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Approvazione del Piano regionale dell’Emilia-Romagna per la prevenzione vaccinale 2023-2025

LA GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA

    Richiamati:

  • la propria deliberazione n. 1826 del 9 novembre 2016 avente ad oggetto: “Costituzione Commissione Regionale Vaccini per l'elaborazione di efficaci strategie per il miglioramento delle coperture vaccinali e di Linee Guida per la sorveglianza delle malattie infettive prevenibili con vaccinazione”;
  • il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 12 gennaio 2017 recante “Definizione e aggiornamento dei Livelli Essenziali di Assistenza, di cui all’articolo 1, comma 7, del Decreto Legislativo 30 dicembre 1992, n. 502”, con il quale viene ridefinito il Livello della Prevenzione, modificando la denominazione da “Assistenza Sanitaria Collettiva” a “Prevenzione Collettiva e Sanità Pubblica”, ed in particolare:
    • l’art. 2, comma 1, che prevede che, nell'ambito della Prevenzione Collettiva e Sanità Pubblica, il Servizio Sanitario Nazionale garantisca, tra l’altro, la sorveglianza, la prevenzione e il controllo delle malattie infettive e parassitarie, inclusi i programmi vaccinali;
    • l’Allegato I al Decreto in parola titolato “Prevenzione Collettiva e Sanità Pubblica” che stabilisce che il livello della “Prevenzione Collettiva e Sanità Pubblica” include le attività e le prestazioni volte a tutelare la salute e la sicurezza della comunità da rischi infettivi, ambientali, legati alle condizioni di lavoro, correlati agli stili di vita;
  • il Piano Nazionale di Prevenzione Vaccinale 2017-2019, approvato con l’Intesa sancita in sede di Conferenza Permanente per i Rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province Autonome di Trento e di Bolzano in data 19 gennaio 2017, con Repertorio n. 10/CSR, ai sensi dell’art. 8, comma 6, della Legge 5 giugno 2003, n. 131, tra il Governo, le Regioni e le Province Autonome di Trento e di Bolzano, che evidenzia come obiettivo primario l’armonizzazione delle strategie vaccinali in atto nel Paese, al fine di garantire alla popolazione, indipendentemente dal luogo di residenza, reddito e livello socio-culturale, i pieni benefici derivanti dalla vaccinazione, intesa sia come strumento di protezione individuale che di prevenzione collettiva;
  • il Piano Regionale di Prevenzione Vaccinale 2017, approvato con propria deliberazione n. 427 del 5 aprile 2017, che prevede di perseguire con la massima efficacia le strategie vaccinali, nonché di garantire le attività di sorveglianza e controllo delle malattie infettive prevenibili con vaccinazioni, in coerenza con il sopra citato Piano Nazionale di Prevenzione Vaccinale 2017-2019;
  • la Legge 31 luglio 2017, n. 119 “Conversione in legge, con modificazioni, del Decreto-Legge 7 giugno 2017, n. 73, recante disposizioni urgenti in materia di prevenzione vaccinale”;
  • la Circolare del Ministero della Salute – Direzione Generale della Prevenzione Sanitaria – Ufficio V – Prevenzione delle Malattie Trasmissibili e Profilassi Internazionale, Prot. n. 0025233-16/08/2017–DGPRE-P, con la quale vengono fornite le indicazioni operative per l’applicazione del Decreto-Legge n. 73 del 7 giugno 2017, convertito con modificazioni dalla Legge 31 luglio 2017, n. 119, recante “Disposizioni urgenti in materia di prevenzione vaccinale, di malattie infettive e di controversie relative alla somministrazione di farmaci”, al fine di rendere effettivo l’obbligo vaccinale nei confronti di malattie ad elevata contagiosità e a rischio epidemico, garantendo i necessari interventi di profilassi e livelli adeguati di copertura vaccinale;
  • la propria deliberazione n. 1902 del 29 novembre 2017 avente ad oggetto: “Attivazione di un Servizio Ambulatoriale Altamente Specialistico, a valenza regionale, finalizzato alla gestione delle problematiche complesse inerenti le vaccinazioni”;
  • la propria deliberazione n. 351 del 12 marzo 2018 avente ad oggetto: “Approvazione del Documento "Rischio biologico in ambiente sanitario. Linee di indirizzo per la prevenzione delle principali patologie trasmesse per via ematica e per via aerea, indicazioni per l'idoneità dell'operatore sanitario”;
  • la propria deliberazione n. 693 del 14 maggio 2018 avente ad oggetto: “Implementazione del Piano Regionale di Prevenzione Vaccinale – Anno 2018”;
  • la propria deliberazione n. 1045 del 24 giugno 2019 avente ad oggetto: “Offerta attiva e gratuita della vaccinazione anti-HPV alle donne di 25 anni ed estensione della gratuità alle donne che hanno subito trattamenti per lesioni HPV correlate e alle persone con fattori di rischio. Estensione della gratuità della vaccinazione antivaricella ai maschi adulti”;
  • la propria deliberazione n. 1776 del 21 ottobre 2019 avente ad oggetto: “Offerta gratuita della vaccinazione contro il meningococco B, su richiesta, per i bambini nati negli anni 2014-2015-2016”;
  • il Patto per la Salute per gli anni 2019-2021, approvato con l’Intesa sancita in sede di Conferenza Permanente per i Rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province Autonome di Trento e di Bolzano in data 18 dicembre 2019, con Repertorio n. 209/CSR, ai sensi dell’art. 8, comma 6, della Legge 5 giugno 2003, n. 131, tra il Governo, le Regioni e le Province Autonome di Trento e di Bolzano, ed in particolare:
    • la Scheda 8 “Sviluppo dei Servizi di Prevenzione e Tutela della Salute. Sviluppo delle Reti Territoriali. Riordino della Medicina Generale” in cui viene sottolineata esplicitamente la necessità di promuovere una maggiore omogeneità ed accessibilità dell’assistenza sanitaria e sociosanitaria, garantendo l’integrazione con i servizi socio-assistenziali;
    • la Scheda 12 “Prevenzione” che stabilisce, tra l’altro, che il Governo e le Regioni convengono di implementare gli investimenti in promozione della salute e prevenzione, quali elementi cruciali per lo sviluppo della società e la tutela della salute, favorendo l'integrazione delle politiche sanitarie e il raccordo funzionale tra il Piano Nazionale della Prevenzione e il Piano Nazionale della Cronicità e gli ulteriori strumenti di pianificazione nazionale, nonché convengono, secondo i principi della "Salute in tutte le politiche" e in collegamento con gli indirizzi internazionali in materia di prevenzione (Agenda 2030), sulla necessità di garantire equità e contrasto alle disuguaglianze di salute, di rafforzare l'attenzione verso i gruppi fragili, di perseguire un approccio di genere, di considerare le persone e le popolazioni in rapporto agli ambienti di vita (setting di azione), di orientare le azioni al mantenimento del benessere in ciascuna fase dell'esistenza (approccio life course), ponendo in atto interventi basati su evidenze di costo, efficacia, equità e sostenibilità, finalizzati alla promozione di stili di vita sani e alla rimozione dei fattori di rischio correlati alle malattie croniche non trasmissibili;
  • il Piano Nazionale della Prevenzione (PNP) 2020-2025, approvato con l’Intesa sancita in sede di Conferenza Permanente per i Rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province Autonome di Trento e di Bolzano in data 6 agosto 2020, con Repertorio n. 127/CSR, ai sensi dell’art. 8, comma 6, della Legge 5 giugno 2003, n. 131, tra il Governo, le Regioni e le Province Autonome di Trento e di Bolzano, che prevede azioni di promozione dell’adesione consapevole ai programmi vaccinali nella popolazione generale e in specifici gruppi a rischio;
  • la propria deliberazione n. 1855 del 14 dicembre 2020 con la quale è stata recepita la succitata Intesa Stato-Regioni concernente il Piano Nazionale della Prevenzione (PNP) 2020-2025;
  • l’Intesa sancita in sede di Conferenza Permanente per i Rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province Autonome di Trento e di Bolzano, in data 17 dicembre 2020, con Repertorio n. 228/CSR, ai sensi dell’art. 8, comma 6, della Legge 5 giugno 2003, n. 131, tra il Governo, le Regioni e le Province Autonome di Trento e di Bolzano sull’integrazione al Piano Nazionale per la Prevenzione (PNP) 2020-2025;
  • l’Intesa sancita in sede di Conferenza Permanente per i Rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province Autonome di Trento e di Bolzano in data 25 marzo 2021, con Repertorio n. 33/CSR, ai sensi dell’art. 8, comma 6, della Legge 5 giugno 2003, n. 131, tra il Governo, le Regioni e le Province Autonome di Trento e di Bolzano che proroga al 31 dicembre 2021 il "Piano Nazionale della Prevenzione Vaccinale PNPV 2017-2019";
  • l’Intesa sancita in sede di Conferenza Permanente per i Rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province Autonome di Trento e di Bolzano, in data 5 maggio 2021, con Repertorio n. 51/CSR, ai sensi dell’art. 8, comma 6, della Legge 5 giugno 2003, n. 131, tra il Governo, le Regioni e le Province Autonome di Trento e di Bolzano, concernente il posticipo delle fasi di pianificazione e adozione dei Piani Regionali della Prevenzione di cui al Piano Nazionale della Prevenzione (PNP) 2020-2025 (Rep. Atti n. 127/CSR del 6 agosto 2020);
  • la propria deliberazione n. 1077 del 12 luglio 2021 avente ad oggetto: “Aggiornamenti sull'offerta gratuita della vaccinazione contro l'Herpes Zoster”;
  • la propria deliberazione n. 2144 del 20 dicembre 2021, con la quale è stato approvato il Piano Regionale della Prevenzione 2021-2025 nel cui ambito, tra l’altro, è delineato il Programma Libero, di seguito specificato, PL16 Vaccinazioni, che ha tra gli obiettivi sia quello di ottenere la riduzione e, quando possibile, l’eliminazione/eradicazione di alcune malattie infettive che possono causare gravi complicazioni e/o per le quali non esiste una terapia efficace, sia quello di proteggere quelle persone che, per determinate condizioni epidemiologiche, di salute, occupazionali o comportamentali, sono più esposte al pericolo di contrarre determinate infezioni e di sviluppare forme gravi;
  • la determinazione dirigenziale n. 24473 del 22 dicembre 2021, con la quale è stato individuato il Coordinatore del Piano Regionale della Prevenzione 2021-2025 ed è stata costituita la Cabina di Regia Regionale di coordinamento e monitoraggio del succitato Piano;
  • la propria deliberazione n. 58 del 24 gennaio 2022, con la quale è stato approvato il Documento di Governance del Piano Regionale della Prevenzione 2021-2025 quale strumento essenziale che delinea l’organizzazione che supporta il Piano in parola, al fine di definire con chiarezza ruoli e strumenti per il governo del sistema regionale universalistico, accessibile ed equo di promozione della salute della persona e della comunità nell’intero arco temporale di implementazione del Piano medesimo, specificando compiti, interfacce ed elementi per il monitoraggio e la valutazione;
  • la propria deliberazione n. 1877 del 7 novembre 2022 avente ad oggetto: “Rimodulazione del Programma di Screening Regionale del Tumore della Cervice Uterina per le donne venticinquenni vaccinate contro l’HPV nelle Campagne Vaccinali delle dodicenni”;
  • la determinazione dirigenziale n. 3927 del 24 febbraio 2023 avente ad oggetto: “Modifica della composizione della Commissione Regionale Vaccini per l’elaborazione di efficaci strategie per il miglioramento delle coperture vaccinali e di Linee Guida per la sorveglianza delle malattie infettive prevenibili con vaccinazione”;
  • l’Intesa sancita in sede di Conferenza Permanente per i Rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province Autonome di Trento e di Bolzano, in data 2 agosto 2023, con Repertorio n. 193/CSR, ai sensi dell’art. 8, comma 6, della Legge 5 giugno 2003, n. 131, tra il Governo, le Regioni e le Province Autonome di Trento e di Bolzano sul documento recante “Piano Nazionale di Prevenzione Vaccinale (PNPV) 2023-2025” e sul documento recante “Calendario Nazionale Vaccinale”;

Vista l'esigenza di predisporre il Piano Regionale dell’Emilia-Romagna per la Prevenzione Vaccinale 2023-2025, di cui all’Allegato 1, parte integrante e sostanziale del presente provvedimento, in coerenza con il succitato Piano Nazionale di Prevenzione Vaccinale (PNPV) 2023-2025 i cui obiettivi sono i seguenti:

  • mantenere lo status polio-free;
  • raggiungere e mantenere l'eliminazione di morbillo e rosolia;
  • rafforzare la prevenzione del cancro della cervice uterina e delle altre malattie HPV correlate;
  • raggiungere e mantenere le coperture vaccinali target rafforzando Governance, Reti e percorsi di prevenzione vaccinale;
  • promuovere interventi vaccinali nei gruppi di popolazione ad alto rischio per patologia, favorendo un approccio centrato sulle esigenze del cittadino/paziente;
  • ridurre le diseguaglianze e prevedere azioni per i gruppi di popolazione difficilmente raggiungibili e/o con bassa copertura vaccinale;
  • completare l'informatizzazione delle anagrafi vaccinali regionali e mettere a regime l'anagrafe vaccinale nazionale;
  • migliorare la sorveglianza delle malattie prevenibili da vaccino;
  • rafforzare la comunicazione in campo vaccinale;
  • promuovere nei professionisti sanitari la cultura delle vaccinazioni e la formazione in vaccinologia;

Evidenziato che il succitato Calendario Nazionale rappresenta un documento distinto dal Piano Nazionale di Prevenzione Vaccinale (PNPV) e, pertanto, facilmente aggiornabile in base ai futuri scenari epidemiologici, alle evidenze scientifiche e alle innovazioni in campo biomedico, nonché presenta l'offerta vaccinale attivamente e gratuitamente prevista per fascia d'età e contiene le vaccinazioni raccomandate a particolari categorie a rischio (per condizione medica, per esposizione professionale, per eventi occasionali, per vulnerabilità sociali ed economiche);

Rilevato che:

  • la complessità dei programmi vaccinali è aumentata nel tempo. E’ noto, infatti, che la ricerca scientifica ha immesso sul mercato nuovi vaccini che da un lato rappresentano delle ottime opportunità ma dall’altro richiedono la valutazione accurata della loro efficacia e sicurezza, nonché lo studio dell’epidemiologia della malattia contro la quale sono diretti;
  • la crescente disponibilità di nuove tecnologie vaccinali pone la necessità di operare delle scelte al fine di razionalizzare l’impiego delle risorse disponibili e massimizzare i risultati in termini di salute, garantendo alla collettività un’adeguata protezione per le malattie prevenibili tramite vaccinazione;
  • i programmi vaccinali devono essere in grado di garantire equità e uniformità nell’offerta e di raggiungere efficacemente le popolazioni svantaggiate, abbattendo le eventuali barriere culturali e linguistiche. Inoltre, devono comprendere validi sistemi di sorveglianza epidemiologica e di laboratorio delle relative malattie infettive;

Ritenuto pertanto necessario approvare il Piano Regionale dell’Emilia-Romagna per la Prevenzione Vaccinale 2023-2025, relativamente al quale la Commissione Regionale Vaccini ha condiviso il contenuto dal punto di vista tecnico-scientifico, di cui all’Allegato 1, parte integrante e sostanziale del presente atto, evidenziando anche il ruolo sociale, il valore etico ed economico delle vaccinazioni che risultano fondamentali per considerare la prevenzione come un sistema di “investimento” in salute;  

Visti:

  • la L.R. 12 maggio 1994, n. 19 “Norme per il riordino del Servizio Sanitario Regionale ai sensi del Decreto Legislativo 30 dicembre 1992, n. 502, modificato dal Decreto Legislativo 7 dicembre 1993, n. 517” e successive modifiche;
  • la L.R. 15 novembre 2001, n. 40 “Ordinamento contabile della Regione Emilia-Romagna, abrogazione delle LL.RR. 6 luglio 1977, n. 31 e 27 marzo 1972, n. 4”, per quanto applicabile;
  • la L.R. 26 novembre 2001, n. 43 “Testo unico in materia di organizzazione e di rapporti di lavoro nella Regione Emilia-Romagna” e ss.mm.ii.;
  • la L.R. 23 dicembre 2004, n. 29 “Norme generali sull'organizzazione ed il funzionamento del Servizio Sanitario Regionale” e successive modifiche;
  • il D.Lgs. 14 marzo 2013, n. 33 “Riordino della disciplina riguardante il diritto di accesso civico e gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle Pubbliche Amministrazioni” e ss.mm.ii.;
  • la L.R. 27 dicembre 2022, n. 23 “Disposizioni collegate alla Legge regionale di stabilità per il 2023”;

Richiamate:

  • la propria deliberazione n. 468 del 10 aprile 2017 avente ad oggetto: “Il sistema dei controlli interni nella Regione Emilia-Romagna”;
  • le Circolari del Capo di Gabinetto del Presidente della Giunta regionale PG/2017/0660476 del 13 ottobre 2017 e PG/2017/0779385 del 21 dicembre 2017 relative ad indicazioni procedurali per rendere operativo il sistema dei controlli interni, predisposte in attuazione della propria deliberazione n. 468/2017;
  • la propria deliberazione n. 771 del 24 maggio 2021 che conferisce fino al 31/05/2024 l’incarico di Responsabile della Prevenzione della Corruzione e della Trasparenza (RPCT) per le strutture della Giunta della Regione Emilia-Romagna e degli Istituti e Agenzie regionali, di cui all’art. 1, comma 3 bis, lett. b) della L.R. n. 43 del 2001 e ss.mm.ii.;
  • la determinazione dirigenziale n. 2335 del 9 febbraio 2022 con la quale si approva l’Allegato A) “Direttiva di indirizzi interpretativi degli obblighi di pubblicazione previsti dal Decreto Legislativo n. 33 del 2013. Anno 2022”;
  • la propria deliberazione n. 325 del 7 marzo 2022 avente ad oggetto: “Consolidamento e rafforzamento delle capacità amministrative: riorganizzazione dell’Ente a seguito del nuovo modello di organizzazione e gestione del personale”;
  • la propria deliberazione n. 426 del 21 marzo 2022 avente ad oggetto: “Riorganizzazione dell’Ente a seguito del nuovo modello di organizzazione e gestione del personale. Conferimento degli incarichi ai Direttori Generali e ai Direttori di Agenzia”;
  • la determinazione dirigenziale n. 6229 del 31 marzo 2022 avente ad oggetto: “Riorganizzazione della Direzione Generale Cura della Persona, Salute e Welfare. Istituzione Aree di Lavoro. Conferimento incarichi dirigenziali”;
  • la determinazione dirigenziale n. 6238 del 31 marzo 2022 avente ad oggetto: “Riorganizzazione della Direzione Generale Cura della Persona, Salute e Welfare. Istituzione ulteriore Area di Lavoro e conferimento incarico”;
  • la determinazione dirigenziale n. 7162 del 15 aprile 2022 avente ad oggetto: “Ridefinizione dell'assetto delle Aree di Lavoro dirigenziali della Direzione Generale Cura della Persona ed approvazione di alcune declaratorie”;
  • la propria deliberazione n. 1615 del 28 settembre 2022 avente ad oggetto: “Modifica e assestamento degli assetti organizzativi di alcune Direzioni Generali/Agenzie della Giunta Regionale”;
  • la propria deliberazione n. 2360 del 27 dicembre 2022 avente ad oggetto: “Modifica e assestamento degli assetti organizzativi della Giunta Regionale e soppressione dell'Agenzia Sanitaria e Sociale Regionale. Provvedimenti”;
  • la propria deliberazione n. 380 del 13 marzo 2023 avente per oggetto: “Approvazione Piano Integrato delle attività e dell’organizzazione 2023-2025”;
  • la propria deliberazione n. 474 del 27 marzo 2023 avente ad oggetto: “Disciplina organica in materia di organizzazione dell’Ente e gestione del personale. Aggiornamenti in vigore dal 1° aprile 2023 a seguito dell’entrata in vigore del nuovo ordinamento professionale di cui al Titolo III del CCNL Funzioni Locali 2019/2021 e del PIAO 2023/2025”;
  • la propria deliberazione n. 719 dell’8 maggio 2023 avente per oggetto: “Piano Integrato delle attività e dell’organizzazione 2023-2025 – Primo aggiornamento”;
  • la propria deliberazione n. 1097 del 26 giugno 2023 avente ad oggetto: “Approvazione Piano Integrato delle attività e dell'organizzazione 2023-2025. Secondo adeguamento a seguito degli eventi alluvionali di maggio 2023”;

Dato atto che il Responsabile del procedimento ha dichiarato di non trovarsi in situazione di conflitto, anche potenziale, di interessi;

Dato atto dei pareri allegati;

Su proposta dell'Assessore alle Politiche per la Salute;

                  A voti unanimi e palesi
                  delibera 

1. di approvare il Piano Regionale dell’Emilia-Romagna per la Prevenzione Vaccinale 2023-2025, di cui all’Allegato 1, parte integrante e sostanziale del presente provvedimento, per le motivazioni espresse in premessa e che qui integralmente si richiamano, al fine di perseguire con la massima efficacia le strategie vaccinali, garantire le attività di sorveglianza e controllo delle malattie infettive prevenibili con vaccinazioni, nonché raggiungere gli obiettivi previsti dal Piano Nazionale di Prevenzione Vaccinale (PNPV) 2023-2025;

2. di provvedere alla pubblicazione del presente atto, ai sensi dell’art. 7-bis del D.Lgs. n. 33/2013 e ss.mm.ii., secondo quanto previsto dal PIAO 2023-2025 e nella Direttiva di indirizzi interpretativi degli obblighi di pubblicazione previsti dal Decreto Legislativo n. 33 del 2013 e ss.mm.ii.;

3. di pubblicare il presente provvedimento nel Bollettino Ufficiale della Regione Emilia-Romagna Telematico.

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