Specifica alla propria deliberazione n. 1032/2017 concernente il recupero da parte della Regione delle economie derivanti da ribassi d'asta realizzatesi nelle diverse procedure di aggiudicazione degli appalti di lavoro, servizi e/o forniture nell'ambito del POR FESR 2014-2020 (Asse 5 - Misure 6.6.1 e 6.7.1)
Visti:
- la Comunicazione della Commissione Europea COM (2010) 2020 “Europa 2020: una strategia per una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva” adottata dalla Commissione Europea nel marzo 2010 e dal Consiglio Europeo il 17 luglio 2010 per uscire dalla crisi e per preparare l’economia del XXI secolo;
- il Regolamento (UE) N. 1301/2013 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 17 dicembre 2013 relativo al Fondo europeo di sviluppo regionale e a disposizioni specifiche concernenti l'obiettivo "Investimenti a favore della crescita e dell'occupazione" e che abroga il regolamento (CE) n. 1080/2006;
- il Regolamento n. 1303/2013 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 17 dicembre 2013, recante disposizioni comuni sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di coesione, sul Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca compresi nel quadro strategico comune e disposizioni generali sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo e sul Fondo di coesione, relativo al periodo della nuova programmazione 2014-2020 che abroga il regolamento (CE) n. 1083/2006 ed in particolare l'art.123 paragrafo 6;
- il Regolamento delegato (UE) N. 480/2014 della Commissione del 3 marzo 2014 che integra il regolamento (UE) n. 1303/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio recante disposizioni comuni sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di coesione, sul Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca e disposizioni generali sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di coesione e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca;
- la Decisione di Esecuzione C 2015) 928 del 12.2.2015 della Commissione Europea che ha approvato il Programma Operativo Regionale (in seguito POR FESR) 2014/2020 dell’Emilia-Romagna nel suo testo definitivo;
- la propria deliberazione n. 179 del 27/02/2015 recante “Presa d'atto del Programma Operativo FESR Emilia-Romagna 2014-2020 e nomina dell’autorità di gestione”;
- l’Accordo di Partenariato approvato dalla Commissione Europea con decisione C(2014) 8021 del 29.10.2014;
Premesso:
- che il POR FESR 2014-2020 dell’Emilia-Romagna risulta costituito da 6 Assi prioritari che costituiscono la struttura operativa sulla quale si basa il raggiungimento degli obiettivi strategici e specifici in esso individuati;
- che nell’ambito dei suddetti Assi prioritari è presente l’Asse 5, recante “Valorizzazione delle risorse artistiche, culturali e ambientali”;
- che il suddetto Asse 5 presenta la priorità di investimento 6c, che mira a conservare, promuovere e sviluppare il patrimonio naturale e culturale;
- che nell’ambito della priorità di investimento 6c sopra citata sono individuati, tra gli altri, gli obiettivi specifici 6.6 e 6.7 con i quali la Regione intende favorire rispettivamente il miglioramento delle condizioni e degli standard di offerta e fruizione del patrimonio nelle aree di attrazione naturale e il miglioramento delle condizioni e degli standard di offerta e fruizione del patrimonio culturale nelle aree di attrazione;
- che per il raggiungimento dei suddetti obiettivi specifici sono previste le seguenti Azioni:
- 6.6.1 “Interventi per la tutela e la valorizzazione di aree di attrazione naturale di rilevanza strategica (aree protette in ambito terrestre e marino, paesaggi tutelati) tali da consolidare e promuovere processi di sviluppo”;
- 6.7.1 “Interventi per la tutela, la valorizzazione e la messa in rete del patrimonio culturale, materiale e immateriale, nelle aree di attrazione di rilevanza strategica”;
- che per dare attuazione alle sopra citate Azioni 6.6.1 e 6.7.1, la Regione Emilia-Romagna ha approvato, con deliberazione di Giunta n. 2176 del 21 dicembre 2015 un bando per progetti di qualificazione dei beni ambientali e culturali;
Richiamate:
- la propria deliberazione n. 2176 del 21 dicembre 2015 concernente ‘POR FESR 2014-2020, Asse 5 “Valorizzazione delle risorse artistiche, culturali e ambientali”: approvazione del bando per progetti di qualificazione dei beni ambientali e culturali’ e le successive modificazioni e integrazioni di cui alle deliberazioni della Giunta regionale n. 290/2016 e n. 1308/2016
- la propria deliberazione n. 1737 del 24 ottobre 2016 concernente “POR FESR 2014-2020. Asse 5 – Misure 6.6.1, 6.7.1. Recepimento delle graduatorie approvate da parte del nucleo di valutazione. Approvazione graduatorie di finanziamento dei progetti 6.6.1, 6.7.1. Delega al dirigente competente per la concessione e impegno delle risorse. Approvazione schemi di convenzione”;
- la propria deliberazione n. 467 del 5 aprile 2018 concernente “POR FESR 2014-2020. Asse 5 – Misure 6.6.1, 6.7.1. Scorrimento delle graduatorie approvate con delibera di Giunta regionale n. 1737/2016, in attuazione della delibera di Giunta regionale n. 2176/2015 e ss.mm.ii. Approvazione schemi di convenzione, concessione dei contributi, impegno di spesa e accertamento entrate”;
Rilevato che gli schemi di convenzione approvati con le sopra citate proprie deliberazioni n. 1737/2016 e n. 467/2018, prevedono, tra l’altro, all’art. 12, comma 1, lett. c), la revoca del contributo qualora il progetto sia realizzato e rendicontato in misura inferiore al 70% della spesa ammessa, fermo restando il limite minimo di un milione di euro;
Vista la propria deliberazione n. 1032 del 17 luglio 2017 concernente “POR FESR 2014-2020. Asse 5 – Misure 6.6.1, 6.7.1. – Recupero da parte della Regione delle economie derivanti da ribassi d’asta realizzatesi nelle diverse procedure di aggiudicazione degli appalti di lavoro, servizi e/o forniture”;
Ritenuto opportuno specificare, col presente atto, che la sopra richiamata causa di revoca, non opera, qualora il mancato rispetto del suddetto limite minimo di un milione di euro di spesa da rendicontare, sia determinato dai ribassi d’asta realizzati nelle diverse procedure di aggiudicazione degli appalti di lavoro, servizi e/o forniture e dal conseguente recupero da parte della Regione della quota FESR;
Viste:
- L.R. 26 novembre 2001, n. 43 "Testo unico in materia di organizzazione e di rapporto di lavoro nella Regione Emilia-Romagna" e successive modificazioni ed integrazioni;
- il D.Lgs. n. 33 del 14 marzo 2013 “Riordino della disciplina riguardante il diritto di accesso civico e gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni” e successive modificazioni;
- la propria deliberazione della Giunta regionale n. 380 del 13 marzo 2023 ad oggetto “Approvazione piano integrato delle attività e dell'organizzazione 2023-2025” e ss.mm.ii;
- la determinazione n. 2335 del 9 febbraio 2022 “Direttiva di indirizzi interpretativi degli obblighi di pubblicazione previsti dal Decreto legislativo n.33 del 2013. Anno 2022”;
- la propria deliberazione n. 2416 del 29 dicembre 2008, esecutiva ai sensi di legge, avente ad oggetto "Indirizzi in ordine alle relazioni organizzative e funzionali tra le strutture e sull'esercizio delle funzioni dirigenziali. Adempimenti conseguenti alla delibera n. 999/2008. Adeguamento e aggiornamento della delibera n. 450/2007" e successive modificazioni, per quanto applicabile;
- la propria deliberazione n. 468 del 10 aprile 2017 avente ad oggetto “Il sistema dei controlli nella Regione Emilia-Romagna;
Richiamate le seguenti le proprie deliberazioni:
- n. 1182 del 25 luglio 2016 recante “Costituzione della rete regionale per il presidio delle funzioni trasversali in materia di aiuti di stato e modifica delle deliberazioni n. 909/2015, 270/2016 e 622/2016”;
- n. 771 del 24 maggio 2021 avente ad oggetto “Rafforzamento delle capacità amministrative dell’ente. Secondo adeguamento degli assetti organizzativi e linee di indirizzo 2021” che nomina il Responsabile della Prevenzione della Corruzione e della Trasparenza (RPCT)”;
- n. 324 del 7 marzo 2022 ad oggetto “Disciplina organica in materia di organizzazione dell’ente e gestione del personale”;
- n. 325 del 07 marzo 2022 ad oggetto “Consolidamento e rafforzamento delle capacità amministrative: riorganizzazione dell’ente a seguito del nuovo modello di organizzazione e gestione del personale”;
- n. 426 del 21 marzo 2022 ad oggetto “Riorganizzazione dell’ente a seguito del nuovo modello di organizzazione e gestione del personale. Conferimento degli incarichi ai Direttori Generali e ai Direttori di Agenzia”;
- n. 1615 del 28 settembre 2022 ad oggetto “Modifica e assestamento degli assetti organizzativi di alcune Direzioni Generali/Agenzie della Giunta regionale”;
- n. 2360 del 27 dicembre 2022 avente ad oggetto “Modifica e assestamento degli assetti organizzativi della Giunta regionale e soppressione dell’agenzia sanitaria e sociale regionale. Provvedimenti”;
- n. 474 del 27 marzo 2023 avente ad oggetto ”Disciplina organica in materia di organizzazione dell’ente e gestione del personale. Aggiornamenti in vigore dal 1° aprile 2023 a seguito dell’entrata in vigore del nuovo Ordinamento professionale di cui al Titolo III del CCNL funzioni locali 2019/2021 e del PIAO 2023/2025”;
Vista la determinazione n. 5595 del 25 marzo 2022 ad oggetto “Micro-organizzazione della Direzione Generale Conoscenza, Ricerca, lavoro, Imprese a seguito della D.G.R. n. 325/2022. Conferimento incarichi dirigenziali e proroga incarichi di titolarità di Posizione organizzativa”;
Vista la determinazione n. 3697 del 23 febbraio 2023 ad oggetto “Modifica alla micro-organizzazione della Direzione Generale Conoscenza, Ricerca, lavoro, Imprese. Attribuzione incarico sostituzione e conferimento di incarichi dirigenziali”;
Dato atto che il Responsabile del procedimento ha dichiarato di non trovarsi in situazione di conflitto, anche potenziale, di interessi;
Dato atto degli allegati pareri di regolarità amministrativa;
Su proposta dell'Assessore alla mobilità e trasporti, infrastrutture, turismo e commercio;
- di specificare che la causa di revoca, di cui all’art. 12, comma 1, lett. c), degli schemi di convezione approvati con proprie deliberazioni n. 1737/2016 e n. 467/2018, non opera, qualora il mancato rispetto del previsto limite minimo di un milione di euro di spesa da rendicontare, sia determinato dai ribassi d’asta realizzati nelle diverse procedure di aggiudicazione degli appalti di lavoro, servizi e/o forniture e dal conseguente recupero da parte della Regione della quota FESR, ai sensi di quanto previsto con propria deliberazione n. 1032/2017;
- di dare atto che, per quanto previsto in materia di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni, si provvederà ai sensi delle disposizioni normative ed amministrative richiamate in parte narrativa;
- di pubblicare integralmente la presente deliberazione nel Bollettino Ufficiale Telematico della Regione Emilia Romagna;
- di pubblicare, infine, il presente atto deliberativo sul sito http://fesr.regione.emilia-romagna.it .