Testo
(omissis)
a) di escludere dalla ulteriore procedura di V.I.A., ai sensi dell’art. 11, comma 1, della legge regionale 20 aprile 2018, n. 4, il progetto denominato “Utilizzo dell’intera capacità di accasamento dell’allevamento avicolo “Podere il Lago 2”, localizzato nel Comune di Predappio (FC) proposto da M.G.M. S.r.l, per le valutazioni espresse in narrativa, nel rispetto delle condizioni ambientali di seguito indicate:
Dovrà essere ottenuto, prima della presentazione di istanze volte all’acquisizione di autorizzazioni ambientali, il parere di compatibilità urbanistico-edilizia da parte del Comune di Predappio e l’ammissibilità dell’incremento della capacità produttiva richiesta. Tale certificato dovrà essere presentato ad Arpae SAC FC unitamente all’istanza di autorizzazione ambientale.
Dovrà essere presentato ad Arpae SAC FC, unitamente alla presentazione di istanze volte all’acquisizione di autorizzazioni ambientali, uno studio di fattibilità per la realizzazione di un impianto dedicato alla produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili (es. fotovoltaico). Questo studio dovrà analizzare l’opportunità di coprire una quota consistente del fabbisogno energetico incrementale attraverso soluzioni sostenibili, contribuendo così a ridurre l’impatto ambientale complessivo dell’allevamento. Per questo motivo dovrà includere i seguenti aspetti:
i. Dimensionamento: calcolo della potenza necessaria e valutazione della dimensione dell’impianto in termini di capacità installata per soddisfare integralmente il fabbisogno energetico dell’allevamento, conseguente all’incremento produttivo. Qualora non fosse possibile coprire l’intero fabbisogno, dovrà essere specificata la quota di fabbisogno energetico effettivamente coperta dall’impianto previsto.
ii. Fattibilità economica: stima dei costi complessivi di realizzazione dell’impianto e della sostenibilità finanziaria dell’intervento per l’azienda, con riferimento all’incidenza delle spese sul bilancio aziendale annuale.
iii. Tempistiche di realizzazione: indicazione dei tempi previsti per la realizzazione dell’impianto, tenuto conto della capacità finanziaria del proponente e della fattibilità tecnico-economica.
iv. Obiettivi di sostenibilità: lo studio dovrà escludere, ove possibile, dettagli tecnici specifici che potrebbero risultare obsoleti alla data di realizzazione dell’impianto, mantenendo tuttavia un quadro d’insieme chiaro sulle prestazioni ambientali richieste per il raggiungimento dell’autosufficienza energetica.
Per quanto riguarda le mitigazioni il progetto dovrà essere modificato nel seguente modo:
i. la barriera verde che sarà posta lungo il lato Nord del confine dell’insediamento dovrà prevedere la piantumazione di alberature di specie autoctone ad alto fusto, i cui esemplari dovranno avere un’altezza di almeno 2 metri all’impianto e con una distanza tra le piante di 4 metri lungo la fila;
ii. dovranno essere piantumate altre due barriere verdi, aventi le stesse caratteristiche descritte nel precedente punto 3.i, anche nello spazio presente tra i capannoni n. 4 e n. 5 e lungo il lato ovest del capannone n. 5.
iii. le barriere verdi di cui ai precedenti punti 3. i e 3.ii dovranno essere realizzate entro 12 mesi dall’ottenimento delle autorizzazioni ambientali e, entro 30 giorni dalla realizzazione, dovrà essere presentata la relazione attestante tali barriere ad Arpae SAC FC.
Unitamente alla presentazione di istanze volte all’acquisizione di autorizzazioni ambientali dovrà essere presentata ad Arpae SAC FC una proposta progettuale relativa alle fasce arboree indicate ai punti precedenti con indicate le specie botaniche scelte (autoctone). Al fine di garantire un corretto attecchimento delle essenze di nuovo impianto, la relazione dovrà inoltre comprendere dei rendering del progetto, fotografie dello stato attuale e dovrà prevedere il ripristino delle fallanze (anch’esse di una altezza di almeno 2 m all’impianto) per un arco temporale di non meno di 5 anni, il piano di manutenzione e ripristino e la progettazione di irrigazioni di soccorso o di impianto di irrigazione goccia a goccia.
Entro 30 giorni, dallo scadere dei 5 anni dalla data di piantumazione, dovrà essere trasmessa ad Arpae SAC FC una relazione tecnico-descrittiva, comprensiva di documentazione fotografica attestante lo stato di attecchimento delle essenze vegetali messe a dimora e comprensiva del dettaglio relativamente al ripristino delle fallanze.
Unitamente alla presentazione di istanze volte all’acquisizione di autorizzazioni ambientali dovrà essere trasmessa ad Arpae SAC FC l’attestazione dell’allacciamento alla rete idrica pubblica (acquedotto) e dovrà essere comprovata l'avvenuta presentazione dell'istanza di concessione per quanto riguarda il pozzo di subalveo.
In aggiunta al contatore generale che verrà installato presso la pompa di prelievo dal pozzo, dovranno essere installati altri n. 2 contatori, uno per ciascun podere servito dalle acque del pozzo (Podere Lago 1 e Podere Lago 2). Tali contatori aggiuntivi, dovranno essere installati a valle del punto di derivazione, così da consentire una misurazione accurata e indipendente dei consumi idrici. Unitamente alla presentazione di istanze volte all’acquisizione di autorizzazioni ambientali, dovrà essere inviata ad Arpae SAC FC la documentazione comprovante l'avvenuta installazione dei contatori.
Per un periodo di 3 anni, dovranno essere misurati e registrati, con cadenza mensile, i consumi di acqua distinti per fonte di approvvigionamento (pozzo e acquedotto) tramite i 2 contatori, installati rispetto ad ognuno dei poderi serviti dalle acque del pozzo (Podere Lago 1 e Podere Lago 2). Entro il 31 maggio di ogni anno dovrà essere trasmessa ad Arpae SAC FC la scansione del registro di cui al presente punto.
b) di disporre che la verifica dell’ottemperanza delle condizioni ambientali di cui alla lettera a), punti da 1 e 8, dovrà essere effettuata da ARPAE SAC FC;
c) di disporre che il progetto dovrà essere attuato coerentemente a quanto dichiarato nello studio ambientale preliminare e che dovrà essere comunicata ad ARPAE SAC FC e alla Regione Emilia-Romagna - Area Valutazione Impatto Ambientale e Autorizzazioni l’entrata in esercizio della nuova configurazione che porta all’aumento di produzione;
d) di dare atto che dovrà essere trasmessa la documentazione contenente gli elementi necessari alla verifica dell’ottemperanza delle condizioni ambientali contenute nel provvedimento verifica di assoggettabilità a VIA ad Arpae SAC di FC e all’Ente individuato al precedente punto b) per la relativa verifica ai sensi dell’art. 28, comma 3, del d.lgs. 152/2006 e per conoscenza alla Regione Emilia-Romagna - Area Valutazione Impatto Ambientale e Autorizzazioni ai fini della pubblicazione nella banca dati delle valutazioni ambientali. Si specifica che è disponibile apposita modulistica per agevolare l’invio della documentazione. L’Ente preposto alla verifica dovrà trasmetterne l’esito ad ARPAE SAC di FC e alla Regione Emilia-Romagna - Area Valutazione Impatto Ambientale e Autorizzazioni;
e) di dare atto che la non ottemperanza delle condizioni ambientali contenute nel provvedimento di verifica di assoggettabilità a VIA sarà soggetta a diffida e ad eventuale sanzione, ai sensi dell’art. 29 del d.lgs. 152/2006;
f) di stabilire l’efficacia temporale per la realizzazione delle opere previste e per la richiesta delle autorizzazioni necessarie per l’attuazione del progetto in 5 anni; decorso tale il provvedimento di screening dovrà essere reiterato, fatta salva la concessione, su istanza del proponente, di specifica proroga da parte dell’autorità competente;
g) di trasmettere copia della presente determina al Proponente M.G.M. S.r.l, al Comune di Predappio (FC), alla Provincia di FC, all'AUSL Romagna, all'ARPAE SAC di FC;
h) di pubblicare, per estratto, la presente determina dirigenziale sul BURERT e, integralmente, nella banca dati delle valutazioni ambientali della Regione Emilia-Romagna;
i) di rendere noto che contro il presente provvedimento è proponibile il ricorso giurisdizionale al Tribunale Amministrativo Regionale entro sessanta giorni, nonché ricorso straordinario al Capo dello Stato entro centoventi giorni; entrambi i termini decorrono dalla data di pubblicazione sul BURERT;
j) di dare atto, infine, che si provvederà alle ulteriori pubblicazioni previste dal Piano triennale di prevenzione della corruzione ai sensi dell’art. 7 bis, comma 3, del d.lgs. 33/2013.