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Accordo di collaborazione istituzionale ex art. 15, Legge n. 241/1990 tra Regione Emilia-Romagna e Alma Mater Studiorum -Università di Bologna- per la realizzazione di attività di interesse comune finalizzate all'aggiornamento delle modalità di conduzione delle tartufaie naturali. Annualità 2025-2026

LA GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA

Viste:

-  la Legge 16 dicembre 1985, n. 752 “Normativa quadro in materia di raccolta, coltivazione e commercio dei tartufi freschi o conservati destinati al consumo”;

-  la Legge Regionale 2 settembre 1991, n. 24 "Disciplina della raccolta, coltivazione e commercio dei tartufi nel territorio regionale e della valorizzazione del patrimonio tartufigeno regionale";

-  la Legge Regionale 30 luglio 2015, n. 13 “Riforma del sistema di governo regionale e locale e disposizioni su Città metropolitana di Bologna, Province, Comuni e loro Unioni” e successive modifiche, ed in particolare il Titolo II, Capo III (art. 38) che attribuisce, tra l’altro, alla competenza della Regione la materia della raccolta, coltivazione e commercio dei tartufi nel territorio regionale e della valorizzazione del patrimonio tartufigeno regionale;

Richiamati in particolare i seguenti articoli della citata L.R. n. 24/1991:

-  l’art. 1 in cui viene disposto, tra l’altro, che la Regione Emilia-Romagna promuove:

  • lo sviluppo e la valorizzazione del patrimonio tartufigeno attraverso la conservazione, il ripristino ed il potenziamento degli ecosistemi naturali nelle zone vocate e la messa a dimora delle piante tartufigene;
  • la tutela e la valorizzazione del patrimonio tartuficolo pubblico avvalendosi anche del contributo dell'associazionismo di settore;

-  l’art. 24 bis in cui viene disposto:

  • al comma 1, per il perseguimento delle finalità di cui all’articolo 1, la Regione promuove e sostiene:
  1. attività di studio, ricerca, sperimentazione e divulgazione, certificazione di qualità e tracciabilità;
  2. attività formative e di aggiornamento di conduttori, raccoglitori, tecnici e personale addetto alla vigilanza;
  3. attività di tutela, promozione e valorizzazione commerciale sui mercati locali ed esteri;
  4. attività di ripristino ambientale e conservazione del patrimonio tartufigeno;
  • al comma 2 che, per le finalità di cui al comma 1, la Regione può concedere contributi ad enti pubblici e privati. La Giunta regionale definisce con proprio atto i criteri e le modalità di concessione ed erogazione dei contributi;

- l’art. 24 quater in cui viene disposto che “La Regione promuove la stipula di convenzioni con Università ed enti di ricerca Regionali, per i fini di cui all’articolo 24 bis, comma 1, lettera a).”;

Considerato che:

-  con la Legge n. 65/1994 il Parlamento italiano ha rettificato e dato esecuzione alla Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici con la quale viene riconosciuta la necessità di introdurre e adottare iniziative tese a mitigare gli effetti sull’agricoltura e sull’ambiente dei cambiamenti climatici in atto;

-  che con decreto direttoriale del Ministero dell’Ambiente n. 86 del 16 giugno 2015 è stato approvato e adottato il documento “Strategia Nazionale di adattamento ai cambiamenti climatici” nel quale in più parti si fa esplicito riferimento alla necessità di mettere a punto e diffondere adeguate metodiche finalizzate all’introduzione di tecniche di lavorazione del suolo e dell’impiego di tecniche colturali alternative in funzione delle specifiche condizioni ambientali;

-  che il Dipartimento di Scienze e Tecnologie Agro-Alimentari dell’Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, tradizionalmente promuove, coordina e collabora ad iniziative di ricerca e sviluppo nel settore micologico e ambientale, operando frequentemente in un rapporto di stretta collaborazione con strutture nazionali e internazionali, oltre che con il mondo dell’associazionismo di settore;

- che la suddetta Università ha maturato una solida esperienza ed elevata competenza sulle modalità di conduzione delle tartufaie naturali;

Pertanto, si rende necessario, provvedere a una ricognizione delle principali realtà produttive territoriali al fine di elaborare proposte di diverse modalità gestionali di conduzione delle tartufaie naturali;

Considerato che il Dipartimento di Scienze e Tecnologie Agro-Alimentari dell’Alma Mater Studiorum - l’Università di Bologna dispone delle competenze per l’elaborazione, analisi e interpretazione dei numerosi dati ambientali e micologici raccolti ed è in grado di fornire dati scientifici utili alla salvaguardia e gestione del patrimonio tartufigeno regionale, garantendo anche il necessario approfondimento e validazione scientifica, concorrendo altresì alla realizzazione di attività di interesse comune finalizzate alla condivisione delle conoscenze sul patrimonio tartufigeno e sulle modalità di aggiornamento relativamente alla conduzione delle tartufaie naturali;

Preso atto che l’Alma Mater Studiorum – Università di Bologna è un ente di diritto pubblico;

Visto l’art. 15 della Legge 7 agosto 1990, n. 241 “Nuove norme in materia di procedimento amministrativo e di diritto di accesso ai documenti amministrativi” e ss.mm.ii., il quale prevede che le pubbliche amministrazioni possano sempre concludere tra loro accordi per disciplinare lo svolgimento in collaborazione di attività di interesse comune;

Ritenuto, opportuno, per le esigenze sopra esposte, pervenire tra la Regione e l’Alma Mater Studiorum – Università di Bologna alla stipula, secondo lo schema riportato nell’Allegato 1, parte integrante e sostanziale del presente provvedimento, di un apposito accordo di collaborazione istituzionale ex art. 15 della Legge n. 241/1990, avente durata dalla data di stipula dell’accordo alla scadenza al 31 dicembre 2026, sussistendone i presupposti, incluso l’interesse reciproco, il contributo di tutti i soggetti sottoscrittori, la proprietà condivisa dei risultati e la compartecipazione alle spese finalizzate al raggiungimento degli obiettivi specificati nel predetto schema di Accordo;

Visto il d.lgs. 23 giugno 2011, n. 118 recante “Disposizioni in materia di armonizzazione dei sistemi contabili e degli schemi di bilancio delle Regioni, degli enti locali e dei loro organismi, a norma degli articoli 1 e 2 della legge 5 maggio 2009, n. 42” e ss.mm.ii.;

Richiamate:

-  la L.R. 15 novembre 2001, n. 40 “Ordinamento contabile della Regione Emilia-Romagna, abrogazione delle leggi regionali 6 luglio 1977 n. 31 e 27 marzo 1972 n. 4”, per quanto applicabile;

-  la L.R. 31 marzo 2025, n. 3 “Disposizioni per la formazione del Bilancio di previsione 2025-2027 (Legge di stabilità regionale 2025)”;

-  la L.R. 31 marzo 2025, n. 4 “Bilancio di previsione della Regione Emilia-Romagna 2024-2026”;

-  la propria delibera n. 470 del 1° aprile 2025, recante “Approvazione del documento tecnico di accompagnamento e del bilancio finanziario gestionale di previsione della Regione Emilia-Romagna 2025-2027”;

Ritenuto che l’Alma Mater Studiorum - Università di Bologna mette a disposizione per la realizzazione delle attività in oggetto, le proprie attrezzature, materiali, collaboratori e personale per un valore complessivo pari a euro 4.000,00, ripartito in euro 2.000,00 relativamente all’anno 2025 ed euro 2.000,00 relativamente all’anno 2026;

Ritenuto pertanto definire i tetti massimi, rispettivamente per le annualità 2025 e 2026, della compartecipazione finanziaria riconosciuta dalla Regione Emilia-Romagna per le spese che saranno sostenute dall’Alma Mater Studiorum – Università di Bologna di cui al presente provvedimento, pari a euro 20.000,00 per il 2025 ed euro 20.000,00 per il 2026;

Dato atto che l’onere complessivo derivante dall’attivazione dell’Accordo di collaborazione di cui all’Allegato 1 al presente provvedimento, ammontante a euro 40.000,00 (quarantamila,00) a titolo di compartecipazione alle spese che verranno sostenute, trova copertura di spesa a valore sulle risorse stanziate sul capitolo U78542 “SPESE PER PRESTAZIONI PROFESSIONALI E SPECIALISTICHE FINALIZZATE ALLA TUTELA E VALORIZZAZIONE DEL PATRIMONIO TARTUFIGENO (L.R. 2 SETTEMBRE 1991, N. 24)” del bilancio finanziario gestionale 2025-2027, dotato della necessaria disponibilità con determinazione n. 9168 del 15 maggio 2025 articolato nel modo seguente:

  • quanto ad euro 20.000,00 sull’anno di previsione 2025;
  • quanto ad euro 20.000,00 sull’anno di previsione 2026;

Richiamate:

- la Legge 13 agosto 2010 n. 136 “Piano straordinario contro le mafie, nonché delega al Governo in materia di normativa antimafia”;

- la delibera n. 584 del 19 dicembre 2023 di ANAC “Indicazioni relative all’obbligo di acquisizione del CIG e di pagamento del contributo in favore dell’Autorità per le fattispecie escluse dall’ambito di applicazione del codice dei contratti pubblici” che esclude la fattispecie dell’accordo fra due o più amministrazioni aggiudicatrici dall’obbligo di acquisizione del CIG;

Considerato, sulla base delle valutazioni effettuate da questa Direzione, che per la fattispecie qui in esame non sussiste l’obbligo di cui all’art. 11 “Codice Unico di progetto degli investimenti pubblici” della Legge 16 gennaio 2003, n. 3 “Disposizioni ordinamentali in materia di pubblica amministrazione” in quanto intervento non configurabile come progetto di investimento pubblico;

Visto il d.lgs. 6 settembre 2011, n. 159 “Codice delle leggi antimafia e delle misure di prevenzione, nonché nuove disposizioni in materia di documentazione antimafia, a norma degli articoli 1 e 2 della Legge 13 agosto 2010, n. 136” e ss. mm., ed in particolare l’art. 83, comma 3, lett. a);

Ritenuto, pertanto, con il presente atto:

-  di attivare, ai sensi dell’art. 15 della L. n. 241/1990 e ss.mm.ii., una collaborazione istituzionale, di cui allo schema Allegato 1 alla presente deliberazione quale parte integrante e sostanziale, disciplinante i rapporti tra la Regione e l’Alma Mater Studiorum - Università di Bologna con sede legale in Bologna, via Zamboni n. 33 C.F. 80007010376 e P.IVA 01131710376;

- di approvare l’accordo di collaborazione istituzionale, di cui allo schema Allegato 1, alla presente deliberazione quale parte integrante e sostanziale, disciplinante i rapporti tra la Regione e l’Alma mater Studiorum – Università di Bologna, tramite il Dipartimento di Scienze e Tecnologie Agro-Alimentari;

-  di stabilire che:

  • l’accordo avrà efficacia a decorrere dalla data della sua sottoscrizione e fino al 31 dicembre 2026;
  • alla sua stipula provvederà il Responsabile del Settore attività faunistico-venatorie, pesca e acquacoltura ai sensi del comma 2 bis dell’art. 15 della Legge n. 241/1990, il quale prevede l'utilizzo della firma digitale ovvero della firma elettronica avanzata o qualificata per la sottoscrizione di accordi tra Pubbliche Amministrazioni;

-  di quantificare il valore complessivo dell’accordo in euro 44.000,00, così ripartiti:

  • l’Alma Mater Studiorum - Università di Bologna concorre alle attività di cui all’art. 3 dell’accordo, allegato parte integrante al presente atto, per un valore complessivo di euro 4.000,00, che dovranno essere rendicontati:

-  quanto ad euro 2.000,00 sull’anno di previsione 2025;

- quanto ad euro 2.000,00 sull’anno di previsione 2026;

  • la Regione riconosce all’Università la somma complessiva massima di euro 40.000,00 a titolo di compartecipazione alle spese sostenute per lo svolgimento delle attività di cui all’ art.3 dell’accordo allegato

-  di riconoscere all’Alma Mater Studiorum – Università di Bologna l’importo massimo di Euro 40.000,00 quale compartecipazione finanziaria di parte delle spese effettivamente sostenute per la realizzazione dell’accordo in oggetto, provvedendo all’assunzione dei relativi impegni di spesa;

-  di stabilire che il Responsabile dell’Attività faunistico-venatorie, pesca e acquacoltura della Direzione Generale Agricoltura, caccia e pesca procederà alla sottoscrizione dell’accordo di collaborazione, in conformità alla normativa vigente, alla propria deliberazione n. 2376 del 23 dicembre 2024 e nel rispetto del comma 2-bis, dell’art. 15, della L. 241/1990 e ss.mm.ii.;

Ritenuto che ricorrano gli elementi di cui al D.lgs. n. 118/2011 e ss.mm.ii., in relazione all’esigibilità della spesa negli anni 2025 e 2026 e che pertanto si possa procedere all’assunzione degli impegni di spesa nel modo seguente ed a valere sul capitolo U78542 “SPESE PER PRESTAZIONI PROFESSIONALI E SPECIALISTICHE FINALIZZATE ALLA TUTELA E VALORIZZAZIONE DEL PATRIMONIO TARTUFIGENO (L.R. 2 SETTEMBRE 1991, N. 24)” del bilancio finanziario gestionale di previsione 2025-2027, sugli anni di previsione 2025, 2026 come segue:

  • quanto ad Euro 20.000,00 sull’anno di previsione 2025,
  • quanto ad Euro 20.000,00 sull’anno di previsione 2026;

Dato atto che è stato accertato che le previsioni di pagamento a valere per l’anno 2025 sono compatibili con le prescrizioni previste dall’art. 56, comma 6, del citato D.Lgs. n. 118/2011 e ss.mm.ii. e che analoga attestazione dovrà essere resa nel successivo provvedimento nei quali si articolerà la procedura di spesa per l'anno 2026;

Richiamati:

- il Decreto Legislativo 14 marzo 2013, n. 33 “Riordino della disciplina riguardante il diritto di accesso civico, gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni”;

-  la determinazione n. 2335 del 9 febbraio 2022 del Servizio Affari Legislativi e Aiuti di Stato avente ad oggetto "Direttiva di Indirizzi Interpretativi degli Obblighi di Pubblicazione previsti dal Decreto Legislativo n. 33 del 2013. Anno 2022";

-  la propria deliberazione n. 157 del 29 gennaio 2024 “Piano Integrato delle Attività e dell'Organizzazione 2024-2026” e ss.mm.; 

Viste inoltre:

-     la L.R. 26 novembre 2001 n. 43 “Testo unico in materia di organizzazione e di rapporti di lavoro nella Regione Emilia-Romagna” e ss.mm.ii., ed in particolare l’art. 37, comma 4;

-  le proprie deliberazioni:

-  n. 2319 del 22 dicembre 2023 "Modifica degli assetti organizzativi della Giunta regionale. Provvedimenti di potenziamento per fare fronte alla ricostruzione post alluvione e indirizzi operativi.";

- n. 2376 del 23 dicembre 2024 "Disciplina organica in materia di organizzazione dell'ente e gestione del personale. Aggiornamenti in vigore dal 1°gennaio 2025”;

- n. 2378 del 23/12/2024, recante “Esercizio provvisorio. Proroga di termini organizzativi”;

- n. 608 del 22 aprile 2025, recante “Proroga incarichi di direzione generale e di agenzia in attesa della conclusione del processo di costituzione dell'elenco dei candidati idonei per ricoprire incarichi e riorganizzazione.”

Richiamate, inoltre:

- la determinazione del Direttore Generale Agricoltura, caccia e pesca n. 5643 del 25 marzo 2022 “Riassetto organizzativo della Direzione generale Agricoltura, caccia e pesca, conferimento incarichi dirigenziali e proroga incarichi di posizione organizzativa, in attuazione della deliberazione di Giunta regionale n. 325/2022”;

- la determinazione n. 3884 del 25 febbraio 2025 “Proroga degli incarichi dirigenziali nell'ambito della direzione generale agricoltura, caccia e pesca”, che dispone una proroga di incarichi dirigenziali, fra cui quello del Responsabile del Settore Attività faunistico-venatorie, pesca e acquacoltura, fino al 31 ottobre 2025;

- la determinazione del direttore generale politiche finanziarie n. 3826 del 24 febbraio 2025 “proroga incarichi dirigenziali nell'ambito della direzione generale politiche finanziarie”;

Viste altresì le circolari del Capo di Gabinetto del Presidente della Giunta regionale PG/2017/0660476 del 13 ottobre 2017 e PG/2017/0779385 del 21 dicembre 2017, relative ad indicazioni procedurali per rendere operativo il sistema dei controlli interni;

Dato atto che il Responsabile del procedimento ha dichiarato di non trovarsi in situazione di conflitto anche potenziale di interessi;

Dato atto, inoltre, dei pareri e del visto di regolarità contabile- spese, allegati;

Su proposta dell'Assessore all'Agricoltura ed Agroalimentare, Caccia e Pesca, Rapporti con la UE, Alessio Mammi;

A voti unanimi e palesi
delibera

1) di disporre l’attivazione, per le motivazioni sopra riportate, ai sensi dell’art. 15 della legge n. 241/90, un accordo di collaborazione istituzionale con l’Alma Mater Studiorum - Università di Bologna con sede legale in Bologna, Via Zamboni n. 33 – Codice Fiscale 80007010376 e P.IVA 01131710376;

2)  di approvare, l’accordo di collaborazione, di cui allo schema Allegato 1 alla presente deliberazione quale parte integrante e sostanziale, disciplinante i rapporti tra la Regione e l’Alma Mater Studiorum – Università di Bologna, tramite il Dipartimento di Scienze e Tecnologie Agro-Alimentari;

3)  di quantificare il valore complessivo dell’accordo in euro 44.000,00, così ripartiti:

-   l’Alma Mater Studiorum - Università di Bologna - concorre alle attività di cui all’art. 3 dell’accordo, allegato parte integrante al presente atto, per un valore complessivo di euro 4.000,00, che dovranno essere rendicontati:

  • quanto ad euro 2.000,00 sull’anno di previsione 2025;
  • quanto ad euro 2.000,00 sull’anno di previsione 2026;

- la Regione riconosce all’Università la somma complessiva massima di euro 40.000,00 a titolo di compartecipazione finanziaria alle spese sostenute per lo svolgimento delle attività di cui all’ art.3 dell’accordo allegato;

4)  di stabilire che:

-  l’Alma Mater Studiorum - Università di Bologna  mette a disposizione per la realizzazione delle attività in oggetto, le proprie attrezzatture, materiali, collaboratori e personale per un valore complessivo pari a euro 4.000,00 ripartito in euro 2.000,00 per il 2025 ed euro 2.000,00 per il 2026;

- per la realizzazione delle attività dedotte nell’accordo sarà riconosciuto alla predetta Università, a titolo di compartecipazione finanziaria delle spese sostenute, un tetto massimo, per un totale di euro 40.000,00, ripartiti in euro 20.000,00 per il 2025 ed euro 20.000,00 per il 2026;

-  l’accordo avrà efficacia a decorrere dalla data della sua sottoscrizione e fino al 31 dicembre 2026;

-  il Responsabile del Settore attività faunistico-venatorie, pesca e acquacoltura procederà alla sottoscrizione dell’Accordo in conformità alla normativa vigente, alla propria deliberazione n. 2376/2024 e nel rispetto del comma 2-bis dell’art. 15 della legge 241/1990 e ss.mm.;

5)  di imputare contabilmente la spesa complessiva di euro 40.000,00 sul capitolo U78542 “SPESE PER PRESTAZIONI PROFESSIONALI E SPECIALISTICHE FINALIZZATE ALLA TUTELA E VALORIZZAZIONE DEL PATRIMONIO TARTUFIGENO (L.R. 2 SETTEMBRE 1991, N. 24)” del bilancio finanziario gestionale 2025-2027 approvato con propria deliberazione n. 470/2025, dotato della necessaria disponibilità con determinazione n. 9168 del 15 maggio 2025, così ripartita:

  • quanto a euro 20.000,00 riferiti alle attività da realizzare entro il 31 dicembre 2025, registrati al numero 3025009026 di impegno sull’anno di previsione 2025;
  • quanto a euro 20.000,00 riferiti alle attività da realizzare entro il 31 dicembre 2026, registrati al numero 3026001824 di impegno sull’anno di previsione 2026,

ed in relazione al quale, in attuazione del D.Lgs. 118/2011, la stringa concernente la transazione elementare, risulta essere la seguente:

Missione

Programma

Codice Economico

COFOG

Transazioni UE

SIOPE

C.I. spesa

Gestione ordinaria

16

02

U.1.03.02.10.999

04.2

8

1030210999

3

3

6)  che, sulla base delle modalità e scadenze stabilite dall’art. 4 dell’accordo - Allegato 1 – l’Alma Mater Studiorum - Università di Bologna dovrà presentare la relazione sulle attività svolte nel periodo di riferimento, nonché il rendiconto delle spese sostenute ed i relativi documenti giustificativi. Il rendiconto delle spese dovrà indicare anche le risorse con le quali tale Università concorre alle attività;

7)  che alla liquidazione delle risorse finanziarie come sopra attribuite si provvederà con atti formali del dirigente competente, ai sensi del d.lgs. n. 118/2011 e succ.mod., e della deliberazione n. 2376/2024, a seguito dell’istruttoria sulla documentazione presentata e nei limiti della compartecipazione massima annuale fissata e sulla base delle modalità stabilite dall’art. 4 dell’accordo;

8)  di disporre la pubblicazione in forma integrale del presente atto sul Bollettino Ufficiale della Regione Emilia-Romagna Telematico;

9)  che si provvederà agli adempimenti previsti dall’art. 56, comma 7 del d.lgs. 118/2011;

10)  che si provvederà agli obblighi di pubblicazione previsti dall’art. 23 del D.lgs. n. 33/2013 e alle ulteriori pubblicazioni previste dal Piano integrato delle attività e dell'organizzazione vigente, nonché dalla Direttiva di Indirizzi interpretativi degli obblighi di pubblicazione, ai sensi dell’art. 7 bis del medesimo D.lgs..

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