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Reg. UE 1308/2013 - Reg. UE 2021/2115 e Reg. UE 20222/126 - Autorizzazione alle OP e AOP ortofrutticole a presentare due modifiche in corso d'anno per ciascuna annualità del programma operativo poliennale e disposizioni sul CUP relativo ai progetti esecutivi ortofrutta e patate

LA GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA

Visti:

- il Regolamento (UE) n. 1308/2013 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 17 dicembre 2013 recante organizzazione comune dei mercati dei prodotti agricoli e che abroga i Regolamenti (CEE) n. 992/72, (CEE) n. 234/79, (CE) n. 1037/2001 e (CE) n. 1234/2007 del Consiglio, e successive modifiche ed integrazioni;

- il Regolamento delegato (UE) n. 2017/891 della Commissione del 13 marzo 2017, che integra tra l’altro il Regolamento (UE) n. 1308/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio per quanto riguarda i settori degli ortofrutticoli e degli ortofrutticoli trasformati, e successive modifiche ed integrazioni;

- il Regolamento di esecuzione (UE) n. 2017/892 della Commissione del 13 marzo 2017, recante modalità di applicazione del Regolamento (UE) n. 1308/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio per quanto riguarda i settori degli ortofrutticoli e degli ortofrutticoli trasformati, e successive modifiche ed integrazioni;

- il Regolamento (UE) n. 2021/2115 del Parlamento europeo e del Consiglio del 2 dicembre 2021 recante norme sul sostegno ai piani strategici che gli Stati membri devono redigere nell’ambito della politica agricola comune (piani strategici della PAC) e finanziati dal Fondo europeo agricolo di garanzia (FEAGA) e dal Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (FEASR) e che abroga i regolamenti (UE) n. 1305/2013 e (UE) n. 1307/2013, e successive modifiche ed integrazioni;

- il Regolamento delegato (UE) n. 2022/126 della Commissione del 7 dicembre 2021 che integra il Regolamento (UE) 2021/2115 del Parlamento europeo e del Consiglio con requisiti aggiuntivi per taluni tipi di intervento specificati dagli Stati membri nei rispettivi piani strategici della PAC per il periodo dal 2023 al 2027 a norma di tale regolamento, nonché per le norme relative alla percentuale per la norma 1 in materia di buone condizioni agronomiche e ambientali (BCAA), e successive modifiche ed integrazioni;

Richiamati:

- il Decreto del Ministero delle Politiche Agricole alimentari e forestali n. 9194017 del 30 settembre 2020, “Disposizioni nazionali in materia di riconoscimento e controllo delle organizzazioni di produttori ortofrutticoli e loro associazioni, di fondi di esercizio e programmi operativi”, relativo ai programmi operativi approvati ai sensi del Reg. (UE) n. 1308/2013;

- il Decreto del Ministro dell’Agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste n. 525633 del 27 settembre 2023, “Disposizioni nazionali in materia di riconoscimento e controllo delle organizzazioni di produttori “ortofrutticoli” e loro associazioni, di fondi di esercizio e programmi operativi previsti dall’intervento settoriale ortofrutticoli del Piano strategico della PAC (PSP)” e successive modifiche ed integrazioni;

Preso atto che il citato D.M. n. 9194017/2020, al comma 1 dell’art. 17, nel disporre in merito alle modifiche dei programmi operativi da parte delle organizzazioni di produttori riconosciute (OP), prevede che “le OP possono presentare una sola domanda di modifica al più tardi entro il 15 settembre di ciascun anno, ovvero, su autorizzazione della Regione, due modifiche di cui la prima entro il 30 giugno”;

Considerato che, analogamente, il D.M. n. 525633/2023 al comma 1 dell’art. 17 stabilisce che “le OP/AOP (associazioni di organizzazioni di produttori riconosciute) possono presentare una sola domanda di modifica al più tardi entro il 15 settembre di ciascun anno ed inoltre, su autorizzazione della Regione, un’ulteriore domanda di modifica entro il 30 giugno”;

Considerato, in particolare, che la domanda di modifica in corso d’anno consente alle OP e AOP di adeguare il proprio programma operativo alle esigenze contingenti che si verificano nel corso dell’annualità, rendendo il programma più efficace e che, pertanto, l’autorizzazione a svolgere due modifiche in corso d’anno per ciascuna annualità del Programma Operativo in corso, ottimizza tale possibilità;

Tenuto conto, inoltre, che i programmi operativi in corso sono attuati da OP e AOP di grandi e grandissime dimensioni, che associano molti produttori agricoli, operanti su tutto il territorio nazionale, le cui produzioni sono quindi soggette a differenti andamenti climatici oltre che diversi eventi atmosferici, con la necessità di adeguare con frequenza il rispettivo Programma Operativo;

Preso atto che sono attualmente in corso:

- un programma operativo a cui si applica il predetto D.M.  n. 9194017/2020 che termina il 31/12/2025;

- sei programmi operativi a cui si applica D.M. n. 525633/2023 che termineranno il 31/12/2029;

Ritenuto, pertanto, opportuno autorizzare le OP e le AOP del settore ortofrutticolo che hanno presentato un programma operativo, a presentare un’ulteriore domanda di modifica in corso d’anno, entro il 30 giugno di ogni anno, fino al termine dei programmi operativi poliennali in corso;

Considerato, inoltre, che l’allegato I al citato D.M. n. 525633/2023, al capitolo 16 prevede:

- per i pagamenti anticipati per attività che si realizzano nell’anno solare successivo, l’importo anticipato è rendicontato nell’anno in cui viene effettivamente svolta l’attività. A tale fine, la fattura riporta i riferimenti precisi a detta attività;

- ai fini della corretta rendicontazione delle spese e per consentire i controlli sul no double funding, le fatture, incluse quelle intestate ai soci delle OP/AOP e quelle intestate alle filiali, dovranno riportare il codice CUP riportato nell’atto di approvazione di ogni singola annualità del programma operativo, pena la non ammissibilità della spesa;

- nei casi di fatture che sono state emesse in difetto di codice CUP, l’OP/AOP dovrà attenersi a quanto stabilito dall’Agenzia delle Entrate in materia di reverse charge (inversione contabile)”;

Visto, inoltre, il D.M. 525708 del 27 settembre 2023 “Disposizioni nazionali in materia di fondi di esercizio e programmi operativi delle Organizzazioni di produttori e loro associazioni del settore delle patate previsti dall’intervento settoriale “patate” del Piano strategico della PAC (PSP)”;

Considerato che l’Allegato I al suddetto D.M. n. 525708/2023, al capitolo 9 indica, in analogia al citato D.M. n. 525633/2023, le medesime previsioni in merito all’inammissibilità delle fatture rendicontate prive di CUP, incluse quelle relative ai pagamenti anticipati, come sopra riportate;

Visto il comma 6 dell’articolo 5 del decreto-legge 24 febbraio 2023, n. 13, ove è disposto che “a partire dal 1° giugno 2023 le fatture relative all’acquisizione dei beni e servizi oggetto di incentivi pubblici alle attività produttive, erogati a qualunque titolo e in qualunque forma da una Pubblica Amministrazione, anche per il tramite di altri soggetti pubblici o privati, o in qualsiasi modo ad essi riconducibili, devono contenere il codice unico di progetto (CUP) di cui all’articolo 11 della legge 16 gennaio 2003, n. 3, riportato nell’atto di concessione o comunicato al momento di assegnazione dell’incentivo stesso ovvero al momento della richiesta dello stesso […]”;

Ritenuto pertanto opportuno rilasciare il codice CUP, a richiesta delle OP e AOP che hanno in corso un programma operativo poliennale (relativo sia all’Intervento Settoriale Ortofrutticolo, sia all’Intervento Settoriale Patate), a seguito della presentazione del progetto esecutivo annuale, inteso quale momento di richiesta dell’incentivo ai sensi del citato comma 6 dell’articolo 5 del decreto-legge n. 13/2023, al fine di poter indicare detto codice CUP nelle fatture relative ai pagamenti anticipati per le attività che si realizzano nell’anno solare successivo;

Ritenuto, inoltre, opportuno precisare che il suddetto rilascio del CUP a richiesta, nonché l’indicazione di quest’ultimo nelle fatture relative ai pagamenti anticipati, prima che il CUP sia riportato nell’atto formale di approvazione del progetto esecutivo annuale, non comporta in alcun modo il diritto all’approvazione del progetto o all’ammissibilità della relativa spesa;

Richiamati, in ordine agli obblighi di trasparenza:

- il Decreto Legislativo 14 marzo 2013, n. 33 “Riordino della disciplina riguardante il diritto di accesso civico e gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni” e successive modifiche e integrazioni;

- la determinazione n. 2335 del 9 febbraio 2022 del Responsabile del Servizio Affari legislativi e Aiuti di stato in qualità di Responsabile della prevenzione della corruzione e della trasparenza della Giunta regionale “Direttiva di indirizzi interpretativi degli obblighi di pubblicazione previsti dal decreto legislativo n.33 del 2013. Anno 2022”;

- la deliberazione della Giunta regionale n. 110 del 27 gennaio 2025 “PIAO 2025. Adeguamento del PIAO 2024/2026 in regime di esercizio provvisorio”;

Richiamata inoltre la Legge Regionale 26 novembre 2001, n. 43 "Testo unico in materia di organizzazione e di rapporti di lavoro nella Regione Emilia-Romagna" e successive modifiche, ed in particolare l’art. 37, comma 4;

Viste le proprie deliberazioni:

- n. 426 del 21 marzo 2022 “Riorganizzazione dell'Ente a seguito del nuovo modello di organizzazione e gestione del personale. Conferimento degli incarichi ai Direttori generali e ai Direttori di agenzia”;

- n. 2319 del 22 dicembre 2023 “Modifica degli assetti organizzativi della Giunta regionale. Provvedimenti di potenziamento per far fronte alla ricostruzione post alluvione e indirizzi operativi”;

- n. 2376 del 23 dicembre 2024 "Disciplina organica in materia di organizzazione dell'ente e gestione del personale. Aggiornamenti in vigore dal 1° gennaio 2025";

Viste, infine, le circolari del Capo di Gabinetto del Presidente della Giunta regionale PG/2017/0660476 del 13 ottobre 2017 e PG/2017/0779385 del 21 dicembre 2017 relative ad indicazioni procedurali per rendere operativo il sistema dei controlli interni predisposte in attuazione della deliberazione n. 468/2017, come ora sostituita dalla citata deliberazione n. 2376/2024;

Dato atto che il Responsabile del procedimento ha dichiarato di non trovarsi in situazione di conflitto, anche potenziale, di interessi;

Dato atto altresì dei pareri allegati;

Su proposta dell'Assessore all'Agricoltura ed Agroalimentare, Caccia e Pesca, Rapporti con la UE, Alessio Mammi;

A voti unanimi e palesi
delibera

1) di autorizzare le Organizzazioni di produttori (OP) e le Associazioni di organizzazioni di produttori (AOP) del settore ortofrutticolo che hanno presentato un programma operativo (PO) approvato dalla Regione Emilia-Romagna, a presentare un’ulteriore domanda di modifica in corso d’anno al suddetto PO, entro il 30 giugno di ogni anno, fino al termine dei programmi operativi poliennali attualmente in corso;

2) di disporre che gli uffici competenti provvedano a trasmettere il codice CUP a seguito della presentazione del progetto esecutivo annuale, a richiesta delle OP e AOP che hanno in corso un programma operativo poliennale (relativo sia all’Intervento Settoriale Ortofrutticolo, sia all’Intervento Settoriale Patate), al fine di poter indicare detto codice CUP nelle fatture relative ai pagamenti anticipati per le attività che si realizzano nell’anno solare successivo;

3) di precisare che il suddetto rilascio del CUP, nonché l’indicazione di quest’ultimo nelle fatture relative ai pagamenti anticipati, prima che il CUP sia riportato nell’atto formale di approvazione del progetto esecutivo annuale, non comporta in alcun modo il diritto all’approvazione del progetto stesso e all’ammissibilità della relativa spesa;

4) di inviare copia del presente atto al Ministero dell'Agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste, nonché alle OP e AOP che hanno presentato un programma operativo alla Regione Emilia-Romagna;

5) di disporre che, per quanto previsto in materia di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni, si provvederà ai sensi delle disposizioni normative ed amministrative richiamate in parte narrativa;

6) di disporre, infine, la pubblicazione integrale della presente deliberazione sul Bollettino Ufficiale della Regione Emilia-Romagna Telematico, dando atto che il Settore Organizzazioni di mercato, qualità e promozione –Area Settore Vegetale - provvederà a darne la più ampia pubblicizzazione anche sul sito internet istituzionale “Agricoltura, caccia e pesca”.

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