Avviso per il conferimento di n. 1 incarico sessennale per Dirigente Medico Direttore della Struttura Complessa “Cure Primarie – Castelfranco Emilia e Vignola”
In attuazione della deliberazione n. 296 del 09/09/2024 si intende conferire
n. 1 incarico sessennale di direzione di struttura complessa - Ruolo: SANITARIO - Profilo Professionale: MEDICO - POSIZIONE: DIRIGENTE DIRETTORE DELLA STRUTTURA COMPLESSA “CURE PRIMARIE CASTELFRANCO EMILIA E VIGNOLA” - DISCIPLINA: ORGANIZZAZIONE DEI SERVIZI SANITARI DI BASE
Il presente avviso è emanato in conformità al DPR 484/97 con l’osservanza delle norme previste dal D.Lgs. 502/92 e successive modificazioni ed integrazioni, dell’art. 20 della L. 118/22, nonché dalla L.R. 29/04 come modificata dalla L.R. 23/22, nonché della deliberazione di Giunta Regionale n. 65 del 23/01/23 recante “Direttiva Regionale relativa ai criteri e alle procedure per il conferimento degli incarichi di Direzione di Struttura Complessa della Dirigenza Sanitaria nelle Aziende e negli Enti del Servizio Sanitario Regionale dell’Emilia Romagna” e della Circolare n. 5/22 della Direzione Generale, cura della persona, salute e welfare della Regione Emilia-Romagna.
1. REQUISITI GENERALI E SPECIFICI DI AMMISSIONE
a) cittadinanza italiana, salvo le equiparazioni previste dalle leggi vigenti, ovvero di un Paese dell’Unione Europea ai sensi dell’art. 38 D. Lgs. 165/01; si applica quanto previsto dall’art. 7 L. 97/13;
b) incondizionata idoneità fisica specifica alle mansioni della posizione funzionale a concorso. Il relativo accertamento sarà effettuato prima dell’immissione in servizio, in sede di visita preventiva ex art. 41 D. Lgs n.81/08.
c) iscrizione all’Albo dell’Ordine dei Medici; l'iscrizione al corrispondente Albo Professionale di uno dei Paesi dell'Unione Europea consente la partecipazione all'Avviso, fermo restando l'obbligo dell'iscrizione all'Albo in Italia prima dell'assunzione in servizio.
d) anzianità di servizio di sette anni, di cui cinque nella disciplina di Organizzazione dei Servizi Sanitari di Base (o equipollenti) e specializzazione nella disciplina di Organizzazione dei Servizi Sanitari di Base (o equipollenti), ovvero anzianità di servizio di dieci anni nella disciplina di Organizzazione dei Servizi Sanitari di Base.
L’anzianità di servizio utile per l’accesso deve essere maturata secondo le disposizioni contenute nell’art. 10 del D.P.R. n. 484/97, nell’art. 1 del DM Sanità 184/00, nell’art. 1 del DPCM 8/3/01.
Le tabelle delle discipline e delle specializzazioni equipollenti sono contenute nel D.M. Sanità del 30.1.1998 e successive modificazioni ed integrazioni;
e) curriculum in cui sia documentata una adeguata esperienza;
f) attestato di formazione manageriale. Il candidato cui sarà conferito l’incarico di direzione della struttura complessa, qualora non già in possesso dell’attestato, avrà l’obbligo di acquisirlo entro un anno dal conferimento dell’incarico, partecipando al relativo corso di formazione manageriale. Il mancato superamento del corso determina la decadenza dell’incarico stesso.
Tutti i suddetti requisiti devono essere posseduti alla data di scadenza del termine stabilito per la presentazione delle domande di ammissione nonché al momento dell’eventuale assunzione.
Non possono accedere agli incarichi coloro che siano esclusi dall'elettorato attivo nonché coloro che siano stati dispensati dall'impiego presso una Pubblica Amministrazione per aver conseguito l’impiego stesso mediante la produzione di documenti falsi o viziati da invalidità non sanabile.
La partecipazione all’avviso non è soggetta a limiti di età (art. 3 Legge n. 127/97); tenuto conto dei limiti di età per il collocamento in quiescenza dei dipendenti e della durata del contratto.
In applicazione della legge 10.4.1991 n. 125, è garantita parità e pari opportunità tra uomini e donne per l’accesso ed il trattamento sul lavoro.
2. MODALITA’ E TERMINI PER LA PRESENTAZIONE DELLE DOMANDE
TERMINE ULTIMO PRESENTAZIONE DOMANDE: …………. (30° giorno non festivo successivo alla data di pubblicazione dell'estratto del presente bando sulla Gazzetta Ufficiale).
La domanda di partecipazione, e la relativa documentazione, deve essere rivolta al Direttore Generale dell’Azienda U.S.L. di Modena e presentata secondo una delle seguenti modalità:
a) inoltrata mediante Raccomandata R/R al servizio postale al seguente indirizzo:
USL CASELLA POSTALE N. 565 - UFFICIO MODENA CENTRO - VIA MODONELLA n. 8 - 41121 MODENA
entro il termine di scadenza del bando. A tal fine fa fede il timbro a data dell’Ufficio postale di spedizione.
b) tramite posta certificata, nel rispetto dei termini di cui sopra, utilizzando una casella di posta elettronica certificata, al seguente indirizzo PEC dell’Azienda auslmo@pec.ausl.mo.it
La domanda e tutta la documentazione allegata dovranno essere contenute in un unico file formato pdf.
Si precisa che la validità di tale invio, così come stabilito dalla normativa vigente, è subordinata all’utilizzo da parte del candidato di casella di posta elettronica certificata. Non sarà, pertanto, ritenuto valido l’invio da casella di posta elettronica semplice/ordinaria anche se indirizzata alla PEC suddetta. Nel caso di inoltro tramite PEC la domanda di concorso dovrà essere firmata dal candidato in maniera autografa, scannerizzata e inviata.
In alternativa il candidato dovrà utilizzare una delle modalità previste dall’art.65 del D.Lgs. 7.3.2005, n.82 come valide per presentare istanze e dichiarazioni alle pubbliche amministrazioni e precisamente: a) sottoscrizione con firma digitale o firma elettronica qualificata b) identificazione dell’autore tramite carta d’identità elettronica o carta nazionale dei servizi c) inoltro tramite la propria casella di posta elettronica certificata purché le relative credenziali di accesso siano rilasciate previa identificazione del titolare e ciò sia attestato dal gestore del sistema nel messaggio o in un suo allegato. Il mancato rispetto delle predette modalità di inoltro/sottoscrizione della domanda comporterà l’esclusione dal concorso.
Nel solo caso di invio mediante posta elettronica certificata è possibile per il candidato produrre successivamente – entro e non oltre 10 giorni la data di scadenza del bando, la documentazione utile alla valutazione, con modalità cartacea, mediante invio con Raccomandata R/R alla Casella Postale n. 565 UFFICIO MODENA CENTRO VIA MODONELLA, 8 - 41121 MODENA purché essa risulti dettagliatamente elencata nell'allegato alla domanda di partecipazione trasmessa telematicamente. La mancata/parziale presentazione di documentazione entro i termini comporta l’impossibilità della valutazione.
Sono escluse altre forme di presentazione o di trasmissione.
La domanda deve pervenire, a pena di esclusione, entro il 30° giorno successivo alla data di pubblicazione dell’estratto del presente bando sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana. Qualora detto giorno sia festivo, il termine è prorogato alla stessa ora del primo giorno successivo non festivo.
Il termine fissato per la presentazione delle domande e dei documenti è perentorio; l’eventuale riserva di invio successivo di documenti è priva di effetto.
L’Amministrazione non assume responsabilità per disguidi di comunicazioni determinati da mancata o inesatta indicazione del recapito da parte del concorrente oppure da mancata errata o tardiva comunicazione del cambiamento dell’indirizzo indicato nella domanda, né per disguidi postali o telegrafici o comunque imputabili a fatto di terzi, a caso fortuito o forza maggiore, né per disguidi nella trasmissione informatica o dovuti a malfunzionamento della posta elettronica, né per mancata restituzione dell’avviso di ricevimento in caso di spedizione per raccomandata.
Si ricorda che l’indirizzo di posta certificata sopra indicato è utilizzabile unicamente per le finalità di cui al presente bando.
Nella domanda gli aspiranti dovranno dichiarare sotto la propria responsabilità, in modo chiaramente leggibile:
a) cognome e nome, la data ed il luogo di nascita e la residenza;
b) il possesso della cittadinanza italiana, ovvero di un Paese dell’Unione Europea;
c) il Comune di iscrizione nelle liste elettorali, ovvero i motivi della non iscrizione, o della cancellazione dalle liste medesime;
d)le eventuali condanne penali riportate, ovvero di non aver riportato condanne penali;
e) il possesso dei requisiti generali e specifici di ammissione richiesti dal bando;
f) la posizione nei riguardi degli obblighi militari;
g) i servizi prestati presso Pubbliche Amministrazioni e le cause di risoluzione di precedenti rapporti di pubblico impiego;
h) il domicilio (ed eventualmente recapito telefonico ed e-mail) presso il quale deve essere fatta all’aspirante, ad ogni effetto, ogni necessaria comunicazione. A tale scopo, l'aspirante dovrà comunicare ogni eventuale successiva variazione del domicilio indicato nella domanda. In caso di mancata indicazione vale, ad ogni effetto, la residenza di cui alla precedente lettera a);
i) il consenso al trattamento dei dati personali (D.Lgs. 196/03).
La domanda deve essere firmata; ai sensi dell’art. 39 del D.P.R. 28.12.2000 n.445, non è richiesta l’autentica di tale firma.
La mancanza della firma, o la omessa dichiarazione nella domanda anche di uno solo dei requisiti richiesti per l’ammissione determina l’esclusione dalla selezione.
La domanda di partecipazione all’avviso ed i relativi documenti allegati, non sono soggetti all’imposta di bollo.
Tutti i dati personali di cui l’Amministrazione sia venuta in possesso in occasione dell’espletamento dei procedimenti concorsuali verranno trattati nel rispetto del Decreto Legislativo n. 196/03. La presentazione della domanda da parte del candidato implica il consenso al trattamento dei propri dati personali, compresi i dati sensibili, a cura dell’Azienda e all’utilizzo degli stessi per lo svolgimento della procedura concorsuale, nonché per gli adempimenti previsti dal D. Lgs. 33/13. I dati potranno essere messi a disposizione di coloro che, dimostrando un concreto interesse nei confronti della suddetta procedura, ne facciano espressa richiesta ai sensi dell’art. 22 della Legge n. 241/90.
3. DOCUMENTAZIONE DA ALLEGARE ALLA DOMANDA
Alla domanda di partecipazione gli aspiranti devono allegare tutte la documentazione relativa ai titoli che ritengano opportuno presentare agli effetti della valutazione di merito e della formulazione dell’elenco degli idonei, ivi compreso un curriculum professionale, datato e firmato, relativo alle attività professionali, di studio, direzionali - organizzative svolte, i cui contenuti, ai sensi dell’art. 8 del D.P.R. n. 484/97, dovranno fare riferimento:
a) alla tipologia delle istituzioni in cui sono allocate le strutture presso le quali il candidato ha svolto la sua attività e alla tipologia delle prestazioni erogate dalle strutture medesime;
b) alla posizione funzionale del candidato nelle strutture ed alle sue competenze con indicazione di eventuali specifici ambiti di autonomia professionale con funzioni di direzione, ruoli di responsabilità rivestiti, lo scenario organizzativo in cui ha operato il dirigente e i particolari risultati ottenuti nelle esperienze professionali precedenti;
c) alla tipologia qualitativa e quantitativa delle prestazioni effettuate dal candidato, anche con riguardo all’attività/casistica trattata nei precedenti incarichi, misurabile in termini di volume e complessità;
d) ai soggiorni di studio o di addestramento professionale per attività attinenti alla disciplina in rilevanti strutture italiane o estere di durata non inferiore ai tre mesi con esclusione dei tirocini obbligatori;
e) alla attività didattica presso corsi di studio per il conseguimento del diploma universitario, di laurea o di specializzazione ovvero presso scuole per la formazione di personale sanitario con indicazione delle ore annue di insegnamento;
f) alla partecipazione a corsi, congressi, convegni e seminari, anche effettuati all’estero, in qualità di docente o relatore;
g) alla produzione scientifica, valutata in relazione all’attinenza alla disciplina ed alla pubblicazione su riviste italiane o straniere, caratterizzate da criteri di filtro nell’accettazione dei lavori, nonché al suo impatto nella comunità scientifica;
h) alla continuità e alla rilevanza dell’attività pubblicistica e di ricerca svolta nel corso dei precedenti incarichi.
Il curriculum sarà oggetto di valutazione esclusivamente se redatto nella forma della dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà e trasmesso unitamente a fotocopia di documento di identità.
Ai sensi dell'art. 40 co. 01 del D.P.R. n. 445/00, così come modificato dall'art. 15 della L. n. 183/11, i certificati rilasciati dalla Pubblica Amministrazione e gli atti di notorietà sono sempre sostituiti dalle dichiarazioni di cui agli articoli 46 e 47 del D.P.R. n. 445/00 come appresso specificato.
Eventuali certificati allegati alla domanda di partecipazione al concorso si considerano nulli.
Resta esclusa dal regime dell’autocertificazione la tipologia qualitativa e quantitativa delle prestazioni effettuate dal candidato: le casistiche dovranno essere certificate dal Direttore Sanitario sulla base della attestazione del Dirigente di struttura complessa responsabile dell’unità operativa;
Il candidato, deve presentare in carta semplice e senza autentica della firma, unitamente a fotocopia semplice di un proprio documento di identità personale in corso di validità:
a) “dichiarazione sostitutiva di certificazione”: nei casi tassativamente indicati nell’art. 46 del D.P.R. n. 445/2000 (ad esempio: stato di famiglia, iscrizione all’albo professionale, possesso del titolo di studio, di specializzazione, di abilitazione, ecc.), oppure
b)“dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà”: per tutti gli stati, fatti e qualità personali non compresi nell’elenco di cui al citato art. 46 del D.P.R. 445/2000 (ad esempio: attività di servizio; incarichi libero-professionali; attività di docenza, frequenza di corsi di formazione, di aggiornamento; partecipazione a convegni, seminari; conformità all’originale di pubblicazioni, ecc.). La dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà richiede una delle seguenti forme:
- deve essere sottoscritta personalmente dall’interessato dinanzi al funzionario competente a ricevere la documentazione,
oppure
- deve essere spedita per posta unitamente a fotocopia semplice di documento di identità personale del sottoscrittore.
In ogni caso, la dichiarazione resa dal candidato, in quanto sostitutiva a tutti gli effetti della certificazione, deve contenere tutti gli elementi necessari alla valutazione del titolo che il candidato intende produrre. L’omissione anche di un solo elemento comporta la non valutazione del titolo autocertificato/autodichiarato.
In particolare, con riferimento al servizio prestato, la dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà allegata alla domanda, resa con le modalità sopraindicate, deve contenere pena la non valutazione del servizio:
- l’esatta denominazione dell’Ente presso il quale il servizio è stato prestato
- la qualifica
- la tipologia del rapporto di lavoro (dipendente, collaborazione coordinata e continuativa, incarico libero-professionale, borsa di studio, ecc.)
- la tipologia dell’orario (tempo pieno/tempo definito/part-time con relativa percentuale rispetto al tempo pieno)
- le date (giorno/mese/anno) di inizio e di conclusione del servizio prestato nonché le eventuali interruzioni (aspettativa senza assegni, sospensione cautelare, ecc.)
- quant’altro necessario per valutare il servizio stesso.
Nel caso di autocertificazione di periodi di attività svolta in qualità di borsista, di libero-professionista, co.co.co. ecc. occorre indicare con precisione tutti gli elementi indispensabili alla valutazione (Ente che ha conferito l’incarico, descrizione dell’attività, regime orario, periodo e sede di svolgimento della stessa).
Le pubblicazioni debbono essere edite a stampa e obbligatoriamente allegate in forma integrale. Possono essere presentate in fotocopia ed autenticate dal candidato, ai sensi dell’art. 19 del D.P.R. n. 445/00, purché il medesimo attesti, mediante dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà, resa con le modalità sopraindicate, che le copie dei lavori specificamente richiamati nella dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà sono conformi agli originali.
Il candidato può autenticare le copie di qualsiasi altro tipo di documento che possa costituire titolo e che ritenga utile allegare alla domanda ai fini della valutazione di merito purché il medesimo elenchi specificamente ciascun documento presentato in fotocopia semplice nella dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà, resa con le modalità sopraindicate, dichiarando la corrispondenza all’originale.
Non saranno ritenute valide generiche dichiarazioni di conformità all’originale che non contengano la specifica descrizione di ciascun documento allegato (e pertanto non saranno valutati i relativi titoli).
L’Amministrazione effettuerà idonei controlli sulla veridicità del contenuto delle dichiarazioni sostitutive ricevute. In caso di accertate difformità tra quanto dichiarato e quanto accertato dall’Amministrazione:
- L’Amministrazione procederà comunque alla segnalazione all’Autorità Giudiziaria per le sanzioni penali previste ai sensi dell’art. 76 D.P.R. 445/00
- In caso di sopravvenuta assunzione l’Amministrazione applicherà l’art. 55-quater del D.Lgs. 165/01
- L’interessato decadrà comunque, ai sensi dell’art. 75 D.P.R. 445/00, da tutti i benefici conseguiti sulla base della dichiarazione non veritiera.
Alla domanda deve essere unito in duplice copia un elenco dei documenti presentati.
La documentazione presentata potrà essere ritirata personalmente (o da un incaricato munito di delega) solo dopo 120 giorni dalla data di pubblicazione della graduatoria nel Bollettino Ufficiale della Regione Emilia-Romagna.
La restituzione dei documenti presentati potrà avvenire anche prima della scadenza del suddetto termine, per il candidato non presentatosi alle prove d’esame ovvero per chi, prima dell’insediamento della Commissione Esaminatrice, dichiari espressamente, di rinunciare alla partecipazione al concorso.
4. DESCRIZIONE DEL FABBISOGNO
Contesto organizzativo
Il territorio su cui l'Azienda USL di Modena svolge le proprie attività istituzionali coincide con quello della Provincia di Modena: una superficie di 2690 Kmq, suddivisa in 47 Comuni. La popolazione provinciale ha raggiunto le 702.787 unità (al 1° gennaio 2022). L'Azienda USL è organizzata in 7 Distretti socio-sanitari che fanno riferimento ad ambiti territoriali definiti, 4 Ospedali a gestione diretta (riuniti in un presidio unico), organizzati in una rete che include funzionalmente anche l'Ospedale di Sassuolo Spa a proprietà unica di USL di Modena, il Policlinico di Modena e l'Ospedale Civile di Baggiovara (questi ultimi due sotto la responsabilità dell'Azienda Ospedaliero - Universitaria di Modena). Tre sono i dipartimenti a valenza territoriale che governano i temi relativi alle cure primarie alla salute mentale e alla sanità pubblica.
Fanno parte della rete socio-sanitaria: 2 Ospedali di Comunità (OsCo di Fanano e Castelfranco), 1 Hospice, 5 ospedali privati accreditati (Hesperia Hospital sede anche della cardiochirurgia di riferimento provinciale, Pineta a valenza pneumologico riabilitativa, Fogliani a valenza ortopedica riabilitativa, Igea con riferimento all’assistenza psichiatrica in acute residenza centro diurni ambulatoriale e Rosa con valenza psichiatrica e specialistica con particolare riferimento alla diagnostica per immagini pesante) 130 strutture residenziali, 31 sedi di consultori familiari, 37 Nuclei Cure Primarie, 192 farmacie pubbliche e private, 29 strutture ambulatoriali private accreditate,13 Case della Salute, 23 Punti di continuità assistenziale. La programmazione prevede a regime la presenza di 27 case della Comunità, 8 OsCo, 4 Hospice e 7 COT.
All’interno dell’Azienda Usl di Modena operano 5400 dipendenti di cui: 900 dirigenti sanitari (medici, veterinari e non medici), 3700 personale sanitario e tecnico addetto all'assistenza, 800 personale amministrativo e tecnico non addetto all'assistenza. A questi si aggiunge il personale convenzionato tra cui: 446 medici di medicina generale 95 pediatri di libera scelta.
L’organizzazione aziendale prevede la presenza di 7 dipartimenti ospedalieri e 3 dipartimenti territoriali con valenza gestionale.
In ambito territoriale troviamo i dipartimenti di: Cure Primarie (DACP), Salute Mentale e Dipendenze Patologiche (DSM-DP) e Sanità Pubblica (DSP).
Il Dipartimento di Cure Primarie assicura il sistema di cure erogate vicino ai luoghi di vita delle persone, offre attività di promozione e tutela della salute, prevenzione, cura e riabilitazione secondo i bisogni e le condizioni della persona. Le attività sono realizzate grazie a una rete territoriale di strutture e di professionalità dei servizi sanitari, ospedalieri e territoriali e dei servizi sociali che collaborano e operano in modo integrato: particolare attenzione è rivolta ai pazienti fragili con patologie croniche o acute che spesso non necessitano di un ricovero ospedaliero. In questi casi sono definiti dei percorsi assistenziali personalizzati, condivisi con il paziente e le persone che lo assistono, per garantire continuità della presa in carico.
Il Dipartimento opera attraverso la rete territoriale riorganizzata secondo il DM 77 costituita da Case della Comunità (17 attive e 10 in programmazione) e gli Ospedali di Comunità (8 di cui 3 attivi) quali strutture di riferimento per garantire accoglienza, presa in carico e continuità dell'assistenza in relazione alla prossimità e alle condizioni della persona da assistere. Le aree di competenza del Dipartimento di Cure Primarie sono: Assistenza di medici e pediatri di famiglia e di medici di continuità assistenziale (ex guardia medica), Assistenza domiciliare, Assistenza agli anziani, ai disabili e alle persone a rischio di perdita dell'autosufficienza, Pediatrie di Comunità, Consultori familiari, e le attività amministrative a supporto dell'assistenza, Medicina penitenziaria, la rete delle Cure Palliative. I modelli di riferimento sono rappresentati dalla medicina di iniziativa (proattiva) e dalla presa in carico della cronicità e della fragilità in modo coordinato anche con il sociale; a tale proposito sono state realizzato le Centrali Operative Territoriali, strumento organizzativo fondamentale, che svolgono funzioni di coordinamento della presa in carico della persona durante le transizioni e raccordo tra servizi e professionisti coinvolti nei diversi setting assistenziali: attività territoriali, sanitarie e sociosanitarie, ospedaliere e della rete dell’emergenza. Forniscono continuità, accessibilità ed integrazione.
Il DSM-DP è il sistema di servizi che integra le aree di Salute Mentale Adulti (SMA), Neuropsichiatria dell’Infanzia e dell’Adolescenza (NPIA), Dipendenze Patologiche (DP). I Distretti Sanitari e il DSM-DP condividono la responsabilità della definizione degli obiettivi, delle strategie e delle azioni per la salute mentale, per le dipendenze patologiche, per la neuropsichiatria dell’infanzia e dell’adolescenza, di un determinato territorio.
Il Dipartimento di Sanità Pubblica è la macrostruttura dell’Azienda USL di Modena preposta all’assistenza sanitaria collettiva in ambiente di vita e di lavoro. Svolge le funzioni e attività previste dai Livelli Essenziali di Assistenza (LEA) per la prevenzione collettiva, promuove il miglioramento della salute e del benessere dei cittadini e garantisce le attività per la prevenzione dei danni alla salute connesse ai rischi negli ambienti di vita e di lavoro, per la sicurezza sul lavoro, la sicurezza alimentare, la sanità ed il benessere animale. A tal fine svolge funzioni di analisi, promozione, orientamento, assistenza e vigilanza sui problemi di salute e sui fattori determinanti il benessere della collettività, privilegiando i temi caratterizzati da maggiore diffusione, gravità e criticità percepite.
I 7 Distretti sono garanti dell'integrazione sanitaria e socio-sanitaria necessaria al perseguimento degli obiettivi sia assistenziali che di salute, assicurano la funzione di committenza (programmazione dei servizi in risposta al bisogno della popolazione di riferimento), di pianificazione delle innovazioni organizzativo/produttive locali, e sovraintendono alle strategie/decisioni in merito alla logistica, all’accesso, all’offerta equa di servizi, anche sulla base delle criticità rilevate nel proprio territorio. Attraverso il coordinamento e l’integrazione tra le strutture socio sanitarie, assicura una risposta coordinata e continua ai bisogni della popolazione, l’uniformità dei livelli di assistenza e la pluralità dell’offerta.
In ambito ospedaliero troviamo i dipartimenti di: Medicina interna e Riabilitazione (che comprende anche la Neurologia di Carpi), Ostetricia Ginecologia e Pediatria, Attività chirurgiche (Chirurgia generale e specialistiche Urologia, Orl, Oculistica, Ortopedia, Terapia del dolore ed Anestesia), Malattie nefrologiche e cardiovascolari (Cardiologia e Nefrologia), Diagnostica per Immagini, Medicina di Laboratorio e Anatomia Patologica, Emergenza Urgenza. Di questi i dipartimenti di Emergenza Urgenza, Malattie nefrologiche e cardiovascolari, Diagnostica per Immagini e Medicina di Laboratorio hanno una valenza interaziendale con AOU di Modena e, ad eccezione dell’Emergenza Urgenza, vedono la presenza anche della componente universitaria (dipartimenti integrati).
L’Unità Operativa afferisce al Dipartimento di Cure Primarie e comprende le 2 sedi di Vignola e Castelfranco Emilia.
I Distretti di Vignola e Castelfranco Emilia si estendono su una superficie di 657.23 km2, sono composti da 15 Comuni, 6 nel Distretto di Castelfranco Emilia (Bastiglia, Bomporto, Castelfranco Emilia, Nonantola, Ravarino, San Cesario) che sono raggruppati nell’Unione Comuni del Sorbara e 9 nel Distretto di Vignola, 8 dei quali afferiscono all’Unione Terre dei Castelli (Castelnuovo Rangone, Castelvetro, Guiglia, Marano sul Panaro, Savignano sul Panaro, Spilamberto, Vignola e Zocca); fa eccezione solo il Comune di Montese.
La popolazione residente al 01/01/2024 è di 168.232 abitanti di cui 83.986 maschi (49.9%) e 84.246 femmine (50.1%); la popolazione sopra ai 65 anni è di 37.219 (22,1%) con un indice di vecchiaia di 168,9 per il Distretto di Vignola e di 151,6 per il Distretto di Castelfranco Emilia.
Profilo oggettivo
I Dipartimenti rappresentano la struttura organizzativa dell’Azienda con l’obiettivo di gestire la produzione garantendo la globalità degli interventi preventivi, assistenziali e riabilitativi e la continuità dell’assistenza. I Dipartimenti sono la sede elettiva del governo clinico e sono il luogo della partecipazione dei professionisti alle decisioni di carattere strategico, organizzativo e gestionale.
Per quanto attiene al Dipartimento Aziendale di Cure Primarie (DACP), questo risponde ai bisogni assistenziali nei luoghi della domiciliarità (domicilio, strutture intermedie, sedi ambulatoriali, OsCo., Case della Salute, Consultori). È la forma organizzativa della funzione di produzione che ha il mandato di garantire a tutti i cittadini le cure primarie, cioè il sistema di cure di prossimità, erogate vicino ai luoghi di vita delle persone, che costituiscono la forma principale di assistenza sanitaria sul territorio che garantisce la presa in carico, l’assistenza e la continuità delle cure. L’assistenza è centrata sulla persona e sui suoi bisogni e offre attività di promozione e tutela della salute, prevenzione, cura e riabilitazione e si realizza grazie a una rete territoriale di strutture e di professionalità che operano in modo integrato.
Garantisce l’unitarietà della programmazione, dell’organizzazione, della costruzione e dello sviluppo delle reti cliniche e organizzative, della valutazione dei processi e dei percorsi clinico-assistenziali nell’ambito delle cure primarie. Opera facilitando l’accesso alle cure garantendo equità e omogeneità; assicurando l’assistenza primaria alle persone nell’arco di tutta la vita, sia come risposta alle patologie in fase acuta, che durante le fasi della cronicità e nell’ultima fase della vita; assicurando relazioni operative finalizzate a garantire la continuità assistenziale dei percorsi di cura con i Dipartimenti ospedalieri, le strutture sanitarie accreditate, con il DSM-DP, DSP, il Dipartimento farmaceutico, i Servizi Sociali dei Comuni, il Terzo settore. Partecipa inoltre alla promozione e verificare della qualità delle cure attraverso l’utilizzo degli strumenti del governo clinico.
Il DACP aziendale è organizzato in UUOO con funzione gestionale e di produzione.
UOC Cure Primarie Castelfranco Emilia e Vignola
L’U.O.C. Cure Primarie Castelfranco Emilia e Vignola è una struttura complessa collocata all’interno del Dipartimento Aziendale Cure Primarie ed è la struttura dedicata alla produzione ed erogazione dei Servizi territoriali per 169.037 abitanti al 01/01/2024 con l’obiettivo:
- della presa in carico territoriale della cronicità assicurando la continuità delle cure, definendo e garantendo percorsi assistenziali integrati e condivisi con il paziente e/o caregiver e la famiglia;
- di promuovere lo sviluppo della medicina proattiva quale modello di riferimento per la gestione della cronicità anche aumentando le competenze e le capacità di autocura dei pazienti;
- di garantire una prima risposta ai problemi acuti dei cittadini gestibili nell’ambito delle Cure Primarie, attraverso gli ambulatori dei medici di medicina generale, dei Pediatri di libera scelta e i CAU;
- di gestire la fase di transizione ed integrazione fra le attuali forme di associazionismo (medicine di Gruppo e di Rete e Nuclei di Cure Primarie) e le future AFT, quali sedi deputate all’esercizio dell’attività clinico assistenziale e della garanzia della continuità di cura;
- di promuovere il consolidamento delle relazioni tra il sistema territoriale e ospedaliero;
- dello sviluppo delle Case della Comunità e della rete di assistenza territoriale prevista dal DM 77;
- di collaborare allo sviluppo dell’integrazione ospedale-territorio in capo all’istituendo Dipartimento dell’ Integrazione a cui afferiscono gli ospedali di comunità (Osco) , le centrali operative territoriali (COT) e l’organizzazione delle UVM (unità di valutazione multidimensionale di 1° e di 2° livello) per garantire la presa in carico e la continuità assistenziale nei vari setting di cura e la gestione della rete dei servizi per la non autosufficienza (anziani e disabili adulti);
- di collaborare allo sviluppo delle strutture territoriali per le urgenze a bassa complessità (Centri Assistenza e Urgenza CAU), afferenti alle cure primarie con l’obiettivo di ridurre gli accessi impropri al Pronto Soccorso
- di garantire la presa in carico individualizzata dei bisogni da parte dei servizi di:
- assistenza specialistica ambulatoriale, assistenza consultoriale rivolta alla donna, all’infanzia e all’età evolutiva, assistenza a popolazioni vulnerabili e detenute;
- di garantire l’accesso agli ausili protesici appropriati, capaci di rispondere efficacemente ed adattarsi all'evoluzione dei bisogni dell'utente, anche in relazione allo sviluppo e al cambiamento tecnologico.
Nel Distretto di Castelfranco Emilia non sono presenti Ospedali, ma due case della Comunità.
Casa della Comunità del Sorbara Dott. Roberto Bertoli. Comprende i Comuni di Bastiglia, Bomporto (sede principale), Nonantola, Ravarino, con un bacino di utenza di 36.741 abitanti. Afferisce a questa CdC il NCP “Area Nord”, comprendente 22 MMG. All’interno di questa CdC si trovano: Ambulatorio Centro Salute Mentale, Ambulatorio Neuropsichiatria Infanzia e Adolescenza, Ambulatorio Pediatria di Comunità e vaccinazioni pediatriche, Ambulatorio integrato per la cronicità a gestione infermieristica, Punto infermieristico di Comunità, Ambulatorio per le Dipendenze Patologiche (SerDP), Centro Unico di Prenotazione, Ambulatorio di geriatria e disturbi cognitivi, Unità Valutazione Multidimensionale, Consultorio familiare, Distribuzione diretta farmaci, Distribuzione dispositivi monouso, Punto prelievi, Screening Colon retto, Screening Pap-test, Sportello sociale, Sportello stranieri/Mediazione culturale, Ambulatori Medicina Generale, Sede Continuità continuità assistenziale (ex Guardia Medica), Uffici per iscrizione SSR, scelta MMG, esenzioni.
Casa della Comunità Regina Margherita. Comprende i Comuni di Castelfranco Emilia (sede principale) e San Cesario, con un bacino di utenza di 39.674 abitanti. Afferisce a questa CdC il “NCP Area Sud” comprendente 22 MMG. All’interno di questa CdC si trovano: Ambulatori specialistici, Ambulatorio Centro Salute Mentale, Ambulatorio Neuropsichiatria Infanzia e Adolescenza, Ambulatorio Pediatria di Comunità e vaccinazioni pediatriche, Ambulatorio cure palliative, Centro Disturbi Cognitivi e Demenze distrettuale, Ambulatorio infermieristico prestazionale e Punto infermieristico di Comunità, Ambulatorio integrato per la cronicità a gestione infermieristica, Ambulatorio per le Dipendenze Patologiche (SerDP), Ambulatorio psicologia clinica, Assistenza protesica, Assistenza sociale, Centro Unico di Prenotazione, Unità Valutazione Multidimensionale, Consultorio familiare, Coordinamento assistenza domiciliare, Distribuzione diretta farmaci, Distribuzione dispositivi monouso, Palestra polivalente, Centrale Operativa Territoriale (che comprende le funzioni del PUA), Sede Continuità assistenziale (ex Guardia Medica), Centro Assistenza e Urgenza – CAU, Punto di orientamento e informazioni, Punto prelievi, Screening Colon retto, Screening Mammografico, Screening Pap-test, Spazio Giovani Adulti, Spazio giovani, Sportello sociale, Sportello stranieri/Mediazione culturale, Struttura residenziale Anziani (CRA), Ambulatori Medicina Generale, Uffici per iscrizione SSR, scelta MMG, esenzioni, Unità Cure Palliative Domiciliari, Vaccinazioni adulti.
In questa CdC si trovano anche l’Ospedale di Comunità (OsCo) e l’Hospice: l’OsCo offre un setting assistenziale a supporto della integrazione ospedale-territorio e della continuità delle cure, è una struttura a gestione infermieristica in collaborazione con i MMG, dotata di 20 posti letto; l’Hospice è un nodo della Rete Locale Cure Palliative, dotato di 15 PL, che garantisce le cure palliative in regime residenziale a malati, che non possono essere assistiti temporaneamente o in via continuativa al proprio domicilio, attraverso equipe dedicate e specificatamente formate.
Nell’ambito del Distretto sono inoltre attivi altri tre Punti Infermieristici di Comunità a San Cesario, Nonantola e Stuffione (frazione di Ravarino).
Nel Distretto di Vignola, oltre all’Ospedale, sono attualmente presenti due case della Comunità.
Casa della Comunità Nicolaus Machella. Si trova nel Comune di Spilamberto e serve un bacino di utenza di 12857 abitanti: quelli residenti a Spilamberto e nella sua frazione San Vito. Afferisce a questa CdC l’Associazione medicina di gruppo di Spilamberto, composta da 8 medici con l’ambulatorio all’interno della CdC e 1 medico “satellite” con il proprio ambulatorio nella frazione di San Vito. All’interno di questa CdC si trovano: l’ambulatorio della Pediatria di Comunità e vaccinazioni pediatriche, l’ambulatorio integrato per la cronicità a gestione infermieristica, il punto infermieristico di Comunità, Ambulatorio di geriatria e disturbi cognitivi, il Consultorio familiare e lo spazio giovani, il Punto prelievi, l’Associazione AVIS e un ambulatorio per le visite specialistiche ambulatoriali.
Casa della Comunità La Carrucola. Si trova a Guiglia e serve un bacino di utenza di 4.100 abitanti. Afferisce a questa CdC la medicina di gruppo di Guiglia, composta da due MMG e comprende anche lo studio di un PLS. All’interno di questa CdC si trovano: Ambulatori specialistici, Ambulatorio Pediatria di Comunità e vaccinazioni pediatriche, Ambulatorio infermieristico prestazionale e Punto infermieristico di Comunità, Ambulatorio integrato per la cronicità a gestione infermieristica, Punto prelievi.
I Nuclei di Cure Primarie del Distretto di Vignola sono 3: NCP Città che comprende i comuni di Vignola, Marano e Savignano sul Panaro, composto da 23 MMG (con due medicine di gruppo), il NCP Pedemontano che comprende i comuni di Castelvetro, Castelnuovo e Spilamberto, composto da 26 MMG (con 6 medicina di gruppo, una delle quali all’interno della CdC di Spilamberto) e il NCP MONTAGNA che comprende i comuni di Guiglia, Zocca, Montese, composto da 8 MMG (una medicina di gruppo nella CdC di Guiglia).
I PLS del Distretto di Vignola sono 13, organizzati in due forme associative e studi singoli.
Nei prossimi anni saranno realizzate altre 3 CdC Spoke nei comuni di Zocca, Montese e Castelnuovo Rangone, che andranno ad ampliare l’offerta dei servizi territoriali già presenti nel Distretto.
A marzo 2026 sarà inoltre concluso il Polo Socio Sanitario di Vignola, dove sorgerà la CdC Hub distrettuale, che offrirà servizi sociosanitari essenziali quali il punto prelievi, l’ambulatorio dell’Infermieristica di comunità e ambulatori per le visite specialistiche. Sarà inoltre presente un’intera area materno-infantile con servizi dedicati: il Consultorio, lo Spazio giovani, il Centro per le famiglie dell’Unione Terre di Castelli, la Pediatria di comunità, gli ambulatori della Neuropsichiatria infantile e adolescenza. Il Polo lavorerà in stretta sinergia con i medici di medicina generale e i pediatri di libera scelta del territorio che avranno ambulatori dedicati nella struttura. Il Polo sarà anche dotato di un Ospedale di comunità (Osco) di 15 posti letto, oltre che di una Casa Residenza per Anziani non autosufficienti.
Profilo Soggettivo
Competenze Professionali e Manageriali
Al Direttore della struttura complessa sono richieste le seguenti competenze (conoscenze, capacità professionali, attitudini, motivazione) professionali e manageriali:
- conoscenza dei concetti di Mission e Vision dell’organizzazione al fine di promuovere lo sviluppo e la realizzazione degli obiettivi dell’Azienda, collaborando attivamente alla definizione del programma di attività della Struttura di appartenenza, in modo coerente e coordinato a quanto definito in sede di budget e alla realizzazione delle attività necessarie al perseguimento degli obiettivi stabiliti;
- capacità manageriali, programmatorie ed organizzative delle risorse assegnate: analisi organizzativa dei processi integrati e di riprogrammazione delle relative azioni di miglioramento; governo della domanda; capacità di lettura dei risultati del monitoraggio dei percorsi e competenze nell’utilizzo di indicatori di processo e di esito per il monitoraggio di percorsi di cura;
- comprovata esperienza di collaborazione e partecipazione a gruppi di lavoro multi-professionali e multidisciplinari in ambito intra e/o interdipartimentali e/o interaziendali finalizzati alla creazione e gestione di percorsi clinico-assistenziali organizzati in reti provinciali che siano efficaci, efficienti, appropriati dal punto di vista clinico ed organizzativo e coerenti con gli indirizzi della programmazione aziendale, regionale e nazionale. Esperienza di coordinamento di gruppi di lavoro multidisciplinari e multi-professionali finalizzati alla gestione integrata di pazienti cronici o fragili;
- esperienza di attività di gestione nell’ambito delle cure primarie, nella organizzazione della assistenza e gestione del paziente cronico, multiproblematico in ambito extra-ospedaliero;
- esperienza di interazione con altri soggetti istituzionali coinvolti nella assistenza sociosanitaria (strutture sociosanitarie, enti locali, terzo settore…) finalizzati alla continuità assistenziale per la presa in carico territoriale di soggetti fragili affetti da patologie croniche;
- esperienze di progetti finalizzati all’attivazione della partecipazione dei pazienti e dei caregiver nonché delle risorse informali e formali dei territori;
- capacità di diffondere nei collaboratori e in tutti i professionisti coinvolti nei percorsi clinico assistenziali la cultura della medicina di iniziativa e di accompagnarli nel cambiamento dei modelli assistenziali;
- capacità di coordinamento delle attività dei Dirigenti Sanitari che operano nell’U.O. valorizzando ciascun collaboratore, ognuno per le proprie caratteristiche e potenzialità, la propria specialità e competenza al fine di mantenere un buon livello di clima organizzativo e favorire all’interno di équipe e gruppi di lavoro fiducia e collaborazione;
- capacità e attitudine relazionale per favorire l’integrazione tra tutti i professionisti coinvolti nei percorsi assistenziali (medici specialisti, medici di medicina generale, pediatri di libera scelta, medici di continuità assistenziale, infermieri, altro personale tecnico-sanitario, personale del servizio sociale), nonché la valorizzazione della autonomia delle professioni;
- comprovata conoscenza nella gestione degli accordi dei medici convenzionati;
- formazione e aggiornamento specifico in tema di gestione e innovazione delle cure primarie, di nuovi modelli assistenziali e di presa in carico di soggetti affetti da patologie croniche secondo la medicina di iniziativa.
5. MODALITA’ DI ATTRIBUZIONE DELL’INCARICO
L’incarico sarà conferito a tempo determinato dal Direttore Generale nell’ambito di una graduatoria di candidati idonei selezionati da un’apposita Commissione di esperti, sulla base dei migliori punteggi attribuiti. A parità di punteggio prevale il candidato più giovane di età.
La Commissione di Esperti è nominata dal Direttore Generale e composta, come previsto dall’art. 15 comma 7-bis del DLgs 502/92 e s.m.i. e dalla Direttiva di cui alla Delibera di Giunta Regionale n. 65 del 23/01/2023 e dalla Circolare Regionale n. 5/2022, dal Direttore Sanitario e da tre Direttori di Struttura appartenenti ai ruoli regionali del Servizio Sanitario Nazionale, individuati tramite sorteggio da un elenco nominativo nazionale, reso disponibile sul portale del Ministero della Salute.
Qualora fossero sorteggiati più di un Direttore di Struttura complessa della Regione Emilia-Romagna, è nominato componente il primo sorteggiato e si proseguirà nel sorteggio fino ad individuare almeno due componenti della Commissione Direttore di Struttura complessa in Regione diversa da quella ove ha sede l’Azienda.
Se, all’esito dei predetti sorteggi dei componenti titolari, la metà dei direttori della commissione (considerando quindi, per il computo, anche il direttore sanitario) non sarà di genere diverso, si proseguirà nel sorteggio fino ad assicurare, ove possibile, l’effettiva parità di genere nella composizione della commissione stessa, fermo restando il criterio territoriale di cui sopra. Tra i componenti supplenti dovrà essere garantita, ove possibile, la rappresentanza di genere.
La presenza di almeno due direttori di struttura complessa in regioni diverse da quella ove ha sede l’azienda deve essere garantita anche in caso di indisponibilità del componente effettivo e di chiamata del componente supplente.
Svolge la funzione di Presidente della commissione il componente con maggiore anzianità di servizio tra i tre direttori sorteggiati. Per anzianità di servizio, a questo fine, si intende quella maturata come direttore di struttura complessa. In caso di parità nelle deliberazioni della commissione, prevale il voto del presidente.
Le operazioni di sorteggio sono pubbliche, ed avranno luogo presso il Servizio Unico Gestione Giuridica del Personale – Via San Giovanni del Cantone n. 23 - Modena alle ore 10.00 del primo lunedì successivo al termine ultimo di presentazione delle domande di partecipazione alla selezione, e in caso di impedimento o di prosecuzione, ogni lunedì successivo non festivo.
La Commissione valuterà i candidati al fine di verificare la loro aderenza al fabbisogno indicato al punto 4 del presente bando, sulla base:
a) del curriculum professionale degli aspiranti, avente i contenuti riportati al punto 3 del presente bando;
b) di un colloquio diretto alla valutazione delle capacità professionali nella specifica disciplina, con riferimento anche alle esperienze professionali documentate, nonché all’accertamento delle capacità gestionali, organizzative e di direzione con riferimento alle caratteristiche dell’incarico da svolgere, rispondenti al fabbisogno determinato dall’azienda; la Commissione dovrà tenere conto della chiarezza espositiva, della correttezza delle risposte, dell’uso di linguaggio scientifico appropriato, della capacità di collegamento con altre patologie o discipline o specialità per la miglior risoluzione dei quesiti anche dal punto di vista dell’efficacia e dell’economicità degli interventi. Il colloquio sarà altresì diretto a testare la visione e l’originalità delle proposte sull’organizzazione della struttura complessa, nonché l’attitudine all’innovazione ai fini del miglioramento dell’organizzazione e della soddisfazione degli stakeholders della struttura stessa.
In conformità alla Delibera di Giunta Regionale n. 65/23 la Commissione attribuirà i seguenti punteggi:
VALUTAZIONE DEL CURRICULUM massimo punti 20
Nell’ambito della valutazione del curriculum, verranno attribuiti i seguenti punteggi:
- per gli elementi di cui ai punti a, b, c massimo punti 12
- per gli elementi di cui ai punti d, e, f, g, h massimo punti 8
Per l’ammissione al colloquio i candidati dovranno ottenere un punteggio complessivo di curriculum pari ad almeno 10 punti.
VALUTAZIONE DEL COLLOQUIO massimo punti 80
Per essere considerati idonei i candidati dovranno raggiungere un punteggio complessivo al colloquio pari ad almeno 40 punti.
I candidati in possesso dei requisiti richiesti saranno convocati per l’ammissione al colloquio mediante posta elettronica certificata con almeno 15 giorni di preavviso rispetto alla data del colloquio. La convocazione sarà altresì pubblicata, con lo stesso preavviso, sul sito web dell’Azienda.
La mancata presentazione al colloquio equivale a rinuncia.
Il colloquio si svolgerà in un’aula aperta al pubblico, ferma restando la possibilità di non far assistere alle operazioni relative gli altri candidati qualora la Commissione intenda gestire il colloquio con modalità uniformi, somministrando ai candidati le medesime domande.
Al termine della procedura di valutazione la Commissione redigerà verbale delle operazioni condotte e una relazione sintetica che sarà trasmessa al Direttore Generale.
L’Azienda pubblicherà sul proprio sito internet:
- il profilo professionale predelineato del dirigente da incaricare sulla struttura organizzativa oggetto della selezione, così come trasmesso dal Direttore Generale alla Commissione ai fini delle operazioni di valutazione;
- i curricula dei candidati presentatisi al colloquio;
- i criteri per l’attribuzione del punteggio;
- la relazione della Commissione di valutazione;
- la graduatoria dei candidati;
L’atto di attribuzione dell’incarico sarà pubblicato sul sito internet aziendale.
Il termine massimo di conclusione della procedura è di mesi sei a decorrere dalla data dalla scadenza del termine per la presentazione delle domande. Tale termine potrà essere elevato in presenza di ragioni oggettive. In tale caso se ne darà comunicazione agli interessati mediante comunicazione sul sito internet dell’Azienda.
6. INFORMATIVA DATI PERSONALI (“PRIVACY”)
Ai sensi dell’articolo 13 GDPR 2016/679, i dati personali forniti dai candidati o acquisiti d’ufficio saranno raccolti presso l’Ufficio Concorsi del Servizio Unico Gestione Giuridica del Personale, in banca dati automatizzata, per le finalità inerenti la gestione della procedura, e saranno trattati dal medesimo Servizio anche successivamente, a seguito di eventuale instaurazione di rapporto di lavoro, per la gestione dello stesso. Tali dati potranno essere sottoposti ad accesso da parte di coloro che sono portatori di un concreto interesse ai sensi dell’art. 22 della L. 241/90 e successive modificazioni ed integrazioni nonchè per i successivi adempimenti previsti dalla normativa vigente, ivi compreso il Dlgs 33/13.
L’indicazione dei dati richiesti è obbligatoria ai fini della valutazione dei requisiti di partecipazione, pena l’esclusione dalla procedura.
Ai sensi dell’art. 7 del D. Lgs. 196/03 e degli artt. 15 e sgg. del GDPR 2016/679 i candidati hanno diritto di accedere ai dati che li riguardano e di chiederne l’aggiornamento, la rettifica, l’integrazione, la cancellazione di dati non pertinenti o raccolti in modo non conforme alle norme. L’interessato può, altresì, opporsi al trattamento per motivi legittimi.
Titolare del trattamento è l’Azienda USL di Modena.
7. MODALITA’ DI SVOLGIMENTO DELL’INCARICO
L’incaricato sarà invitato a presentare entro il termine perentorio di giorni 30 dalla data di ricevimento della relativa richiesta da parte dell’Amministrazione, a pena di decadenza, i documenti comprovanti il possesso dei requisiti generali e specifici richiesti per il conferimento dell’incarico, e per la stipula di apposito contratto individuale di lavoro.
L’incarico dà titolo a specifico trattamento economico, come previsto dal Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro e da quanto stabilito nel contratto individuale di lavoro.
L’incarico di Direzione di struttura complessa implica il rapporto di lavoro esclusivo, ai sensi dell’art. 15 quinquies del D.Lgs. n. 502/92 e successive modificazioni ed integrazioni. Tale esclusività sarà immodificabile per tutta la durata del rapporto di lavoro.
L'incarico di direttore di struttura complessa è soggetto a conferma al termine di un periodo di prova di sei mesi, prorogabile di altri sei, a decorrere dalla data di nomina a detto incarico, sulla base della valutazione di cui all’art. 15 comma 5 D. Lgs. 502/92.
L’incarico ha durata di sei anni con facoltà di rinnovo per lo stesso periodo o per un periodo più breve. A tale incarico può essere applicato, nei casi previsti dalla legge, l’art. 72 della L. 133/08 in materia di collocamento a riposo.
Il Dirigente di struttura complessa è sottoposto a verifica al termine dell’incarico. Le verifiche riguardano le attività professionali svolte ed i risultati raggiunti e sono effettuate da un collegio tecnico, nominato dal Direttore Generale e presieduto dal Direttore del dipartimento. L’esito positivo delle verifiche costituisce condizione per il conferimento o la conferma dell’incarico.
L’incarico è revocato, secondo le procedure previste dalle disposizioni vigenti e dal C.C.N.L., in caso di inosservanza delle direttive impartite dalla direzione generale o dalla direzione del dipartimento; mancato raggiungimento degli obiettivi assegnati; responsabilità grave e reiterata; in tutti gli altri casi previsti dai contratti di lavoro. Nei casi di maggiore gravità il Direttore Generale può recedere dal rapporto di lavoro, secondo le disposizioni del codice civile e dei contratti collettivi nazionali di lavoro.
L’Azienda si riserva la facoltà di prorogare, sospendere o revocare il presente avviso, qualora ne rilevasse la necessità o l’opportunità per ragioni organizzative e di pubblico interesse concreto ed attuale.
Per eventuali informazioni gli aspiranti potranno rivolgersi al Servizio Unico Gestione Giuridica del Personale - Azienda U.S.L. di Modena - Via San Giovanni del Cantone n. 23 – Modena dal Lunedì al Venerdì dalle ore 10.00 alle ore 13.00 - tel. 059.435685 - per procurarsi copia del bando gli aspiranti potranno collegarsi al sito Internet dell’Azienda: www.ausl.mo.it
Il Responsabile del presente Procedimento Amministrativo è il Dott. Manlio Manzini – Dirigente Servizio Unico Gestione Giuridica del Personale.