Istituzione del registro ufficiale degli appezzamenti analizzati o risultati infestati da nematodi a cisti delle patate e contestuale adozione del relativo programma ufficiale di lotta
IL RESPONSABILE
Visti:
- la Direttiva del Consiglio 2000/29/CE del 8/05/2000 concernente “Misure di protezione contro l’introduzione nella Comunità di organismi nocivi ai vegetali o ai prodotti vegetali e contro la loro diffusione nella Comunità” e successive modifiche e integrazioni;
- la L.R. 20 gennaio 2004, n. 3, recante “Norme in materia di tutela fitosanitaria – Istituzione della tassa fitosanitaria regionale. Abrogazione delle leggi regionali 19 gennaio 1998, n. 3 e 21 agosto 2001, n. 31”;
- il DLgs. 19 agosto 2005, n. 214, recante ”Attuazione della direttiva 2002/89/CE concernente le misure di protezione contro l’introduzione e la diffusione nella Comunità di organismi nocivi ai vegetali o ai prodotti vegetali”, e successive modifiche e integrazioni;
- la Direttiva del Consiglio 2007/33/CE dell’11 giugno 2007, relativa alla lotta ai nematodi a cisti della patata e che abroga la direttiva 69/465/CEE;
- il DLgs 8 ottobre 2010, n. 186, recante “Attuazione della direttiva 2007/33/CE relativa alla lotta ai nematodi a cisti della patata e che abroga la direttiva 69/465/CEE”;
- le seguenti proprie determinazioni recanti prescrizioni fitosanitarie relative ad aziende contaminate da nematodi a cisti della patata:
- nn. 14694, 14695, 14696 e 14697 del 17/12/2010,
- n. 510 del 21/01/2011;
- la propria determinazione n. 1621 del 16/2/2011, recante prescrizioni fitosanitarie relative ai proprietari dei terreni contaminati da nematodi a cisti della patata;
Preso atto che:
- è necessario stabilire un piano ufficiale di lotta ai nematodi a cisti della patata secondo quanto riportato nel DLgs 8 ottobre 2010, n. 186;
- le coltivazioni di patata sono dislocate in aree della Regione Emilia-Romagna caratterizzate da diverse condizioni pedoclimatiche ed altimetriche;
- gli avvicendamenti colturali da inserire nel piano ufficiale di lotta e le varietà di patata resistenti al patotipo della popolazione locale di Globodera dovranno essere opportunamente valutate e differenziate nelle diverse aree di coltivazione della patata e delle specie vegetali di cui all’Allegato I del DLgs 8 ottobre 2010, n. 186;
Considerato che il DLgs 186/10 prevede:
a) agli artt. 3 e 5, che i Servizi Fitosanitari regionali dispongano l’effettuazione di esami ufficiali per la ricerca e l’individuazione della presenza dei nematodi a cisti della patata su parcelle di terreno in cui devono essere impiantate ed immagazzinate le seguenti tipologie di vegetali:
- Capsicum spp., Lycopersicon lycopersicum, Solanum melongena, Allium porrum, Beta vulgaris, Brassica spp., Fragaria spp., Asparagus officinalis, Allium ascalonicum, Allium cepa, Dahlia spp., Gladiolus tourn. Ex L., Hyacinthus spp., Iris spp., Lilium spp., Narcissus spp. e Tulipa spp., destinate alla produzione di vegetali per l’impianto;
- tuberi seme di patata per la produzione di tuberi-seme;
- patate diverse da quelle destinate alla produzione di tuberi-seme;
b) all’art. 6, l’istituzione di un Registro Ufficiale nel quale riportare i risultati degli esami ufficiali effettuati sulle singole parcelle;
c) all’art. 8, la redazione di un Programma Ufficiale di Lotta per le parcelle iscritte al Registro che sono risultate infestate dai nematodi a cisti della patata;
Ritenuto pertanto, in applicazione della suddetta L.R. 3/04, del DLgs 214/05 e del DLgs 186/10, di dovere adottare specifiche misure fitosanitarie;
Viste:
- la L.R. 26 novembre 2001, n. 43, recante “Testo unico in materia di organizzazione e di rapporti di lavoro nella Regione Emilia-Romagna”, e successive modifiche;
- la deliberazione della Giunta regionale n. 1057 del 24 luglio 2006, con la quale si è dato corso alla prima fase di riordino delle proprie strutture organizzative, e n. 1663 del 27 novembre 2006, di modifica dell’assetto delle Direzioni generali della Giunta e del Gabinetto del Presidente;
- la deliberazione della Giunta regionale n. 2416 del 29 dicembre 2008 recante “Indirizzi in ordine alle relazioni organizzative e funzionali tra le strutture e sull’esercizio delle funzioni dirigenziali. Adempimenti conseguenti alla delibera 999/08. Adeguamento e aggiornamento della delibera 450/07” e successive modifiche;
- la deliberazione della Giunta regionale n. 1030 del 19 luglio 2010, concernente il conferimento della responsabilità del Servizio Fitosanitario, e in particolare la lettera F) della parte dispositiva;
- la determinazione n. 3500 del 30 marzo 2011, recante “Prolungamento della durata dell’incarico dirigenziale di Responsabile del Servizio Fitosanitario della Direzione generale Agricoltura, Economia Ittica, Attività Faunistico-venatoria”;
attestata la regolarità amministrativa del presente atto,
determina:
1) di richiamare le motivazioni espresse in premessa che costituiscono parte integrale e sostanziale della presente determinazione;
2) di istituire, presso il Servizio Fitosanitario, il Registro ufficiale, nel formato e con le modalità descritti nell’Allegato I, nel quale riportare i risultati degli esami effettuati sulle singole parcelle destinate alla produzione di tuberi-seme e sulle parcelle coltivate con patate da consumo risultate infestate da nematodi a cisti;
3) di adottare il Programma ufficiale di lotta ai nematodi a cisti della patata, riportato nell’Allegato II;
4) che è fatto obbligo ai proprietari o a coloro che hanno il godimento o la detenzione a qualsiasi titolo delle parcelle infestate, riportate in quanto tali nel Registro Ufficiale di cui al punto 2), di attenersi al Programma Ufficiale di lotta ai nematodi a cisti della patata di cui all’Allegato 2;
5) che il Programma Ufficiale di lotta ai nematodi a cisti della patata, riportato nelle citate determinazioni nn. 14694, 14695, 14696 e 14697 del 17/12/2010, n. 510 del 21/1/2011 e n. 1621 del 16/2/2011, è sostituito da quello dell’Allegato II della presente determinazione;
6) di provvedere alla pubblicazione integrale della presente determinazione nel Bollettino Ufficiale della Regione Emilia-Romagna.
L’inosservanza delle prescrizioni sopra impartite sarà punita con la sanzione amministrativa pecuniaria da 500,00 a 3.000,00 Euro, ai sensi dell’art. 11, comma 9, della L.R. 3/04 e dell’art. 54, comma 23, del DLgs 19 agosto 2005, n. 214.
Il Responsabile del Servizio
Alberto Contessi