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Approvazione Avviso pubblico a presentare operazioni interventi di formazione propedeutici all'ottenimento della certificazione di parità di genere, in attuazione del Decreto del Ministro per il lavoro e delle politiche sociali del 18 gennaio 2024

LA GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA
 
Visti:
-   il Decreto Legislativo 11 aprile 2006, n. 198 “Codice delle pari opportunità tra uomo e donna, a norma dell'articolo 6 della legge 28 novembre 2005, n. 246” e in particolare Articolo 46-bis” Certificazione della parità di genere”;
-   la Legge 5 novembre 2021, n. 162 “Modifiche al codice di cui al Decreto legislativo 11 aprile 2006, n. 198, e altre disposizioni in materia di pari opportunità tra uomo e donna in ambito lavorativo”;
-   la Legge 30 dicembre 2021, n. 234 "Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2022 e bilancio pluriennale per il triennio 2022-2024” e in particolare l’articolo 1, comma 660, che istituisce, presso il Ministero del lavoro e delle politiche sociali, un fondo denominato “Fondo per le attività di formazione propedeutiche all'ottenimento della certificazione di parità di genere”;
-   il Decreto 29 aprile 2022 del Ministro per le Pari Opportunità e la Famiglia “Parametri per il conseguimento della certificazione della parità di genere alle imprese e coinvolgimento delle rappresentanze sindacali aziendali e delle consigliere e consiglieri territoriali e regionali di parità”, che assume come parametri minimi per il conseguimento della certificazione quelli di cui alla Prassi di riferimento UNI/PdR 125:2022, pubblicata il 16 marzo 2022, contenente le «Linee guida sul sistema di gestione per la parità di genere che prevede l'adozione di specifici KPI (Key Performance Indicator - indicatori chiave di prestazione) inerenti alle politiche di parità di genere nelle organizzazioni»;
-   il Decreto del Ministro per il Lavoro e delle Politiche Sociali del 18 gennaio 2024 che definisce le misure formative che consentono l'accesso al "Fondo per le attività di formazione propedeutiche all'ottenimento della certificazione di parità di genere", nonché le modalità di ripartizione e trasferimento delle risorse pari a complessivi 3 milioni di euro per l’anno 2022 in favore delle Regioni e delle Province autonome di Trento e Bolzano, in qualità di amministrazioni attuatrici degli interventi, e in particolare l’Allegato 1 dello stesso Decreto che assegna a questo fine alla Regione Emilia-Romagna euro 230.493,00;
-   la L.R. del 30 giugno 2003, n. 12 “Norme per l’uguaglianza delle opportunità di accesso al sapere, per ognuno e per tutto l’arco della vita, attraverso il rafforzamento dell’istruzione e della formazione professionale, anche in integrazione tra loro” e ss.mm.ii.;
-   la L.R. 27 giugno 2014, n. 6 “Legge quadro per la parità e contro le discriminazioni di genere” e ss.mm.ii.
Richiamati, quali documenti di riferimento:
-   la Direttiva (UE) 2019/1158 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 20 giugno 2019, relativa all'equilibrio tra attività professionale e vita familiare per i genitori e i prestatori di assistenza e che abroga la direttiva 2010/18/UE del Consiglio;
-   l’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile, sottoscritta dai Governi di 193 Paesi, che costituisce il primo accordo globale e definisce un programma di azione universale, fissando 17 nuovi Obiettivi di Sviluppo Sostenibile, denominati SDGs (Sustainable Development Goals) e 169 traguardi (targets), alla cui realizzazione sono chiamati tutti i Paesi, in funzione del loro livello di sviluppo, dei contesti e delle capacità nazionali e, in particolare, l’Obiettivo 5: Raggiungere l’uguaglianza di genere ed emancipare tutte le donne e le ragazze e recepita a livello regionale, con la deliberazione della Giunta regionale n. 1840 del 08/11/2021 “Approvazione Strategia regionale sviluppo sostenibile Agenda 2030”;
-   il documento “Un'Unione dell'uguaglianza: la strategia per la parità di genere 2020-2025”, che l’Unione Europea ha predisposto nel marzo del 2020, definendo obiettivi politici e azioni chiave per raggiungere la parità di genere entro il 2025;
-   la Strategia nazionale per la parità di genere 2021-2026, adottata dal Governo italiano nell’agosto 2021, che ispirandosi alla Gender Equality Strategy 2020-2025 dell’Unione europea, rappresenta lo schema di valori, la direzione delle politiche che dovranno essere realizzate e il punto di arrivo in termini di parità di genere e costituisce una delle priorità trasversali del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza e il riferimento per l’attuazione della riforma del Family Act;
-   il Regolamento (UE) 12 febbraio 2021, n. 2021/241, che istituisce il dispositivo per la ripresa e la resilienza;
-   il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) approvato con Decisione del Consiglio ECOFIN del 13 luglio 2021 e notificata all’Italia dal Segretariato generale del Consiglio con nota LT161/21, del 14 luglio 2021; in particolare, la Missione 5 “Inclusione e coesione”, Componente 1, Investimento 1.3, riguardante l’introduzione di un sistema nazionale di certificazione della parità di genere, che mira ad accompagnare e incentivare le imprese a adottare politiche aziendali volte a ridurre i divari di genere in tutte le aree maggiormente critiche per la crescita professionale delle donne e a rafforzare la trasparenza salariale;
-   la direttiva (UE) 2023/970 del Parlamento europeo e del Consiglio del 10 maggio 2023, volta a rafforzare l'applicazione del principio della parità di retribuzione tra uomini e donne per uno stesso lavoro o per un lavoro di pari valore attraverso la trasparenza retributiva e i relativi meccanismi di applicazione;
Richiamate, inoltre, le proprie deliberazioni:
-   n. 1899/2020 “Approvazione del "Patto per il lavoro e per il clima";
-   n. 157/2024 “Approvazione Piano Integrato delle Attività e dell'Organizzazione 2024-2026”;
-   n.177/2003 “Direttive regionali in ordine alle tipologie di azione ed alle regole per l’accreditamento degli organismi di formazione professionale” e ss.mm.ii.;
-   n.1298/2015 “Disposizioni per la programmazione, gestione e controllo delle attività formative e delle politiche attive del lavoro - Programmazione SIE 2014-2020”;
-   n.201/2022 “Approvazione dei criteri e dei requisiti per l'accreditamento degli organismi che erogano formazione professionale in Emilia-Romagna, ai sensi dell'art. 33 della Legge regionale n. 12/2003”;
-   n. 449/2023 “Recepimento dell'Accordo fra le Regioni e le Province autonome sulle Linee guida relative alle modalità di erogazione della formazione a distanza per percorsi di formazione non regolamentata, adottato in sede di Conferenza delle Regioni e delle Province autonome il 21 dicembre 2022”;
-   n.1161/2023 “Modifiche alla DGR n.201/2022 "Criteri e requisiti per l'accreditamento degli organismi che erogano formazione professionale in Emilia-Romagna, ai sensi dell'art. 33 della legge regionale n. 12/2003" e adeguamento DGR n.1959/2016 "Approvazione della disciplina in materia di accreditamento dei servizi per il lavoro e definizione dell'elenco delle prestazioni dei servizi per il lavoro pubblici e privati accreditati ai sensi degli artt. 34 e 35 della L.R. 1 agosto 2005, n. 17 e ss.mm.ii";
Richiamati con riferimento agli aiuti in “de minimis”:
-   il Regolamento (UE) n. 2014/651 della Commissione del 17 giugno 2014 che dichiara alcune categorie di aiuti compatibili con il mercato interno in applicazione degli articoli 107 e 108 del trattato;
-   il Regolamento (UE) n.2023/2831 della Commissione del 13 dicembre 2023 relativo all’applicazione degli articoli 107 e 108 del Trattato sul funzionamento dell'Unione europea agli aiuti «de minimis»;
-   la propria deliberazione n.412/2024 “Istituzione del regime di aiuti di importanza minore («de minimis») per formazione rivolta alle imprese operanti nel territorio della regione Emilia-Romagna ai sensi del Regolamento (UE) 2023/2831 e approvazione delle disposizioni applicative”;
Richiamate con riferimento alle Unità di Costo standard:
-   la propria deliberazione n.1268/2019 “Rivalutazione monetaria delle unità di costo standard di cui alle delibere di Giunta regionale n. 1119/2010, n. 1568/2011, n. 116/2015 e n. 970/2015”;
-   la propria deliberazione n.737/2023 “Approvazione della rivalutazione monetaria delle unità di costo standard per il finanziamento delle operazioni nell’ambito delle politiche educative, formative e per il lavoro di cui alle DGR 1268/2019 e DGR 54/2021”;
-   la determinazione dirigenziale n. 16677/2016 “Revoca della determinazione n. 14682/2016 e riapprovazione dei nuovi allegati relativi alle modalità attuative di cui al paragrafo 7.1.2. "Selezione" e dell'elenco delle irregolarità e dei provvedimenti conseguenti di cui al paragrafo 19 "Irregolarità e recuperi" di cui alla DGR 1298/2015”;
-   la propria deliberazione la deliberazione di Giunta regionale n. 1109/2019 “Avvio della sperimentazione relativa alle procedure in materia di controlli di I livello per le attività finanziate nell’ambito delle politiche di istruzione, formazione e lavoro”;
-   la determinazione dirigenziale n. 13222/2019 “Elenco aggiornato delle principali irregolarità di cui alla DGR 1298/2015 e ss.mm.ii. – Revisione dell’allegato B) della determinazione dirigenziale n. 16677/2016”;
Richiamate, infine:
-   la deliberazione dell’Assemblea legislativa n.69 del 02/02/2022 “Proposta Adozione del Programma Regionale FSE+ dell'Emilia-Romagna 2021-2027 in attuazione del REG.(CE) n. 1060/2021” (Delibera della Giunta regionale n. 1896 del 15 novembre 2021) inviata per il negoziato alla Commissione Europea in data 09/02/2022;
-   la Decisione di esecuzione della Commissione Europea C(2022)5300 del 18/07/2022 che approva il Programma "PR Emilia-Romagna FSE+ 2021-2027" per il sostegno a titolo del Fondo sociale europeo Plus nell'ambito dell'obiettivo "Investimenti a favore dell'occupazione e della crescita" per la regione Emilia-Romagna in Italia CCI 2021IT05SFPR004;
-   la propria deliberazione n.1286/2022 “Presa d'atto delle Decisioni di Approvazione del Programma Regionale Emilia-Romagna FSE+ 2021-2027 e del Programma Regionale Emilia-Romagna FESR 2021-2027 ed istituzione dei Comitati di Sorveglianza dei due Programmi”;
-   la determinazione dirigenziale n. 25150/2022 “Rilevazione per la valorizzazione degli indicatori di risultato e dei tassi di accreditamento”;
-   la determinazione dirigenziale n. 5977/2023 “Aggiornamento dell'elenco unitario delle tipologie di azione per l'attuazione delle politiche educative, formative e per il lavoro - Programmazione 2021/2027 di cui alla deliberazione di Giunta regionale n. 1119/2022”;
-   la determinazione dirigenziale n.7784/2024 “Aggiornamento dell'elenco degli organismi accreditati alla formazione professionale di cui alla Determinazione dirigenziale n. 4814 del 7 marzo 2024”;
Dato atto che:
-   con il sopra richiamato Decreto Legislativo n.198/2026, così come modificato dalla Legge n.162/2021, è stata istituita la certificazione della parità di genere al fine di attestare le politiche e le misure concrete adottate dai datori di lavoro per ridurre il divario di genere in relazione alle opportunità di crescita in azienda, alla parità salariale a parità di mansioni, alle politiche di gestione delle differenze di genere e alla tutela della maternità;
-   la suddetta certificazione può essere riconosciuta a seguito di una valutazione di performance delle imprese rispetto all’adozione di un sistema di gestione per la parità di genere, secondo parametri minimi descritti nella Prassi UNI PdR 125/2022 recepita con il sopra richiamato Decreto del 29 aprile 2022 del Ministro per le Pari Opportunità e la Famiglia;
-   con l’adozione del sopra richiamato Decreto del Ministro per il Lavoro e delle Politiche Sociali del 18 gennaio 2024 si è inteso promuovere la realizzazione di attività  formative propedeutiche all’ottenimento della certificazione di parità di genere per le lavoratrici e i lavoratori delle imprese, assegnando a tale fine alle Regioni individuate quali amministrazioni attuatrici degli interventi specifiche risorse, a valere sul “Fondo per le attività di formazione propedeutiche all'ottenimento della certificazione di parità di genere”;
Valutato, pertanto di dare attuazione a quanto previsto dal suddetto Decreto ministeriale del 18 gennaio 2024 con l’approvazione, nel rispetto di quanto disposto nello stesso Decreto, di una procedura di evidenza pubblica finalizzata alla selezione e al finanziamento di interventi di formazione propedeutici all'ottenimento della certificazione di parità finalizzati a sostenere ulteriormente la diffusione di una cultura contro i pregiudizi e gli stereotipi legati al genere, a diffondere principi etici, ad affrontare temi e modalità operative che le organizzazioni devono adottare per assicurare l’efficacia delle politiche per la parità di genere;
Ritenuto per le suddette motivazioni di approvare l’”Avviso pubblico a presentare operazioni - Interventi di formazione propedeutici all'ottenimento della certificazione di parità in attuazione del Decreto del Ministro per il Lavoro e delle Politiche Sociali del 18 gennaio 2024” di cui all’Allegato 1), parte integrante e sostanziale della presente deliberazione;
Dato atto che le risorse, provenienti dal “Fondo per le attività di formazione propedeutiche all'ottenimento della certificazione di parità di genere”, assegnate alla Regione Emilia-Romagna e disponibili per la realizzazione delle Interventi oggetto dell’Avviso, che si approva con il presente atto, sono pari ad euro 230.493,00, come previsto nell’Allegato 1 Decreto del Ministro per il Lavoro e delle Politiche Sociali del 18 gennaio 2024;
   Visti:
-       il Decreto Legislativo 14 marzo 2013, n. 33 “Riordino della disciplina riguardante il diritto di accesso civico e gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni” e ss.mm.ii.;
-       la propria deliberazione n. 2077/2023 “Nomina del Responsabile per la Prevenzione della Corruzione e della Trasparenza”;
-       la propria deliberazione n. 157/2024 “Piano Integrato delle Attività e dell'Organizzazione 2024-2026. Approvazione”;
-       la “Direttiva di indirizzi interpretativi degli obblighi di pubblicazione previsti dal decreto legislativo n.33 del 2013. Anno 2022.” di cui all’Allegato A) della determinazione dirigenziale n. 2335/2022, per quanto applicabile”;
  Richiamate le Leggi regionali:
-       n.40/2001 “Ordinamento contabile della Regione Emilia-Romagna, abrogazione delle L.R. 6 luglio 1977, n. 31 e 27 marzo 1972, n.4” per quanto applicabile;
-       n.17/2023 “Disposizioni collegate alla legge regionale di stabilità per il 2024”;
-       n.18/2023 “Disposizioni per la formazione del Bilancio di previsione 2024-2026 (Legge di stabilità Regionale 2024)”;
-       n.19/2023 “Bilancio di previsione della Regione Emilia-Romagna 2024-2026”;
Richiamata altresì la propria deliberazione n. 2291 del 22/12/2023 “Approvazione del documento tecnico di accompagnamento e del bilancio finanziario gestionale di previsione della Regione Emilia-Romagna 2024-2026”:
Visto il D.lgs. n. 118/2011 ad oggetto “Disposizioni in materia di armonizzazione dei sistemi contabili e degli schemi di Bilancio delle Regioni, degli Enti Locali e dei loro organismi, a norma degli articoli 1 e 2 della Legge 5 maggio 2009 n.42” e ss.mm.ii.;
Richiamati:
-       la Legge Regionale n.43/2001, “Testo Unico in materia di organizzazione e di rapporti di lavoro nella Regione Emilia-Romagna” e ss.mm.ii.;
-       la propria deliberazione n.2416/2008 “Indirizzi in ordine alle relazioni organizzative e funzionali tra le strutture e sull’esercizio delle funzioni dirigenziali. Adempimenti conseguenti alla delibera 999/2008. Adeguamento e aggiornamento della delibera n.450/2007” e ss.mm.ii., per quanto applicabile;
-       la propria deliberazione n. 468/2017 “Il sistema dei controlli interni nella Regione Emilia-Romagna”;
-       la propria deliberazione n. 325/2022 “Consolidamento e rafforzamento delle capacità amministrative: riorganizzazione dell’ente a seguito del nuovo modello di organizzazione e gestione del personale”;
-       la propria deliberazione n. 426/2022 “Riorganizzazione dell’ente a seguito del nuovo modello di organizzazione e gestione del personale. Conferimento degli incarichi ai Direttori Generali e ai Direttori di Agenzia”;
-       la propria deliberazione n. 2360/2022 “Modifica e assestamento degli assetti organizzativi della Giunta regionale e soppressione dell'Agenzia Sanitaria e Sociale Regionale. Provvedimenti”;
-       la propria deliberazione n. 2317/2023 ad oggetto “Disciplina organica in materia di organizzazione dell'ente e gestione del personale. Aggiornamenti in vigore dal 1° gennaio 2024”;
-       la propria deliberazione n. 2319/2023 ad oggetto “Modifica degli assetti organizzativi della Giunta regionale. Provvedimenti di potenziamento per fare fronte alla ricostruzione post alluvione e indirizzi operativi”;
 Richiamate altresì le determinazioni dirigenziali:
-       n.5595/2022 “Micro-organizzazione della Direzione Generale Conoscenza, Ricerca, lavoro, Imprese a seguito della D.G.R. n. 325/2022.Conferimento incarichi dirigenziali e proroga incarichi di titolarità di Posizione organizzativa”;
-       n.25436/2022 “Conferimento e proroga di incarichi dirigenziali presso la Direzione Generale Conoscenza, Ricerca, Lavoro, Imprese”;
-       n.1633 del 27 gennaio 2023 “Modifica della micro-organizzazione della Direzione Generale Conoscenza, Ricerca, Lavoro, Imprese. Conferimento di incarichi dirigenziali”.
Dato atto che il Responsabile del procedimento ha dichiarato di non trovarsi in situazione di conflitto, anche potenziale, di interessi;
Dato atto dei pareri allegati;
Su proposta dell’Assessore allo sviluppo economico e green economy, lavoro, formazione e relazioni internazionali e dell’Assessore alla Programmazione territoriale, Edilizia, Politiche abitative, Parchi e forestazione, Pari opportunità, Cooperazione internazionale allo sviluppo;
A voti unanimi e palesi
delibera
 
per le motivazioni espresse in premessa:
1. di approvare l’”Avviso pubblico a presentare operazioni- Interventi di formazione propedeutici all'ottenimento della certificazione di parità in attuazione del Decreto del Ministro per il Lavoro e delle Politiche Sociali del 18 gennaio 2024” di cui all’Allegato 1) parte integrante e sostanziale della presente deliberazione;
2. di dare atto che le risorse, provenienti dal “Fondo per le attività di formazione propedeutiche all'ottenimento della certificazione di parità di genere”, assegnate alla Regione Emilia-Romagna e disponibili per la realizzazione delle Interventi oggetto dell’Avviso, che si approva con il presente atto, sono pari ad euro 230.493,00, come previsto nell’Allegato 1 Decreto del Ministro per il Lavoro e delle Politiche Sociali del 18 gennaio 2024;
3. di prevedere che ciascuna Operazione candidata sullo stesso Avviso dovrà avere un costo complessivo e il corrispondente contributo pubblico, pari alle risorse complessivamente previste per la realizzazione degli interventi di cui al precedente punto 2.;
4. di stabilire che le operazioni candidate sul suddetto Avviso:
-       dovranno essere articolate e inviate secondo le modalità e nei termini riportati nello stesso Avviso;
-       saranno oggetto di istruttoria di ammissibilità eseguita da un gruppo di lavoro composto da collaboratori del Settore Educazione, Istruzione, Formazione, Lavoro nominati con atto del Direttore Generale “Conoscenza, Ricerca, Lavoro, Imprese”;
-   saranno sottoposte a valutazione effettuata da un Nucleo di valutazione nominato con atto del Direttore Generale “Conoscenza, Ricerca, Lavoro, Imprese”, con il supporto, nella fase di pre­istruttoria tecnica, di ART­ER Società Consortile per Azioni, secondo quanto previsto dall’Avviso;
-       in esito alla procedura di valutazione, le operazioni approvabili andranno a costituire una graduatoria in ordine di punteggio conseguito. Tenuto conto degli obiettivi generali e specifici dell’Avviso, sarà approvata una sola operazione, e pertanto quella che avrà conseguito il punteggio più alto.
5. di prevedere che al finanziamento dell’Operazione approvata in esito al suddetto Avviso ed all’assunzione del relativo impegno di spesa, provvederà il Responsabile dell’Area “Interventi formativi e per l’occupazione” nel rispetto di quanto previsto dagli articoli da 82 a 94 del D.Lgs. n.159/2011 e ss.mm.ii. c.d. “Codice antimafia” e previa acquisizione:
-       della certificazione attestante che i soggetti beneficiari dei contributi sono in regola con il versamento dei contributi previdenziali e assistenziali;
-       dell'atto di impegno di cui alla propria deliberazione n. 1298/2015 comprensiva della dichiarazione resa ai sensi degli Art. 46 e n. 47 del D.P.R. 28 dicembre 2000, n. 445, che l'ente non si trova in stato di scioglimento, liquidazione o di fallimento o di altre procedure concorsuali, non ha ad oggi deliberato tali stati, né ha presentato domanda di concordato, né infine versa in stato di insolvenza, di cessazione o di cessione dell'attività o di parti di essa;
-       del cronoprogramma delle attività con il riparto tra le varie annualità del finanziamento che sarà approvato ai fini della corretta imputazione della spesa.
6. di prevedere, altresì, che il finanziamento pubblico approvato verrà liquidato dal Dirigente regionale competente, o suo delegato, nel rispetto delle disposizioni previste dal D.lgs. 118/2011 e ss.mm.ii. con le seguenti modalità:
-       mediante richiesta di rimborsi, di importo non inferiore a 20.000,00 euro - salvo eventuali decurtazioni finanziarie effettuate in sede di controllo - del finanziamento pubblico approvato fino a un massimo dell’85% dell'importo del già menzionato finanziamento, su presentazione di regolare nota, a fronte di domanda di pagamento a titolo di rimborso di costi standard. Si specifica che l’importo minimo non trova applicazione all’ultima domanda di rimborso al fine di consentire la richiesta del massimo contributo maturato o almeno dell’85% dell'importo del già menzionato finanziamento;
-       il saldo ad approvazione del rendiconto previa presentazione della domanda di saldo inviata dal beneficiario relativa all'operazione approvata e su presentazione della regolare nota.
7. di stabilire, in ragione delle argomentazioni indicate in premessa, che le fasi gestionali nelle quali si articola il processo di spesa della concessione, liquidazione, ordinazione e pagamento saranno soggette a valutazioni ed eventuali rivisitazioni operative per dare piena attuazione ai principi e postulati contabili dettati dal D.Lgs. n. 118/2011 e ss.mm.ii.;
8. di precisare che la copertura finanziaria prevista nel presente provvedimento riveste carattere di mero strumento programmatico-conoscitivo di individuazione sistematica ed allocazione delle risorse destinate, nella fase realizzativa, ad essere modificate anche nella validazione economico-temporale in base agli strumenti resi disponibili dal D.Lgs. n. 118/2011 e ss.mm.ii. per il completo raggiungimento degli obiettivi in esso indicati;
9. di disporre la pubblicazione ai sensi dell’art. 26, comma 1, del D.lgs. n. 33 del 2013 e ss.mm.ii. e l’ulteriore pubblicazione, ai sensi dell’art. 7 bis del D.Lgs n. 33 del 2013, secondo quanto previsto dal Piano Triennale di Prevenzione della Corruzione e della Trasparenza e nella direttiva di indirizzi interpretativi degli obblighi di pubblicazione previsti dal medesimo decreto;
10.    di pubblicare altresì la presente deliberazione, unitamente all’Allegato 1) parte integrante e sostanziale della stessa, nel Bollettino Ufficiale della Regione Emilia-Romagna Telematico e sul sito http://formazionelavoro.regione.emilia-romagna.it

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