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Relazione

RelazioneLa Commissione per le Pari Opportunità in Regione Emilia Romagna è stata istituita per prevedere una tutela contro le discriminazioni di genere fra uomo e donna.

La discriminazione di genere è un fenomeno antico e ben radicato nella nostra società, che nonostante gli sforzi volti a ridurla rappresenta ancora un problema attuale, come dimostrano i numerosi casi portati alla ribalta dalle cronache.

Oltre alla discriminazione di genere, che riguarda il diverso atteggiamento nei confronti di terzi in base all’appartenenza al genere maschile o femminile, vi sono però altre forme di discriminazione,quali il razzismo, il sessismo e l’omofobia.

A tal proposito la Costituzione della Repubblica Italiana stabilisce i principi basilari della convivenza civile mirando a eliminare ogni forma di discriminazione e stabilendo l’uguaglianza morale e giuridica tra donna ed uomo.

In particolare, la Carta Costituzionale afferma all’art. 3 che “Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso,di razza,di lingua,di religione,di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali”, statuisce il principio di uguaglianza di fronte alla legge e quindi il divieto di discriminazione tra i cittadini, proclamando, inoltre, che è “compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese”(rif.info-legal).

Anche a livello internazionale la legislazione ha affrontato la materia delle discriminazioni: la Dichiarazione Universale dei Diritti Umani, redatta dalle Nazioni Unite e firmata a Parigi il 10 dicembre 1948, sancisce il rispetto nei confronti di ogni individuo indipendentemente dalla sua appartenenza ad una particolare religione, etnia, sesso, lingua, vietando qualsivoglia forma di discriminazione, mentre la Carta dei diritti fondamentali sancisce il divieto di “qualsiasi forma di discriminazione fondata, in particolare, sul sesso, la razza, il colore della pelle o l’origine etnica o sociale, le caratteristiche genetiche, la lingua, la religione o le convinzioni personali, le opinioni politiche o di qualsiasi altra natura, l’appartenenza ad una minoranza nazionale,il patrimonio, la nascita, la disabilità, l’età o l’orientamento sessuale.”(art.21, Carta di Diritti fondamentali dell’Unione Europea). ><p>

La Regione Emilia-Romagna, in coerenza con l’articolo 3 della Costituzione e con l’articolo 6 del Trattato sull’Unione europea, come modificato dal Trattato di Lisbona del 13 dicembre 2007, riconosce a tutti i cittadini di Stati appartenenti alla Unione europea il diritto di accedere alla fruizione dei servizi pubblici e privati in condizioni di parità di trattamento e senza discriminazione, diretta o indiretta, di razza, sesso, orientamento sessuale, lingua, religione, opinioni politiche, condizioni personali e sociali. L’accesso ai servizi avviene a parità di condizioni rispetto ai cittadini italiani e con la corresponsione degli eventuali contributi da questi dovuti.

La Regione Emilia-Romagna si impegna inoltre,di concerto con gli Enti locali e con il coinvolgimento delle parti sociali e dei soggetti del terzo settore, a promuovere azioni positive per il superamento di eventuali condizioni di svantaggio derivanti da pratiche discriminatorie.

(art.48- Legge Regionale 22 dicembre 2009- n.24).

Con il presente progetto di legge, si vuole modificare il nome della Commissione Pari Opportunità, introducendo la tutela dei diritti civili e il contrasto delle discriminazioni,favorendo l’uguaglianza sostanziale e garantendo pari dignità a tutte le categorie sottorappresentate, individuando ogni forma di discriminazione diretta ed indiretta che ne ostacoli la piena realizzazione.

La proposta di legge si compone di un articolo:

- Articolo 1: Si vuole modificare l’art.41 dello Statuto, cambiando il nome della Commissione Pari Opportunità.

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