Testo

LA GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA 

Visti:

  • il Decreto Legislativo 2 gennaio 2018, n. 1 “Codice della protezione civile” e ss.mm.ii.
  • la Direttiva del Presidente del Consiglio dei ministri dell’8 luglio 2014 (G.U. n. 256 del 4/11/2014) “Indirizzi operativi inerenti l’attività di protezione civile nell’ambito dei bacini in cui siano presenti grandi dighe”;
  • la Direttiva del Presidente del Consiglio dei Ministri del 27 febbraio 2015 (G.U. n. 75 del 31/03/2015) “Indirizzi operativi inerenti la predisposizione della parte dei piani di gestione relativa al sistema di allertamento nazionale, statale e regionale, per il rischio idraulico ai fini di protezione civile di cui al decreto legislativo 23 febbraio 2010, n. 49 di recepimento della Direttiva 2007/60/CE” e ss.mm.ii.;
  • la Direttiva del Presidente del Consiglio dei Ministri del 30 aprile 2021 (G.U. n.160 del 6/07/2021) recante “Indirizzi di predisposizione dei piani di Protezione civile”;
  • la Legge Regionale 7 febbraio 2005, n. 1 “Norme in materia di protezione civile e volontariato. Istituzione dell’Agenzia regionale di protezione civile” e ss.mm.ii., per quanto applicabile;
  • la Legge Regionale 30 luglio 2015, n. 13 “Riforma del sistema di governo regionale e locale e disposizioni su Città metropolitana di Bologna, Province, Comuni e loro Unioni” e ss.mm.ii., con la quale, in coerenza con il dettato della Legge 7 aprile 2014, n. 56 “Disposizioni sulle Città metropolitane, sulle Province, sulle Unioni e fusioni di Comuni”, è stato riformato il sistema di governo territoriale a cominciare dalla ridefinizione del nuovo ruolo istituzionale della Regione e, quindi, anche dell’Agenzia Regionale di Protezione Civile (artt. 19 e 68), quest’ultima ridenominata “Agenzia regionale per la Sicurezza territoriale e la Protezione civile” (d’ora in avanti, per brevità, “Agenzia”);
  • la Deliberazione della Giunta regionale n. 1761 del 30 novembre 2020 “Aggiornamento del “Documento per la gestione organizzativa e funzionale del sistema regionale di allertamento per il rischio meteo idrogeologico, idraulico, costiero ed il rischio valanghe, ai fini di protezione civile” di cui alla Deliberazione di Giunta regionale n.962/2018”;
  • la Deliberazione della Giunta regionale n. 1103 del 4 luglio 2022 “Pianificazione regionale di protezione civile: individuazione degli ambiti territoriali ottimali (ATO) e connessi criteri organizzativi di cui al Codice di protezione civile e approvazione dello schema di “Accordo per la costituzione, in presenza di emergenze di protezione civile di un Centro di Coordinamento Soccorsi (CCS) e della Sala Operativa Provinciale Integrata (SOPI);
  • la Deliberazione della Giunta regionale n. 228 del 20 febbraio 2023 “Approvazione dei documenti “Schema per la predisposizione dei piani di Protezione Civile a livello provinciale/città metropolitana e d’ambito” e “Servizio di dati geografici ai fini di pianificazione di Protezione Civile””;

Rilevato che la Direttiva del Presidente del Consiglio dei Ministri dell’8 luglio 2014, sopra menzionata, prevede che:

  • la Regione, in raccordo con le Prefetture-UTG territorialmente interessate, relativamente alla pianificazione e gestione delle emergenze delle grandi dighe, predisponga e approvi un Piano di emergenza regionale (PED), per contrastare le situazioni di pericolo connesse con la propagazione di un'onda di piena originata da manovre degli organi di scarico (rischio idraulico a valle) ovvero dall'ipotetico collasso dello sbarramento (rischio diga);
  • il Documento di protezione civile concorre a costituire il quadro di riferimento per la redazione del Piano di Emergenza Diga (PED) relativo ai territori che possono essere interessati dagli effetti derivanti dalla presenza della stessa;
  • i PED sono parte integrante della pianificazione provinciale e, ove predisposta, della pianificazione regionale (articolo 1bis DL 59/2012 convertito in L 100/2012);
  • i Comuni, i cui territori possono essere interessati da un’onda di piena originata da manovre degli organi di scarico ovvero dall’ipotetico collasso dello sbarramento, devono prevedere nel proprio Piano di emergenza comunale o intercomunale una sezione dedicata a specifiche misure organizzata per fasi di allertamento ed operative, congrue con quelle dei PED;

Rilevato altresì che:

  • con nota n. 22335 del 03/11/2015 il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti – Dipartimento per le infrastrutture, i sistemi informatici e statistici – Direzione generale per le dighe e le infrastrutture idriche ed elettriche ha trasmesso al Dipartimento della Protezione Civile la richiesta alla Commissione speciale di protezione civile di comunicare alle protezioni civili regionali di promuovere e coordinare, per i territori di competenza, le attività di competenza regionale di cui al punto 2.4 della predetta Direttiva del P.C.M. dell’8/7/2014;
  • con nota n. 24642 del 02/12/2015 il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti – Direzione Generale per le Dighe e le infrastrutture idriche ed elettriche – Ufficio Tecnico per le dighe di Milano, acquisita agli atti dell’Agenzia regionale per la sicurezza territoriale e la protezione civile – d’ora in poi “Agenzia” con prot. PC/2015/0013502 del 03/12/2015, ha richiesto a quest’ultima di promuovere e coordinare le attività di competenza regionale;
  • con nota PC/2017/0009237 del 27/02/2017 l’Agenzia, in seguito al lavoro svolto dal tavolo tecnico di coordinamento per le attività di aggiornamento dei Documenti di Protezione Civile, ha definito per la Cassa d’espansione del fiume Crostolo:
  • l’Autorità idraulica di riferimento per l’asta fluviale a valle della diga;
  • la portata massima transitabile a valle della diga;
  • la soglia di attenzione scarico diga e la soglia incrementale;
  • l’Agenzia Interregionale per il Fiume Po – AIPO, soggetto gestore della cassa d’espansione del fiume Crostolo, nonché Autorità idraulica a valle, con nota assunta al prot. dell’Agenzia n.0049516.E del 26/09/2022, ha trasmesso i valori aggiornati e validati dei parametri idraulici al fine della revisione del vigente Documento di protezione civile;
  • con Decreto Prefettizio della Prefettura - U.T.G. di Reggio Emilia n. 46335 del 13/07/2023 è stato approvato il Documento di Protezione Civile della Cassa d’espansione del fiume Crostolo;
  • l’U.T. Sicurezza territoriale e Protezione Civile di Reggio Emilia, a seguito dell’approvazione del Documento di Protezione Civile della Cassa d’espansione del fiume Crostolo e in attuazione della Direttiva del P.C.M. del 08/07/2014:
  • con note prot. n. 51997 del 26/07/2023 e prot. n. 77604 del 14/11/2023 ha trasmesso a tutti i soggetti interessati la bozza del Piano di Emergenza della Cassa d’espansione del fiume Crostolo ed i relativi allegati, al fine di consentire di formulare eventuali osservazioni, proposte di modifica e la validazione dei contenuti;
  • con nota prot. n. 71862 del 23/10/2023 ha convocato un incontro per la condivisione del Piano di Emergenza della Cassa d’espansione del fiume Crostolo con tutti i soggetti interessati;
  • in seguito al percorso di condivisione e partecipazione con gli Enti e le strutture operative interessate sono state recepite le seguenti osservazioni:
    • SNAM S.p.A. Ente gestore dei servizi essenziali, con nota prot. n. 65597 del 28/09/2023, ha trasmesso il censimento e analisi delle interferenze tra gli scenari di rischio ed i servizi essenziali di distribuzione gas gestiti da SNAM S.p.A.;
    • E-distribuzione S.p.A., Ente gestore dei servizi essenziali, con nota prot. n. 79642 del 21/11/2023, ha trasmesso il censimento e analisi delle interferenze tra gli scenari di rischio ed i servizi essenziali di distribuzione energia elettrica gestiti da E-distribuzione S.p.A.;
    • I Comuni interessati, per quanto di rispettiva competenza, hanno verificato le aree di attesa specifiche individuate da Piano, la posizione dei cancelli ed effettuato il censimento puntuale degli esposti, dandone comunicazione all’U.T. sicurezza territoriale e protezione civile di Reggio Emilia con note:
      • n. 79654 del 21/11/2023 per il Comune di Cadelbosco di Sopra;
      • n. 79919 del 22/11/2023 per il Comune di Reggio Emilia;
      • n. 81108 del 28/11/2023 per il Comune di Quattro Castella.
    • IRETI S.p.A., Ente gestore dei servizi essenziali, con nota prot. n. 79700 del 21/11/2023, ha trasmesso il censimento e analisi delle interferenze tra gli scenari di rischio ed i servizi di fognatura-depurazione, acquedotto e gas gestiti da IRETI S.p.A.;
    • Il Consorzio di Bonifica dell’Emilia Centrale, con nota prot. n. 80035 del 22/11/2023, ha trasmesso le proprie osservazioni relativamente alla rete di bonifica ed al suo impatto sullo scenario di allagamento e ad una più puntuale descrizione del reticolo dei canali di Bonifica e relative infrastrutture;
    • ANAS S.p.A. - Struttura territoriale Emilia-Romagna, Ente gestore della Tangenziale di Reggio Emilia, con nota prot. n. 80294 del 23/11/2023, ha trasmesso il censimento e analisi delle interferenze tra gli scenari di rischio e la Tangenziale medesima, unitamente all’individuazione dei cancelli di propria competenza;
    • Terna S.p.A., Ente gestore dei servizi essenziali, con nota prot. n. 81123 del 28/11/2023, ha trasmesso il censimento e analisi delle interferenze tra gli scenari di rischio ed i servizi essenziali di distribuzione energia elettrica gestiti da Terna S.p.A.

Atteso che con note prot. n. 86938 e n. 86939 del 12/12/2023 l’U.T. Sicurezza Territoriale e Protezione Civile di Reggio Emilia ha trasmesso gli elaborati definitivi del PED della Cassa d’espansione del fiume Crostolo alla Prefettura di Reggio Emilia al fine del raccordo previsto dal paragrafo 4 della Direttiva del Presidente del Consiglio dei Ministri dell’8 luglio 2014 “Indirizzi operativi inerenti l’attività di protezione civile nell’ambito dei bacini in cui siano presenti grandi dighe”, acquisendo agli atti dell’Agenzia con prot. n. 0088708.E del 19/12/2023, parere favorevole;

Valutato di poter procedere con l’approvazione del Piano di Emergenza della Cassa d’espansione del fiume Crostolo e dei relativi allegati;

Richiamate:

  • la L.R. 26 novembre 2001, n. 43, “Testo unico in materia di organizzazione e di rapporti di lavori nella Regione Emilia-Romagna;
  • la D.G.R. n. 468 del 10 aprile 2017 “Il sistema dei controlli interni nella Regione Emilia-Romagna”, unitamente alle relative circolari del Capo di Gabinetto del Presidente della Giunta regionale PG/2017/660476 del 13.10.2017 e PG/2017/779385 del 21.12.2017, concernenti indicazioni procedurali per rendere operativo il sistema dei controlli interni;
  • la propria delibera n. 325 del 7 marzo 2022: “Consolidamento e rafforzamento delle capacità amministrative: riorganizzazione dell’Ente a seguito del nuovo modello di organizzazione e gestione del personale”;
  • la propria delibera n. 426 del 21 marzo 2022: “Riorganizzazione dell'ente a seguito del nuovo modello di organizzazione e gestione del personale. Conferimento degli incarichi ai Direttori Generali e ai Direttori di Agenzia”;
  • la determina del Direttore n. 1049 del 25/03/2022 dell’Agenzia “Riorganizzazione dell'Agenzia regionale per la sicurezza territoriale e la protezione civile a seguito del nuovo modello organizzativo e gestione del personale. Conferimento incarichi dirigenziali e proroga delle posizioni organizzative”, parzialmente modificata con la D.D. n. 3653 del 09/11/2023;
  • la propria delibera n. 474 del 27 marzo 2023 avente ad oggetto “Disciplina organica in materia di organizzazione dell'Ente e gestione del personale. Aggiornamenti in vigore dal 1° aprile 2023 a seguito dell’entrata in vigore del nuovo Ordinamento Professionale di cui al titolo III del CCNL Funzioni Locali 2019/2021 e del PIAO 2023/2025”;
  • la determina del Direttore n. 4095 del 09/11/2022 recante “Approvazione del nuovo regolamento di organizzazione e contabilità dell’Agenzia regionale per la sicurezza territoriale e la protezione civile”, approvato dalla Giunta regionale con delibera n. 457 del 27/03/2023;

Visti infine:

  • il D.lgs. n. 33 del 14 marzo 2013 “Riordino della disciplina riguardante gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni” come modificato dal D. Lgs. n. 97/2016;
  • la propria deliberazione n. 380 del 13/03/2023: “approvazione piano integrato delle attività e dell'organizzazione 2023-2025” e ss.mm.ii.;

Dato atto che il Responsabile del procedimento ha dichiarato di non trovarsi in situazione di conflitto, anche potenziale, di interessi;

Dato atto dei pareri allegati;

Su proposta del Vicepresidente Assessore a transizione ecologica, contrasto al cambiamento climatico, ambiente, difesa del suolo e della costa, protezione civile;

A voti unanimi e palesi;

delibera
  1. di approvare il Piano di Emergenza Diga (PED) della Cassa d’espansione del fiume Crostolo, allegato quale parte integrante e sostanziale del presente atto;
  2. di trasmettere il testo integrale del presente atto ai soggetti destinatari delle comunicazioni di cui al capitolo 4.2 dell’allegato Piano di Emergenza Diga (PED) della Cassa d’espansione del fiume Crostolo;
  3. di autorizzare il Direttore dell’Agenzia regionale per la Sicurezza territoriale e la Protezione civile ad apportare, con proprio provvedimento, le eventuali modifiche ritenute necessarie e/o opportune al contenuto degli Allegati del Piano di Emergenza Diga (PED) della Cassa d’espansione del fiume Crostolo, dandone idonea e tempestiva diffusione ai soggetti interessati;
  4. di pubblicare integralmente la presente deliberazione sul Bollettino Ufficiale della Regione Emilia–Romagna Telematico, nonché nelle forme previste dall’ordinamento regionale, nel rispetto delle disposizioni di cui al Decreto legislativo n. 33 del 2013 “Riordino della disciplina riguardante gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte di pubbliche amministrazioni”.

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ultima modifica 2024-02-05T11:44:48+02:00

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