Revoca della delibera di Giunta regionale n. 1615/2023
Visti:
- la legge costituzionale 18 ottobre 2001, n. 3 “Modifiche al Titolo V della parte seconda della Costituzione”;
- il Lgs. 31 marzo 1998 n. 112 “Conferimento di funzioni e compiti amministrativi dello Stato alle regioni ed agli enti locali, in attuazione del capo I della legge 15 marzo 1997, n. 59” ed in particolare gli artt. 138 e 139;
- la legge 15 luglio 2011, n.111 “Conversione in Legge, con modificazioni, del decreto-legge 6 luglio 2011, n.98 recante disposizioni urgenti per la stabilizzazione finanziaria”;
- la legge 7 aprile 2014, n. 56 “Disposizioni sulle città metropolitane, sulle province, sulle unioni e fusioni di comuni”.
Richiamate le leggi regionali:
- 30 giugno 2003, n. 12 “Norme per l’uguaglianza delle opportunità di accesso al sapere, per ognuno e per tutto l’arco della vita, attraverso il rafforzamento dell’istruzione e della formazione professionale, anche in integrazione tra loro” e ss.mm.ii.;
- 30 luglio 2015, n. 13 “Riforma del sistema di governo regionale e locale e disposizioni su Città metropolitana di Bologna, Province, Comuni e loro Unioni” e ss.mm.;
Richiamati, in particolare:
- l’art. 1, commi 557, 558, 560 e 561, della legge 29 dicembre 2022, n. 197 recante “Bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2023 e bilancio pluriennale per il triennio 2023-2025”, che introduce nuove disposizioni finalizzate all’attuazione della riorganizzazione del sistema scolastico prevista dal Piano Nazionale Ripresa e Resilienza (PNRR), la cui applicazione decorre dall’anno scolastico 2024/2025;
- il Decreto interministeriale n. 127 del 30/06/2023 del Ministero dell’Istruzione e del Merito, di concerto con il Ministro dell’Economia e Finanze, recante “Criteri per la definizione del contingente organico dei dirigenti scolastici e dei direttori dei servizi generali e amministrativi aa.ss.2024/2025, 2025/2026, 2026/2027, adottato unilateralmente, senza il raggiungimento dell’Accordo in Conferenza Unificata, non essendo state accolte le richieste, tra l’altro, della Regione Emilia-Romagna, che ha dunque dato parere contrario, insieme a diverse altre regioni e all’ANCI;
Richiamate le proprie deliberazioni:
- n. 236 del 20/02/2023 “Ricorso alla Corte Costituzionale per questione di legittimità costituzionale della legge 29/12/2022, n. 197, concernente "Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2023 e bilancio pluriennale per il triennio 2023-2025";
- n. 1602 del 25/09/2023 “Proposizione ricorso al TAR per il Lazio - Sede di Roma - per l'annullamento del Decreto interministeriale 30/6/2023 n. 127 e degli atti presupposti, connessi e collegati”;
Richiamata, in particolare, la propria deliberazione n. 1615/2023 “Programmazione territoriale dell'offerta di istruzione e organizzazione della rete scolastica per l'anno scolastico 2024/2025”, con la quale la Giunta regionale, tenuto conto del quadro normativo nazionale in materia di dimensionamento della rete scolastica, e nelle more della definizione dei ricorsi sopra richiamati, in vigenza degli indirizzi regionali per la programmazione territoriale in materia di offerta di istruzione e di rete scolastica, approvati con deliberazione dell’Assemblea legislativa n. 210/2019, ha ritenuto opportuno approvare un documento finalizzato ad accompagnare Comuni, Province e Città metropolitana di Bologna nell’esercizio delle proprie funzioni in materia di programmazione territoriale della rete scolastica per l’a.s. 2024/2025;
Visto il Comunicato del 22 novembre 2023 dell’Ufficio Comunicazione e Stampa della Corte costituzionale, avente ad oggetto “Riorganizzazione del sistema scolastico e competenze delle regioni” con il quale è stato reso noto che la Corte Costituzionale ha rigettato i ricorsi delle regioni Toscana, Emilia-Romagna e Puglia, ritenendo che, pur realizzandosi una interferenza con la competenza regionale concorrente nella materia della istruzione, siano prevalenti le competenze statali riguardanti l’ordinamento e l’organizzazione amministrativa dello Stato - venendo in rilievo personale statale-, le norme generali sull’istruzione, il coordinamento della finanza pubblica;
Rilevato che dal comunicato sopra citato emerge che in relazione alla sola impugnazione che chiedeva l’introduzione di una intesa al fine del riparto delle risorse del fondo di cui all’art. 1, comma 558, della stessa legge, la Corte ha dichiarato la illegittimità costituzionale della norma solo nella parte in cui non prevede l’acquisizione di un parere da parte della Conferenza unificata;
Richiamato, in particolare, il ricorso con istanza di sospensione e concessione di misure cautelari monocratiche urgenti ai sensi dell’art. 56 C.P.A. al Tribunale Amministrativo Regionale dell'Emilia-Romagna Sede di Bologna, R.G. n. 798-2023 prot. 1167864 del 23/11/2023, della Presidenza del Consiglio dei Ministri contro la Regione Emilia-Romagna per l’annullamento, previa sospensione dell’efficacia, della delibera della Giunta Regionale della Regione Emilia-Romagna n. 1615 del 25 settembre 2023, pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione Emilia-Romagna n. 293 del 25/10/2023 avente ad oggetto “La programmazione territoriale dell’offerta di istruzione e organizzazione della rete scolastica per l’anno scolastico 2024/2025”;
Visto il decreto pronunciato dal Presidente del Tribunale Amministrativo Regionale per l’Emilia-Romagna, pubblicato il 24 novembre 2023 (REG.PROV.CAU. 00383/2023), che accoglie l’istanza di misure cautelari monocratiche e sospende quindi l’efficacia della delibera della Giunta regionale dell’Emilia-Romagna n. 1615 del 25 settembre 2023, fissando al 20 dicembre 2023 la trattazione collegiale dell’incidente cautelare;
Richiamata la propria deliberazione n. 2068/2023 “Misure urgenti per la definizione del procedimento di dimensionamento della rete scolastica” con la quale, in applicazione di quanto disposto dalla legge 29 dicembre 2022, n. 197 “Bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2023 e bilancio pluriennale per il triennio 2023-2025” è stato deliberato il differimento temporale di trenta giorni del termine del 30 novembre 2023 entro il quale provvedere al dimensionamento della rete scolastica;
Ritenuto opportuno, con il presente atto, revocare la propria deliberazione n. 1615 del 25/09/2023 recante “Programmazione territoriale dell'offerta di istruzione e organizzazione della rete scolastica per l'anno scolastico 2024/2025”, tenuto conto degli esiti del contenzioso costituzionale sopra richiamati e delle conseguenti ricadute sui ricorsi pendenti aventi ad oggetto gli atti attuativi delle disposizioni in materia di dimensionamento scolastico introdotte dalla legge n. 197/2022;
Ritenuto che con propri successivi atti si provvederà, nel rispetto dei termini stabiliti dalla normativa vigente, come differiti con propria deliberazione n. 2068/2023, all’adozione del piano regionale di dimensionamento della rete scolastica a.s. 2024/2025, sulla base dei parametri individuati dal decreto interministeriale n. 127 del 30/06/2023;
Visti:
- il Decreto Legislativo n.33/2013 “Riordino della disciplina riguardante il diritto di accesso civico e gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni” e ss.mm.ii.;
- la determinazione dirigenziale n. 2335/2022 ad oggetto “Direttiva di indirizzi interpretativi degli obblighi di pubblicazione previsti dal Decreto Legislativo n. 33 del 2013”;
- la propria deliberazione n. 2077 del 27/11/2023 “Nomina del Responsabile per la prevenzione della corruzione e della trasparenza”;
Vista la Legge Regionale n.43/2001 “Testo Unico in materia di organizzazione e di rapporti di lavoro nella Regione Emilia-Romagna” e ss.mm.ii.;
Viste, altresì, le proprie deliberazioni:
- n. 468/2017 “Il sistema dei controlli interni nella Regione Emilia-Romagna”;
- n. 325/2022 “Consolidamento e rafforzamento delle capacità amministrative: riorganizzazione dell’ente a seguito del nuovo modello di organizzazione e gestione del personale”;
- n. 426/2022 “Riorganizzazione dell’ente a seguito del nuovo modello di organizzazione e gestione del personale. Conferimento degli incarichi ai Direttori Generali e ai Direttori di Agenzia”;
- n. 1615/2022 “Modifica e assestamento degli assetti organizzativi di alcune Direzioni Generali/Agenzie della Giunta regionale”;
- n. 2360/2022 “Modifica e assestamento degli assetti organizzativi della Giunta regionale e soppressione dell'Agenzia sanitaria e sociale regionale. Provvedimenti”;
- n. 80/2023 “Assunzione della vincitrice della selezione pubblica per il conferimento di incarico dirigenziale, ai sensi dell'art. 18 della L.R. n. 43/2001 e ss.mm.ii., presso la Direzione Generale Conoscenza, Ricerca, Lavoro, Imprese;
- n. 380/2023 “Approvazione Piano integrato delle attività e dell’organizzazione 2023-2025”;
- n. 474/2023 “Disciplina organica in materia di organizzazione dell’ente e gestione del personale. Aggiornamenti in vigore dal 1° Aprile 2023 a seguito dell’entrata in vigore del nuovo Ordinamento professionale di cui al Titolo III del CCNL funzioni locali 2019/2021 e del PIAO 2023/2025”;
- n. 719/2023 “Piano Integrato Delle Attività e dell'Organizzazione 2023-2025 - Primo aggiornamento”;
- n. 1097/2023 “Approvazione Piano Integrato delle Attività e dell’Organizzazione 2023-2025. Secondo adeguamento a seguito degli eventi alluvionali di maggio 2023”;
Richiamate le determinazioni dirigenziali:
- n. 5595/2022 “Micro-organizzazione della Direzione Generale Conoscenza, Ricerca, lavoro, Imprese a seguito della D.G.R. n. 325/2022.Conferimento incarichi dirigenziali e proroga incarichi di titolarità di Posizione organizzativa”;
- n. 1652/2023 “Conferimento di incarichi dirigenziali presso la Direzione Generale Conoscenza, Ricerca, Lavoro, Imprese” con la quale si è proceduto, tra l’altro, al conferimento dell’incarico di Responsabile del Settore “Educazione, istruzione, Formazione, Lavoro”;
Dato atto che il Responsabile del procedimento ha dichiarato di non trovarsi in situazione di conflitto, anche potenziale, di interessi;
per le motivazioni espresse in premessa:
- di revocare la propria deliberazione n. 1615 del 25/09/2023 recante “Programmazione territoriale dell'offerta di istruzione e organizzazione della rete scolastica per l'anno scolastico 2024/2025”, tenuto conto degli esiti del contenzioso costituzionale richiamati in premessa e delle conseguenti ricadute sui ricorsi pendenti aventi ad oggetto gli atti attuativi delle disposizioni in materia di dimensionamento scolastico introdotte dalla legge n. 197 del 2022;
- di precisare che con propri successivi atti si provvederà, nel rispetto dei termini stabiliti dalla normativa vigente, come differiti con la propria deliberazione n. 2068/2023, all’adozione del piano regionale di dimensionamento della rete scolastica a.s. 2024/2025 sulla base dei parametri individuati dal decreto interministeriale n. 127 del 30/06/2023;
- di disporre la pubblicazione, ai sensi dell’art. 7 bis, comma 3 del D.lgs. n. 33/2013, secondo quanto previsto nel PIAO 2023-2025 e nella direttiva di indirizzi interpretativi degli obblighi di pubblicazione previsti dal medesimo Decreto;
- di pubblicare la presente deliberazione sul Bollettino ufficiale della Regione Emilia-Romagna Telematico.