Linee guida per cartografia, segnaletica, manutenzione, ripristino, sicurezza e divulgazione della rete escursionistica emiliano-romagnola
LA GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA
Richiamate:
- la legge nazionale n. 91/1963 “Riordinamento del Club alpino italiano” e la sua successiva modificazione n.776/85 “Nuove disposizioni sul Club alpino italiano” con le quali si sancisce, tra l’altro, che il Club alpino italiano (CAI) provvede al tracciamento, alla realizzazione e alla manutenzione dei sentieri nonché all’organizzazione e gestione di corsi d’addestramento per l’attività escursionistica ed infine all’organizzazione di idonee iniziative tecniche per la prevenzione degli infortuni nell’esercizio delle attività escursionistiche;
- la legge regionale n. 24/1975 “Formazione di una cartografia regionale” e la sua modificazione n.32/1977 che sostengono la realizzazione di carte tematiche operative tra le quali la Regione ha prodotto una cartografia escursionistica;
- la legge regionale n. 12/1985 “Intervento regionale per il potenziamento del Soccorso alpino e la conservazione ed incentivazione del patrimonio alpinistico” e la sua modificazione n.12/1988 tese a favorire la prevenzione degli infortuni nell’esplicazione dell’attività escursionistica con le quali vengono erogati contributi per realizzazione, sistemazione, manutenzione e segnalazione di sentieri ed opere alpine nonché per la sistemazione e manutenzione dei rifugi alpini di proprietà del CAI;
- l’atto di indirizzo e coordinamento tecnico per l’attuazione della L.R. 24/2000, n. 20 “Strumenti cartografici digitali e modalità di coordinamento ed integrazione delle informazioni a supporto della pianificazione A-27” - delibera del Consiglio regionale n. 484 del 28/5/2003, in base al quale la cartografia escursionistica regionale, sia cartacea che digitale, è indicata come facente parte della Carta Tecnica Regionale/Carta Geografica Unica (CTR/CGU);
- la delibera del Consiglio regionale n.2354/1995 “Prescrizioni di massima e di polizia forestale” che costituisce il Regolamento forestale regionale e contiene anche la definizione di “sentiero”;
- il “Manuale di immagine coordinata per le aree protette dell’Emilia-Romagna” realizzato in adempimento della legge regionale n. 11/1988 “Disciplina dei Parchi e delle Riserve naturali” col quale si prescrivono modalità per la segnaletica escursionistica basata sia su cartellonistica specifica che sulle norme CAI.
Richiamata inoltre la propria deliberazione n.67/2007 che riconosce l’esistenza e la disponibilità al pubblico e per molteplici fini della base dati “Sentieri” quale strumento attuativo di riferimento per la cartografia escursionistica e ne costituisce il presupposto divulgativo di base;
Considerato che:
- quanto sopra delinea un quadro di riferimento per la sentieristica regionale a fronte dell’esigenza di un quadro organico e coordinato pur nel rispetto delle singolari peculiarità delle varie componenti;
- queste ultime si sostanziano essenzialmente in tre assi principali quali conoscenza, gestione della rete, sia a livello cartografico digitale che manutentivo sul territorio, ed infine divulgazione dell’informazione, tutti, a loro volta, finalizzati ad una efficace, consapevole e sicura fruizione dei percorsi escursionistici;
- tale azione di raccordo avrebbe quindi positive conseguenze sia su conoscenza e gestione del territorio nonché sullo sviluppo turistico regionale costituendone significativo presupposto per un suo sviluppo a basso impatto ambientale.
Atteso che quanto sopra:
- evidenzia l’opportunità di coordinare le azioni intraprese dalla Regione ed in subordine dagli Enti territoriali e dell’associazionismo operante nel settore della sentieristica;
- trova una prima concreta attuazione nella definizione di linee guida per i percorsi escursionistici relative a cartografia, segnaletica, manutenzione, ripristino, sicurezza e divulgazione della rete escursionistica emiliano-romagnola al fine di assicurare la più efficace realizzazione di interventi per la promozione>del patrimonio sentieristico regionale.<p>
Dato inoltre atto che dette linee guida, in conformità a quanto genericamente indicato dalla normativa nazionale e regionale citata in premessa, provvedono, in estrema sintesi, a:
1. individuare i percorsi escursionistici segnalati ed oggetto di regolare manutenzione sul territorio riconoscendoli quali rete escursionistica della Regione Emilia-Romagna e considerandone la relativa base dati geografica quale strumento di riferimento ufficiale;
2. istituire un coordinamento tecnico per la rete escursionistica che comprenda le pertinenti strutture regionali i rappresentanti di ANCI, UNCEM, URPER, di Federparchi ed il CAI delineandone i compiti essenziali e prioritari;
3. indicare un procedimento virtuoso per l’aggiornamento della base dati geografica relativa alla rete escursionistica ufficiale della Regione Emilia-Romagna;
4. codificare le modalità per la esecuzione della segnaletica secondo modelli consolidati;
5. individuare modalità per il ripristino e la manutenzione ordinaria della sentieristica regionale;
6. richiamare l’attenzione di gestori e fruitori, in base a norme vigenti, sull’opportunità di migliorare i livelli di sicurezza della fruizione della rete escursionistica limitandone gli usi impropri;
7. promuovere un piano di informazione volto a sensibilizzare gli Enti territoriali, le associazioni di settore e i cittadini sulle tematiche relative alla sentieristica anche implementandone la corretta ed efficace divulgazione dei dati geografici attraverso la produzione di prodotti multimediali omogenei, comprendenti cartografia tradizionale, siti web, cartellonistica ed elaborati digitali, codificandone le modalità produttive nell’obiettivo di uniformare le informazioni cartografiche rivolte a turisti ed escursionisti.
Valutate positivamente le proposte contenute nelle suddette linee guida, con riferimento a quanto sopra esposto, all’ulteriore fine di individuare soluzioni efficaci e collaudate a contrastare i fenomeni della proliferazione dei percorsi, del loro degrado e dell’esistenza di difformità nella tipologia della segnaletica e della cartografia, in modo da garantire ai fruitori della rete escursionistica una frequentazione sicura e resa sempre più consapevole grazie alla disponibilità di un’aggiornata base dati geografica ad essa relativa da cui trarre cartografia tradizionale e digitale, omogeneamente prodotta anche a fini turistici;
Ritenuto pertanto di dover approvare il suddetto documento denominato “Linee guida per cartografia, segnaletica, manutenzione, ripristino, sicurezza e divulgazione della rete escursionistica emiliano-romagnola”, allegato alla presente deliberazione quale parte integrante e sostanziale, al fine di poter fornire agli operatori, a vario titolo coinvolti, indicazioni e modalità attuative coordinate volte a migliorare la fruizione escursionistica del territorio regionale e le altre attività ad essa collegate connesse con la conoscenza della viabilità minore, la sua fruizione a fini ricreativi e turistici e la protezione dell’ambiente;
Dato atto del parere allegato;
Su proposta dell’Assessore Programmazione e sviluppo territoriale, cooperazione col sistema delle autonomie locali, organizzazione Giancarlo Muzzarelli;
A voti unanimi e palesi
delibera:
1) di approvare le allegate “Linee guida per cartografia, segnaletica, manutenzione, ripristino, sicurezza e divulgazione della rete escursionistica emiliano-romagnola” quale parte integrante e sostanziale della presente deliberazione;
2) di applicare l’allegato di cui al punto 1) a partire dall’adozione del presente atto;
3) di pubblicare integralmente il presente provvedimento ed il relativo allegato nel Bollettino Ufficiale della Regione Emilia-Romagna.
Linee guida per cartografia, segnaletica, manutenzione, ripristino, sicurezza e divulgazione della rete escursionistica emiliano-romagnola
Premessa
Negli ultimi anni anche in Emilia-Romagna l’escursionismo ed il turismo naturalistico e sportivo hanno avuto notevole sviluppo assumendo il carattere di pratiche relativamente diffuse e si è assistito al proliferare di nuovi percorsi mentre molte iniziative editoriali, tra le quali anche la collana cartografica regionale dedicata ai percorsi segnalati ed il sito “Sentieriweb”, contribuiscono alla sua diffusione.
Di conseguenza risulta opportuno, stante anche la carenza normativa a livello nazionale, promulgare indicazioni operative in materia di sentieristica anche al fine di assicurare un adeguato supporto conoscitivo e gestionale all’ indispensabile coordinamento tra le iniziative intraprese a favore della rete escursionistica emiliano-romagnola e del turismo naturalistico, didattico e sportivo.><p>
Le presenti linee guida sono rivolte alla vasta tipologia di attori che a svariato titolo si occupano attivamente di sentieri, vale a dire istituzioni pubbliche e private che promuovono e curano la rete dei percorsi, l’associazionismo di settore, anche turistico.
Rete escursionistica ufficiale della Regione Emilia-Romagna
- La rete escursionistica ufficiale della Regione Emilia-Romagna è costituita dai percorsi contenuti nella base dati regionale “Sentieri” e rappresenta il network segnalato ed oggetto di regolare manutenzione sia per quanto riguarda la segnaletica che la percorribilità in sicurezza, frutto di periodici interventi manutentivi a carattere essenzialmente ordinario la base dati “Sentieri” costituisce il presupposto fondamentale per la derivazione dei prodotti cartografico-escursionistici destinati sia al pubblico, compresi i turisti, che alla pianificazione regionale.
- La Regione, tramite il Servizio Geologico, Sismico e dei Suoli, si assume l’onere, compatibilmente con le risorse disponibili ed in collaborazione con gli altri settori regionali di volta in volta competenti, le Autonomie locali e l’associazionismo di settore, anche turistico, di mantenere aggiornata la base dati “Sentieri” e di favorirne conoscenza, divulgazione e fruizione tramite anche la promozione di idonea cartografia tradizionale ed informatizzata.
- La Regione inoltre cura la necessaria implementazione della base dati “Sentieri” dovuta sia agli sviluppi tecnologici che all’opportunità di allineamento con analoghe iniziative a livello nazionale, provinciale o subprovinciale.
Coordinamento tecnico per i Percorsi escursionistici (CTPE)
- Viene istituito il Coordinamento tecnico per i Percorsi escursionistici (CTPE) con sede presso il Servizio Geologico, Sismico e dei Suoli e, tramite esso, e gestito sulla base di un programma operativo annualmente definito.
- Il CTPE è nominato con atto dirigenziale e costituito da rappresentanti dei vari Assessorati regionali interessati, delle Autonomie Locali, da Federparchi e da un rappresentante del Club alpino italiano (CAI) in ossequio alla leggi nazionali 91/63 e 776/85.
- Le direttive generali di azione di CTPE comprendono, tra l’altro: predisposizione ed attuazione delle procedure aggiornative della base dati “Sentieri”; analisi della rete al fine di individuare carenze o ridondanze di percorsi; implementazione o modifica delle modalità tecniche relative a “Sentieri”; individuazione delle priorità manutentive della rete sul territorio sia ordinarie che straordinarie; integrazione delle basi informative col livello nazionale rappresentato da quanto promosso o realizzato dal CAI; armonizzazione delle prassi attuate nel settore alle norme regionali vigenti; coordinamento di forme di collaborazione inerenti la rete escursionistica tra i soggetti interessati ad applicazioni e divulgazione dei dati garantendone validità ed omogeneità a livello regionale; definizione di modalità di realizzazione ed utilizzo della cartografia escursionistica ai fini della produzione di materiale turistico-promozionale omogeneo.
- Il CTPE, relativamente ad eventuali forme di coordinamento territoriali della rete escursionistica con le Autonomie locali, si impegna alla loro promozione, implementazione e coordinamento affinché queste iniziative siano ricomprese nel piano generale delle attività.
- Ulteriore compito è quello di delineare un quadro giuridico-normativo attinente al tema della viabilità minore, con particolare riferimento ai sentieri ed ai percorsi escursionistici segnalati, al fine di progettare un adeguato supporto di riferimento istituzionale che ne consenta la reale tutela e valorizzazione da parte della Regione Emilia-Romagna.
Aggiornamento della base dati “Sentieri”
- La base dati “Sentieri” rappresenta la rete dei percorsi escursionistici segnalati ed oggetto di regolare manutenzione ordinaria della Regione Emilia-Romagna e come tale è stata strutturata e implementata tramite rilievi cartografici di dettaglio nel 2001: da allora si sono susseguiti aggiornamenti continui ma non sistematici che tuttavia ne assicurano un’adeguata validità.
- L’aggiornamento è attuabile tramite il coinvolgimento di diversi soggetti, pubblici e privati, operanti sul territorio, tra i quali in particolare CAI ed Enti territoriali che forniscono le informazioni concernenti modifiche dei percorsi o eventuali nuove realizzazioni, comunque da contenersi, da validarsi ed inserire in “Sentieri” a cura del CTPE.
- La comunicazione relativa a modifica dei percorsi ufficiali, di parte di essi o delle info tabellari collegate o la proposta attuazione di eventuali nuovi percorsi perverrà, da parte dei soggetti interessati e tramite il CAI, al CTPE che ne curerà il relativo periodico rilascio agli utenti.
- Le modalità di realizzazione, gestione, predisposizione per la divulgazione ed aggiornamento di “Sentieri” sono contenute in “Modalità tecniche relative alla base dati “Sentieri” allegate e costituenti parte integrante delle presenti linee guida: in esse sono contenuti, tra l’altro, riferimenti a struttura e definizione dei dati, rilievi di primo impianto ed aggiornativi nonché cenni sui layout cartografici e digitali.
Segnaletica
- L’unificazione dei simboli della segnaletica orizzontale e verticale favorisce la messa in sicurezza dei percorsi.
- La segnaletica dei percorsi escursionistici ufficiali della Regione Emilia-Romagna, è quella proposta dal CAI, ai sensi delle LN 91/1963 e n.776/85, con “Sentieri: pianificazione, segnaletica e manutenzione” in “Quaderni di Escursionismo della Commissione centrale per l’escursionismo, ed. 2004 tenendo comunque presente quanto previsto nel “Manuale di immagine coordinata per le Aree protette dell’Emilia-Romagna” e l’art. 80 “Segnaletica interna alle aree forestali” delle “Prescrizioni di massima e di polizia forestale della Regione Emilia-Romagna”.
- Tale segnaletica è quella elaborata dal CAI dell’Emilia Romagna e della Toscana nel 1956, conosciuta come “Norme di Maresca”, inizialmente sperimentata e applicata nell’Appennino Tosco Emiliano e successivamente estesa a livello nazionale e spesso adottata in sede internazionale.
- Gli eventuali nuovi percorsi entrano, di norma, a far parte della base dati “Sentieri” se ad essa conformi e comunque se adeguatamente garantiti per le future, inevitabili e fondamentali attività manutentive almeno di carattere ordinario.
- La divulgazione della conoscenza delle modalità relative alla segnaletica sopraindicate presso i gestori dei percorsi riveste un ruolo importante e va promossa attraverso una mirata azione informativa a cura del CTPE.
Ripristino e manutenzione ordinaria
- Sempre nell’ottica di assicurare al massimo la messa in sicurezza e la conseguente fruibilità dei percorsi escursionistici, è opportuno codificare prassi e procedure tecniche collaudate per ripristino e manutenzione ordinaria dei percorsi escursionistici, promuovendone a loro volta conoscenza e attuazione attraverso un efficace azione informativa da svolgersi a cura del CTPE.
- Anche per queste azioni si deve fare riferimento a quanto in merito proposto dal CAI, sempre nel contesto di ciò che è previsto nelle LN citate, con “Sentieri: Ripristino, manutenzione, segnaletica” in “I Manuali del Club alpino italiano” ed. 1999 – realizzato col contributo tecnico della Regione Emilia-Romagna – che costituisce presupposto basilare di riferimento e ad esso si invita a volersi rapportare per quanto concerne i percorsi escursionistici emiliano-romagnoli.
- Solo i percorsi ripristinati o realizzati ex novo secondo quanto sopraindicato, anche per quanto concerne le modalità di segnaletica, possono beneficiare di eventuali finanziamenti erogati dalla Regione Emilia-Romagna.
Sicurezza
- La Regione Emilia-Romagna è particolarmente attenta alla fruizione in sicurezza della sua rete escursionistica che viene implementata dalla presenza di segnaletica e manutenzione adeguata nonché dall’estrema limitazione, laddove essa non corrisponda con la viabilità ordinaria carrabile, ai sensi del Nuovo Codice della Strada(Decreto Legislativo n. 285 del 30/4/1992), al transito motorizzato, il quale, oltre che costituire intrinseco pericolo per chi va a piedi, provoca degrado del piano di calpestio compromettendone l’assetto e la percorribilità con buche ed avvallamenti.
- Si richiama quindi l’art.82 delle “Prescrizioni di massima e di polizia forestale” nel quale è sancito il divieto di transito con veicoli a motore lungo le mulattiere ed i sentieri per scopi diversi da attività agro-silvo-pastorali, di servizio, vigilanza, soccorso o protezione civile. E’ opportuno specificare che la prescrizione richiamata si definisce alla voce “Viabilità forestale” dove i sentieri sono definiti come “un percorso ad esclusivo o prevalente uso pedonale, a fondo naturale, formatosi per effetto del passaggio di pedoni (art. 3 - comma 1 - punto 48, modificato, del D.L. 30 aprile 1992 n. 285); la larghezza é tale da permettere il passaggio di una sola persona per volta in uno dei due sensi di marcia (larghezza, in genere, inferiore a 1,2 m)”. La rete escursionistica è invece costituita da percorsi, concetto astratto che connota oggetti virtuali congiungenti due o più località, contrassegnati da un numero od un simbolo, composti da tratti di sentiero, strade forestali, tratti su carrabili, ecc.
- Si rimanda inoltre a quanto previsto nei Piani territoriali per le aree protette ed i relativi Regolamenti di applicazione per le specifiche limitazioni al transito e le relative sanzioni.
Divulgazione e promozione dell’informazione
- Le presenti linee guida ed i dati geografici della rete escursionistica sono proposti e resi disponibili ai diversi utenti in svariate modalità, contribuendo così anche a quella crescita culturale costituente presupposto fondamentale per una consapevole fruizione e difesa attiva del territorio nonché in adempimento a quanto previsto da direttive europee e conseguenti recepimenti nazionali sulla divulgazione dei dati territoriali.
- La Regione, tramite il CTPE, cura il raccordo informativo di quanto contenuto nelle presenti linee guida con i soggetti, istituzionali e non, interessati al tema della sentieristica, in particolare province, comunità montane, comuni,aree protette nazionali e regionali, associazioni di settore, fondazioni, Unione di Prodotto Appennino e verde, APT Servizi ecc.
- I dati della base dati “Sentieri” sono resi disponibili, se finalizzati ad uso privato, di studio od istituzionale, tramite la cartografia tradizionale, il sito internet “Sentieriweb”, la fornitura, in toto od in parte, della base dati “Sentieri” e quant’altro si rendesse opportuno secondo modalità a cura del CTPE e fatto salvo, in caso di ulteriore divulgazione, l’obbligo della citazione della fonte da concordarsi di volta in volta.
- Luoghi privilegiati per garantire un’efficace divulgazione e promozione sono le aree protette nazionali e regionali gli URP, la rete IAT regionale, il servizio Informagiovani, le APT e gli Sportelli unici per le imprese oltre che, naturalmente, i tradizionali canali di vendita costituiti da Archivio cartografico regionale e librerie specializzate di cui è opportuno incrementare la capillarità.
- La promozione della divulgazione dei prodotti multimediali dedicati al turismo escursionistico va incoraggiata insieme alla necessità di realizzare prodotti coordinati attuati secondo modalità il più possibile omogenee e riproducibili.