Revoca ai sensi dell'art. 25 della legge regionale n. 7/2004 del provvedimento d'inclusione dell'abitato di Pavullo nel Frignano capoluogo (MO) nell'elenco degli abitati dichiarati da consolidare ai sensi della legge n. 445/1908
LA GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA
Visti:
- la legge 9 luglio 1908, n. 445, e successive modifiche ed integrazioni, concernente i “Provvedimenti a favore della Basilicata e della Calabria”, in particolare il Titolo IV “Consolidamento di frane minaccianti abitati e trasferimento di abitati in nuova sede”;
- il Regio Decreto 4 ottobre 1934, n. 2153, “Inclusione dell’abitato di Pavullo del Frignano, in provincia di Modena, tra quelli da consolidare parzialmente a cura e spese dello Stato, ai sensi della legge 9 luglio 1908, n. 445”;
- il decreto del Presidente della Repubblica 15 gennaio 1972, n. 8, recante “Trasferimento alle regioni a statuto ordinario delle funzioni amministrative statali in materia di urbanistica e di viabilità, acquedotti e lavori pubblici di interesse regionale e dei relativi personali ed uffici”;
- l’art. 29 “Abitati da consolidare o da trasferire” e l’Elaborato L “Elenco degli abitati da consolidare o trasferire” del Piano Territoriale Paesistico Regionale (in seguito P.T.P.R.) approvato con delibera di Consiglio regionale n. 1338 del 28 gennaio 1993;
- l’art. 25 “Abitati da consolidare” della legge regionale 14 aprile 2004, n. 7, che attribuisce la competenza in materia di perimetrazioni degli abitati da consolidare alla Giunta Regionale, che la esercita attraverso i Servizi Tecnici di bacino;
Premesso che:
- l’abitato capoluogo del Comune di Pavullo nel Frignano, Provincia di Modena, con Regio Decreto n. 2153/1934 è stato aggiunto agli abitati indicati nella Tabella D “Consolidamento di frane minaccianti abitati” allegata alla L. 445/1908, limitatamente ad una piccola zona nel settore orientale dell’abitato, come segnata nella cartografia allegata al Regio decreto;
- il Comune di Pavullo con nota prot. n. 338 del 14/01/1982 ha avanzato alla Regione la richiesta di revoca del provvedimento di inclusione degli abitati tra quelli da consolidare, con rimozione dei vincoli conseguenti, allegando contestualmente una relazione geologica a supporto di tale richiesta;
- in risposta a tale richiesta, l’allora competente Servizio Idrogeologico e Risorse Idriche della Regione, con lettera prot. n. 1031/20.5 del 08/02/1982, richiese al Comune di Pavullo che la domanda di revoca fosse avanzata con un atto deliberativo del Consiglio comunale e fosse corredata da una planimetria catastale riportante la perimetrazione dell’area riconosciuta da consolidare;
- il Comune di Pavullo con deliberazione di Consiglio comunale n. 82 del 24/03/1983 propose alla Regione la richiesta di revoca del provvedimento di inclusione degli abitati tra quelli da consolidare, con rimozione dei vincoli conseguenti; tale deliberazione fu trasmessa con nota prot. n. 2049 del 25/02/1987 assieme alla planimetria catastale con la perimetrazione dell’area riconosciuta da consolidare;
- il Servizio Provinciale Difesa del Suolo di Modena (attualmente Servizio Tecnico Bacini degli Affluenti del Po, sede di Modena) con nota n. 1291 del 16/03/1987 espresse parere favorevole alla cancellazione del capoluogo di Pavullo nel Frignano dall’elenco dei centri abitati da consolidare ai sensi della Legge 445/1908;
Preso atto che la Provincia di Modena con nota prot. n 107037/8-3-1 del 22/10/2008 ha invitato la Regione a riprendere e concludere l’istruttoria volta alla cancellazione del capoluogo di Pavullo dall’elenco dei centri abitati da consolidare ai sensi della Legge 445/1908;
Dato atto che
- il Servizio Difesa del Suolo, della Costa e Bonifica, con note prot. n. PG/2008/275396 del 18/11/2008 e n. NP/2009/3424 del 6/03/2009, ha richiesto un parere al Servizio Tecnico Bacini degli Affluenti del Po, sede di Modena(in seguito S.T.B.), per concludere la fase istruttoria del procedimento di cancellazione dell’abitato di Pavullo dall’elenco degli abitati dichiarati da consolidare;
- l’S.T.B., con nota prot. n. PG/2009/98386 del 29/04/2009, ha ribadito e confermato il parere favorevole alla cancellazione del capoluogo di Pavullo nel Frignano dall’elenco dei centri abitati da consolidare ai sensi della Legge 445/1908, già espresso con nota n. 1291 del 16/03/1987;
Rilevato che:
- dalla Relazione geologica del Dott. Geol. Probo Pignatari e del Dott. Geol. Luigi Savio del 7/07/1981, a supporto della richiesta di revoca da parte del Comune di Pavullo con nota prot. 338 del 14/01/1982, si evince quanto segue per l’area in oggetto, come indicata nelle cartografia allegata alla relazione:
- è presente una coltre detritica limo-argillosa inglobante frammenti di calcarenite su un substrato marnoso a contatto nella porzione di monte con calcareniti;
- l’inserimento di Pavullo tra gli abitati da consolidare fu dovuto ad un fenomeno di dissesto che interessò anteriormente al 1934 l’area in oggetto in presenza di sensibili infiltrazioni di acqua nella coltre detritica provenienti dalla zona di contatto tra marne e calcareniti;
- l’esecuzione di specifici interventi di bonifica, quali drenaggi trasversali al versante e opere di captazione di sorgenti nella zona di contatto convogliate in fognatura, ha eliminato la circolazione idrica al contatto tra detrito e substrato;
- l’area risulta interamente edificata con edifici costruiti dopo il 1934 con opere murarie in perfetto stato e fondazioni spinte fino al substrato, con arginatura e contenimento delle scarpate, con livellamento e terrazzamento delle pendici, con reti fognarie e viarie che hanno completamente modificato la staticità del sito eliminando le possibili vie di infiltrazione;
- l’area viene considerata stabile per la scomparsa delle cause predisponenti il dissesto e l’entità delle modificazioni antropiche;
- l’avvenuta rimozione del fenomeno di dissesto, nell’area in oggetto, è stata registrata dalla Provincia di Modena all’interno delle “Schede monografiche dei siti a rischio da frana – elaborato n. 12 Comune di Pavullo nel Frignano” contenute nel Programma Provinciale di Previsione e Prevenzione di Protezione Civile, approvato con deliberazione del Consiglio provinciale n. 381 del 16/12/1998, ragion per cui tale dissesto non è mai stato riportato nella Carta del dissesto del Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale di Modena (P.T.C.P.), approvato con proprie deliberazioni n. 1864 del 26/10/1998 e n. 2489 del 21/12/1999, né nella Variante generale al P.T.C.P. approvato con deliberazione del Consiglio provinciale n. 46 del 18/03/2009;
- nella Carta Inventario del Dissesto della Regione Emilia - Romagna, scala 1:10.000, sezione n. 236070, approvata con propria deliberazione n. 803 del 3 maggio 2004, in corrispondenza dell’area in oggetto è presente un “deposito antropico” mentre non sono presenti depositi di frana;
Accertato che il Comune di Pavullo sta ultimando il procedimento di approvazione del Piano Strutturale Comunale (PSC), più precisamente la Provincia di Modena è in fase di espressione dell’Intesa ai sensi del comma 10 dell’art. 32 della legge regionale 24 marzo 2000, n. 20 e s.m., che deve intervenire entro 90 giorni dalla richiesta del Comune presentata con nota prot. n. 128 del 7 gennaio 2010;
Ritenuto, pertanto, per le valutazioni tecniche sovraesposte:
- che non sussistono più le condizioni per considerare l’abitato capoluogo di Pavullo del Frignano (MO) tra quelli da consolidare ai sensi della Legge 445/1908;
- di eliminare il suddetto abitato dall’Elaborato L “Elenco degli abitati da consolidare o trasferire” del P.T.P.R., con rimozione dei vincoli conseguenti, mediante l’attivazione delle specifiche competenze;
- di concludere il procedimento in esame compatibilmente con l’approvazione del PSC del Comune di Pavullo onde evitare il permanere di vincoli non più rispondenti allo stato attuale dei luoghi;
Richiamate:
- la Legge Regionale 26 novembre 2001, n. 43 e s.m., avente ad oggetto “Testo Unico in materia di organizzazione e di rapporti di lavoro nella Regione Emilia-Romagna”;
- la propria deliberazione n. 2416 del 29 dicembre 2008 concernente “Indirizzi in ordine alle relazioni organizzative e funzionali tra le strutture e sull’esercizio delle funzioni dirigenziali. Adempimenti conseguenti alla delibera 999/2008. Adeguamento e aggiornamento della delibera n. 450/2007” e s.m.;
Dato atto del parere allegato;
Su proposta dell’Assessore alla Sicurezza territoriale. Difesa del Suolo e della Costa. Protezione Civile, Marioluigi Bruschini;
a voti unanimi e palesi
delibera:
- di ritenere l’abitato capoluogo di Pavullo del Frignano (MO) non più abitato da consolidare ai sensi della Legge 445/1908;
- di trasmettere il presente provvedimento alla struttura regionale competente per procedere ad eliminare il suddetto abitato dall’Elaborato L “Elenco degli abitati da consolidare o trasferire” del P.T.P.R., con rimozione dei vincoli conseguenti;
- di trasmettere il presente provvedimento al Comune di Pavullo nel Frignano ed alla Provincia di Modena per l’aggiornamento dei rispettivi strumenti di pianificazione urbanistica e territoriale;
- di pubblicare la presente deliberazione sul Bollettino Ufficiale della Regione Emilia-Romagna.