Testo

LA GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA 

Visti:

-  il decreto legislativo 2 gennaio 2018 n. 1 “Codice della protezione civile” così come modificato e integrato dal Decreto Legislativo 6 febbraio 2020, n. 4;

-  il decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152 recante “Norme in materia ambientale”;

-  la L.R. n. 1/2005 e s.m.i. recante “Nuove norme in materia di protezione civile e volontariato. Istituzione dell’Agenzia regionale di protezione civile”;  

-  la L.R. 23 dicembre 2011, n. 23 “Norme di organizzazione territoriale delle funzioni relative ai servizi pubblici locali dell'ambiente”;

-  la L.R. 30/07/2015, n. 13 “Riforma del sistema di governo regionale e locale e disposizioni su Città metropolitana di Bologna, Province, Comuni e loro Unioni” con la quale, in coerenza con il dettato della Legge 7/04/2014, n. 56 “Disposizioni sulle Città metropolitane, sulle Province, sulle Unioni e fusioni di Comuni”, è stato riformato il sistema di governo territoriale a cominciare dalla ridefinizione del nuovo ruolo istituzionale della Regione e, quindi, anche dell’Agenzia regionale di protezione civile (artt. 19 e 68), quest’ultima ridenominata “Agenzia regionale per la sicurezza territoriale e la protezione civile” (d’ora in avanti, per brevità, “Agenzia”);

-  la propria deliberazione n. 457 del 27 marzo 2023 con la quale la Giunta Regionale ha approvato il Regolamento di organizzazione e contabilità dell’Agenzia Regionale per la sicurezza territoriale e la protezione civile;

-  la D.D. n. 152 del 19 gennaio 2024 “ADOZIONE DISCIPLINARE DI GESTIONE DELLA CONTABILITÀ E DEL PATRIMONIO DELL'AGENZIA REGIONALE PER LA SICUREZZA TERRITORIALE E LA PROTEZIONE CIVILE” come modificata dalla D.D. n. 658 del 28 febbraio 2024;

Richiamate:

-  la Legge 7 agosto 1990, n. 241 e ss.mm.ii. "Nuove norme in materia di procedimento amministrativo e di diritto di accesso ai documenti amministrativi" ed in particolare l'art. 15 "Accordi fra pubbliche amministrazioni", il quale prevede:

-  al comma 1, che le amministrazioni pubbliche possano concludere tra loro accordi per disciplinare lo svolgimento in collaborazione di attività di interesse comune;

-  al comma 2-bis, che dal 1° gennaio 2013 gli accordi fra pubbliche amministrazioni siano sottoscritti con firma digitale, pena la loro nullità;

-  la D.D. n. 4095 del 09/11/2022 avente ad oggetto “APPROVAZIONE DEL NUOVO REGOLAMENTO DI ORGANIZZAZIONE E CONTABILITÀ DELL'AGENZIA REGIONALE PER LA SICUREZZA TERRITORIALE E LA PROTEZIONE CIVILE” che all’art. 16 espressamente prevede: “Salvo che la legge disponga diversamente, le convenzioni, gli accordi e le intese necessari al funzionamento dell’Agenzia e al perseguimento delle finalità della sua azione sono sottoscritti dal Direttore sulla base degli schemi approvati dalla Giunta regionale. Il Direttore può delegare la sottoscrizione di tale atto ai dirigenti dell’Agenzia avuto riguardo agli ambiti di loro competenza”;

Premesso che:

-  il tracciato del Torrente Cogorno interessa i territori dei comuni di Pavullo, Polinago e Prignano, in cui risulta nel primo caso parzialmente tombinato mentre negli altri territori scorre a cielo aperto;

-  in linea generale, il torrente Cogorno è iscritto negli elenchi delle acque pubbliche ma attualmente il tratto tombinato, che attraversa l’intero centro urbano del comune di Pavullo, costituisce di fatto il collettore fognario principale mediante il quale le acque miste, bianche e nere, vengono allontanate dall’abitato ed è quindi parte integrante del sistema fognario e della rete di drenaggio urbano alla cui gestione concorrono il Comune e il Gestore del Servizio Idrico Integrato; è quindi inquadrabile quale corso d’acqua appartenente alla rete idrografica naturale che per un tratto svolge funzione di sistema fognario e della rete di drenaggio urbano;

-  il tratto tombinato del torrente Cogorno riceve inoltre anche le acque miste convogliate dai tratti terminali di altri corsi d’acqua, in parte demaniali e individuabili negli estratti di mappa catastale con il nome rio/fosso Budrio, rio/fosso Vescovo e rio/fosso Bago, anch’essi tombinati nell’area urbanizzata e facenti parte della rete fognaria mista di drenaggio urbano;

-  negli anni, fenomeni temporaleschi particolarmente intesi hanno comportato difficoltà ricettive da parte del corso d’acqua comportando rigurgiti fognari e fenomeni di esondazione nel territorio di Pavullo con conseguenti impatti di carattere ambientale nel tratto di torrente a cielo aperto, indi al Torrente Rossenna, interessando anche i territori dei Comuni di Polinago e Prignano;

-  l’assetto descritto presenta inoltre criticità anche da un punto di vista idraulico, soprattutto nel tratto tombinato che si è dimostrato non sufficiente a smaltire le portate che, durante eventi temporaleschi intensi, vi confluiscono sia da monte sia dai vari collettori che recapitano scoli di aree urbanizzate;

Pertanto il predetto corso d’acqua nell’attuale assetto presenta complessità sia di natura ambientale sia di natura idraulica, proprio dovute all’assetto attuale ove la commistione tra acque piovane e acque reflue genera le criticità più volte manifestatisi;

Rilevato che per il raggiungimento di obiettivi di salvaguardia ambientale e di messa in sicurezza idraulica dei territori attraversati dal predetto corso d’acqua è necessario pervenire alla individuazione di migliori soluzioni progettuali per la realizzazione di opere atte:

·  alla salvaguardia ambientale, mediante l’ottimizzazione della qualità degli scarichi presenti nel Torrente Cogorno;

·  alla messa in sicurezza idraulica, mediante l’ottimizzazione e la gestione del deflusso idraulico del Torrente Cogorno;

Considerato che l’incidenza del tratto tombinato e relativa capacità di deflusso è determinante nelle valutazioni di tipo idraulico in termini di individuazione di soluzioni che possano migliorare le modalità di smaltimento delle portate di pioggia cadute sul bacino scolante e pertanto occorre analizzare congiuntamente i possibili interventi che possano unitamente contemperare alle esigenze di natura idraulica e ambientale;

Atteso che si rende necessaria una collaborazione che vede coinvolte diverse figure istituzionali e finalizzata alla individuazione di soluzioni progettuali e alla realizzazione di opere atte alla salvaguardia ambientale e alla messa in sicurezza idraulica del Torrente Cogorno;

Richiamata la L.R. n. 13/2015 recante “Riforma del sistema di governo regionale e locale e disposizioni su Città metropolitana di Bologna, Province, Comuni e loro Unioni” ed in particolare l’art. 19 comma 5 che dispone che mediante l’Agenzia per la sicurezza territoriale e la Protezione civile, la Regione cura in particolare la progettazione e realizzazione interventi di prevenzione del dissesto idrogeologico e di sicurezza idraulica, esercita le funzioni afferenti al servizio di piena, al nulla osta idraulico e alla sorveglianza idraulica per i tratti di competenza; l'Agenzia provvede, con riferimento al demanio, alla gestione dei relativi beni limitatamente alla progettazione e realizzazione degli interventi di cui al presente comma, e alla sorveglianza e manutenzione nelle aree non concesse, e in generale opera sul territorio per la realizzazione di interventi di difesa del suolo e della costa finalizzati alla salvaguardia della pubblica incolumità, e rilascia inoltre i pareri previsti dalla normativa di settore;

Ritenuto opportuno, in quanto oggetto di comune interesse tra le Parti nell’ambito della loro attività istituzionale, pervenire alla sottoscrizione di un “Accordo ai sensi dell’art. 15 della L. 241/1990 per lo sviluppo di attività connesse al risanamento ambientale, strutturale e idraulico del Torrente Cogorno”, che disciplini i reciproci rapporti, le responsabilità e gli obblighi delle parti coinvolte e di seguito specificate:

-  Agenzia Regionale per la sicurezza territoriale e la protezione civile;

-  Atersir – Agenzia di regolazione dei servizi pubblici locali ambientali della Regione Emilia-Romagna;

-  Comune di Pavullo nel Frignano;

-  Comune di Polinago;

-  Comune di Prignano sulla Secchia;

-  Hera S.p.a;

Precisato che Hera S.p.a. interviene nell’Accordo oggetto della presente deliberazione in qualità di Gestore del Servizio Idrico Integrato nel territorio della provincia di Modena in forza delle Convenzioni di affidamento sottoscritte con l’Autorità/Agenzia di Ambito di Modena, in data 20/12/2004 e in data 22/12/2006 aventi scadenza il 19/12/2024, prorogate con L.R. 14/2021 al 31/12/2027;

Visti i vari incontri di approfondimento intercorsi nel corso del 2023 tra i vari soggetti coinvolti in cui è emersa l’esigenza di avviare un unitario percorso tecnico-amministrativo che consenta la condivisione di studi e valutazioni nonché proposte di intervento per la risoluzione delle criticità rilevate;  

Visto lo schema di Accordo trasmesso dall’Agenzia di regolazione dei servizi pubblici locali ambientali della Regione Emilia-Romagna, con nota prot. PG.AT/2023/0013438 del 29/12/2023 ed acquisitO agli atti con prot. 29/12/2023.0091424.E e ritenutolo meritevole di approvazione;  

Ritenuto pertanto:

- di approvare lo “Schema di Accordo ai sensi dell’art.15 della l. 241/1990 per lo sviluppo di attività connesse al risanamento ambientale, strutturale e idraulico del Torrente Cogorno” di cui all’Allegato “A”, parte integrante e sostanziale della presente deliberazione;

- di autorizzare l’Agenzia Regionale per la Sicurezza Territoriale e la Protezione Civile, nella persona del legale rappresentante e Direttore Dott.ssa Rita Nicolini, alla sottoscrizione dell’Accordo tra i soggetti coinvolti, secondo lo schema contenuto nell’Allegato “A” alla presente deliberazione;

- di stabilire che l’Accordo di cui la presente atto avrà durata dalla data di sottoscrizione e fino alla definizione degli interventi individuati, come ivi previsto;

- di precisare che il soggetto attuatore, avuto a riferimento l’ambito territoriale di competenza, è il Settore Sicurezza territoriale e Protezione Civile Emilia – UT Sicurezza territoriale e Protezione Civile Modena;

Dato atto che a seguito dell’adozione del presente provvedimento, lo stesso verrà trasmesso a cura dell’Ufficio territorialmente competente per materia, agli Enti interessati, ciascuno per i propri adempimenti conseguenti;

Richiamate:

-  la L.R. n. 43/2001 e s.m.i. “Testo unico in materia di organizzazione e di rapporti di lavoro nella Regione Emilia-Romagna”;

-  la deliberazione n. 2077 del 27 novembre 2023 recante “Nomina del Responsabile per la prevenzione della corruzione e della trasparenza”, che conferisce l’incarico di “Responsabile della Prevenzione della Corruzione e della Trasparenza (RPCT)” e “Gestore delle comunicazioni alla UIF” per le strutture della Giunta della Regione Emilia-Romagna e delle Agenzie regionali, di cui all’art. 1 comma 3 bis, lett. b) della L.R. n. 43 del 2001, a decorrere dal 1° dicembre 2023 e per la durata di anni tre;

-  la propria deliberazione n. 468 del 10 aprile 2017 “Il sistema dei controlli interni nella Regione Emilia- Romagna”, unitamente alle relative circolari del Capo di Gabinetto del Presidente della Giunta regionale PG/2017/660476 del 13.10.2017 e PG/2017/779385 del 21.12.2017, concernenti indicazioni procedurali per rendere operativo il sistema dei controlli interni;

-  la propria deliberazione n. 325 del 07 marzo 2022 avente ad oggetto “Consolidamento e rafforzamento delle capacità amministrative: riorganizzazione e gestione del personale, per la parte ancora in vigore;

-  la propria deliberazione 21 marzo 2022, n. 426 “Riorganizzazione dell'ente a seguito del nuovo modello di organizzazione e gestione del personale. Conferimento degli incarichi ai Direttori Generali e ai Direttori di Agenzia”;

-  la propria deliberazione n. 1615 del 28 settembre 2022 “Modifica e assestamento degli assetti organizzativi di alcune direzioni generali/agenzie della giunta regionale”;

-  la propria deliberazione n. 2317 del 22 dicembre 2023 “DISCIPLINA ORGANICA IN MATERIA DI ORGANIZZAZIONE DELL'ENTE E GESTIONE DEL PERSONALE. AGGIORNAMENTI IN VIGORE DAL 1°GENNAIO 2024”;

-  la propria deliberazione n. 2319 del 22 dicembre 2023 “MODIFICA DEGLI ASSETTI ORGANIZZATIVI DELLA GIUNTA REGIONALE. PROVVEDIMENTI DI POTENZIAMENTO PER FARE FRONTE ALLA RICOSTRUZIONE POST ALLUVIONE E INDIRIZZI OPERATIVI”;

Richiamati altresì:

-  il D.lgs. n. 33 del 14 marzo 2013 “Riordino della disciplina riguardante gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni” come modificato dal D.Lgs. n. 97/2016 e ss.mm.ii.;

-  la L. 6/11/2012, n. 190 “Disposizioni per la prevenzione e la repressione della corruzione e dell'illegalità nella pubblica amministrazione” e ss.mm.ii.;

-  la D.G.R. n. 157 del 29/01/2024 “Piano Integrato delle Attività e dell'organizzazione 2024-2026. Approvazione";

Dato atto che il Responsabile del procedimento ha dichiarato di non trovarsi in situazione di conflitto, anche potenziale, di interessi;

Dato atto dei pareri allegati;

Su proposta del Vicepresidente Assessore a transizione ecologica, contrasto al cambiamento climatico, ambiente, difesa del suolo e della costa, protezione civile;

A voti unanimi e palesi; 
delibera 

1)  di richiamare le premesse del presente atto come sua parte integrante e sostanziale;

2)  di attivare, per i motivi espressi in premessa, una collaborazione istituzionale tra l’Agenzia regionale per la Sicurezza territoriale e la Protezione civile, il Comune di Pavullo nel Frignano, il Comune di Polinago, il Comune di Prignano sulla Secchia, Atersir - Agenzia di regolazione dei servizi pubblici locali ambientali della Regione Emilia- Romagna e HERA S.p.a., ai sensi dell’art. 15, della Legge n. 241/1990 e ss.mm.ii., per la realizzazione di opere finalizzate:

·  alla salvaguardia ambientale, mediante l’ottimizzazione della qualità degli scarichi presenti nel Torrente Cogorno;

·  alla messa in sicurezza idraulica, mediante l’ottimizzazione e la gestione del deflusso idraulico del Torrente Cogorno;

3)  di approvare pertanto lo “Schema di Accordo ai sensi dell’art. 15 della L.241/1990 per lo sviluppo di attività connesse al risanamento ambientale, strutturale e idraulico del torrente Cogorno” di cui all’allegato “A”, parte integrante e sostanziale del presente atto;

4)  di autorizzare l’Agenzia Regionale per la Sicurezza Territoriale e la Protezione Civile, nella persona del legale rappresentante e Direttore - Dott.ssa Rita Nicolini - alla sottoscrizione dell’Accordo di cui all’Allegato “A”, che avrà durata dalla data di sottoscrizione e fino alla definizione degli interventi individuati, come ivi previsto e all’adozione di tutti i provvedimenti necessari per l’attuazione dell’Accordo;

5)  di autorizzare altresì l’Agenzia Regionale per la Sicurezza territoriale e la Protezione civile ad apportare eventuali correzioni formali e non sostanziali allo schema di Accordo approvato di cui al punto 3);

6)  di precisare che il presente provvedimento è soggetto agli obblighi di pubblicazione secondo quanto previsto dal D.Lgs. 14 marzo 2013, n. 33 e ss.mm.ii.;

7)  di pubblicare la presente deliberazione sul Bollettino Ufficiale della Regione Emilia-Romagna Telematico.

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ultima modifica 2024-07-19T11:36:02+01:00

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