RISOLUZIONE - Oggetto n. 6804 - Risoluzione per impegnare la Giunta ad assicurare agli enti locali la messa in opera di strumenti e azioni di supporto per le attività connesse al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR). A firma della Consigliera: Catellani
Premesso che
l’Unione Europea ha risposto alla crisi pandemica con il Next Generation EU (NGEU): un programma di portata e ambizione inedite, che asseritamente prevede di destinare investimenti e riforme per accelerare la transizione ecologica e digitale, migliorare la formazione delle lavoratrici e dei lavoratori, ponendosi anche l’obiettivo dichiarato di conseguire una maggiore equità di genere, territoriale e generazionale;
l’Italia è la prima beneficiaria, in valore assoluto, dei due principali strumenti del NGEU: il Dispositivo per la Ripresa e Resilienza (RRF) e il Pacchetto di Assistenza alla Ripresa per la Coesione e i Territori d’Europa (REACT-EU). Il solo RRF garantisce risorse per 191,5 miliardi di euro, da impiegare nel periodo 2021- 2026, delle quali 68,9 miliardi sono sovvenzioni a fondo perduto. L’Italia intende inoltre utilizzare appieno la propria capacità di finanziamento tramite i prestiti della RRF, che per il nostro Paese è stimata in 122,6 miliardi (https://www.governo.it/sites/governo.it/files/PNRR.pdf);
il progetto prevede che gli Stati presentino un pacchetto di investimenti e riforme: il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) che si articola in sei missioni; “il desiderata” di Regione Emilia-Romagna è dichiaratamente il seguente: “l’obiettivo della Regione Emilia-Romagna è sfruttare appieno le opportunità offerte dal PNRR e rendere il territorio più competitivo, attrattivo e coeso. ” (https://pnrr.regione.emilia-romagna.it/).
Premesso inoltre che
il Decreto del Ministro dell’Economia e delle Finanze del 6 agosto 2021 ha disposto l’assegnazione delle risorse in favore di ciascuna Amministrazione titolare degli interventi PNRR e corrispondenti milestone e target ed in particolare la missione 1 – Componente 1 e in particolare il Sub Investimento 2.2.1 “Assistenza Tecnica a livello centrale e locale del PNRR”, incluso nell’investimento 2.2 per un totale importo assegnato pari a euro 368.400.000;
per l'Investimento 2.2 del PNRR il Piano aveva previsto quale obiettivo di rilevanza europea da realizzare entro e non oltre il 31 dicembre 2021, «il completamento della procedura di assunzione di un pool di mille esperti da impiegare per tre anni a supporto delle amministrazioni nella gestione delle nuove procedure per fornire assistenza tecnica»;
con la DGR n. 1835 dell’08/11/2021 recante “Piano territoriale della regione Emilia-Romagna per il conferimento degli incarichi sulla base delle procedure previste dall'articolo 9, comma 1, del decreto-legge 9 giugno 2021, n. 80” la Giunta regionale ha preso atto della proposta di Piano territoriale elaborata dalla Regione Emilia-Romagna, cui è seguita la DGR n. 2129 del 13/12/2021, recante “Presa d'atto dell'approvazione del Piano territoriale della Regione Emilia-Romagna per il conferimento degli incarichi sulla base delle procedure previste dall'articolo 9, comma 1, del decreto-legge 9 giugno 2021, n. 80, da parte del Dipartimento per la funzione pubblica della Presidenza del Consiglio dei ministri”;
il Piano territoriale della Regione Emilia-Romagna prevede la contrattualizzazione di n. 62 esperti, individuati per il supporto nella gestione dei procedimenti amministrativi complessi con particolare riferimento a quelli connessi all’attuazione del PNRR approvato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri con decreto del Capo Dipartimento della Funzione Pubblica prot. n. 37147871 del 30/11/2021 – ed in particolare nei seguenti 8 profili professionali:
- 14 Esperti in ambiente;
- 9 Esperti gestionali;
- 10 Esperti in rinnovabili;
- 1 Esperto amministrativo (settore appalti);
- 14 Esperti in edilizia;
- 1 Esperto giuridico;
- 11 Esperti digitali;
- 2 Esperti nella gestione e nel monitoraggio di progetti complessi.
Considerato che
a fronte del complesso quadro giuridico, procedurale-amministrativo e rendicontativo, con il quale i Comuni che si approcciano alle opportunità del PNRR si stanno confrontando quotidianamente, delle necessità di supporto al merito delle progettualità , dei contenuti e delle prospettive degli interventi che gli Enti locali hanno previsto, emerge con forza l’esigenza di trovare spunti e strumenti utili a sviluppare nuove progettualità e ad attuare quelle già in essere: le risposte che gli Enti locali cercano attengono - già in fase prodromica - al reperimento di buone pratiche, consigli operativi, modelli ed esempi progettuali;
tematiche differenti - quali lo sviluppo di una gestione integrata dei progetti e la partecipazione delle comunità agli stessi, la gestione integrata di progetti di welfare di comunità, la realizzazione di interventi innovativi riguardo la gestione forestale e i reticoli idrografici, l’attuazione del principio “Do No Significant Harm” (DNSH), oltre a modelli per lo sviluppo di convenzioni tra enti locali per la proposta e la realizzazione di interventi sovracomunali - sono solo alcuni degli argomenti sui quali gli Enti locali necessitano tempestivamente di supporto e di strumenti di lavoro, cui spesso non sono in grado di far fronte attraverso la dotazione organica ordinaria.
a continuare a garantire il massimo coinvolgimento della Regione in azioni di collaborazione alle attività previste assicurando agli Enti locali - ivi inclusi anche gli Enti più piccoli e meno strutturati - la messa in opera di strumenti ed azioni di supporto anche ulteriori che si rendessero necessari rispetto a quanto considerato e richiamato in premessa, nel rispetto delle competenze attribuite.
Approvata all’unanimità dalla Commissione II Politiche economiche nella seduta del 3 ottobre 2023.