L’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna
Premesso che
il termalismo è un settore potenzialmente rilevante dell'economia dell'Emilia-Romagna con ampi margini di sviluppo sia in ambito sanitario che in quello turistico.
Considerato che
il rilancio del settore termale regionale, specie quello correlato alle stazioni termali tradizionali, passa necessariamente dalla ristrutturazione degli impianti per la captazione, adduzione, canalizzazione, sollevamento e comunque finalizzati al razionale sfruttamento delle sorgenti e delle cave di acque minerali per uso termale, che, in molti casi, da tanti anni non vengono sottoposte ad interventi di manutenzione straordinaria e di rinnovamento per mancanza degli ingenti fondi occorrenti da parte delle proprietà.
Ricordato che
l'articolo 43 della L.R. 32/1988 "Disciplina delle acque minerali e termali, qualificazione e sviluppo del termalismo", consente alla Regione Emilia Romagna, nell'ambito di un programma poliennale di valorizzazione del settore termale, di erogare incentivi a favore di soggetti pubblici e privati per diversi interventi finalizzati allo sviluppo del termalismo, ln particolare, la lettera c) prevede testualmente la possibilità di concedere incentivi per "impianti di opere di adduzione, canalizzazione, sollevamento e quanto altro necessario al razionale sfruttamento delle sorgenti di acque minerali per uso termale".
Tale legge non è più stata finanziata a fronte della scelta della Regione Emilia-Romagna di partecipare direttamente alle società di gestione dei principali impianti termali delle stazioni termali tradizionali.
La decisione assunta dalla Giunta regionale in sede di revisione delle partecipate di dismettere le quote possedute all'interno delle società di gestione rende attuale il rifinanziamento della LR 32/88 onde sostenere gli enti locali proprietari, che avrebbero necessità di affrontare ingenti spese di investimento per proseguire nell’estrazione e sfruttamento delle acque termali.
Impegna la Giunta regionale
a rifinanziare, compatibilmente con le risorse di bilancio a disposizione in assestamento, la legge regionale 32/1988, nell'ambito dell'elaborazione di un nuovo programma poliennale di valorizzazione del settore termale che preveda interventi mirati alla manutenzione straordinaria, al rinnovamento ed alla ristrutturazione degli impianti esistenti di presa delle acque termali e per il razionale sfruttamento delle loro sorgenti e cave.
Approvato all'unanimità dei votanti nella seduta pomeridiana del 19 dicembre 2023