Individuazione degli impianti di chiusura del ciclo "minimi" e "intermedi" in attuazione di quanto previsto nel PNGR e secondo quanto indicato dalla delibera n.7/2024/R/RIF di ARERA
Richiamati:
- il Decreto del Ministero dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica n. 257, del 24 giugno 2022 con il quale è stato approvato il Programma nazionale di gestione dei rifiuti (PNGR) che per quanto concerne “La pianificazione regionale e la classificazione degli impianti di trattamento” (paragrafo 9.6), ha previsto, in continuità con quanto già disciplinato dall’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente (ARERA) con la propria deliberazione n.363/2021/R/Rif, quanto segue:
- “gli impianti di chiusura del ciclo “minimi” sono individuati (in base alle risultanze del monitoraggio svolto dalle Regioni e dalle Province autonome in merito all’organizzazione territoriale, all’analisi e all’evoluzione prevista dei flussi, nonché a valutazioni sull’efficienza, efficacia ed economicità dei sistemi di gestione) qualora risultino operare, offrendo la propria capacità di trattamento, in un mercato caratterizzato da rigidità strutturali, nella misura di un ampio e stabile eccesso di domanda a fronte di un limitato numero di operatori presenti, avendo eventualmente capacità di trattamento già impegnata da flussi garantiti dagli strumenti di programmazione, o da altri atti amministrativi, o, comunque, essendo individuati come tali in sede di programmazione”;
- “l'individuazione degli impianti di chiusura del ciclo “minimi” richiede da parte delle Regioni e Province autonome la contestuale indicazione:
a. dei flussi che si prevede vengano trattati per impianto [...];
b. dell'eventuale distinzione dei medesimi secondo il criterio di prossimità che la Regione o Provincia autonoma ritengano utile specificare;
c. dell’elenco dei soggetti che si prevede conferiscano ai medesimi impianti (quali per esempio gestori della raccolta e del trasporto dei rifiuti urbani o gestori di impianti di trattamento intermedio)”;
- “siano esplicitati gli eventuali impianti “intermedi” da cui provengono flussi indicati come in ingresso a impianti di chiusura del ciclo “minimi”, integrando tale elenco con le medesime informazioni di cui ai precedenti punti a) flussi previsti e c) soggetti conferitori”;
- “la qualifica di impianto “minimo” ha durata minima per un periodo almeno biennale, […], e può essere anche parziale, qualora l’impianto conservi una capacità residua di trattamento non impegnata dalla programmazione regionale”;
- la deliberazione dell’Assemblea Legislativa n. 87 del 12 luglio 2022 con la quale è stato approvato il Piano regionale di gestione dei rifiuti e per la bonifica delle aree inquinate 2022-2027 (PRRB);
- la deliberazione di ARERA n. 363/2021/R/Rif del 3 agosto 2021;
- la propria deliberazione n. 2032 del 29 novembre 2021 con la quale sono stati individuati, in attuazione della delibera n.363/2021/R/Rif di ARERA (MTR-2), gli impianti di chiusura del ciclo di termovalorizzazione e discarica, distinguendo tra quelli integrati e quelli minimi nonché gli impianti intermedi ad essi afferenti ai sensi delle previsioni del MTR-2;
- la deliberazione di ARERA n. 7/2024/R/Rif del 23 Gennaio 2024 recante “Ottemperanza alle sentenze del Consiglio di Stato, Sezione Seconda, nn. 10548, 10550, 10734, 10775 del 2023, in materia di regolazione tariffaria degli impianti di trattamento di rifiuti, di cui alla deliberazione dell’Autorità 363/2021/R/Rif, e ulteriori disposizioni attuative”;
Considerato che:
- la deliberazione di ARERA n.7/2024/R/Rif ha stabilito che la determinazione delle tariffe di accesso, avviene a decorrere dal 2024 tramite la modulazione degli strumenti di regolazione, distinguendo gli impianti di chiusura del ciclo in “integrati”, “minimi” e “aggiuntivi”, di cui al Titolo VI del MTR-2, in coerenza con i criteri indicati nel Programma nazionale per la gestione dei rifiuti (PNGR) approvato con il decreto del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica 24 giugno 2022, n. 257, come eventualmente modificati o integrati;
- le tariffe di accesso agli impianti, rientrando nei costi contenuti nei Piani Economico-Finanziari, devono essere determinate entro il 30 aprile di ciascun anno ai sensi dell’art. 3, comma 5-quinquies del D.L. 228/2021 convertito con modificazioni dalla L. 25 febbraio 2022, n. 15;
Rilevato che i criteri per la definizione degli impianti minimi individuati dalla delibera n.7/2024/R/Rif di ARERA confermano quanto già disciplinato dalla stessa ARERA con la propria deliberazione n.363/2021/R/Rif precisando che sono attuativi del Programma nazionale di gestione dei rifiuti (PNGR);
Ritenuto pertanto necessario ridefinire gli impianti di chiusura del ciclo “minimi” e “intermedi” in attuazione di quanto previsto nel PNGR (al capitolo 9 recante “Criteri e linee strategiche per l'elaborazione dei Piani regionali”) e secondo quanto indicato dalla delibera n.7/2024/R/Rif di ARERA;
Richiamato l’articolo 34, comma 5, delle Norme tecniche di attuazione del PRRB che dispone che “La Giunta regionale è autorizzata a modificare con deliberazione le disposizioni contenute al capitolo 8, in ordine ai flussi ogni qualvolta si renda necessario per rispondere ad esigenze contingenti e non prevedibili e al fine di evitare il verificarsi di emergenze ambientali connesse alla gestione dei rifiuti. Delle modifiche e delle cause di eccezionalità dovute all’applicazione del presente comma, la Giunta regionale è tenuta a rendere tempestiva comunicazione alla competente Commissione assembleare”;
Richiamata altresì la propria deliberazione n. 2032 del 29 novembre 2021 con la quale:
- erano già stati individuati gli impianti di chiusura del ciclo di termovalorizzazione e discarica, distinguendo tra quelli integrati e quelli minimi nonché gli impianti intermedi ad essi afferenti ai sensi delle previsioni del MTR-2;
- era stata delegata l’Agenzia Territoriale dell’Emilia-Romagna per i Servizi Idrici e Rifiuti (ATERSIR), quale “Soggetto competente”, di cui al punto 7.2 della Delibera ARERA n. 363/2021/R/Rif;
Ritenuto conseguentemente necessario procedere all’individuazione degli impianti minimi di chiusura del ciclo confermando quanto disposto con la sopra citata DGR n. 2032/2021 (come modificata, per l’impianto Iren Ambiente di Parma, dalla successiva DGR 801/2022 a seguito della comunicazione di ATERSIR P.G.2022.0456629), poiché nella sostanza i criteri forniti da ARERA con la delibera n. 7/2024 non si differenziano da quelli alla base della precedente valutazione operata con la medesima DGR n. 2032/2021 per quanto concerne i termovalorizzatori, e aggiornandola tenendo conto dell’intervenuta attivazione della discarica Tre Monti di Imola e che sono in corso di ultimazione i lavori di approntamento della discarica di Finale Emilia, autorizzata con provvedimento AIA n. 3448 del 23/07/2020;
Richiamato, inoltre, il Capitolo 8 della relazione generale del PRRB, il quale, nella definizione degli scenari di piano e dei flussi di rifiuti urbani indifferenziati per il periodo 2022-2027 prevede che, per le discariche di Imola e Finale Emilia, la pianificazione dei flussi sarebbe avvenuta a seguito della risoluzione delle pendenze giudiziali in essere;
Dato atto che, ai sensi dell’art. 7 del D.Lgs. 36/2003, e con le eccezioni ivi precisate, “i rifiuti possono essere collocati in discarica solo dopo trattamento”;
Considerato che si rende pertanto necessario:
- destinare all’impianto di discarica di Finale Emilia i rifiuti urbani indifferenziati prodotti nel territorio, ricadente in Provincia di Modena, dei Comuni di: Campogalliano, Camposanto, Carpi, Cavezzo, Concorda sulla Secchia, Medolla, Mirandola, Novi di Modena, San Felice sul Panaro, San Possidonio, San Prospero, Soliera, Finale Emilia, Nonantola, Ravarino, Bastiglia, Bomporto, come specificato in Allegato 2) alla presente delibera;
- individuare l’impianto di Trattamento Meccanico Biologico (TMB), di AIMAG S.p.A, sito in località Fossoli a Carpi (MO) come impianto di prima destinazione per tali rifiuti, nel rispetto del criterio di prossimità sopra menzionato e del fatto che la linea di biostabilizzazione di detto impianto è già utilizzata per il trattamento del sottovaglio umido prodotto dalla selezione meccanica del termovalorizzatore di Parma in ottemperanza a quanto stabilito dal vigente PRRB;
Rilevato, inoltre, che la gestione dei rifiuti urbani indifferenziati, prodotti nei Comuni sopra indicati, al TMB di Fossoli e successivamente in discarica a Finale Emilia avrà efficacia dal primo giorno del mese successivo all’entrata in esercizio dei richiamati impianti;
Visti:
- la L. R. 26 novembre 2001 n. 43 “T.U. in materia di organizzazione e di rapporti di lavoro nella Regione Emilia – Romagna” e ss. mm. ii.;
- la propria deliberazione n. 2416 del 29 dicembre 2008 “Indirizzi in ordine alle relazioni organizzative e funzionali tra le strutture e sull’esercizio delle funzioni dirigenziali. Adempimenti conseguenti alla delibera 999/2008. Adeguamento e aggiornamento della delibera n. 450/2007” e ss. mm. ii, per quanto applicabile;
- la propria deliberazione n. 468 del 10 aprile 2017 “Il sistema dei controlli interni nella Regione Emilia-Romagna”, per quanto applicabile;
- la propria deliberazione n. 325 del 07 marzo 2022 “Consolidamento e rafforzamento delle capacità amministrative: riorganizzazione dell'ente a seguito del nuovo modello di organizzazione e gestione del personale”;
- la propria deliberazione n. 426 del 21 marzo 2022 “Riorganizzazione dell’ente a seguito del nuovo modello di organizzazione e gestione del personale. Conferimento degli incarichi ai Direttori Generali e di Agenzia;
- la determinazione del Direttore Cura del Territorio e dell’Ambiente n. 5615 del 25 marzo 2022 “Riorganizzazione della Direzione Generale Cura del Territorio e dell’Ambiente. Istituzione Aree di lavoro. Conferimento incarichi dirigenziali e proroga incarichi di posizione organizzativa”;
- la propria deliberazione n. 474 del 27 marzo 2023 “Disciplina Organica in materia di organizzazione dell’Ente e gestione del personale. Aggiornamenti in vigore dal 1° aprile 2023 a seguito dell'entrata in vigore del nuovo ordinamento professionale di cui al titolo III del CCNL Funzioni locali 2019/2021 e del PIAO 2023/2025”;
- il D.Lgs. 14 marzo 2013, n. 33 “Riordino della disciplina riguardante il diritto di accesso civico e gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni” e ss.mm.ii.;
- la determinazione dirigenziale n. 2335 del 09 febbraio 2022 “Direttiva di indirizzi interpretativi degli obblighi di pubblicazione previsti dal decreto legislativo n. 33 del 2013. Anno 2022”;
- la propria deliberazione n. 157 del 29/01/2024 “Piano integrato delle attività e dell'organizzazione 2024-2026. Approvazione”;
Viste le circolari del Capo di Gabinetto del Presidente della Giunta regionale PG/2017/0660476 del 13 ottobre 2017 e PG/2017/0779385 del 21 dicembre 2017 relative ad indicazioni procedurali per rendere operativo il sistema dei controlli interni predisposte in attuazione della propria deliberazione n. 468/2017;
Dato atto che il Responsabile del Procedimento ha dichiarato di non trovarsi in situazioni di conflitto, anche potenziale, di interessi;
Dato atto dei pareri allegati;
Su proposta della Vicepresidente e Assessore a Transizione ecologica, contrasto al cambiamento climatico, Ambiente, Difesa del suolo e della costa, Protezione civile;
per le ragioni espresse in premessa che qui si intendono integralmente richiamate:
- di disporre la conferma, in attuazione delle previsioni del Programma nazionale per la gestione dei rifiuti (PNGR), degli impianti minimi di chiusura del ciclo di termovalorizzazione e discarica e degli impianti intermedi ad essi afferenti già effettuata con la propria deliberazione n. 2032 del 29 novembre 2021, aggiornandoli al quadro impiantistico in essere e ai flussi previsti per le annualità 2024-2025 come riportato in Allegato 1 alla presente deliberazione;
- di modificare i flussi di rifiuti urbani di cui al capitolo 8 della Relazione Generale del PRRB, prevedendo che i rifiuti urbani indifferenziati prodotti nei territori di Campogalliano, Camposanto, Carpi, Cavezzo, Concorda sulla Secchia, Medolla, Mirandola, Novi di Modena, San Felice sul Panaro, San Possidonio, San Prospero, Soliera, Finale Emilia, Nonantola, Ravarino, Bastiglia e Bomporto siano avviati a trattamento presso l’impianto TMB di Fossoli a Carpi (MO) e successivamente conferiti presso la discarica di Finale Emilia (MO);
- di dare atto che con la delibera di monitoraggio di cui all’articolo 34, comma 4, delle Norme tecniche di attuazione del PRRB, si procederà all’aggiornamento cartografico delle rappresentazioni grafiche dei flussi di rifiuti urbani indifferenziati di cui al Capitolo 8 della relazione generale del Piano anche tenendo conto delle modifiche di cui alla presente delibera;
- di disporre che il gestore della discarica di Finale Emilia comunichi tempestivamente l’effettiva entrata in esercizio della discarica e AIMAG S.p.A. quella della linea di selezione meccanica del TMB di Fossoli alla Regione Emilia-Romagna, ad ARPAE, ad ATERSIR, ai Gestori del servizio di gestione dei rifiuti urbani dei territori ricadenti nel bacino gestionale di riferimento della discarica di Finale Emilia ed al gestore dell’impianto di termovalorizzazione di Modena;
- di specificare che la modifica di cui al punto 2) (quantificabile in circa 13.000 t/anno di rifiuti urbani indifferenziati destinati al TMB di Fossoli a Carpi, dei quali circa 9.100 t/anno saranno poi destinati alla discarica di Finale Emilia, come specificato in Allegato 2) alla presente Delibera sarà valida per tutte le annualità di PRRB ed avrà efficacia a partire dal primo giorno del mese successivo al completamento delle operazioni di entrata in esercizio dei richiamati impianti;
- di trasmettere la presente deliberazione all’Agenzia Regionale Prevenzione Ambiente ed Energia dell’Emilia-Romagna (ARPAE), ad ATERSIR, al gestore dell’impianto TMB di Carpi, ai Gestori del servizio di gestione dei rifiuti urbani dei territori interessati ed ai gestori degli impianti di cui all’Allegato 1;
- di dare atto che, per quanto previsto in materia di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni, si provvederà ai sensi delle disposizioni normative e amministrative richiamate in parte narrativa;
- di pubblicare la presente deliberazione in versione integrale, sul Bollettino Ufficiale della Regione Emilia-Romagna Telematico.