RISOLUZIONE - Oggetto n. 7721 - Risoluzione per impegnare la Giunta a sensibilizzare la cittadinanza sul tema della violenza di genere, con particolare riferimento a quella di natura psicologica, compresa quella connessa al disturbo narcisistico della personalità. A firma della Consigliera: Piccinini
sabato 25 novembre 2023 ricorre la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, istituita dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite con la risoluzione n. 54/134 del 17 dicembre 1999;
si tratta di una ricorrenza, purtroppo, estremamente attuale se si considera che, secondo l’ultimo rapporto ISTAT, il 31,5% delle donne ha subìto nel corso della propria vita una qualche forma di violenza;
a fronte di una maggiore attenzione nei confronti della violenza più strettamente fisica, risulta spesso sottostimata la (non meno grave) violenza psicologica, definita dal report della Città metropolitana di Bologna “Donne accolte nell’ambito dell’Accordo metropolitano per la realizzazione di attività ed interventi di accoglienza, ascolto ed ospitalità per donne che hanno subito violenza. Monitoraggio anno 2022”, come la “più subdola e pericolosa, proprio perché invisibile, [ma tale da arrecare] danni spesso permanenti. Consiste in una serie di atteggiamenti, gesti, parole e discorsi volti direttamente a denigrare l’altra persona e il suo modo di essere. Ha lo scopo di rendere la persona insicura, per poterla controllare e sottomettere. Si tratta di una violenza sistematica e costante, distrugge la vittima e la rende succube psicologicamente al maltrattante”;
tra le patologie che possono portare ad abusi di natura sia psichica che fisica nei confronti della partner, vi è il c.d. “disturbo narcisistico della personalità”: secondo il DSM-5, si tratta di una malattia che affligge circa il 6% della popolazione, di cui il 50-75% uomini, e che si caratterizza per la necessità di ammirazione totale e costante, cui fanno da contraltare degradazione e manipolazione della partner.
secondo i dati dell’osservatorio regionale sulla violenza di genere, riportati all’interno del “Rapporto sulla violenza di genere 2023”, le donne che hanno contattato i centri anti-violenza nel 2022 in Emilia-Romagna sono state 4.990, rispetto alle 4.934 del 2021;
2.367 sono donne in percorso e 1.167 nuove accolte nel 2022, per un totale di 3.534;
di queste 3.534, l’89% ha subito violenza psicologica, 65% violenza fisica, 42% violenza economica e 23% violenza sessuale;
le donne accolte nelle 55 case rifugio presenti in regione: 339, rispetto alle 320 del 2021 e 347 figli minori ospitati;
nel 63.56% dei casi a compiere violenza è il partner; nel 18.02% dei casi l’ex partner; nel 9.31% dei casi un familiare; nel 4,40% dei casi un amico, conoscente, e nel 1,20% dei casi un estraneo;
le chiamate al numero verde gratuito 1522 sono state 1.588 nel 2022, rispetto alle 1.667 del 2021.
l’Italia è uno dei pochi Paesi dell’Europa occidentale in cui non è previsto l’insegnamento nelle scuole dell’educazione sentimentale: per comprendere la gravità di una simile carenza, basti pensare che l’ordinamento svedese ne ha sancito l’obbligatorietà ben sessantasei anni fa;
vi è la necessità di introdurre in maniera strutturale l’insegnamento all’affettività nelle scuole di ogni ordine e grado, sollecitando le istituzioni competenti.
è necessario moltiplicare gli sforzi di sensibilizzazione delle cittadine e dei cittadini emiliano-romagnoli al fine di riconoscere soprattutto le tipologie di violenza meno evidenti, derivanti per esempio dal citato disturbo narcisistico della personalità, ed accedere alla rete di cura e protezione regionale;
la Regione ha lanciato nei giorni scorsi due nuove campagne istituzionali:
“Il nostro silenzio non ci proteggerà”, declinata attraverso i volti di operatrici e operatori dei centri antiviolenza e del mondo sociosanitario, psicologi, mediatrici e mediatori culturali;
‘Se te lo dice è VIOLENZA’ ovvero 12 manifesti, uno per ogni mese, che verranno affissi dal prossimo anno nelle strade e nelle piazze dell’Emilia-Romagna, rivolti alle donne che si trovano in situazioni a rischio e che ancora hanno difficoltà a riconoscere i segnali propri della violenza di genere.
ricomprendere tra i destinatari diretti di messaggi di sensibilizzazione istituzionali sulla violenza di genere anche uomini maltrattanti e non, e non solo le vittime di violenze.
a sensibilizzare la cittadinanza sul tema della violenza di genere, con particolare riferimento a quella di natura psicologica compresa quella connessa al disturbo narcisistico della personalità;
ad integrare la campagna comunicativa in essere ‘Se te lo dice è VIOLENZA’ con messaggi che siano rivolti direttamente a uomini maltrattanti e non, e non solo alle vittime di violenze;
a sollecitare le istituzioni competenti, in Conferenza Stato-Regioni e in tutte le sedi opportune, affinché inseriscano in via strutturale l’insegnamento all’educazione sentimentale ed affettiva nelle scuole di ogni ordine e grado.
Approvata a maggioranza dei presenti nella seduta pomeridiana del 5 dicembre 2023