Finanziamento del Servizio Sanitario regionale per l'anno 2010
LA GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA
Richiamato il nuovo Patto sulla Salute, sul quale è stata sancita Intesa in sede di Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province Autonome di Trento e Bolzano in data 3 dicembre 2009 (rep. N. 243/CSR), che ha ridefinito il complessivo fabbisogno finanziario del Servizio sanitario nazionale per il triennio 2010-2012, affiancandolo da una serie di previsioni normative e programmatiche;
Preso atto che, rispetto alle previsioni contenute per il 2010 e per il 2011 nella Legge 133/2008, di conversione del decreto-legge 112/2008 (recante disposizioni in tema di sviluppo economico), e confermate dalla Legge 102/2009, di conversione del decreto-legge 78/2009 (recante Provvedimenti anticrisi), pari a 104.614 milioni di euro per l’anno 2010 e a 106.934 milioni per l’anno 2011, lo Stato si è impegnato ad assicurare risorse aggiuntive pari a 1.600 milioni per il 2010 e 1.719 milioni per il 2011 e a garantire per il 2012 un incremento delle risorse rispetto all’anno precedente pari al 2,8%;
Considerato pertanto che il fabbisogno finanziario nazionale per il triennio 2010-2012 si ridetermina in:
- 106.214 milioni per il 2010 (cui corrisponde un aumento del 2,36% rispetto all’anno 2009);
- 108.653 milioni per il 2011 (cui corrisponde un aumento del 2,30% rispetto all’anno 2010);
- 111.695 milioni per il 2012 (in relazione all’aumento previsto del 2,8%);
Considerato altresì che per il 2010 l’incremento delle risorse rispetto al livello precedentemente stabilito, viene così definito:
- quanto a 466 milioni da economie di spesa, imputabili alla possibilità di limitare l’accantonamento per i rinnovi contrattuali all’indennità di vacanza contrattuale;
- quanto a 584 milioni (419 per il 2011) a carico del bilancio dello Stato;
- quanto a 550 milioni (1.300 per il 2011), da misure che lo Stato si è impegnato ad adottare nel corso del 2010;
Considerato inoltre che:
a) a fronte di tali finanziamenti, le Regioni “devono assicurare l’equilibrio economico finanziario della gestione sanitaria in condizioni di efficienza ed appropriatezza”;
b) il quadro finanziario è completato da una previsione di copertura finanziaria per l’adeguamento strutturale e tecnologico del Servizio sanitario nazionale, cui si aggiunge la previsione di un ulteriore miliardo di euro ai programmi di edilizia sanitaria ex articolo 20 L.67/1988;
c) per il 2010 viene rifinanziato il fondo nazionale per la non autosufficienza per un importo di 400 milioni di euro;
d) diverse sono le tematiche affrontate, rispetto alle quali il patto delinea contenuti di principio e assume impegni normativi:
- Avvio di un sistema di monitoraggio dei fattori di spesa, con relativa individuazione di indicatori;
- Istituzione di una Struttura tecnica di monitoraggio paritetica Governo-Regioni (STEM), quale struttura tecnica di supporto della Conferenza Stato-Regioni;
- Istituzione di un Tavolo per il governo della spesa farmaceutica ospedaliera, unificazione delle competenze in merito ai dispositivi medici;
- Modalità di copertura disavanzi emergenti in sede di monitoraggio infra-annuali;
- Ridefinizione dei parametri strutturali ospedalieri (PL/1000 abitanti) e di appropriatezza, accreditamento e tariffe;
- Certificabilità dei bilanci delle Aziende sanitarie e del consolidato regionale;
- Parametri riferiti al personale dipendente;
- Misure specifiche per le Regioni in condizioni di squilibrio economico-finanziario: commissariamento, piani di rientro, meccanismi di automatismo nella applicazione delle leve fiscali, decadenza automatica delle Direzioni aziendali e di assessorato;
- Anticipazioni di tesoreria (trattenuta del solo 2%, rispetto al 3% previsto, per le regioni che nell’ultimo triennio risultino adempienti rispetto agli impegni definiti dalle intese nazionali);
e) il Patto conferma tutti gli adempimenti regionali sanciti con precedenti Intese e Leggi;
Vista la legge 23 dicembre 2009, n.191 (Legge finanziaria 2010), che all’articolo 2, commi da 66 a 105, riprende i principali contenuti del nuovo Patto per la salute: livello di finanziamento (comma 67), livello delle anticipazioni di cassa (comma 68), incremento delle risorse per l’adeguamento strutturale e tecnologico del servizio sanitario nazionale (comma 69), certificabilità dei bilanci delle aziende sanitarie (comma 70), contenimento della spesa per il personale (comma 71), misure di riduzione degli organici e fissazione di parametri standard (commi 72,73 e 74),disposizioni per le regioni in situazione di squilibrio economico (commi da 75 a 91), o inadempienti per motivi diversi dall’obbligo dell’equilibrio di bilancio (commi da 92 a 97), finanziamento del Fondo per la non autosufficienza (comma 102);
Preso pertanto atto che per il 2010, a fronte del livello complessivo di fabbisogno finanziario ri-definito in 106.214 milioni di euro, il livello di risorse disponibili per il finanziamento del Servizio sanitario nazionale derivante dal nuovo Patto per la salute e confermato dall’articolo 2, comma 67 della legge 191/2009 (Legge finanziaria 2010) risulta pari a 105.198 milioni di euro (pari al precedente livello di finanziamento, 104.614, cui si aggiungono 584 milioni), livello rispetto al quale lo Stato si è impegnato a reperire ulteriori risorse nel corso del 2010 con successivi provvedimenti legislativi per 550 milioni; i 466 milioni necessari a completare il quadro finanziario costituiscono economie di spesa sul personale, in relazione al diverso incremento contrattuale che verrà accantonato nel 2010 (0,4% corrispondente all’indennità di vacanza contrattuale, rispetto all’1,8%, tasso previsto dal DPEF);
Ritenuto, alla luce del quadro finanziario 2010, di impostare la programmazione regionale per l’anno in corso, in continuità con il triennio precedente, ponendosi come obiettivo l’equilibrio economico-finanziario del Servizio sanitario regionale;
Richiamate:
- la legge regionale 22 dicembre 2009, n. 24 “Legge finanziaria regionale adottata a norma dell’articolo 40 della legge regionale 15 novembre 2001, n. 40 in coincidenza con l’approvazione del bilancio di previsione della Regione Emilia-Romagna per l’esercizio finanziario 2010 e del bilancio pluriennale 2010-2012”
- la legge regionale 22 dicembre 2009, n. 25 “Bilancio di previsione della Regione Emilia-Romagna per l’esercizio finanziario 2010 e bilancio pluriennale 2010-2012”,
con le quali:
a) viene elevato, sul bilancio di previsione 2010, a 205 milioni di euro (55 milioni in più rispetto al bilancio di previsione 2009) l’intervento regionale a garanzia dell’equilibrio economico-finanziario del Servizio sanitario regionale e a finanziamento dei livelli aggiuntivi di assistenza; di questi, 150 garantiscono l’equilibrio della sanità e del FRNA per il 2009 e 55 concorrono all’equilibrio di bilancio per il 2010, equilibrio che trova copertura nel bilancio pluriennale, a carico dell’esercizio 2011, per 150 milioni di euro;
b) Viene elevato a 70 milioni di euro il finanziamento diretto dal bilancio regionale al Fondo Regionale per la Non Autosufficienza (60 milioni di euro era lo stanziamento di previsione 2009, cui si erano aggiunti 5 milioni in sede di assestamento);
Ritenuto pertanto di impostare la programmazione regionale per il 2010 alla luce dell’Accordo sul riparto delle disponibilità siglato tra i Presidenti in data 17 dicembre 2009, recepito nella proposta di riparto del Ministero della Salute, così come risulta iscritta all’ordine del giorno della Conferenza Stato-Regioni del 27 gennaio 2010:
- 7.420,922 milioni costituiscono il livello di finanziamento dei Livelli Essenziali di Assistenza, a valere sulle effettive risorse a disposizione a livello nazionale;
- 116,002 milioni costituiscono, per la nostra Regione, la risultanza del riparto delle risorse di FSN accantonate per il finanziamento degli obiettivi di carattere prioritario a livello nazionale;
tenendo altresì conto della ricaduta, sulla Regione Emilia-Romagna, degli altri interventi previsti dal Patto per la salute e recepiti con Legge finanziaria, quantificate in:
- 38 milioni di euro per minori spese legate ai minori accantonamenti contrattuali;
- 40 milioni di euro quale ricaduta per le risorse aggiuntive cui il Governo si è impegnato a legiferare nel corso del 2010;
Dato atto che la garanzia dell’equilibrio economico-finanziario del Servizio sanitario regionale viene data dalle risorse stanziate sul Bilancio regionale 2010-2012 per un ammontare massimo di 205 milioni di euro, come più sopra specificato; di questi, 155 milioni costituiscono garanzia del fabbisogno finanziario connesso all’erogazione di prestazioni sanitarie, anche aggiuntive rispetto ai Livelli Essenziali di Assistenza, mentre 50 milioni alimentano il FRNA e si aggiungono, come per gli anni precedenti, alla quota consolidata a carico della sanità, pari a 211,270 milioni e alle risorse direttamente attribuite dal Bilancio regionale – 70 milioni per il 2010;
Ritenuto pertanto che la programmazione 2010 abbia come riferimento un volume complessivo di risorse pari a 7.819,924 milioni di euro, di cui 7.781,924 costituiscono finanziamento (sono ricompresi i 40 milioni di euro derivanti dalle manovre 2010 del Governo e i 205 milioni da bilancio regionale) e 38 costituiscono minori spese; il maggior livello di finanziamento rispetto al 2009 (con esclusione pertanto delle sole minori spese programmabili per il personale) ammonta a 195,925 milioni di euro, corrispondente ad un + 2,58% rispetto al 2009;
Ritenuto, conseguentemente, di impostare il finanziamento per il 2010 su un livello complessivo di risorse, come sopra definito, pari a 7.781,924 milioni di euro, ripartendolo in continuità con i criteri definiti per l’anno 2009:
- 7.396,800 milioni vengono destinati al finanziamento dei Livelli di assistenza (con un aumento, rispetto al 2009, di 180,850 milioni); il riparto tra le aziende avviene a quota capitaria, per progetti a rilievo sovra-aziendale e per specificità non riflesse dai criteri ordinari di finanziamento; di questi, 211,270 milioni costituiscono la quota consolidata a finanziamento del FRNA; vengono previsti 20 milioni a sostegno delle funzioni di alta specialità svolte dalle aziende ospedaliere, ospedaliero universitarie e IOR;
- 102,060 milioni sono riservati al finanziamento del Sistema integrato SSR-Università;
- 45,081 milioni sono trattenuti a finanziamento delle strutture e dei progetti regionali;
- 147,900 milioni costituiscono il finanziamento a garanzia dell’equilibrio economico-finanziario complessivo: 96,150 milioni a favore delle aziende usl e 51,750 milioni a favore delle aziende ospedaliere;
- 50 milioni vengono confermati ad ulteriore finanziamento del FRNA;
- 40,083 milioni sono riservati al finanziamento di prestazioni extra-LEA, dei Piani aziendali per il contenimento delle liste d’attesa, a sostegno della ricerca degli IRCCS regionali e a riserva.
Considerato altresì che per definire il complessivo livello delle risorse a disposizione del Servizio sanitario regionale per il 2009 si aggiungono:
- 335 milioni quale acconto per la remunerazione delle prestazioni rese in regime di mobilità inter-regionale,
- 400 milioni circa di entrate dirette delle Aziende sanitarie, a fronte di prestazioni rese,
risorse che, pur concorrendo alla copertura della complessiva spesa sanitaria regionale, dovranno essere contabilizzate nei bilanci aziendali in relazione alle prestazioni e servizi effettivamente resi in corso d’anno;
Ritenuto che l’equilibrio economico-finanziario costituisca vincolo e obiettivo sia per il Servizio sanitario regionale che per le singole aziende e rappresenti anche condizione per garantire un governo flessibile del personale e assicurare lo sviluppo dell’area della integrazione socio-sanitaria;
Valutata l’esigenza di impegnare le direzioni delle aziende sanitarie regionali alla predisposizione degli strumenti di programmazione economico-finanziaria per il 2010 nel rispetto delle linee di indirizzo definite dalla competente Direzione Generale Sanità e Politiche Sociali di cui alla nota prot. n. PG.2010.0000503 del 4 gennaio 2010 e successive integrazioni; ciò, nelle more dell’adozione di ulteriori atti formali da parte della Giunta regionale;
Ritenuto altresì che la verifica dell’andamento della gestione aziendale rispetto all’obiettivo assegnato debba essere ordinariamente effettuata con cadenza trimestrale, salvo verifica straordinaria entro il mese di settembre;
Richiamata la Legge regionale n. 29/2004 “Norme generali sull’organizzazione ed il funzionamento del servizio sanitario regionale” che all’articolo 3, comma 2 stabilisce che le aziende USL siano finanziate dalla Regione in relazione ai livelli essenziali di assistenza, secondo criteri di equità e trasparenza, in base alla popolazione residente nel proprio ambito territoriale, con le opportune ponderazioni collegate alle differenze nei bisogni assistenziali e nell’accessibilità ai servizi;
Acquisita la relazione “Criteri di Finanziamento delle Aziende USL della Regione Emilia-Romagna - Anno 2010”, allegata parte integrante del presente provvedimento e ritenuto di evidenziare:
- un aumento di risorse pari a 180,850 milioni di euro;
- l’aggiornamento della consistenza della popolazione all’1/1/2009;
- l’aggiornamento della base dati riferita ai consumi rilevati;
- una ridefinizione, per alcuni sub-livelli di assistenza, della percentuale di risorse dedicate;
- l’evidenziazione, nel sub-livello residuale dell’Assistenza distrettuale (il sub-livello “altro”), della quota riferita all’assistenza a favore di persone con disabilità, che confluisce, come per il 2009, al Fondo Regionale per la Non Autosufficienza (in coerenza con quanto stabilito nel programma approvato con la DGR 1230/2008);
Richiamata la propria deliberazione n.38 in data 18 gennaio 2010 “Azienda USL di Rimini – Modifica ambito territoriale. Proposta all’Assemblea legislativa”, con la quale - a seguito della legge 3 agosto 2009, n. 117 “Distacco dei Comuni di Casteldelci, Maiolo, Novafeltria, Pennabilli, San Leo, Sant’Agata Feltria e Talamello dalla Regione Marche e loro aggregazione alla Regione Emilia-Romagna, nell’ambito della Provincia di Rimini, ai sensi dell’articolo 132, secondo comma, della Costituzione”, che all’art. 1 stabilisce che i comuni di Casteldelci, Maiolo, Novafeltria, Pennabilli, San Leo, Sant’Agata Feltria e Talamello sono distaccati dalla regione Marche e aggregati alla regione Emilia-Romagna, nell’ambito della provincia di Rimini, in considerazione della loro particolare collocazione territoriale e dei peculiari legami storici, economici e culturali con i comuni limitrofi della medesima provincia e della legge regionale 4 novembre 2009, n. 17 contenente le misure per l’attuazione delle legge 3 agosto 2009, n. 117, - si propone all’Assemblea legislativa di estendere l’ambito territoriale dell’Azienda USL di Rimini anche ai sette comuni di cui sopra;
Ritenuto di riservare a successivo e separato provvedimento l’assegnazione del maggiore finanziamento necessario all’azienda USL di Rimini in relazione alla nuova popolazione residente da assistere, a seguito della definizione, con la Regione Marche, dello specifico accordo da applicarsi al riparto nazionale tra le Regioni delle risorse per l’anno 2010 a finanziamento del Servizio sanitario nazionale;
Ritenuto altresì, di riservare a successivo e separato provvedimento la definizione delle linee di indirizzo e programmazione per le aziende sanitarie per il 2010, prorogando, per i primi mesi del 2010, il quadro degli obiettivi definito con la deliberazione 602/2009;
Richiamata la deliberazione dell’Assemblea legislativa n. 175 del 22 maggio 2008 di approvazione del Piano Sociale e Sanitario 2008-2010;
Richiamata la Legge regionale n. 29/2004 “Norme generali sull’organizzazione ed il funzionamento del servizio sanitario regionale” e successive modificazioni e, in particolare, l’art. 6, comma 2;
Visto il parere favorevole espresso dalla Commissione Assembleare Politiche per la salute e politiche sociali nella seduta del 4 febbraio 2010;
Viste:
- la L.R. 26 novembre 2001, n. 43 “Testo unico in materia di organizzazione e di rapporti di lavoro nella Regione Emilia-Romagna” e successive modifiche, ed in particolare l’art. 37, comma 4;
- la propria deliberazione n. 2416 del 29 dicembre 2008 recante “Indirizzi in ordine alle relazioni organizzative e funzionali fra le strutture e sull’esercizio delle funzioni dirigenziali. Adempimenti conseguenti alla delibera 999/2008. Adeguamento e aggiornamento della delibera 450/2007” e successive modifiche;
Dato atto del parere allegato;
Su proposta dell’Assessore alle Politiche per la Salute;
A voti unanimi e palesi
delibera:
1) di determinare il volume complessivo di risorse a finanziamento del Servizio Sanitario Regionale per il 2010, per le considerazioni in premessa esposte e qui richiamate, in 7.781,924 milioni di euro, di cui:
- 7.420,922 milioni costituiscono il livello di finanziamento dei Livelli Essenziali di Assistenza, a valere sulle effettive risorse a disposizione a livello nazionale;
- 116,002 milioni costituiscono la risultanza del riparto delle risorse di FSN accantonate per il finanziamento degli obiettivi di carattere prioritario a livello nazionale;
- 40 milioni di euro quale stima della ricaduta, per la Regione Emilia-Romagna, dei 550 milioni di euro di risorse aggiuntive che il Governo si è impegnato a garantire con provvedimenti legislativi nel corso del 2010 (articolo 2, comma 67 della legge 191/2009);
- 205 milioni di euro costituiscono l’impegno finanziario a carico del bilancio regionale, a garanzia dell’equilibrio del Servizio sanitario regionale; di questi, 155 milioni costituiscono garanzia del fabbisogno finanziario connesso all’erogazione di prestazioni sanitarie, anche aggiuntive rispetto ai Livelli Essenziali di Assistenza, mentre 50 milioni alimentano il FRNA e si aggiungono, come per gli anni precedenti, alla quota consolidata a carico della sanità, pari a 211,270 milioni e alle risorse direttamente attribuite dal Bilancio regionale, pari a 70 milioni per il 2010;
2) di destinare le complessive risorse, pari a 7.781,924 milioni così come analiticamente rappresentato in Tabella 1, allegata parte integrante del presente provvedimento, e di seguito sintetizzato:
- 7.396,800 milioni vengono destinati al finanziamento dei Livelli di assistenza (con un aumento, rispetto al 2009, di 180,850 milioni); il riparto tra le aziende avviene a quota capitaria, per progetti a rilievo sovra-aziendale e per specificità non riflesse dai criteri ordinari di finanziamento; di questi, 211,270 milioni costituiscono la quota consolidata a finanziamento del FRNA; vengono previsti 20 milioni a sostegno delle funzioni di alta specialità svolte dalle aziende ospedaliere, ospedaliero universitarie e IOR;
- 102,060 milioni sono riservati al finanziamento del Sistema integrato SSR-Università;
- 45,081 milioni sono trattenuti a finanziamento delle strutture e dei progetti regionali;
- 147,900 milioni costituiscono il finanziamento a garanzia dell’equilibrio economico-finanziario complessivo: 96,150 milioni a favore delle aziende usl e 51,750 milioni a favore delle aziende ospedaliere;
- 50 milioni vengono confermati ad ulteriore finanziamento del FRNA;
- 40,083 milioni sono riservati al finanziamento di prestazioni extra-LEA, dei Piani aziendali per il contenimento delle liste d’attesa, a sostegno della ricerca degli IRCCS regionali e a riserva.
3) di provvedere al finanziamento per livelli di assistenza e a quota capitaria delle aziende USL secondo i criteri e i contenuti illustrati nel documento “Criteri di Finanziamento delle Aziende USL della Regione Emilia-Romagna - Anno 2010”, allegato parte integrante del presente provvedimento (Allegato A) per un ammontare pari a 6.767,820 milioni di euro; il riparto alle Aziende è riportato nelle Tabelle A 1 e A 2, allegate al presente provvedimento, parti integranti del medesimo;
4) di dare atto che il riparto a quota capitaria di cui al punto 3 è comprensivo dei 40 milioni di euro che saranno dal Governo resi effettivamente disponibili in corso d’anno; le Aziende dovranno pertanto prevedere la rispettiva quota-parte dei 40 milioni in voce specifica del preventivo economico 2010, fino a definizione delle manovre nazionali;
5) di riservare a successivo e separato provvedimento l’assegnazione del maggiore finanziamento necessario all’azienda USL di Rimini in considerazione del nuovo assetto territoriale, derivante dal distacco dei Comuni di Casteldelci, Maiolo, Novafeltria, Pennabilli, San Leo, Sant’Agata Feltria e Talamello dalla Regione Marche e loro aggregazione alla Regione Emilia-Romagna, nell’ambito della Provincia di Rimini di cui alla legge 3 agosto 2009, n. 117, così come proposto all’Assemblea legislativa dalla deliberazione di questa Giunta in data 18 gennaio 2010, n. 38; il finanziamento verrà definito, in relazione alla nuova popolazione residente da assistere, a seguito della definizione, con la Regione Marche, dello specifico accordo da applicarsi al riparto nazionale delle risorse a finanziamento del Servizio sanitario nazionale per l’anno 2010 tra le Regioni;
6) di riservare a successivo e separato provvedimento la definizione delle linee di indirizzo e programmazione per le aziende sanitarie per il 2010, prorogando, per i primi mesi del 2010, il quadro degli obiettivi definito con la deliberazione 602/2009, allegato B) “Linee di programmazione per il 2009”;
7) di impegnare le Direzioni aziendali al rispetto dell’obiettivo dell’equilibrio economico-finanziario, sia in fase previsionale che a consuntivo, richiamando quanto stabilito con la deliberazione di questa Giunta n. 602/2009 – Allegato B) punto 1.2, e dando atto che a tal fine il citato Allegato B) definisce, azienda per azienda, il contributo specifico regionale a garanzia di tale equilibrio;
8) di stabilire che l’Azienda USL di Forlì, per la quale è stata ri-accertata l’effettiva consistenza di bilancio al 31/12/2008, dovrà presentare, entro il primo semestre del 2010, un Piano pluriennale di rientro dal disavanzo strutturale, tenuto conto che la condizione di equilibrio, così come definita per il 2009, non potrà essere rispettata in sede previsionale 2010; solo a seguito della presentazione del Piano di rientro la Giunta regionale potrà definire il sostegno finanziario annuo aggiuntivo per l’Azienda; in attesa della definizione del Piano di rientro, l’Azienda si dovrà comunque impegnare ad un contenimento del trend di spesa, riallineando progressivamente costi e consumi, nei settori che risultano superiori alla media regionale delle Aziende sanitarie;
9) di stabilire che le direzioni delle aziende sanitarie regionali predispongano gli strumenti di programmazione economico-finanziaria per il 2010 nel rispetto delle linee di indirizzo definite dalla competente Direzione Generale Sanità e Politiche Sociali con nota prot. n. PG.2010.0000503 del 4 gennaio 2010 e successive integrazioni; ciò, nelle more dell’adozione di ulteriori atti formali da parte della Giunta regionale;
10) di stabilire che ciascuna azienda è chiamata a contribuire anche al raggiungimento degli obiettivi d’area vasta, obiettivi da considerare integrativi di quelli individuati dalla programmazione regionale, tenuto conto che l’integrazione interaziendale attraverso aree vaste, così come prevista anche dal Piano Sociale e Sanitario 2008-2010, costituisce una effettiva area di azione per raggiungere ulteriori obiettivi di efficienza nel SSR, sia nel campo delle funzioni amministrative e tecniche di supporto alla funzione sanitaria, sia nel campo della organizzazione e della gestione dei servizi sanitari; a tal fine, le Aziende dovranno produrre specifica relazione;
11) di definire che la verifica dell’andamento della gestione aziendale rispetto all’obiettivo economico finanziario assegnato debba essere ordinariamente effettuata con cadenza trimestrale, salvo verifica straordinaria entro il mese di settembre, e che dell’esito delle verifiche debbano essere informate le Conferenze Territoriali Sociali e Sanitarie; ove necessario, le aziende dovranno predisporre azioni di rientro, da realizzarsi, entro la chiusura dell’esercizio;
12) di pubblicare il presente provvedimento nel Bollettino Ufficiale della Regione.