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Avviso pubblico per la presentazione delle domande di accesso ai contributi - in regime de minimis ai sensi del Reg. (UE) n. 1408/2013, modificato dal Reg. (UE) n. 316/2019 - per l'utilizzazione dei fondi rustici ai fini della gestione programmata della caccia in applicazione della Legge n. 157/1992 e della L.R. n. 8/1994 - anno 2024

LA GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA

Richiamate:

- la Legge 11 febbraio 1992, n. 157 "Norme per la protezione della fauna selvatica omeoterma e per il prelievo venatorio" e successive modifiche ed in particolare l’art. 15, comma 1, il quale dispone che, per l'utilizzazione dei fondi inclusi nel piano faunistico-venatorio regionale ai fini della gestione programmata della caccia, è dovuto ai proprietari o conduttori un contributo da determinarsi a cura dell’Amministrazione regionale in relazione alla estensione, alle condizioni agronomiche, alle misure dirette alla tutela e alla valorizzazione dell'ambiente;

- la Legge Regionale 15 febbraio 1994, n. 8 “Disposizioni per la protezione della fauna selvatica e per l’esercizio dell’attività venatoria” e successive modifiche e integrazioni;

- la Legge Regionale 30 luglio 2015, n. 13 “Riforma del sistema di governo regionale e locale e disposizioni su Città metropolitana di Bologna, Province, Comuni e loro unioni” e successive modifiche e integrazioni, che disciplina e ripartisce le funzioni amministrative tra Regione, Città metropolitana di Bologna, Province, Comuni e loro unioni nel quadro delle disposizioni della Legge 7 aprile 2014 n. 56 ed in particolare l'art. 40, che individua le funzioni della Regione, delle Province e della Città metropolitana di Bologna in materia di protezione della fauna selvatica ed esercizio dell'attività venatoria, stabilendo, fra l'altro, che la Regione esercita le funzioni di programmazione e pianificazione nonché tutte le funzioni amministrative in applicazione della normativa comunitaria, statale e regionale, con esclusione delle attività di vigilanza, di applicazione delle sanzioni amministrative e l'introito dei relativi proventi e le attività collegate all'attuazione dei piani di controllo della fauna selvatica, che restano confermati alle Province e alla Città metropolitana di Bologna;

Considerato che la modifica dell'assetto dell'esercizio delle funzioni in materia di protezione della fauna selvatica ed attività faunistico-venatorie, di cui alla citata Legge Regionale n. 13/2015, ha imposto una revisione dell'intero articolato della citata Legge Regionale n. 8/1994;

Vista la Legge Regionale 26 febbraio 2016, n. 1 “Modifiche alla Legge regionale 15 febbraio 1994, n. 8 “Disposizioni per la protezione della fauna selvatica e per l’esercizio dell’attività venatoria” in attuazione della legge regionale 30 luglio 2015, n. 13 “Riforma del sistema di governo regionale e locale e disposizioni su Città metropolitana di Bologna, Province, Comuni e loro unioni” e della Legge 11 febbraio 1992, n. 157 “Norme per la protezione della fauna selvatica omeoterma e per il prelievo venatorio”. Abrogazione della Legge Regionale 6 marzo 2007, n. 3 “Disciplina dell’esercizio delle deroghe prevista dalla Direttiva 2009/147/CE”;

Visto l'art. 13, comma 1, della Legge Regionale n. 8/1994, come da ultimo modificata con la predetta Legge Regionale n. 1/2016, a norma del quale la Regione, conformemente alla disciplina comunitaria in materia di Aiuti di Stato, determina i criteri e le modalità per la concessione dei contributi di cui all’art. 15, comma 1, della Legge n. 157/1992 con riferimento prioritario agli interventi di valorizzazione ambientale di cui all'art. 12 della medesima Legge Regionale n. 8/1994, di conservazione delle specie di fauna selvatica e di tutela dei fondi rustici sottoposti a particolare pressione “faunistico-venatoria” causata dalla presenza e dal prelievo venatorio di ungulati, ed avendo riguardo all'estensione dei fondi rustici e agli indirizzi colturali ivi praticati;

Richiamato il Trattato sul funzionamento dell'Unione Europea ed in particolare gli artt. 107 e 108 del Capo 1, sez. 2 relativo agli aiuti concessi dagli Stati membri;

Richiamato altresì il Regolamento (UE) n. 1408/2013 della Commissione del 18 dicembre 2013 e successive modifiche, relativo all'applicazione degli articoli 107 e 108 del Trattato sul funzionamento dell'Unione europea agli aiuti de minimis nel settore agricolo, che disciplina l'assetto di incentivazione e di sostegno finanziario esclusivamente in favore delle imprese attive nella produzione primaria di prodotti agricoli, ed in particolare:

- l’art. 3, comma 2 che stabilisce il limite di euro 20.000,00, quale valore complessivo degli aiuti concedibili ad una medesima impresa nell'arco di tre esercizi fiscali in relazione a specifiche previsioni dettate dallo Stato membro;

- l’art. 3, comma 3 bis che attribuisce agli Stati membri la facoltà di innalzare il predetto limite fino ad euro 25.000,00 a determinate condizioni;

Richiamato infine il D.M. n. 5591 del 19 maggio 2020 del Ministero delle Politiche Agricole, alimentari e forestali che, tra l’altro, definisce in 25.000 euro l’importo massimo cumulativo per gli aiuti de minimis concedibili ad una medesima impresa attiva nel settore della produzione primaria di prodotti agricoli nell'arco di tre esercizi fiscali;

Visto altresì il Regolamento (UE) 2022/2472 della Commissione del 14 dicembre 2022 che dichiara compatibili con il mercato interno, in applicazione degli articoli 107 e 108 del trattato sul funzionamento dell’Unione europea, alcune categorie di aiuti nei settori agricolo e forestale e nelle zone rurali, per la definizione di PMI;

Visto inoltre il Decreto legislativo 6 settembre 2011, n. 159 "Codice delle leggi antimafia e delle misure di prevenzione, nonché nuove disposizioni in materia di documentazione antimafia, a norma degli articoli 1 e 2 della legge 13 agosto 2010, n. 136" e successive modifiche ed integrazioni;

Richiamati:

- il D. Lgs. 23 giugno 2011, n. 118 recante “Disposizioni in materia di armonizzazione dei sistemi contabili e degli schemi di bilancio delle Regioni, degli enti locali e dei loro organismi, a norma degli articoli 1 e 2 della legge 5 maggio 2009, n. 42” e successive modifiche e integrazioni;

- la Legge Regionale 15 novembre 2001, n. 40 “Ordinamento contabile della Regione Emilia-Romagna, abrogazione delle L.R. 6 luglio 1977, n. 31 e 27 marzo 1972, n. 4”, per quanto applicabile;

- la Legge Regionale 28 dicembre 2023, n. 18 “Disposizioni per la formazione del bilancio di previsione 2024-2026 (Legge di stabilità regionale 2024)”;

- la Legge Regionale 28 dicembre 2023, n. 19 “Bilancio di previsione della Regione Emilia-Romagna 2024-2026”;

- la deliberazione della Giunta regionale n. 2291/2023 avente ad oggetto “Approvazione del Documento tecnico di accompagnamento e del Bilancio finanziario gestionale di previsione della Regione Emilia-Romagna 2024–2026”;

Ritenuto pertanto di provvedere con il presente atto all’approvazione di uno specifico Avviso pubblico per la presentazione delle domande di accesso ai contributi previsti dall'art. 13 della Legge Regionale n. 8/1994 e dall’art. 15 della Legge n. 157/1992, finalizzato all’erogazione di aiuti in regime de minimis ai sensi del Reg. (UE) n. 1408/2013 e successive modifiche, nella formulazione di cui all’Allegato 1 parte integrante della presente deliberazione;

Richiamati, in ordine agli obblighi di trasparenza:

- il Decreto Legislativo 14 marzo 2013, n. 33 “Riordino della disciplina riguardante il diritto di accesso civico e gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni” e successive modifiche e integrazioni;

- la propria deliberazione n. 157 del 29 gennaio 2024 “Piano integrato delle attività e dell’organizzazione 2024-2026. Approvazione”;

- la determinazione dirigenziale n. 2335 del 9 febbraio 2022 del Servizio Affari Legislativi e Aiuti di Stato "Direttiva di Indirizzi Interpretativi degli Obblighi di Pubblicazione previsti dal Decreto Legislativo n. 33 del 2013. Anno 2022";

Vista la Legge Regionale 26 novembre 2001, n. 43 “Testo unico in materia di organizzazione e di rapporti di lavoro nella Regione Emilia-Romagna” e successive modifiche ed integrazioni, ed in particolare l’art. 37, comma 4;

Richiamate le proprie deliberazioni:

- n. 468 del 10 aprile 2017 “Il sistema dei controlli interni nella Regione Emilia-Romagna”;

- n. 426 del 21 marzo 2022 "Riorganizzazione dell’Ente a seguito del nuovo modello di organizzazione e gestione del personale. Conferimento degli incarichi ai Direttori generali e ai Direttori di Agenzia";

- n. 2317 del 22 dicembre 2023 “Disciplina organica in materia di organizzazione dell’ente e gestione del personale. Aggiornamenti in vigore dal 1° gennaio 2024”;

- n. 2319 del 22 dicembre 2023 “Modifica degli assetti organizzativi della Giunta regionale. Provvedimenti di potenziamento per far fronte alla ricostruzione post alluvione e indirizzi operativi”;

Viste, infine, le circolari del Capo di Gabinetto del Presidente della Giunta regionale PG/2017/0660476 del 13 ottobre 2017 e PG/2017/0779385 del 21 dicembre 2017 relative ad indicazioni procedurali per rendere operativo il sistema dei controlli interni predisposte in attuazione della propria deliberazione n. 468/2017;

Dato atto che il Responsabile del procedimento ha dichiarato di non trovarsi in situazione di conflitto, anche potenziale, di interessi;

Dato atto altresì dei pareri allegati;

Su proposta dell'Assessore all’Agricoltura, Caccia e Pesca, Alessio Mammi;

A voti unanimi e palesi

delibera

1. di approvare uno specifico Avviso pubblico per la presentazione delle domande di accesso ai contributi ai proprietari o conduttori dei fondi inclusi nel piano faunistico-venatorio regionale ai fini della gestione programmata della caccia, così come previsto dall’art. 15 della Legge statale n. 157/1992 e recepito dall’art. 13 della Legge Regionale n. 8/1994, nella formulazione di cui all'Allegato 1 parte integrante e sostanziale della presente deliberazione;

2. di destinare all’attuazione dell'Avviso pubblico di cui al presente atto le risorse pari ad euro 56.000,00 stanziate sul capitolo U78148 “Contributi a imprese per interventi connessi all'utilizzazione dei fondi rustici ai fini della gestione programmata della caccia (art. 15, L. 11 febbraio 1992, n. 157; art. 13 L.R. 15 febbraio 1994, n. 8)” del bilancio finanziario gestionale regionale 2024-2026 – anno di previsione 2024;

3. di stabilire che il contributo venga riconosciuto in ottemperanza a quanto previsto dal Regolamento (UE) n. 1408/2013 e successive modifiche come recepite dal D.M. 19 maggio 2020 del Ministero delle Politiche Agricole, alimentari e forestali che fissa in 25.000,00 euro il valore complessivo degli aiuti concedibili in “de minimis” ad una medesima impresa nell'arco di tre esercizi fiscali;

4. di dare atto che il presente provvedimento è soggetto agli obblighi di pubblicazione contemplati dal comma 1, dell’art. 26, del D.Lgs. n. 33/2013 e successive modifiche e integrazioni e dalle disposizioni regionali di attuazione;

5. di disporre la pubblicazione in forma integrale del presente atto sul Bollettino Ufficiale della Regione Emilia-Romagna Telematico, dando atto che il Settore Attività faunistico-venatorie, pesca e acquacoltura provvederà a darne la più ampia diffusione anche attraverso il portale ER Agricoltura e pesca.

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