspetti meramente clinici e chirurgici della malattia, ma anche sui risvolti psicologici e sociali che essa inevitabilmente comporta.

L’istituzione del Registro regionale dell’endometriosi consentirà, inoltre, una razionalizzazione delle risorse umane ed economiche nella lotta all’endometriosi con effetti positivi sulla diagnosi precoce, sul trattamento più adeguato e sulla qualità di vita delle pazienti affette. 

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