Testo

LA GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA

      Premesso che:

  • con propria deliberazione n. 1840 del 08 novembre 2021, è stata approvata la Strategia regionale per lo Sviluppo Sostenibile, con cui la Regione assume gli obiettivi dell’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite e correla le politiche regionali previste nel Programma di mandato con i goal e target definiti nell’Agenda 2030 dell’ONU, tra i quali con riferimento al presente Bando,
    • Goal 8: Incentivare una crescita economica, duratura, inclusiva e sostenibile, un’occupazione piena e produttiva ed un lavoro dignitoso per tutti;
    • Goal 11: Rendere le città e gli insediamenti umani inclusivi, sicuri, duraturi e sostenibili;
  • con il Patto per il Lavoro e per il Clima, sottoscritto nel 2020 insieme a portatori di interesse pubblici e privati, si è voluto promuovere lo sviluppo del territorio regionale fondato sulla sostenibilità ambientale, economica e sociale orientato prioritariamente a generare lavoro di qualità, contrastare le diseguaglianze e accompagnare l'Emilia-Romagna nella transizione ecologica, contribuendo a raggiungere gli obiettivi dell'Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile;
  • nel Patto per il Lavoro e per il Clima sono state individuate strategie che si pongono in continuità e rafforzano le politiche di tutela ambientale e promozione di sviluppo sostenibile avviate con il Piano di Azione Ambientale per un futuro sostenibile, approvato con atto deliberativo dell'Assemblea Legislativa n. 46 del 12 luglio 2011, con il quale, individuate le principali criticità ambientali, sono state pianificate azioni volte a sostenere la diffusione di metodologie a minor impatto ambientale nei processi organizzativi e produttivi alle imprese;
  • con atto deliberativo dell'Assemblea Legislativa n. 87 del 12/07/22 è stato approvato il “Piano Regionale di gestione dei Rifiuti e per la Bonifica delle aree inquinate 2022-2027 (PRRB)” con cui sono state definite misure per promuovere la bonifica di siti inquinati e per migliorare la gestione del ciclo dei rifiuti e gli impianti di smaltimento, compresi quelli atti al conferimento di particolari tipologie di rifiuti speciali, fra cui i materiali contenenti amianto;

     Considerato che:

  • con propria deliberazione n. 1216 del 21 luglio 2014 è stata disposta la fase attuativa della programmazione prevista al punto 6.2 “Progetti Regionali” del "Piano di Azione Ambientale per un futuro sostenibile della Regione Emilia-Romagna 2011/2013" nell’ambito della quale, tra gli obiettivi strategici indicati, è prevista la “Qualificazione ambientale del sistema produttivo regionale”;
  • in attuazione dell’obiettivo citato è prevista l’attivazione di incentivi alle imprese per la rimozione dei manufatti contenenti amianto, finalizzata al sostegno alla realizzazione di interventi tesi a riqualificare gli ambienti di lavoro promuovendo in particolare la rimozione e lo smaltimento dei manufatti contenenti amianto;

     Richiamato il Piano Amianto della Regione Emilia-Romagna approvato con propria delibera n. 1945 del 4 dicembre 2017, che individua tra gli obiettivi previsti il miglioramento della tutela della salute e della qualità degli ambienti di vita e di lavoro in relazione al rischio da esposizione all’amianto;

     Ritenuto quindi di approvare con il presente provvedimento il bando allegato, relativo alla concessione di contributi alle imprese per la realizzazione di interventi di rimozione e smaltimento di manufatti contenenti amianto dai luoghi di lavoro intesi come immobili in cui si svolgono attività produttive, ivi comprese quelle terziarie e commerciali;

     Considerato che:

  • i contributi economici concessi alle imprese con il presente bando rientrano nel campo di applicazione della normativa europea degli aiuti di stato;
  • fra le categorie di aiuti compatibili con il mercato interno in applicazione degli articoli 107 e 108 del Trattato sul funzionamento dell’Unione Europea (TFUE) nei limiti e con le forme ivi indicate, rientrano gli aiuti per la tutela dell’ambiente come indicato alla sezione 7, articolo 36 del (Regolamento UE n. 651/2014) Regolamento generale di esenzione per categoria del 17 giugno 2014;

     Dato atto che il bando definisce:

  • nel rispetto delle % massime definite dal Regolamento (UE) n.651/2014 citato la seguente intensità dell'aiuto:
    • 50% per le PMI;
    • 35% per le Grandi Imprese;
  • un limite massimo del contributo concedibile per intervento fissato a € 150.000,00, in valore assoluto;
  • un limite minimo del costo ammissibile di intervento pari ad € 15.000,00;

     Preso atto che, permane la vigenza, a tutt'oggi, di quanto previsto all'art. 72 della Legge Finanziaria dello Stato per l'anno 2003, L. 27 dicembre 2002, n. 289, ai sensi del quale i contributi in conto capitale concessi alle imprese debbono essere restituiti nell'arco di un decennio dalla assegnazione, nella misura di almeno il 50%;

     Precisato che:

  • gli interventi che verranno ammessi a contributo con il bando sono attuativi delle azioni che il Piano di Azione Ambientale intende perseguire e realizzare, e conseguentemente i finanziamenti non possono essere distolti da dette finalità dovendo perseguire finalità ambientali;
  • in caso di violazione di quanto sopra indicato trova applicazione l’art. 316 bis del Codice penale;

      Dato atto che:

  • la procedura valutativa delle candidature progettuali che si intende adottare è quella definita “a sportello” secondo quanto previsto all’articolo 5, comma 3 del D.lgs. 31 marzo 1998, n. 123 “Disposizioni per la razionalizzazione degli interventi di sostegno pubblico alle imprese, a norma dell’art. 4, comma 4, lettera c), della L. 15 marzo 1997, n. 59”;
  • vengono definiti i seguenti Criteri di priorità:
    • Vicinanza dell’edificio da bonificare, inferiore a 800 metri in linea d’aria, da recettori sensibili quali scuole o ospedali;
    • Contestuale installazione di impianto fotovoltaico;
  • nella formazione della graduatoria, verrà data priorità agli interventi per i quali sia riscontrata la presenza di almeno uno dei criteri indicati, disposti in ordine cronologico. Successivamente saranno inseriti in graduatoria gli interventi che non soddisfino alcun criterio di priorità, in ordine cronologico, entro i limiti delle risorse finanziarie disponibili;
  • la presentazione delle candidature progettuali avverrà in due fasi: una prima fase di prenotazione on-line del contributo, con indicazione della stima del costo dell’intervento candidato, e una seconda fase di completamento della domanda di contributo, alla quale potranno accedere solo le imprese invitate che si troveranno in posizione utile dell’elenco delle prenotazioni on-line sulla base delle risorse finanziarie disponibili;

     Precisato che:

  • tale modalità di presentazione delle candidature consente di rispondere all’orientamento di definire nei bandi regionali modalità procedurali tese a non appesantire inutilmente le imprese di adempimenti ed oneri nelle fasi di richiesta di accesso a finanziamenti, con particolare riferimento alle Micro Piccole medie Imprese (MPMI);
  • l’impatto in termini di adempimenti e oneri scaturirà unicamente per quelle imprese che si saranno collocate in posizione utile nell’elenco delle prenotazioni on-line per potere accedere al contributo, alle quali verrà chiesto di predisporre la domanda completa e la documentazione progettuale ed amministrativa prevista dal Bando (Fase 2);

     Dato atto che:

  • per quanto attiene le modalità di gestione, rendicontazione e monitoraggio verrà successivamente approvato uno specifico Vademecum con atto del Responsabile dell’Area rifiuti e bonifica siti contaminati, servizi pubblici ambientali;
  • le modalità di presentazione delle candidature progettuali da parte delle imprese, e della successiva valutazione delle proposte da parte della Regione Emilia-Romagna sono contenute nel bando di cui all'Allegato 1), parte integrante e sostanziale della presente deliberazione;

     Dato atto che, ai fini dell'attuazione del programma di incentivi oggetto del presente provvedimento, sono disponibili € 4.000.000,00 iscritti sul capitolo 37399 “Interventi per l’attuazione Piano d’azione Ambientale per un Futuro Sostenibile: contributi ad imprese per la realizzazione di opere ed interventi di risanamento ambientale Art. 99, L.R. 21 aprile 1999, n.3)” del Bilancio di Previsione per l'esercizio finanziario 2023-2025, annualità 2023;

     Precisato che per gli interventi di cui al presente Bando la Regione provvederà ai sensi dell’art. 11 della legge 3/2003 ad acquisire il codice CUP per ciascun investimento oggetto di contributo, secondo le modalità, le forme e le procedure di cui alla delibera CIPE n. 143 del 27 dicembre 2002, successivamente integrata e modificata con la deliberazione del CIPE del 29 settembre 2004, n. 24, entro la data di approvazione dei provvedimenti amministrativi di assunzione dell’impegno finanziario relativo al contributo da concedere;

     Visto il D.Lgs. n. 118 del 23 giugno 2011 “Disposizioni in materia di armonizzazione dei sistemi contabili e degli schemi di bilancio delle Regioni, degli enti locali e dei loro organismi, a norma degli articoli 1 e 2 della legge 5 maggio 2009, n. 42” e ss.mm.ii;

Precisato che gli investimenti che saranno oggetto operativo del presente bando saranno gestiti, in termini amministrativo-contabili sulla base dei principi e postulati previsti dal D.Lgs. n. 118/2011 e ss.mm.ii. provvedendo in particolare a ripartire le risorse iscritte sui capitoli di spesa, secondo le previsioni indicate nel cronoprogramma economico-finanziario dal soggetto beneficiario;

     Richiamate:

  • la L.R. 27 dicembre 2022, n. 24 “Disposizioni per la formazione del Bilancio di previsione 2023-2025 (Legge di Stabilità regionale 2023)”;
  • la L.R. 27 dicembre 2022, n. 25 “Bilancio di previsione della Regione Emilia-Romagna 2023-2025”;
  • la propria deliberazione 2357 del 27 dicembre 2022 “Approvazione del Documento tecnico di accompagnamento e del Bilancio finanziario gestionale di previsione della Regione Emilia-Romagna 2023-2025” e ss.mm.;

     Visti:

  • la L.R. 26 novembre 2001, n. 43 "Testo unico in materia di organizzazione e di rapporti di lavoro nella Regione Emilia-Romagna" e successive modifiche;
  • l’art. 11 della Legge 16 gennaio 2003, n. 3 recante “Disposizioni ordinamentali in materia di pubblica amministrazione”;
  • la Legge 13 agosto 2010, n. 136 “Piano straordinario contro le mafie, nonché delega al governo in materia di normativa antimafia” e s.m.;
  • il D.Lgs. 14 marzo 2013, n. 33 “Riordino della disciplina riguardante gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni” e ss.mm.ii.;

     Richiamate:

  • la propria deliberazione n. 325 del 07/03/2022, “Consolidamento e rafforzamento delle capacità amministrative: riorganizzazione dell'ente a seguito del nuovo modello di organizzazione e gestione del personale”;
  • la propria deliberazione n. 426 del 21/03/2022 “Riorganizzazione dell’ente a seguito del nuovo modello di organizzazione e gestione del personale. Conferimento degli incarichi ai Direttori Generali e di Agenzia”;
  • la determinazione del Direttore Cura del Territorio e dell’Ambiente n. 5615 del 25/03/2022 “Riorganizzazione della Direzione Generale Cura del Territorio e dell’Ambiente. Istituzione Aree di lavoro. Conferimento incarichi dirigenziali e proroga incarichi di posizione organizzativa”;
  • le determinazioni del D.G. Politiche Finanziarie n. 11852 del 29/5/2023 recante “Conferimento di incarico dirigenziale ad interim nell’ambito della Direzione Generale Politiche Finanziarie” e n. 6599 del 28/3/2023 “Modifica microassetti organizzativi e conferimento incarico dirigenziale di settore nell’ambito della Direzione Generale Politiche Finanziarie;
  • le proprie deliberazioni n. 380 del 13/03/2023, n. 719 dell’8/5/2023 e n. 1097 del 26/6/2023, riguardanti l’approvazione del Piano integrato delle attività e dell’organizzazione 2023-2025 e ai relativi aggiornamenti;
  • la propria deliberazione n. 474 del 27/03/2023 “Disciplina organica in materia di organizzazione dell'ente e gestione del personale. aggiornamenti in vigore dal 1° aprile 2023 a seguito dell'entrata in vigore del nuovo ordinamento professionale di cui al titolo III del CCNL funzioni locali 2019/2021 e del PIAO 2023/2025.”;
  • la propria deliberazione n. 468 del 10/04/2017 “Il sistema dei controlli interni nella Regione Emilia-Romagna”;
  • la determinazione n. 2335 del 09/02/2022 “Direttiva di indirizzi interpretativi degli obblighi di pubblicazione previsti dal D.Lgs n. 33/2013. ANNO 2022”;
  • le circolari del Capo di Gabinetto del Presidente della Giunta regionale 13/10/2017 PG/2017/0660476 e del 21/12/2017 PG/2017/0779385 relative ad indicazioni procedurali per rendere operativo il sistema dei controlli interni predisposte in attuazione della propria deliberazione n. 468/2017;

     Attestato che il responsabile del procedimento ha dichiarato di non trovarsi in situazione di conflitto, anche potenziale, di interesse;

     Dato atto dei pareri allegati;

     Su proposta della Vicepresidente e Assessore alla Transizione ecologica, contrasto al cambiamento climatico, Ambiente, Difesa del Suolo e della Costa, Protezione Civile;

A voti unanimi e palesi
delibera

per le motivazioni espresse in premessa e che qui si intendono integralmente richiamate:

a) di approvare il “Bando amianto 2023. Incentivi alle imprese per la rimozione e lo smaltimento di manufatti contenenti amianto”, di cui all’Allegato 1) parte integrante e sostanziale al presente atto deliberativo;

b) di stabilire che le modalità di presentazione delle candidature progettuali da parte delle imprese e della successiva valutazione delle proposte da parte della Regione Emilia-Romagna sono contenute nel bando di cui all'Allegato 1), parte integrante e sostanziale della presente deliberazione;

c) di dare atto che sono disponibili sul Bilancio di Previsione per l'esercizio finanziario 2023-2025, annualità 2023, risorse assegnabili pari ad € 4.000.000,00 per l'attuazione del programma di incentivi oggetto del presente provvedimento, iscritte sul capitolo 37399 “Interventi per l’attuazione Piano d’azione Ambientale per un Futuro Sostenibile: contributi ad imprese per la realizzazione di opere ed interventi di risanamento ambientale Art. 99, L.R. 21 aprile 1999, n.3)”

d) di dare atto che all’impegno di spesa e alla liquidazione del contributo provvederà con propri atti il dirigente responsabile dell’Area Rifiuti e Bonifica Siti Contaminati, Servizi Pubblici Ambientali, previa istruttoria della documentazione presentata e subordinatamente alla disponibilità delle risorse sul capitolo di spesa;

e) di dare atto che, per quanto attiene le modalità di rendicontazione, monitoraggio e controllo verrà successivamente approvato uno specifico Vademecum con atto del Responsabile dell’Area Rifiuti e Bonifica Siti Contaminati, Servizi Pubblici Ambientali;

f) di dare atto che, per quanto previsto in materia di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni, si provvederà ai sensi delle disposizioni normative ed amministrative vigenti richiamate in parte narrativa pubblicando il seguente provvedimento ai sensi dell’art.26 comma 1;

g) di disporre l’ulteriore pubblicazione, ai sensi dell’art. 7 bis, comma 3, del D. Lgs. n. 33/2013, secondo quanto previsto dal PIAO nonché dalla Direttiva di indirizzi interpretativi degli obblighi di pubblicazione previsti dal D. Lgs. n. 33/2013;

h) di dare atto che la Regione, per il tramite della Struttura competente, provvederà ad acquisire per ciascun investimento oggetto di contributo il Codice Unico di Progetto (CUP) ai sensi dell’art. 11 della Legge 16 gennaio 2003, n. 3;

i) di pubblicare il presente provvedimento nel sito ER-Ambiente della Regione Emilia-Romagna;

j) di pubblicare la seguente deliberazione nel Bollettino Ufficiale della Regione Emilia-Romagna Telematico.

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ultima modifica 2023-11-07T11:55:44+01:00

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