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Procedure in materia di impatto ambientale di cui all'All. IV del D.Lgs 152/2006 s.m.i. e L.R. 9/99 s.m.i. Decisione in merito a procedura di verifica di assoggettabilità (screening) per riconversione di allevamento in Lugo, Via Lunga Inferiore n. 86, fraz.Voltana, della Società Agricola Voltana Srl

Il progetto è presentato da: Società Agricola Voltana srl con sede a Lugo, frazione S. Maria in Fabriago Via Mensa n. 3.

Il progetto è localizzato: in Lugo (RA), Via Lunga Inferiore 86 loc. Voltana.

Il progetto interessa il territorio dei seguenti comuni: comune di Lugo (RA) e delle seguenti province: Provincia di Ravenna.

Ai sensi del titolo II della L.R. 18/05/1999, n. 9, come modificata dalla L.R. 16/11/2000, n. 35, l’Autorità competente: Comune di Lugo con atto: Deliberazione G.C. n. 152 del 07/07/2010, esecutiva, ha assunto la seguente decisione:

«- di concludere il procedimento di verifica di assoggettabilità (screening) e di non assoggettare ad ulteriore procedura di VIA il progetto di riconversione di allevamento da tacchini a galline ovaiole con conseguente aumento del numero di capi presentato dalla Società Agricola Voltana, con sede a Lugo, frazione S. Maria in Fabriago Via Mensa n. 3;

- di imporre il rispetto e l’attuazione delle seguenti prescrizioni per la mitigazione degli impatti e per il loro monitoraggio nel tempo, in sintonia con il parere tecnico di ARPA che si allega al presente atto quale parte integrante e sostanziale e degli altri pareri acquisiti nell’ambito del procedimento:  

1.  Autorizzazione Integrata Ambientale

L’esercizio dell’attività di allevamento oltre la soglia prevista dal D.Lgs 59/05, ovvero 40.000 posti pollame, è vincolata al rilascio dell’Autorizzazione Integrata Ambientale e pertanto solo a seguito del rilascio del provvedimento di AIA, l’azienda potrà accasare 59.160 capi.

2. Contratto cessione pollina

a. Il contratto di cessione della pollina presentato, in quanto annuale, non garantisce la continuità del conferimento e pertanto entro il 31/12/2010 dovrà esserne stipulato un altro con cadenza almeno triennale, indicando eventuali condizioni e tempi di recesso. Copia di tale documento sarà da inviare al Comune di Lugo – Sportello Unico per le attività produttive e per l’Edilizia, Provincia di Ravenna – Settore Ambiente e Suolo e ARPA Sezione Provinciale di Ravenna – Gruppo IPPC – VIA.

b. Il contratto dovrà essere rinnovato almeno 6 mesi prima della sua naturale scadenza e contestualmente dovrà essere data comunicazione al Comune di Lugo – Sportello Unico per le attività produttive e per l’Edilizia, Provincia di Ravenna – Settore Ambiente e Suolo e ARPA Sezione Provinciale di Ravenna – Gruppo IPPC – VIA.

c. Nel caso in cui sia necessario modificare/recedere il contratto sarà necessario darne tempestiva comunicazione al Comune di Lugo – Sportello Unico per le attività produttive e per l’Edilizia, Provincia di Ravenna – Settore Ambiente e Suolo e ARPA Sezione Provinciale di Ravenna – Gruppo IPPC – VIA.

3. Rumore

a. Si precisa che l’abitazione situata all’interno del sito di allevamento è stata individuata come abitazione del custode, qualora sia da ritenersi modificata la funzione dell’edificio medesimo, non potrà essere venduta o affittata se non prima di aver presentato una valutazione previsionale di impatto acustico che consideri tale abitazione come ricettore sensibile. Qualora si verificasse tale evenienza, occorrerà rivedere la pratica autorizzatoria in quanto l’abitazione suddetta diventerebbe potenziale ricettore dell’impatto ambientale dell’azienda. 

b. Dovranno essere previsti interventi periodici di manutenzione agli impianti e controlli strumentali periodici della rumorosità emessa, in modo da assicurare il mantenimento delle condizioni di conformità dei livelli di immissione di cui al DPCM 14/11/97.

c. Dovranno essere effettuati gli interventi di mitigazione acustica indicati in relazione in modo da ottenere ai ricettori presenti il rispetto dei limiti di immissione assoluto e differenziale previsti dal DPCM 14/11/97.

d. Dovrà essere effettuata, a mitigazioni realizzate, la verifica acustica sperimentale, compresa la verifica delle componenti tonali e impulsive (D. M. 16/03/98 “Tecniche di rilevamento e di misurazione dell’inquinamento acustico”), tesa a dimostrare il rispetto dei valori limite; nel caso di mancato rispetto dovranno essere adottati ulteriori interventi di mitigazione.

e. La relazione tecnica di verifica, che attesti il rispetto dei valore limite di inquinamento acustico, dovrà essere presentata all’Autorità competente per l’ottenimento dell’ Autorizzazione Integrata Ambientale.

f. In caso di modifiche sostanziali al progetto presentato e/o introduzione di nuove sorgenti dovrà essere presentata nuova valutazione di impatto acustico o integrazione alla presente.

4.  Gestione Acque

a. Dovrà essere applicato il piano di gestione proposto dall’azienda e per il quale si rimanda al § 2.6.1 - Allegato 1.

b. Si ricorda che, nel caso in cui la ditta non fosse già autorizzata, in quanto la copia presentata non ha il timbro di ricevuta, deve essere rilasciata dal Consorzio di Bonifica della Romagna Centrale la concessione per lo scarico delle acque reflue domestiche.

5.  Scarichi idrici

a. Gli impianti di trattamento delle acque reflue domestiche, quali pozzetto degrassatore, fossa Imhoff e filtro batterico anaerobico, al fine di assicurare un corretto funzionamento, dovranno essere puliti periodicamente ed almeno 1 volta all’anno da ditte autorizzate; la documentazione attestante l’avvenuta pulizia dovrà essere conservata presso l’attività a disposizione degli organi di vigilanza.

b. Il pozzetto ufficiale di prelevamento dovrà essere sempre reso accessibile agli organi di vigilanza, tramite gli opportuni interventi di manutenzione.

c. La planimetria della rete fognaria costituirà parte integrante dell’autorizzazione allo scarico.

d. Dovrà essere prevista una pulizia almeno annuale, mediante autosprugo, per lo svuotamento della vasca a tenuta della piazzola lavaggio.

6.  Pozzo

I quantitativi dichiarati nella relazione integrativa dovranno essere inseriti nella scheda F – Risorse Idriche dell’Autorizzazione Integrata Ambientale, in quanto discordanti.

7.  Barriera verde

Dovrà essere realizzato, come indicato dal proponente, il completamento della piantumazione della fascia alberata.

8.  Rifiuti

Lo stoccaggio dei rifiuti dovrà essere gestito in modo da non generare in nessun modo contaminazioni del suolo o delle acque in conformità a quanto previsto nelle procedure gestionali previste dalla MTD. La loro classificazione e la loro gestione dovrà avvenire secondo i criteri del D.Lgs 152/06.

9.  Locale filtro per DPI

In istruttoria AIA, dovrà essere individuato altro locale “filtro” adeguato a consentire l’adozione delle misure di biosicurezza (DPI) ai veterinari e tecnici AUSL, oltre che a custodire la documentazione, in quanto il locale attualmente proposto (garage) non risulta idoneo.

10.  Amianto

Si rimanda all’Autorizzazione Integrata Ambientale la definizione puntuale del programma di monitoraggio, controllo e manutenzione da prevedersi fino alla bonifica delle strutture contenenti amianto dell’azienda.

11.  Futuri interventi edilizi

Rientrando l’attività di allevamento fra quelle insalubri di prima classe per gli effetti dell’art. 216 del T.U. LL. SS., gli elementi di tutela (distanze) individuati nel Regolamento di Igiene, nel caso di eventuali futuri interventi edilizi, dovranno essere rispettati.

12.  Transito autocarri strada comunale Torretta

Nella strada comunale Via Torretta è vietato il transito agli autocarri e pertanto non sarà concessa deroga al transito degli autocarri diretti verso l’allevamento.><p>

- di dare atto che ai sensi dell’art, 10 c. 4 della LR 9/99 le prescrizioni qui indicate obbligano il proponente a conformare il progetto alle stesse e sono vincolanti per tutte le Amministrazioni competenti al rilascio di intese, concessioni, autorizzazioni, licenze, pareri nulla osta, assensi, comunque denominati, necessari per la realizzazione del progetto in base alla vigente normativa; 

- di dare atto inoltre che ai sensi dell’art. 24 della L.R. 9/99: nei casi in cui il progetto sia realizzato in parziale o totale difformità dalle prescrizioni contenute nell’atto conclusivo della Procedura di Verifica (screening), l’autorità competente, previa eventuale sospensione dei lavori, diffida il proponente ad adeguare l’impianto, opera o intervento. Il provvedimento di diffida stabilisce i termini e le modalità di adeguamento. Qualora il proponente non si adegui a quanto stabilito nella diffida, l’autorità competente revoca l’atto conclusivo della Procedura di Verifica (screening) e dispone la sospensione dei lavori nonché la riduzione in pristino dello stato dei luoghi e della situazione ambientale a spese e cura del responsabile, definendone i termini e le modalità. In caso di inerzia l’autorità competente provvede d’ufficio a spese dell’inadempiente; 

- di trasmettere la presente Deliberazione agli Enti e Servizi interessati agli esiti della presente istruttoria e alle prescrizioni qui contenute ed in particolare alla Provincia di Ravenna – Servizio Ambiente e Suolo al fine della conclusione dell’istruttoria del procedimento di Autorizzazione Integrata Ambientale; 

- di determinare la quantificazione delle spese di istruttoria secondo le modalità previste dalla Direttiva approvata con deliberazione G.R. n. 1238/2002, sulla base della quantificazione fatta dal legale rappresentante della Società Agricola Voltana del costo di realizzazione del progetto, in € 120,00 – Tit. III Cap 952 “Rimborso spese per esame istruttoria pratiche edilizie” che il proponente è tenuto a versare ai sensi dell’art. 28 della LR 9/99,

-di demandare la ripartizione con ARPA delle spese di istruttoria ai sensi della Convenzione Rep. 7755 del 1/12/2009, citata in premessa, ad un successivo atto dirigenziale;

- di pubblicare per estratto ai sensi dell’art. 10 comma 3 della L. R. 9/99 e successive modificazioni la presente deliberazione nel Bollettino Ufficiale della Regione Emilia-Romagna e integralmente sul sito web del Comune di Lugo.». 

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