Oggetto n. 991 - Risoluzione proposta dai consiglieri Luciano Vecchi, Bonaccini, Monari, Mori, Montanari, Montani, Alessandrini, Casadei, Ferrari, Costi, Marani, Moriconi, Mumolo, Pagani, Mazzotti, Zoffoli e Piva per impegnare la Giunta a porre in essere azioni, anche in sede di Conferenza permanente Stato-Regioni, volte a sostenere le richieste del Comitato Nazionale delle Circoscrizioni e ad assumere posizioni di difesa del Decentramento Amministrativo Comunale quale spazio di democrazia e buona politica.
L’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna
Premesso che
la Legge 42/2010, a stralcio della Finanziaria del 2011, ha disposto l’abolizione delle forme di Rappresentanza circoscrizionale nei Comuni con popolazione compresa tra i 100 mila e i 250 mila abitanti.
Tale provvedimento coinvolge tutti i Comuni capoluogo di provincia della Regione, salvo Bologna ed è previsto che decorra già dal rinnovo delle Amministrazioni locali della prossima primavera, che coinvolgeranno quasi un quarto dell’intera popolazione regionale.
Considerato che
risulta particolarmente positiva l’esperienza pluriennale di Decentramento amministrativo rappresentato dalle Circoscrizioni, quale utile e importante strumento di Partecipazione e di Cittadinanza attiva.
La Partecipazione democratica al governo diffuso dei territori, oltre che patrimonio consolidato della nostra Regione, risulta essere una reale risorsa per la politica e la democrazia e non un costo.
Rilevato che
in risposta alla Legge 42/10 si è costituito il Comitato Nazionale delle Circoscrizioni di Decentramento Amministrativo Comunale, cui ha aderito pressoché la totalità dei Comuni d’Italia coinvolti dalla disposizione in itinere.
Detto Comitato Nazionale delle Circoscrizioni, costituitosi a Forlì il 30 giugno 2010, ha adottato un articolato documento politico recante una posizione di netto disaccordo con le scelte dello Stato centrale tese ad abolire l’esperienza del Decentramento Amministrativo Comunale.
Dal punto di vista normativo la scelta di abolire le Circoscrizioni si pone in contrasto con la recente modifica del Titolo V, oltre che con il disposto dell’art. 5 della Carta Costituzionale, che riconosce e valorizza le Autonomie locali.
La prospettiva di annullare questa trentennale esperienza pare in stridente contraddizione coi valori della trasparenza, della partecipazione e della sussidiarietà.
Il Comitato Nazionale delle Circoscrizioni nei mesi scorsi ha avviato un intenso percorso di sensibilizzazione, interpellando tutti i soggetti a vario titolo coinvolti, tra i quali l’ANCI, la Lega delle Autonomie, la Camera dei Deputati, il Senato della Repubblica in una speciale audizione tenutasi il 23 novembre 2010 in sede di Commissione Affari Costituzionali, nonché il Presidente della Repubblica.
Alcune Regioni a Statuto speciale stanno già avviando percorsi normativi tesi a preservare dalla decadenza gli strumenti di partecipazione dei Consigli Circoscrizionali, con conseguente inevitabile creazione di un’Italia a due velocità, con evidenti disparità per i cittadini e le comunità coinvolte.
Impegna la Giunta
a fare proprie le richieste del Comitato Nazionale delle Circoscrizioni e ad assumere posizione in difesa del Decentramento Amministrativo Comunale come spazio fondamentale di democrazia e buona politica.
Di attivarsi perché venga prorogata la decorrenza del disposto normativo della Legge 42/10 prevista per il 2011.
Ad attivarsi in tutte le sedi più opportune perché il Governo e il Parlamento riformulino i disposti normativi affinché sia salvaguardata l’autonomia degli Enti locali e la loro facoltà di organizzare il Governo cittadino in base alle esigenze del proprio territorio indipendentemente dal numero degli abitanti.
Di attivarsi in sede di Conferenza permanente Stato-Regioni perché venga istituito un Tavolo di confronto con il Comitato Nazionale delle Circoscrizioni.
Di attivarsi in tutte le sedi più opportune perché all’interno della nuova “Carta delle Autonomie” siano riconosciute forme istituzionali di Decentramento Amministrativo, in chiave federalista su base regionale.
A valutare l’opportunità di procedere all’adozione degli strumenti normativi più opportuni per garantire la partecipazione dei cittadini alle scelte di rappresentanza già dai livelli più vicini alle comunità quali sono le Circoscrizioni.
Approvata a maggioranza dei presenti nella seduta pomeridiana del 29 marzo 2011