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Art. 20, L.R. 4/2018: Provvedimento autorizzatorio unico comprensivo del provvedimento di VIA relativo al Progetto di "Revamping dell'installazione esistente e nuova sezione di recupero vetro presso lo stabilimento localizzato in località Fossoli, nel comune di Carpi (MO)", proposto da TRED CARPI S.R.L.

LA GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA

 (omissis)   

delibera

per le ragioni in premessa e con riferimento anche alle valutazioni contenute nel Verbale Conclusivo della Conferenza di Servizi sottoscritto in data 14 ottobre 2024 che costituisce l’Allegato 1 ed è parte integrante e sostanziale della presente delibera che qui si intendono sinteticamente richiamate:

a) di adottare, ai sensi dell’art. 20, comma 2, della l.r. 4/2018, il Provvedimento Autorizzatorio Unico recante la determinazione motivata di conclusione della conferenza di servizi che comprende il provvedimento di VIA e i titoli abilitativi necessari per la realizzazione e l’esercizio del progetto “revamping dell’installazione esistente e nuova sezione di recupero vetro”, proposto dalla società TRED CARPI S.r.l., presso lo stabilimento localizzato in località Fossoli, nel Comune di Carpi (MO);

b) di dare atto che il progetto esaminato risulta ambientalmente compatibile e realizzabile nel rispetto delle condizioni ambientali e delle raccomandazioni riportate nel verbale conclusivo della Conferenza di servizi che costituisce l’Allegato 1, parte integrante e sostanziale della presente deliberazione, di seguito riportate, così come precisato al punto c):

1. L’intervento proposto a parziale compensazione delle emissioni climalteranti generate dal nuovo progetto, costituito da una siepe mista arborea arbustiva in duplice/triplice filare da realizzare/integrare/ricostituire lungo il perimetro dell’impianto e di un’area boscata mista da realizzare su una porzione di terreno di proprietà del proponente, posta al margine nord ovest dell’impianto (ex. area umida), avente superfice di c. 4.500 mq, dovrà essere pienamente conforme agli elaborati progettuali presentati, costituiti da:

i.   Planimetria con progetto del verde (planimetria P.4b);

ii.   Relazione agronomica di Progetto del verde, contenente: la descrizione dello stato di fatto; il dettaglio degli alberi e arbusti da mettere a dimora (stato di progetto), comprensivo del sesto d’impianto; la descrizione dei materiali e delle tecniche d’impianto; la descrizione degli impianti e delle tecniche d’irrigazione; la descrizione del programma di manutenzione delle opere a verde e di sostituzione degli esemplari deperiti (piano di manutenzione e garanzia); la quantificazione della capacità di assorbimento/stoccaggio degli inquinanti da compensare (PM10, NOx e CO2);

2. L’intervento dovrà essere concluso entro la stagione agraria 2026-2027, salvo motivata richiesta di proroga, portando a compimento tutte le opere previste; conseguentemente entro il 30 aprile 2027, il proponente dovrà trasmettere, ad Arpae SAC e al Settore Ambiente e Transizione Ecologica del Comune di Carpi, una relazione di fine lavori contenente la descrizione dettagliata di tutte le opere realizzate, corredata di idonea documentazione fotografica illustrante, a partire dalle fasi di preparazione del terreno, i vari stati di avanzamento lavori fino alla conclusione delle opere. La relazione di fine lavori dovrà contenere in allegato il piano di manutenzione e garanzia definitivo di tutte le opere a verde, specificando nel dettaglio le pratiche colturali adottate per garantire il massimo grado di attecchimento e di mantenimento nel tempo delle essenze messe a dimora. La manutenzione minima dovrà includere:

i.   sostituzione degli esemplari secchi, deperiti, instabili o non recuperabili che dovessero presentarsi nel corso degli anni al fine di mantenere un’alta copertura vegetale e di garantire la capacità di assorbimento/stoccaggio degli inquinanti preventivata in sede di progetto;

ii.   potatura giovanile, rimonda del secco, potatura, abbattimenti, consolidamenti, messa in sicurezza;

iii.   manutenzione dell’impianto irriguo predisposto;

iv.   sfalci periodici dell’area a prato.

3. Per quanto riguarda il materiale vegetazionale si prescrive l’utilizzo, all’atto della messa a dimora, dei seguenti vincoli dimensionali: circonferenza del fusto, misurata a 1,30 m di altezza dal colletto pari a 16-18 cm per gli alberi di prima e seconda grandezza (es. Quercus spp., Acer spp, Gleditsia sp, ecc.), e pari a 12-16 cm per quelli di terza grandezza (es. Cercis spp.). Inoltre, la messa a dimora degli esemplari arborei e arbustivi nel sito d’impianto dovrà rispettare l’orientamento/esposizione delle piante in vivaio. Tale accorgimento è utile al fine di evitare scottature e danneggiamenti della corteccia e quindi la debilitazione delle essenze.

4. Per quanto riguarda l’impianto irriguo a goccia previsto da progetto, se ne chiede la rappresentazione grafica su planimetria di dettaglio da allegare alla relazione di fine lavori di cui al punto precedente;

5. Nel primo triennio successivo alla realizzazione delle opere di compensazione a verde (ossia, fino alla conclusione della stagione agraria 2030-2031), il proponente dovrà provvedere ad un monitoraggio almeno annuale dello stato di accrescimento e conservazione dell’intervento realizzato. Entro il 30 aprile di ogni anno ricadente nel suddetto periodo (cioè fino al 30 aprile 2031) il proponente dovrà trasmettere, ad Arpae SAC e al Settore Ambiente e Transizione Ecologica del Comune di Carpi, una relazione contenente la descrizione dettagliata di tutti gli interventi manutentivi e di sostituzione delle fallanze realizzati, corredata di idonea documentazione fotografica illustrante i suddetti interventi oltre che lo stato di accrescimento dell’impianto.

6. Successivamente alla stagione agraria 2030-2031 e fino al mantenimento in esercizio dell’impianto produttivo, la relazione di monitoraggio cui al punto precedente dovrà essere inviata a cadenza quinquennale (ossia entro il 30 aprile 2036, il 30 aprile 2041..., ecc.).

7. Eventuali modifiche intervenute nel corso della realizzazione e della gestione delle opere compensative a verde autorizzate con il PAUR, dovranno essere comunicate/richieste all’autorità competente (Comune di Carpi) che sentiti, gli enti interessati, si esprimerà in merito. Le eventuali modifiche, in ogni caso, non potranno essere tali da ridurre la capacità dell’impianto arboreo/arbustivo di assorbire/sequestrare gli inquinanti da compensare, come prospettata in sede di progetto.

8. Dovrà essere comunicata ad ARPAE SAC Modena e alla Regione Emilia-Romagna, Area Valutazione Impatto Ambientale e Autorizzazioni, la data di inizio e fine dei lavori del cantiere e la data di messa in esercizio del progetto.

9. Dovrà essere trasmessa alla Regione Emilia-Romagna Area Valutazione Impatto Ambientale e Autorizzazioni, entro 90 giorni dalla data di fine lavori per ciascun intervento previsto, la certificazione di regolare esecuzione delle opere e, ai sensi dell’art. 25 della l.r. 4/2018 e dell’art. 28, comma 7 bis, del d. lgs. 152/06, la relazione di verifica di ottemperanza delle prescrizioni fino a quel momento esigibili.

c) di dare atto che con riferimento al Verbale Conclusivo della Conferenza di Servizi, sottoscritto in data 14 ottobre 2024, come da nota Arpae agli atti regionali Prot. 02/12/2024.1319629, le condizioni ambientali del Provvedimento di VIA da n. 1 a n. 15, relative alla fase di cantiere, sono state indicate per mero errore materiale come “prescrizioni”; sono invece da intendersi come raccomandazioni per una corretta gestione del cantiere da trasmettere alla ditta esecutrice dei lavori:

-          Nelle fasi di movimentazione dei materiali polverulenti devono essere adottati accorgimenti gestionali, come, ad esempio, minimizzare l’altezza del punto di carico/scarico, mantenere basse velocità di scarico, bagnare i rifiuti e le aree di transito nelle fasi di movimentazione all’interno dell'area, ecc.  

-          Il trasporto deve essere effettuato con automezzi chiusi e con dispositivi chiusi ad esclusione dei trasporti di materiali umidi.

-          Le aree pavimentate esterne devono essere sottoposte a periodiche operazioni di pulizia (spazzatura), mentre quelle non pavimentate devono, soprattutto nelle stagioni secche, essere sottoposte a operazioni di bagnatura.

-          I materiali ottenuti dalle operazioni di demolizione stoccati in cumuli, se polverulenti, devono essere protetti dall’azione del vento.

-          Qualora si ravvisasse la necessità di scaricare le acque aggottate in corpo idrico superficiale, si deve prevedere una fase preliminare di decantazione o filtrazione onde evitare eccessivi intorbidamenti del corso d’acqua recettore.

-          Qualora nella fase di realizzazione dell’opera si manifestasse un flusso di falda significativo che le opere in progetto potrebbero ostacolare, dovrà essere previsto un sistema di drenaggio che ne favorisca il deflusso idrico sotterraneo.

-          Tutti i materiali di risulta provenienti dalle attività previste in progetto che si prevede di gestire nel regime dei rifiuti ai sensi della Parte IV del D. Lgs 152/06 e s.m.i., dovranno essere gestiti privilegiando il conferimento presso siti autorizzati al recupero e, solo secondariamente, prevedendo lo smaltimento finale in discarica.

-          Secondo quanto previsto dal D.P.R. 120/17 il deposito delle terre e rocce da scavo dovrà essere fisicamente separato e gestito in modo autonomo rispetto ad eventuali rifiuti presenti nel sito.

-          Si ricorda che, se durante le operazioni di demolizione ed escavazione venissero riscontrate contaminazioni puntuali o presenza di rifiuti interrati, si dovrà procedere secondo quanto previsto dalla vigente normativa.

-          Il cantiere deve dotarsi di tutti gli accorgimenti utili al contenimento delle emissioni sonore, sia con l’impiego delle più idonee attrezzature operanti in conformità alle direttive europee in materia di emissione acustica, che tramite idonea organizzazione dell'attività;

-          Chiunque ne abbia responsabilità (Committente, Direttore tecnico di cantiere, Capocantiere e/o Preposto, Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione, ecc.), deve informare gli operatori del cantiere e tutte le Ditte ed Imprese esecutrici che si alterneranno nell’esecuzione dell’opera, sui contenuti del Regolamento Acustico Comunale e dell’eventuale autorizzazione in deroga rilasciata, sul rispetto dei limiti di rumorosità e di orario e sugli accorgimenti di natura tecnica o gestionale da mettere in atto al fine di minimizzare l’impatto acustico.

-          Almeno 7 giorni prima dell’inizio lavori deve essere data preventiva informazione alle persone potenzialmente disturbate dalla rumorosità del cantiere, indicando: data di inizio e di fine presunta dell’intero cantiere, le modalità di esercizio delle lavorazioni disturbanti, la loro durata (data d’inizio e di fine), i giorni, gli orari di effettuazione e limiti acustici massimi da rispettare per le stesse (da regolamento o da autorizzazione in deroga).

-          All’esterno dell’area di cantiere deve essere apposta specifica cartellonistica recante le stesse informazioni indicate al punto precedente.

-          Copia dell’eventuale comunicazione o autorizzazione, nei casi previsti dal Regolamento Acustico Comunale, deve essere conservata in cantiere ed esibita a richiesta degli organi di controllo.

-          Come indicato dal TCA si ritiene inoltre opportuno vengano messa in atto le seguenti strategie:

i.   corretta e costante manutenzione di macchine e impianti non considerati nella suddetta normativa, il loro utilizzo dovrà essere soggetto a tutti gli accorgimenti possibili per ridurne la rumorosità;

ii.   utilizzo degli avvisatori acustici solo se non sostituibili con altri di tipo luminoso e nel rispetto delle vigenti disposizioni in materia di sicurezza e salute sul luogo di lavoro (in attesa delle norme specifiche di cui all’art. 3, comma 1, lett. g) della L. 447/95);

iii.   utilizzo di attrezzature/mezzi silenziati utilizzo di generatori, compressori e affini ad alimentazione elettrica piuttosto che a carburante;

iv.   utilizzo in ogni caso di sistemi silenziati utilizzo di attrezzature idrauliche od elettriche invece di pneumatiche (ad esempio nel caso dei martelli demolitori);

v.   utilizzo di schermature mobili a confinamento delle attività più rumorose (quali ad es. uso di martelli demolitori, ecc.) soprattutto se eseguite in prossimità di ricettori.

d) di dare atto che la verifica di ottemperanza delle condizioni ambientali di cui alla lettera b) spetta per quanto di competenza a:

-   Comune di Carpi: dalla 1 alla 7

-   Regione Emilia-Romagna: dalla 8 alla 9

e) di dare atto che dovrà essere trasmessa la documentazione contenente gli elementi necessari alla verifica dell’ottemperanza delle condizioni ambientali contenute nel provvedimento di VIA ad Arpae, alla Regione Emilia-Romagna - Area Valutazione Impatto Ambientale e Autorizzazioni e all’Ente individuato al precedente punto d) per la relativa verifica ai sensi dell’art. 28, comma 3, del d. lgs. 152/2006. Si specifica che è disponibile apposita modulistica per agevolare l’invio della documentazione reperibile sul sito web regionale. L’Ente preposto alla verifica dovrà trasmetterne l’esito alla Regione Emilia-Romagna - Area Valutazione Impatto Ambientale e Autorizzazioni, ai fini della pubblicazione nella banca dati delle valutazioni ambientali;

f) di dare atto che la non ottemperanza delle condizioni ambientali contenute nel provvedimento di VIA sarà soggetta a diffida e ad eventuale sanzione, ai sensi dell’art. 29 del d.lgs. 152/2006;

g) di dare atto che in merito alla variante agli strumenti urbanistici presentati nel presente procedimento, visto l’assenso positivo espresso dal Comune di Carpi (Delibera di Consiglio n. 70 del 26/09/2024), del parere positivo sulla variante e sulla Val.SAT espresso dalla Provincia di Modena in sede di Conferenza di Servizi decisoria, il PAUR costituisce variante agli strumenti urbanistici sopra indicati e la sua efficacia decorre dalla pubblicazione sul BURERT del presente provvedimento;

h) di dare, inoltre, atto che il Provvedimento Autorizzatorio Unico, come precedentemente dettagliato nella parte narrativa del presente atto, comprende i seguenti titoli abilitativi necessari alla realizzazione e all’esercizio del progetto, che sono parte integrante e sostanziale della presente deliberazione:

1. Provvedimento di Valutazione di Impatto Ambientale compreso nel Verbale del Provvedimento Autorizzatorio unico, sottoscritto dalla Conferenza di Servizi nella seduta conclusiva del 14 ottobre 2024 e che costituisce l’Allegato 1;

2. Modifica Sostanziale dell’Autorizzazione Integrata Ambientale, determina n. DET-AMB-2024-5709 del 17/10/2024 che costituisce l’Allegato 2;

3. Assenso in merito alla Variante agli strumenti urbanistici, Delibera di Consiglio Comunale n. 70 del 26/09/2024 che costituisce l’Allegato 3;

4. Parere ambientale favorevole con prescrizioni del Comune di Carpi, prot. 68586/2024 del 03/10/2024, che costituisce l’Allegato 4,

5. Permesso di Costruire n. 954/2023 protocollato con n. 0073594/2024 del 21/10/2024, che costituisce l’Allegato 5;

6. Parere del Comando provinciale dei Vigili del Fuoco di Modena, prot. 22287 del 14/10/2024, che costituisce l’Allegato 6;

7. Parere del Consorzio di Bonifica dell’Emilia Centrale, prot. 11183 del 14/10/2024, che costituisce l’Allegato 7;

8. Parere preventivo in materia sismica dell’Unione Comuni Terre d’Argine - Servizio Sismica, prot.0078642/2023 del 03/10/2023, che costituisce l’Allegato 8;

i) di dare atto che i titoli abilitativi compresi nel Provvedimento autorizzatorio unico regionale sono assunti in conformità delle disposizioni del provvedimento di VIA e delle relative condizioni ambientali e che le valutazioni e le prescrizioni degli atti compresi nel Provvedimento Autorizzatorio Unico sono state condivise in sede di Conferenza di Servizi; tali prescrizioni sono vincolanti al fine della realizzazione all’esercizio del progetto e dovranno quindi essere obbligatoriamente ottemperate da parte del proponente; la verifica di ottemperanza di tali prescrizioni deve essere effettuata dai singoli enti secondo quanto previsto dalla normativa di settore vigente;

j) di dare atto che i termini di efficacia del Provvedimento Autorizzatorio Unico comprendente il provvedimento di VIA e i titoli abilitativi necessari per la realizzazione e l’esercizio del progetto decorrono dalla data di pubblicazione sul BURERT;

k) di stabilire l’efficacia temporale per la realizzazione del progetto in 5 anni; decorso tale periodo senza che il progetto sia stato realizzato, il provvedimento di VIA deve essere reiterato, fatta salva la concessione, su istanza del proponente, di specifica proroga da parte dell’autorità competente;

l) di trasmettere la presente deliberazione alla proponente Società TRED CARPI S.r.l.;

m) di trasmettere la presente deliberazione per opportuna conoscenza e per gli adempimenti di rispettiva competenza ai partecipanti alla Conferenza di Servizi: ARPAE Modena, Comune di Carpi, Unione delle Terre d’Argine, Provincia di Modena, A.U.S.L. Modena, Comando provinciale dei Vigili del Fuoco di Modena, Consorzio di Bonifica dell’Emilia Centrale;

n) di pubblicare la presente deliberazione integralmente sul sito web delle valutazioni ambientali della Regione Emilia-Romagna e di pubblicare per estratto nel Bollettino Ufficiale della Regione Emilia-Romagna;

o) di rendere noto che contro il presente provvedimento è proponibile il ricorso giurisdizionale al Tribunale Amministrativo Regionale entro 60 (sessanta) giorni, nonché ricorso straordinario al Capo dello Stato entro 120 (centoventi) giorni; entrambi i termini decorrono dalla data di pubblicazione nel BURERT;

p) di dare atto, infine, per quanto previsto in materia di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni, si provvede ai sensi delle disposizioni normative e amministrative richiamate in parte narrativa.

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