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RISOLUZIONE - Oggetto n. 7251 - Risoluzione per impegnare la Giunta a sollecitare il Governo a mantenere i valori di attenzione per i campi elettromagnetici a radiofrequenza attualmente in vigore (6 V/m). A firma dei Consiglieri: Paruolo, Piccinini, Zamboni, Costa, Dalfiume, Montalti, Zappaterra, Pillati, Caliandro, Fabbri

L’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna
Premesso che

il Consiglio dell'Unione Europea con la Raccomandazione n. 1999/519/CE del 12 luglio 1999, riguardante la limitazione dell'esposizione della popolazione ai campi elettromagnetici da 0 Hz a 300 GHz, afferma la necessità di proteggere i cittadini dagli effetti negativi sulla salute derivanti dall'esposizione ai campi elettromagnetici;

la protezione dalle esposizioni è regolamentata in Italia dalla Legge Quadro n. 36 del 22 febbraio 2001 la quale si pone gli obiettivi di tutelare la salute e di promuovere sia la ricerca scientifica che l'innovazione tecnologica;

con il D.P.C.M dell'8 luglio 2003, in applicazione delle restrizioni prestabilite nella Raccomandazione UE n. 1999/519/CE sono stati fissati i limiti di esposizione e i relativi valori di attenzione; inoltre, è stato aggiornato lo stato delle conoscenze, conseguenti alle ricerche scientifiche prodotte a livello nazionale ed internazionale, in materia dei possibili rischi sulla salute originati dai campi elettromagnetici;

in Emilia-Romagna, le leggi regionali n. 30 del 31 ottobre 2000 e n. 30 del 25 novembre 2002 integrano le norme per la tutela della salute e la salvaguardia dell'ambiente dall'inquinamento elettromagnetico e disciplinano la localizzazione di impianti fissi per l'emittenza radio, televisiva e di telefonia mobile. In particolare, vietano le localizzazioni di nuovi impianti per la telefonia mobile nelle aree destinate ad attrezzature sanitarie, assistenziali e scolastiche, nelle zone di parco classificate A e nelle riserve naturali perseguendo obiettivi di qualità che minimizzano l'esposizione ai campi elettromagnetici in tali aree al fine di proteggere la salute dei cittadini, assicurare la salvaguardia del territorio e concorrere alla tutela dell'ambiente.

Evidenziato che

la legge nazionale fissa attualmente il livello di attenzione a 6 V/m (volt/metro) da osservare in tutti gli ambiti con permanenza umana prolungata fino ad almeno 4 ore giornaliere per le frequenze 100 KHz-300Ghz;

il suddetto limite è stato già di fatto modificato con la legge n. 221/2012, che ha introdotto la modalità di effettuare la misura come media su 24 ore, anziché sui 6 minuti nelle ore di maggiore traffico telefonico, stabiliti originariamente. In questa maniera, data l'ampiezza del periodo su cui viene effettuata la media e per la ragione che di notte il traffico telefonico è scarso, di fatto è possibile che durante il giorno si tocchino picchi di esposizione superiori ai 6 V/m, pur rientrando la media su 24 ore nei limiti fissati dalla legge;

il limite dei 6 V/m è stato stabilito come un compromesso ragionevole fra il principio di precauzione e le esigenze tecniche e tecnologiche; quindi, non è nemmeno certo che tale valore sia completamente cautelativo, soprattutto nei confronti di categorie particolarmente fragili, come anziani, malati, madri in gravidanza e bambini, portatori di pacemaker e persone elettrosensibili (ovvero con una particolare sensibilità ai campi elettromagnetici).

Preso atto che

gli Stati membri sono responsabili della definizione delle loro politiche in materia di sanità, incluso il riconoscimento di malattie o sindromi specifiche;

alcuni Paesi europei hanno stabilito livelli di esposizione di più cautelativi di quelli italiani, come ad esempio la Svizzera con 5 V/m;

molti esponenti del mondo scientifico, associativo e dei comitati si stanno esprimendo per mantenere i valori di attenzione cautelativi per i valori di campo elettromagnetico (CEM) di 6 V/m e chiedono di procedere nelle ricerche sperimentali per approfondire i possibili impatti dei CEM sulla salute.

Considerato che

sulla stampa nelle settimane scorse sono comparse notizie per cui il Governo starebbe mettendo a punto un provvedimento per innalzare il limite, attualmente fissato a 6 V/m, portandolo a valori superiori come ad esempio 24 V/m.

Tutto ciò premesso e considerato,

impegna la Giunta regionale

a sollecitare il Governo in tutte le sedi istituzionali opportune e nella conferenza Stato-Regioni a mantenere i valori di attenzione per i campi elettromagnetici a radiofrequenza attualmente in vigore, ovvero 6 V/m;

a chiedere che la modalità di misurazione di tale valore, che attualmente avviene come media su 24 ore, torni ad essere svolta come media nei 6 minuti nelle ore di maggiore traffico telefonico.

Approvata a maggioranza dei presenti nella seduta pomeridiana del 21 novembre 2023

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