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LR 4/2018, art. 11: Provvedimento di verifica di assoggettabilità a VIA (screening) relativo al progetto "Seconda linea tranviaria di Bologna (Linea Verde - Tratto Nord) riguardante lo spostamento del nodo di interscambio e dell'area di ricovero tram a Corticella in un'area a nord di Via Shakespeare, a seguito della diversa collocazione del capolinea nord della Linea Verde in prossimità della stazione SFM di Corticella" localizzato nel comune di Bologna (BO), proposto dal Comune di Bologna

IL DIRIGENTE FIRMATARIO

(omissis)

determina

a) di escludere dalla ulteriore procedura di V.I.A., ai sensi dell’art. 11, comma 1, della legge regionale 20 aprile 2018, n. 4, il progetto denominato “SECONDA LINEA TRANVIARIA DI BOLOGNA (LINEA VERDE - TRATTO NORD), riguardante lo spostamento del nodo di interscambio e dell’area di ricovero tram a Corticella in un’area a nord di via Shakespeare, a seguito della diversa collocazione del capolinea nord della Linea Verde in prossimità della stazione SFM di Corticella”, localizzato nel comune di Bologna (BO) proposto dal Comune di Bologna, per le valutazioni espresse in narrativa, nel rispetto delle condizioni ambientali di seguito indicate:

progettuale

1. in merito al “CANTIERE L – AREA IMPIANTO DI DEPURAZIONE IDAR” deve essere mantenuta una fascia di rispetto di 15 m per parte dall’asse della condotta fognaria Vigentino DN 2800x2250 in ingresso all’impianto di depurazione, la cui posizione è visibile dalla presenza dei chiusini di ispezione e di cui potrà essere comunque richiesta la tracciatura;

verifica dell’ottemperanza: Gruppo HERA

fase della verifica: E

atmosfera

2. riguardo ad eventuali emergenze ambientali in fase di cantiere provocate dalla diffusione delle polveri e al trattamento dei terreni a calce, dovrà essere definita una procedura che stabilisca una soglia di intervento coincidente con una velocità di raffica pari a 5 m/s (con soglia di attenzione pari a 3 m/s), tale da comportare l’attivazione delle procedure di emergenza presso le aree di cantiere;

verifica dell’ottemperanza: ARPAE APAM

fase della verifica: C

acque superficiali

3. in merito alla realizzazione del nuovo ponte di attraversamento sul Canale Navile:

- tutto l’alveo di magra del Canale Navile dovrà essere oggetto di riprofilatura e sistemazione idraulica estendendo l’intervento almeno 20,00 m a monte e a valle della nuova opera di attraversamento;

- dovranno essere realizzate e mantenute in opera idonee rampe carrabili per l’accesso all’alveo dalla viabilità pubblica funzionali alle attività ispettive e manutentive periodiche dell’opera e delle sponde dell’alveo nei dintorni della stessa sia da parte dell’ente attuatore che da parte dell’Autorità Idraulica;

- il percorso demaniale attualmente esistente lungo la sponda sinistra del corso d’acqua nei pressi del ponte attuale, nel tratto oggetto di intervento dovrà essere mantenuto e messo in sicurezza idraulica mediante idonea sistemazione spondale (anche con la formazione di scogliere);

- lungo lo stesso percorso dovrà inoltre essere garantito un passaggio libero all’intradosso dell’impalcato di altezza almeno pari a quella sotto al ponte esistente ed in ogni caso non inferiore a 2,70 m per il passaggio di mezzi d’opera e di servizio dell’Autorità Idraulica;

- poiché in prossimità del nuovo attraversamento sono presenti diverse opere di scarico (scolmatori) della rete comunale di raccolta dei reflui urbani in gestione ad HERA, la progettazione esecutiva dell’opera, e la sua realizzazione, dovranno essere effettuate in coordinamento con il gestore per verificare e risolvere eventuali interferenze tra le opere entroterra e le suddette reti;

verifica dell’ottemperanza: Agenzia Regionale per la sicurezza territoriale e la protezione civile - Distretto Reno

fase della verifica: E

4. dovrà essere presentato il progetto esecutivo delle reti bianche separate, a servizio di tutte le aree oggetto della modifica in esame (via Shakespeare e via Bentini, parcheggi e nuova viabilità, capolinea, rimessa, sottostazione elettrica SSE12), dove dovrà essere confermato il collettamento al canale Navile e dettagliati i manufatti di scarico nel canale stesso, previa gestione delle portate ai fini dell’invarianza idraulica, in particolare:

- relativamente al sistema di drenaggio della viabilità del Nodo, si chiede di fornire il dettaglio e il funzionamento della vasca da 32 mc per l’intercettazione di acque inquinate a seguito di potenziali sversamenti accidentali, nonché di tutti i sistemi previsti per la gestione controllata degli sversamenti accidentali di inquinanti sul suolo e nelle acque sotterranee;

- riguardo alle aree di parcheggio esistenti (due stecche centrali di parcheggi antistanti il centro sportivo), che rimangono intercluse tra le nuove aree di progetto (parcheggio e area sosta bus), si dovrà verificare l’opportunità di mantenere la configurazione attuale, con gli stessi deflussi e gli attuali punti di scarico in pubblica fognatura, scelta che non appare migliorativa;

- il progetto esecutivo dei volumi permeabili di gestione delle portate meteoriche non contaminate dovrà contenere, oltre al dettaglio in pianta e la sezione di tali sistemi, i dati di verifica geologica puntuale svolta sul campo del livello dell’acquifero sotterraneo più superficiale presente in corrispondenza degli stessi (livello massimo dell’acquifero più superficiale ad almeno 1 m dalla quota inferiore dell’invaso);

verifica dell’ottemperanza: ARPAE APAM

fase della verifica: E

5. in riferimento alla rete di smaltimento acque meteoriche a servizio del parcheggio Corticella, per cui è previsto il sistema di drenaggio urbano sostenibile, si dovrà individuarne il gestore in quanto tali sistemi e le condotte meteoriche del parcheggio afferenti ad esso non saranno oggetto di presa in carico da parte di Hera S.p.A. poiché tali opere non sono previste dal disciplinare di gestione delle acque meteoriche da parte del gestore del SII;

verifica dell’ottemperanza: Comune di Bologna

fase della verifica: E

paesaggio e patrimonio storico-culturale

6. si dovrà elaborare documentazione di maggior definizione e dettaglio nella fase esecutiva così da calibrare meglio l’impatto nel contesto paesaggistico:

- al fine di un migliore inserimento all’interno del contesto paesaggistico di riferimento del parcheggio multipiano, la superficie esterna dovrà essere trattata attraverso sistemi nature-based che ne mitighino l’impatto volumetrico;

- al fine di ridurre l’impatto volumetrico del parcheggio multipiano, i pannelli fotovoltaici ivi previsti dovranno essere fortemente limitati alla zona di minor percezione e trovare diverse collocazioni che impediscano il più possibile la loro percezione visiva dal contesto. Dovrà essere approfondita la possibilità di collocarli in corrispondenza del volume che ospita il corpo scala e sulle strutture progettate come terminal dei bus e come rimessa dei tram, così da evitare la predisposizione di pensiline predisposte allo scopo collocate all’ultimo livello del parcheggio. Al contempo si chiede di massimizzare la messa in opera dei pannelli fotovoltaici, al fine di bilanciamento della CO2, eventualmente posizionandoli anche sul tetto della rimessa;

- dovrà essere approfondito il progetto paesaggistico dell’area a fianco del Canale Navile, migliorando, in particolare, l’inserimento della rotatoria e valutando la piantumazione di essenze ad alto fusto a Nord-Ovest della stessa così da mitigare la percezione del parcheggio multipiano da una delle strade di maggiore percorrenza (dal capolinea su via G. Bentini verso via W. Shakespeare, quindi dal Canale Navile) ovvero dalle principali prospettive visuali del contesto paesaggistico di riferimento. Nel progetto paesaggistico dovranno inoltre essere individuate le essenze arboree ed arbustive da mettere a dimora nonché dovrà essere riportata l’indicazione delle tipologie di materiali di finitura dei camminamenti che si propone di utilizzare e le relative cromie;

- per quanto riguarda il nuovo ponte sul Canale Navile dovrà essere valutata una soluzione strutturale alternativa che preveda la riduzione dell'altezza delle travature previste mediante, ad esempio, l'utilizzo di travature trasversali nello stesso spessore (impalcato a graticcio). Dovrà pertanto essere condiviso con la Soprintendenza il progetto esecutivo da cui si evincano le caratteristiche morfo-tipologiche dell’infrastruttura ed in cui si dovrà prestare particolare cura a dettagliare i materiali e le cromie degli elementi architettonici e dei rivestimenti al fine di comprenderne l’impatto nell’ambito oggetto di tutela;

- al fine di migliorarne l’inserimento all’interno del contesto paesaggistico di riferimento, il muro di contenimento che si prevede di realizzare dal capolinea lungo via G. Bentini dovrà prevedere un rivestimento, anziché in mattoni, ideato sulla base di sistemi nature-based, costituendo pertanto una parete attrezzata a verde in continuità con il trattamento della superficie del parcheggio multipiano;

- dovrà essere elaborato un piano della manutenzione del verde che assicuri una periodica manutenzione e cura del verde così da garantire da un lato, l’attecchimento degli esemplari che saranno messi a dimora dall’altro il decoro urbano;

verifica dell’ottemperanza: Soprintendenza Archeologica, Belle Arti e Paesaggio per la Città Metropolitana di Bologna e le Province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara

fase della verifica: E

ecosistemi, vegetazione e flora, fauna

7. nella scelta delle alberature, si dovrà privilegiare l’impianto di alberi di dimensioni significative che possano contribuire in tempi più brevi all’effettivo ripristino della capacità di assimilazione di CO2;

verifica dell’ottemperanza: Comune di Bologna

fase della verifica: E

8. il bilancio arboreo e il bilancio della CO2 dell’intera linea dovranno essere aggiornati in fase esecutiva considerando le modifiche sopraggiunte, prevedendo anche un monitoraggio post operam sul “bilancio della CO2” della linea, in relazione alla crescita delle alberature piantumate a compensazione e all’effettiva riduzione indotta nell’uso dei mezzi privati a combustibile fossile;

verifica dell’ottemperanza: Comune di Bologna

fase della verifica: E

b) di disporre che la verifica dell’ottemperanza delle condizioni ambientali di cui alla lettera a), punti 1 al 10, dovrà essere effettuata dall’Ente indicato in ogni condizione ambientale;

c) di disporre che il progetto dovrà essere realizzato coerentemente a quanto dichiarato nello studio ambientale preliminare e che dovrà essere trasmessa ad ARPAE Area Autorizzazioni e Concessioni Metropolitana e alla Regione Emilia-Romagna - Area Valutazione Impatto Ambientale e Autorizzazioni, entro sessanta (60) giorni dal collaudo, la certificazione di regolare esecuzione delle opere, ai sensi dell’art. 28, comma 7-bis, del d.lgs. 152/06, comprensiva di specifiche indicazioni circa la conformità delle opere rispetto al progetto depositato e alle condizioni ambientali prescritte;

d) di dare atto che dovrà essere trasmessa la documentazione contenente gli elementi necessari alla verifica dell’ottemperanza delle condizioni ambientali contenute nel provvedimento di verifica di assoggettabilità a VIA all’Ente individuato al precedente punto b) per la relativa verifica ai sensi dell’art. 28, comma 3, del d. lgs. 152/2006. Si specifica che è disponibile apposita modulistica per agevolare l’invio della documentazione reperibile al seguente link: https://ambiente.regione.emilia-romagna.it/it/sviluppo-sostenibile/approfondimenti/documentazione/verifica-di-ottemperanza. L’Ente preposto alla verifica dovrà trasmetterne l’esito ad ARPAE AACM e alla Regione Emilia-Romagna - Area Valutazione Impatto Ambientale e Autorizzazioni, ai fini della pubblicazione nella banca dati delle valutazioni ambientali;

e) di dare atto che la non ottemperanza delle condizioni ambientali contenute nel provvedimento di verifica di assoggettabilità a VIA sarà soggetta a diffida e ad eventuale sanzione, ai sensi dell’art. 29 del d.lgs. 152/2006;

f) di stabilire l’efficacia temporale per la realizzazione del progetto, considerata la tipologia dell’opera pubblica, in 10 anni a partire della data di pubblicazione sul BURERT dell’esito del procedimento unico di approvazione del progetto; decorso tale periodo senza che il progetto sia stato realizzato, il provvedimento di screening deve essere reiterato, fatta salva la concessione, su istanza del proponente, di specifica proroga da parte dell’autorità competente;

g) di trasmettere copia della presente determina al Proponente Comune di Bologna e all'ARPAE di Bologna;

h) di pubblicare, per estratto, la presente determina dirigenziale sul BURERT e, integralmente, sul sito web delle valutazioni ambientali della Regione Emilia-Romagna;

i) di rendere noto che contro il presente provvedimento è proponibile il ricorso giurisdizionale al Tribunale Amministrativo Regionale entro sessanta giorni, nonché ricorso straordinario al Capo dello Stato entro centoventi giorni; entrambi i termini decorrono dalla data di pubblicazione sul BURERT;

j) di dare atto, infine, che si provvederà alle ulteriori pubblicazioni previste dal Piano triennale di prevenzione della corruzione ai sensi dell’art. 7 bis, comma 3, del d.lgs. 33/2013.

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