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Bando per la presentazione di progetti volti a sostenere la presenza paritaria delle donne nella vita economica del territorio, favorendo l'accesso al lavoro, i percorsi di carriera e la promozione di progetti di welfare aziendale finalizzati al work-life balance e al miglioramento della qualità della vita delle persone - Annualità 2025/2026

LA GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA

    

Visti:

-  la L.R. 27 giugno 2014 n. 6 “Legge quadro per la parità e contro le discriminazioni di genere” e ss.mm.ii., ed in particolare:

·      l’art. 2 “Finalità” che, al comma 1, recita: 1. La presente legge ha come oggetto la rimozione di ogni forma di disuguaglianza pregiudizievole, nonché di ogni discriminazione diretta o indiretta nei confronti delle            persone, in particolare delle bambine, delle ragazze e delle donne, che di fatto ne limiti la libertà, impedisca il pieno sviluppo della personalità e l'effettiva partecipazione all'organizzazione politica, economica e sociale della Regione;

·      l’art. 27 “Misure per la crescita equa e inclusiva” che al comma 2, recita: 2. La Regione in particolare promuove l'autonomia economica delle donne che hanno subito violenza e si impegna a contrastare il fenomeno delle donne con fragilità sociale, economica ed occupazionale, assumendo, nei limiti della propria competenza, l'incentivazione dell'occupazione femminile, la qualità del lavoro delle donne, la parità salariale, l'orientamento formativo e l'inserimento delle ragazze nel mondo del lavoro, come elementi qualificanti il sistema regionale e le politiche del lavoro;

·      l’art. 31 “Imprenditoria femminile e professioni” che, al comma 1, recita: 1. La Regione favorisce il consolidamento, lo sviluppo e l'avvio di attività imprenditoriali a conduzione femminile o con maggioranza dei soci donne secondo quanto previsto dall'articolo 53 del decreto legislativo n.198 del 2006, e promuove la presenza delle donne nelle professioni; in particolare la Regione sostiene esperienze lavorative di condivisione di un ambiente di lavoro, di beni strumentali e servizi anche tecnologici, di integrazione professionale di cooperazione fra le imprese nell'ottica di rafforzare il protagonismo sociale delle donne;

·      l’art. 33 “Strategia per la conciliazione e l'armonizzazione” che al comma 2, recita: 2. Al fine di condividere azioni strategiche mirate al superamento di una organizzazione socio-economica discriminatoria che ostacola la piena attuazione dell'articolo 37, primo comma, della Costituzione, la Regione promuove iniziative dirette a favorire la conciliazione dei tempi di vita, di lavoro e di cura delle donne, l'armonizzazione dell'organizzazione delle città, delle imprese e dei servizi di interesse pubblico nonché volte al riequilibrio dei carichi di cura all'interno della coppia, l'innovazione dei modelli sociali, economici e culturali per rendere compatibili sfera lavorativa e sfera familiare in una logica di realizzazione piena della persona;

     Visto inoltre l’art. 8 bis, commi 2, 3 e 4, della sopracitata L.R. 27 giugno 2014 n. 6 e ss.mm.ii.: “Interventi regionali e a sostegno delle iniziative di enti locali, associazioni di promozione sociale, organizzazioni di volontariato e Onlus”, che prevede la concessione di contributi a sostegno di iniziative, progetti e manifestazioni proposte da:

-   Enti locali, in forma singola o associata, per la promozione ed il conseguimento delle pari opportunità e per il contrasto alle discriminazioni e alla violenza di genere;

-   Associazioni di promozione sociale iscritte nel registro regionale di cui alla L.R. n. 34/2002, Organizzazioni di volontariato iscritte nel registro regionale di cui alla L.R. n. 12/2005, Onlus iscritte all’anagrafe unica di cui all’art. 11 del D.Lgs. n. 460/1997, il cui statuto o atto costitutivo prevede, anche alternativamente:

a) la diffusione e l’attuazione del principio di pari opportunità fra donna e uomo;

b) la promozione e la valorizzazione della condizione femminile;

c)  la prevenzione ed il contrasto di ogni violenza e discriminazione sessista.

     Richiamati:

-  l’art. 8 bis comma 5) della sopracitata L.R. 27 giugno 2014 n. 6 e ss.mm.ii., che stabilisce che “la Giunta regionale individua i criteri e le modalità per la concessione dei contributi e per l’attuazione delle iniziative di cui al presente articolo”;

- l’art. 13, comma 2 bis, della L.R. 6/2014, ai sensi del quale “la Regione non concede contributi ad associazioni, anche se regolarmente iscritte nei registri previsti dalla normativa vigente, che nello svolgimento delle proprie attività realizzano, organizzano o pubblicizzano la surrogazione di maternità.”;

-  la propria deliberazione n. 444/2016:” Modalità e criteri per la concessione di contributi, ai soggetti di cui all'art. 8 Bis L.R. n. 6/2014, a sostegno di iniziative, progetti e manifestazioni per la promozione ed il conseguimento delle pari opportunità e per il contrasto alle discriminazioni e alla violenza di genere”, che in particolare prevede al punto 2 a) del dispositivo: “Contributi finanziari per progetti su bando”: i contributi sono concessi a seguito di emanazione di bando pubblico. Il bando pubblico contiene un congruo termine per la presentazione dei progetti ed ogni altra informazione utile a garantire parità di condizioni fra i soggetti interessati. I contributi possono essere assegnati ad iniziative, progetti e manifestazioni capaci di apportare un significativo contributo alla promozione ed al conseguimento delle pari opportunità e al contrasto delle discriminazioni ed alla violenza di genere;

Visto il D.lgs. 3 luglio 2017, n. 117 “Codice del Terzo settore, a norma dell'articolo 1, comma 2, lettera b), della legge 6 giugno 2016, n. 106”, che istituisce il RUNTS - Registro unico nazionale del Terzo settore e che prevede, tra le altre cose, la trasmigrazione dei registri regionali esistenti nel suddetto Registro unico nazionale del Terzo settore;

Viste, in particolare per quanto riguarda le ONLUS, le Disposizioni transitorie di cui al sopracitato “Codice del Terzo settore” e nello specifico dall’art. 101 commi 2, 3 e 8, nonché dall’art. 34 del D.M. 106/2020;

Richiamata L.R. 13 aprile 2023, n. 3 “Norme per la promozione ed il sostegno del terzo settore, dell'amministrazione condivisa e della cittadinanza attiva” e in particolare l’art. 33 “Disposizioni transitorie” che dispone che “I rinvii contenuti nelle leggi e negli atti amministrativi della Regione alla legge regionale n. 12 del 2005 e alla legge regionale n. 34 del 2002 si intendono riferiti al d.lgs. 117/2017  e alla presente legge”;

     Ritenuto di approvare il “Bando per la presentazione di progetti volti a sostenere la presenza paritaria delle donne nella vita economica del territorio, favorendo l’accesso al lavoro, i percorsi di carriera e la promozione di progetti di welfare aziendale finalizzati al work-life balance e al miglioramento della qualità della vita delle persone – annualità 2025/2026”, nel rispetto della legge regionale n. 6/2014 e ss.mm.ii., i cui contenuti sono indicati nell’allegato A, parte integrante e sostanziale del presente atto, corredato della necessaria modulistica per la presentazione delle domande di contributo;

Visto il D.Lgs. 23 giugno 2011, n. 118, “Disposizioni in materia di armonizzazione dei sistemi contabili e degli schemi di bilancio delle Regioni, degli Enti locali e dei loro organismi, a norma degli artt. 1 e 2 della Legge 4 maggio 2009, n. 42” e ss.mm.ii.;  

Stabilito che l'attuazione gestionale, in termini amministrativo-contabili degli interventi che saranno oggetto operativo della presente programmazione di spesa, verranno realizzate ponendo a base di riferimento i principi e postulati che disciplinano le disposizioni previste dal D.Lgs. n. 118/2011 e ss.mm.ii.;

     Dato atto, in particolare, che al fine di meglio realizzare gli obiettivi che costituiscono l'asse portante delle prescrizioni tecnico-contabili previste per le Amministrazioni Pubbliche dal D.Lgs. n. 118/2011 e ss.mm.ii., con particolare riferimento al principio della competenza finanziaria potenziata, le successive fasi gestionali nelle quali si articola il processo di spesa della concessione, impegno, liquidazione, ordinazione e pagamento saranno soggette a valutazioni ed eventuali rivisitazioni operative per renderli rispondenti al percorso contabile tracciato dal decreto medesimo;

Considerato quanto sopraindicato, la spesa complessiva pari ad Euro 1.000.000,00 derivante dal presente provvedimento trova copertura finanziaria all’interno dei capitoli U68222 - Contributi a enti locali in forma singola o associata per la promozione e il conseguimento delle pari opportunità e per il contrasto alle discriminazioni di genere (art. 8 bis, L.R. 27 giugno 2014, n. 6) e capitolo U68226 - Contributi ad associazioni, organizzazioni e onlus per il sostegno di iniziative, progetti e manifestazioni (art. 8 bis, L.R. 27 giugno 2014, n. 6) del Bilancio regionale finanziario gestionale 2024-2026, anni di previsione 2025 e 2026;

Considerato inoltre che qualora nel Bilancio regionale in relazione alle annualità 2025 e 2026 si rendessero disponibili ulteriori risorse, la spesa complessiva derivante dal presente bando potrà essere aumentata rispetto a quanto già previsto e indicato in relazione ai capitoli di spesa sopraindicati;

Visti:

-        la L.R. 15 novembre 2001, n. 40 per quanto applicabile;

-        la L.R. 26 novembre 2001, n. 43 "Testo unico in materia di organizzazione e di rapporti di lavoro nella Regione Emilia-Romagna" e successive modificazioni;

-        il D.Lgs. 23 giugno 2011, n. 118 recante "Disposizioni in materia di armonizzazione dei sistemi contabili e degli schemi di bilancio delle Regioni, degli Enti locali e dei loro organismi, a norma degli articoli 1 e 2 della legge 5 maggio 2009, n. 42", e ss.mm.ii.;

-        il D.lgs. 14 marzo 2013, n. 33 “Riordino della disciplina riguardante il diritto di accesso civico e gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni” e ss.mm.ii., ed in particolare l’art. 26, comma 1;

-        la L.R. 28 dicembre 2023, n. 19 “Bilancio di Previsione della Regione Emilia-Romagna 2024-2026”;

-        la L.R. 28 dicembre 2023, n. 18 “Disposizioni per la formazione del Bilancio di Previsione 2024-2026 (Legge di stabilità regionale 2024)”;

-        la L.R. 28 dicembre 2023, n. 17 “Disposizioni collegate alla Legge regionale di stabilità per il 2024”;

-        la deliberazione della Giunta regionale n. 2291 del 22 dicembre 2023 “Approvazione del Documento Tecnico di Accompagnamento e del Bilancio finanziario gestionale di previsione della Regione Emilia-Romagna 2024-2026”;

  Richiamate inoltre le proprie deliberazioni:

-        n. 468/2017 “Il sistema dei controlli interni nella Regione Emilia-Romagna” e le Circolari del Capo di Gabinetto del Presidente della Giunta regionale PG/2017/0660476 del 13 ottobre 2017 e PG/2017/0779385 del 21 dicembre 2017, relative ad indicazioni procedurali per rendere operativo il sistema dei controlli interni, predisposte in attuazione della propria deliberazione n. 468/2017;

-        n. 325 del 7 marzo 2022 “Consolidamento e rafforzamento delle capacità amministrative: riorganizzazione dell’Ente a seguito del nuovo modello di organizzazione e gestione del personale”;

-        n. 426 del 21 marzo 2022 “Riorganizzazione dell'Ente a seguito del nuovo modello di organizzazione e gestione del personale. Conferimento degli incarichi ai Direttori Generali e ai Direttori di Agenzia”;

-        n. 2077 del 27 novembre 2023 “Nomina del Responsabile per la Prevenzione della Corruzione e della Trasparenza”;

-        n. 2317 del 22 dicembre 2023 “Disciplina organica in materia di organizzazione dell’ente e gestione del personale. Aggiornamenti in vigore dal 1° gennaio 2024”;

-      n. 2319 del 22 dicembre 2023 “Modifica degli assetti organizzativi della Giunta regionale. Provvedimenti di potenziamento per fare fronte alla ricostruzione post alluvione e indirizzi

-        n. 157 del 29/01/2024 ad oggetto “Piano integrato delle attività e dell’organizzazione 2024-2026. Approvazione”;

     Richiamate infine le seguenti determinazioni dirigenziali:

-        n. 2335 del 9 febbraio 2022 “Direttiva di indirizzi interpretativi degli obblighi di pubblicazione previsti dal Decreto Legislativo n. 33/2013. Anno 2022”;

-        n. 6229 del 31 marzo 2022 “Riorganizzazione della Direzione Generale Cura della Persona, Salute e Welfare. Istituzione Aree di Lavoro. Conferimento incarichi dirigenziali”

-        n. 27228 del 29/12/2023 “Proroga incarichi dirigenziali presso la Direzione generale Cura della persona, Salute e Welfare”;

Dato atto che il Responsabile del Procedimento ha dichiarato di non trovarsi in situazione di conflitto, anche potenziale, di interessi; 

Dato atto dei pareri allegati;

Su proposta dell’Assessora alla programmazione territoriale, edilizia, politiche abitative, parchi e forestazione, pari opportunità, cooperazione internazionale allo sviluppo, Barbara Lori;
     A voti unanimi e palesi  

1. di approvare, ai sensi delle disposizioni contenute nella  L.R. n. 6/2014 e ss.mm.ii. e di quanto indicato in premessa, il “Bando per la presentazione di progetti volti a sostenere la presenza paritaria delle donne nella vita economica del territorio, favorendo l’accesso al lavoro, i percorsi di carriera e la promozione di progetti di welfare aziendale finalizzati al work-life balance e al miglioramento della qualità della vita delle persone – annualità 2025/2026”, allegato A parte integrante e sostanziale del presente atto, contenente i criteri e le modalità per la concessione di contributi per le annualità 2025 e 2026, nonché le modalità di presentazione delle domande;

2. di dare atto che la spesa complessiva pari ad euro 1.000. 000,00 derivante dal presente provvedimento trova copertura finanziaria all’interno dei capitoli U68222 - Contributi a enti locali in forma singola o associata per la promozione e il conseguimento delle pari opportunità e per il contrasto alle discriminazioni di genere (art. 8 bis, L.R. 27 giugno 2014, n.6) e U68226 - Contributi ad associazioni, organizzazioni e onlus per il sostegno di iniziative, progetti e manifestazioni (art. 8 bis, L.R. 27 giugno 2014, n.6) del Bilancio regionale finanziario gestionale 2024-2026, anni di previsione 2025 e 2026;

3. di stabilire, in ragione delle argomentazioni indicate in premessa, che le fasi gestionali nelle quali si articola il processo di spesa della concessione, liquidazione, ordinazione e pagamento saranno soggette a valutazioni ed eventuali rivisitazioni operative per dare piena attuazione ai principi e postulati contabili dettati dal D.Lgs. n. 118/2011 e ss.mm.ii.;

4.   di precisare che la copertura finanziaria prevista nell'articolazione dei capitoli di spesa indicati nel presente provvedimento riveste carattere di mero strumento programmatico-conoscitivo di individuazione sistematica ed allocazione delle risorse destinate, nella fase realizzativa, ad essere modificate anche nella validazione economico-temporale in base agli strumenti resi disponibili dal D.Lgs. n. 118/2011 e ss.mm.ii. per il completo raggiungimento degli obiettivi in esso indicati;

5. di dare atto che qualora si rendessero disponibili ulteriori risorse nel Bilancio regionale in relazione alle annualità 2025 e 2026, la spesa complessiva derivante dal presente bando potrà essere aumentata rispetto a quanto previsto e indicato al punto 2) che precede;

6.   di dare atto che con successivi provvedimenti, e con le modalità meglio indicate nel sopracitato Allegato A), parte integrante e sostanziale del presente atto, si provvederà ad assegnare e concedere le risorse finanziarie disponibili a favore dei soggetti di cui al citato art. 8 bis, commi 2, 3 e 4 della L.R. n. 6/2014 e ss.mm.ii.;

7.   di dare atto che alle liquidazioni e alle richieste di emissione del titolo di pagamento provvederà il Dirigente regionale competente con successivi atti formali, ai sensi della normativa contabile vigente e della propria delibera n. 2317/2023;

8. di disporre la pubblicazione prevista dall’art 26 comma 2, del D.lgs. n. 33/2013 e le ulteriori pubblicazioni previste dal PIAO 2024-2026, nonché dalla Direttiva di Indirizzi interpretativi degli obblighi di pubblicazione, ai sensi dell’art. 7 bis del medesimo decreto legislativo;

9. di disporre la pubblicazione integrale del presente atto nel Bollettino ufficiale della Regione Emilia-Romagna Telematico.

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