Testo

L’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna
Premesso che

il Fondo per Io Sviluppo e la Coesione (FSC), insieme ai Fondi strutturali europei, rappresenta Io strumento finanziario principale attraverso il quale vengono attuate le politiche per Io sviluppo, la coesione economica, sociale e territoriale e la rimozione degli squilibri economici e sociali, in attuazione dell'art. 119, comma 5, della Costituzione italiana e dell'art. 174 del Trattato sul funzionamento dell'Unione europea;

la dotazione del Fondo per il periodo 2021-2027 è pari a 73,5 miliardi, destinati per l'80% alle aree del Mezzogiorno e per il restante 20% alle regioni del Centro-Nord;

gli interventi dell'FSC 2021-2027 seguiranno l'articolazione dei cinque obiettivi di policy dell'Accordo di partenariato.

Considerato che

la caduta del Governo Draghi ha interrotto quella che era una fase di negoziazione molto avanzata;

l'attuale Governo, attraverso il competente Ministro per gli Affari Europei, il Sud, le Politiche di Coesione e il PNRR, Raffaele Fitto, aveva manifestato la necessità di svolgere una preliminare ricognizione rispetto alle risorse non impiegate del settennato precedente, assumendo pubblicamente l'impegno di addivenire ad un accordo di riparto entro il mese di febbraio del corrente anno;

ad oggi, fatta eccezione per alcune misure coperte nel biennio 2021-2022 a valere sulle risorse del FSC 2021-2027, la quasi totalità delle risorse è ancora nella disponibilità del Governo, nonostante la delibera CIPESS dello scorso 3 agosto abbia determinato l'ammontare delle risorse del Fondo destinate alle Regioni e alle Province autonome, pari a 32,4 miliardi di euro;

nonostante tali risorse siano state oggetto di un ampio negoziato tra il Governo e la Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, si registra, in questi ultimi mesi, un ulteriore e gravissimo ritardo nel trasferimento delle risorse, dovuto principalmente alla scelta di procedere attraverso accordi tra il Governo e le singole regioni;

ad oggi risultano stipulati solo due accordi (con Regione Liguria e Regione Veneto).

Rilevato che

dagli incontri tra il suddetto Ministero e le Regioni sembra emergere la volontà del Governo a privilegiare una modalità accentrata di programmazione delle risorse FSC;

non è dato sapere, peraltro, a quali Ministeri saranno assegnate le risorse rimanenti per la parte a gestione nazionale del Fondo, né come, in quali tempi e per quali progetti saranno impiegate;

l'assenza del trasferimento delle risorse FSC 2021-2027, oltre a ritardare l'avvio della programmazione, comporta per le Regioni e le Province autonome, intenzionate a utilizzare il FSC a cofinanziamento dei fondi europei 2021-2027 come previsto dallo stesso Governo, a stanziare risorse proprie con un grave impatto sugli equilibri dei bilanci regionali;

i dati sull'attuazione dei programmi 2014-2020 a titolarità regionale, per quel che riguarda l'Emilia-Romagna, finanziati sia con risorse FSC che con fondi strutturali europei, presentano uno stato di avanzamento unitamente al dato sulla capacità di spesa nettamente superiore rispetto a quelli a titolarità delle amministrazioni centrali.

Ritenuto che

è certamente auspicabile il confronto tra la programmazione regionale e nazionale, ma nel rispetto dell'attuale autonomia di cui godono le Regioni;

per tale ragione, se è pienamente condivisibile che il Governo voglia conoscere, condividere e monitorare i progetti che la Regione intende programmare e realizzare sul nostro territorio, appare doveroso che il Governo, se non altro per un principio di reciprocità, renda edotta questa Regione degli interventi che intende programmare e realizzare direttamente attraverso i propri ministeri in Emilia-Romagna con le risorse a disposizione del Fondo;

per quanto riguarda la Regione Emilia-Romagna ad oggi non c'è certezza su quando si stipulerà l'accordo con il Governo.

Atteso che

risulta conclusa nei giorni scorsi la negoziazione tra il Governo e la Commissione Europea in merito alla proposta di revisione generale del PNRR;

tale proposta, presentata "a scatola chiusa" nel luglio scorso dal ministro Fitto alla Cabina di regia nazionale e al Parlamento, aveva suscitato sconcerto e proteste da parte delle Regioni e degli Enti Locali autonomie locali, nonché preoccupazione e perplessità da parte delle rappresentanze economiche e sociali, sia per la quantità di progetti definanziati, sia per le indicazioni delle coperture sostitutive;

tra queste coperture, segnatamente, compariva proprio il FSC, nel momento in cui le Regioni si apprestavano ad approntare la propria programmazione.

Appreso che

risulterebbe prevista solo nella giornata odierna una specifica comunicazione da parte del Ministro alla Cabina di Regia, circa l'accordo raggiunto con la Commissione europea;

come da documento trasmesso dal Governo a Bruxelles, risulterebbe che il Governo intenda finanziare una parte degli interventi previsti per la ricostruzione post alluvione del maggio scorso dell'Emilia-Romagna con risorse riprogrammate del PNRR;

non è dato ad oggi sapere se si tratti di risorse aggiuntive a quelle, pur insufficienti, stanziate sin qui dal Governo per la ricostruzione o, al contrario, di risorse sostitutive;

anche nella prima delle due ipotesi, si tratterebbe in ogni caso di un'operazione piuttosto delicata e non priva di rischi: in base alla regolamentazione prevista per il PNRR, infatti, sussistono una serie di vincoli rigorosi e un periodo di esecuzione piuttosto ridotto, con il rischio di perdere il finanziamento in caso di mancato rispetto di tali vincoli o scadenze.

Evidenziato che

per quanto riguarda la programmazione regionale del Fondo, appare necessario procedere in aderenza a quanto stabilito dall'Assemblea legislativa con l'approvazione del Documento Strategico Regionale per la programmazione unitaria delle politiche europee di sviluppo 2021-2027, nonché in complementarità con i Programmi regionali già approvati circa l'utilizzo dei fondi strutturali europei;

in particolare, appare essenziale procedere secondo le seguenti priorità:

  • cofinanziamento dei suddetti programmi, al fine di assicurare un impiego efficace e tempestivo dei fondi strutturali europei, tantopiù a fronte di una congiuntura economica non positiva quale quella che si prospetta per il nostro Paese e la nostra Regione;
  • contrasto del dissesto idrogeologico, in coerenza con la programmazione già approntata e con gli interventi in corso di realizzazione a seguito dell'alluvione del maggio scorso;
  • promozione e sostegno degli interventi di rigenerazione urbana, anche a fronte della conclusione della fase transitoria prevista dalla LR 24/2017;
  • sostegno alle strategie territoriali definite con gli Enti Locali, con particolare riguardo alle aree più fragili per le quali sono in corso di approvazione le STAMI;
  • potenziamento e qualificazione della rete ferroviaria e delle infrastrutture stradali, escluse queste ultime tanto dal FESR quanto dal PNRR;
  • potenziamento e qualificazione delle infrastrutture universitarie e della formazione terziaria, con particolare riferimento a progetti funzionali al trattenimento e all'attrattività di talenti;
  • sostegno al potenziamento e alla qualificazione delle infrastrutture sportive, culturali e sociali, in continuità con gli interventi fatti nella passata legislatura;

a fronte di una potenziale disponibilità di 480 milioni di euro a programmazione regionale, non tutti gli assi individuati potrebbero risultare utilmente attivabili, e di conseguenza potrebbe risultare necessario rimodulare altre voci di programmazione degli investimenti regionali;

permane la necessità di un'attenzione molto forte a quanto il Governo deciderà per la ricostruzione della Romagna;

non è possibile conoscere allo stato attuale quali interventi il Governo deciderà di realizzare con le risorse del Fondo a propria disposizione.

Tutto ciò premesso e considerato,

impegna la Giunta regionale

a continuare il confronto con il Governo affinché sia siglato l'accordo dello stanziamento immediato dei Fondi FSC per non interrompere il processo virtuoso, innescato da tempo dalla nostra Regione, nell'utilizzo integrato dei fondi nazionali ed europei e non disperdere i risultati raggiunti con la programmazione regionale di tali fondi;

ad aggiornare tempestivamente l'Assemblea legislativa, anche attraverso le competenti Commissioni, circa lo stato del negoziato;

ad aggiornare tempestivamente l'Assemblea legislativa, anche attraverso le competenti Commissioni, circa la riprogrammazione del PNRR da parte del Governo, con particolare riferimento sia all'impatto complessivo che ciò potrà determinare sul parco progetti del sistema regionale, sia alle determinazioni che potranno avere un rilievo diretto per la ricostruzione post alluvione.

Approvata a maggioranza dei presenti nella seduta antimeridiana del 21 dicembre 2023

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ultima modifica 2023-12-29T12:59:00+02:00

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