Testo
LA GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA
Visti:
- il D.Lgs. 7 marzo 2005 n. 82, “Codice dell’amministrazione digitale”, che richiede alle pubbliche amministrazioni, nello sviluppo, acquisizione e riuso di sistemi informatici, di valutare, tra le altre possibilità, l’ “acquisizione di programmi informatici a codice sorgente aperto” (art. 68 “Analisi comparativa delle soluzioni”);
- lo stesso “Codice dell’amministrazione digitale” che prevede che le “pubbliche amministrazioni che siano titolari di programmi applicativi realizzati su specifiche indicazioni del committente pubblico, hanno obbligo di darli in formato sorgente, completi della documentazione disponibile, in uso gratuito ad altre pubbliche amministrazioni che li richiedono […]“ (art. 69 “Riuso dei programmi informatici”, comma 1). E ancora che “Al fine di favorire il riuso dei programmi informatici di proprietà delle pubbliche amministrazioni […] è previsto ove possibile, che i programmi appositamente sviluppati per conto e a spese dell’amministrazione siano facilmente portabili su altre piattaforme.” (art. 69 “Riuso dei programmi informatici”, comma 2);
- la legge regionale 11/2004, che stabilisce che la Regione:
- “promuove il riuso di software di cui le pubbliche amministrazioni sono proprietarie ed è impegnata alla rimozione di barriere dovute a diversità di formati non standard nella realizzazione dei programmi e delle piattaforme e all’impiego ottimale sia del software a sorgente aperto che di quello a sorgente chiuso nella pubblica amministrazione” (Art. 5, comma 1);
- “programma l’introduzione del software libero e open source e l’uso di formati di dati e protocolli di comunicazione aperti e/o liberi e degli standard indicati dagli enti internazionali preposti”; (art.16, comma 2, lettera d);
Richiamate:
- la delibera dell’Assemblea legislativa regionale n. 111 del 2 maggio 2007, avente ad oggetto “Linee guida per la predisposizione del Piano Telematico dell’Emilia-Romagna - PITER (2007-2009), ai sensi dell’art. 6 della legge regionale n. 11 del 24 maggio 2004”;
Richiamate le enunciazioni di contesto e le finalità del progetto “Rete per l’Accessibilità in Emilia-Romagna”, così come descritte nel citato “Programma operativo 2008”: “L’obiettivo principale di RAcER, la rete per l’accessibilità della regione, sarà, quindi, migliorare l’accessibilità web dei siti istituzionali e dei servizi on line delle PA locali.[…] RAcER fornirà metodi e strumenti di monitoraggio a supporto del benchmark e delle politiche regionali, ed offrirà assistenza, consulenza e strumenti per l’accessibilità web a tutte le PA locali.”;><p>
Considerato che:
- Il progetto RAcER, inserito nel programma operativo 2008 del PiTER 2007/2009 ha individuato in Plone uno degli strumenti di gestione di contenuti più efficaci a soddisfare i requisiti dell’Ente, in particolare per quanto riguarda la conformità i requisiti di accessibilità definiti dalla L. 9 gennaio 2004;
- Nel corso del 2009 sono stati avviati e conclusi con successo diversi progetti di siti e applicazioni web regionali basati sulla piattaforma Plone;
- PloneGov è un’iniziativa di respiro mondiale, riservata agli Enti Pubblici, nata per promuovere il riuso di soluzioni basate sul software libero Plone. L’adesione all’iniziativa, tesa alla condivisione di software e di conoscenze, è gratuita, su semplice domanda, e non comporta obblighi né costi. Unica precondizione, soddisfatta dall’Ente, è l’utilizzo del CMS Zope Plone;
- L’adesione alla branca italiana dell’iniziativa, il gruppo di interesse PloneGov Italia (www.plonegov.it), è anch’essa gratuita e comporta d’ufficio l’iscrizione all’omonima iniziativa mondiale;
Riconosciuto il valore dell’esperienza descritta, considerato che l’adesione è gratuita per l’Ente e non comporta alcun obbligo;
Riconosciuti i benefici di visibilità a scala mondiale e nazionale come Ente tecnologicamente avanzato ed aperto allo scambio culturale, garantiti dall’adesione al progetto, e ritenuta interessante la possibilità di condividere gratuitamente software sviluppato da altri Enti Pubblici, come anche di scambiare capacità progettuale, proporre iniziative e partecipare ad eventi di promozione della tecnologia;
Dato atto del parere allegato;
Su proposta dell’Assessore a Programmazione e Sviluppo territoriale. Cooperazione col sistema delle Autonomie. Organizzazione;
A voti unanimi e palesi
d e l i b e r a:
a) di richiedere formalmente l’adesione alla sopra descritta iniziativa PloneGov tramite le modalità dalla stesse previste e cioè inviando il presente atto a plonegov@fe.camcom.it o a cesare@zeapartners.org;
b) di dare notizia di tale richiesta e della sua successiva accettazione sul sito Web dell’Ente e in altri canali istituzionali;
c) di valutare, dal punto di vista economico, logistico e organizzativo, l’ipotesi di presenziare e/o di partecipare attivamente alla vita di PloneGov Italia (ad esempio, presentando relazioni, partecipando a riunioni, partecipando a eventi);
d) di dare effettivamente luogo a tale presenza o partecipazione attiva ove le risorse disponibili lo consentano, previa favorevole valutazione di quanto esposto al punto c);
e) nel caso in cui l’Ente sviluppi direttamente o con il concorso di terze parti soluzioni Plone idonee ad essere configurate come “prodotti” (ovvero, a divenire elementi aggiuntivi di generiche installazioni Plone già esistenti; o ancora, a costituire una specifica “versione” di Plone, come ad esempio un portale tematico), di valutare caso per caso l’ipotesi di pubblicare sul portale PloneGov Italia il codice sorgente e/o il codice eseguibile di tale “prodotto”, per offrirlo in gratuito utilizzo agli altri Enti italiani e mondiali aderenti a PloneGov;
f) in caso di effettivo trasferimento a PloneGov Italia di software sviluppato dall’Ente, di darne notizia sui siti Web dell’Ente e in altri canali istituzionali;
g) di valutare (tipicamente, nell’ambito delle attività di PloneGov Italia, ma anche in autonomia) la possibile utilità per l’Ente dei prodotti Plone disponibili per il riuso in ambito PloneGov, come anche dei moduli liberamente scaricabili da www.plone.net;
h) nel caso in cui tra i prodotti di cui al precedente punto g) siano individuate soluzioni software di interesse per l’Ente, di valutare l’opportunità tecnico / economica del loro utilizzo, e, in caso di positiva valutazione, di procedere effettivamente allo scarico (gratuito), all’installazione e configurazione (ad onere dell’Ente) ed all’utilizzo di tale soluzioni, con la collaborazione degli altri Enti membri di PloneGov Italia;
i) in caso di effettivo utilizzo di soluzioni riusabili sviluppati in ambito PloneGov Italia, di darne notizia sui siti Web dell’Ente e in altri canali istituzionali;
l) in generale, di rendersi disponibili a trasmettere al gruppo di interesse PloneGov Italia (portale gestito dalla Camera di Commercio di Ferrara), su semplice richiesta, informazioni sulle soluzioni Plone adottate dall’Ente;
m) di autorizzare PloneGov Italia a iscrivere l’Ente nell’elenco (pubblicabile su web, su stampa o su altri canali) degli Enti aderenti a PloneGov;
n) di pubblicare il presente atto sul Bollettino Ufficiale della Regione Emilia-Romagna.