DELIBERAZIONE DELL'ASSEMBLEA LEGISLATIVA DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA 16 dicembre 2008, n. 206
Approvazione del programma 2009-2011 per l'integrazione sociale dei cittadini stranieri (art. 3, comma 2, L.R. 5/2004). (Proposta della Giunta regionale in data 10 novembre 2008, n. 1850)
L'ASSEMBLEA LEGISLATIVA
Richiamata la deliberazione della Giunta regionale progr. n. 1850 del
10 novembre 2008, recante in oggetto "Approvazione del programma
2009-2011 per l'integrazione sociale dei cittadini stranieri (art. 3,
comma 2, L.R. 5/2004) - Proposta all'Assemblea legislativa";
preso atto:
- delle modificazioni apportate sulla predetta proposta dalla
Commissione assembleare referente "Politiche per la salute e politiche
sociali", giusta nota prot. n. 28813 in data 10 dicembre 2008;
- e, inoltre, dell'emendamento presentato ed accolto nel corso della
discussione assembleare;
viste:
- la L.R. 21 aprile 1999, n. 3 "Riforma del sistema regionale e
locale";
- la L.R. 24 marzo 2004, n. 5 "Norme per l'integrazione sociale dei
cittadini stranieri immigrati. Modifiche alle leggi regionali 21
febbraio 1990, n. 14 e 12 marzo 2003, n. 2";
- la L.R. 24 marzo 2004, n. 6 "Riforma del sistema regionale
amministrativo locale. Unione Europea e relazioni internazionali.
Innovazione e semplificazione. Rapporti con l'Universita'";
dato atto in particolare che:
- il comma 2 dell'art. 1 della L.R. 21 aprile 1999, n. 3, indica il
principio di integrazione tra i diversi livelli di governo e la
garanzia delle necessarie forme di coordinamento quale fondamento
dell'azione della Regione;
- l'art. 9 della citata L.R. 24 marzo 2004, n. 6, prevede che "la
Regione pone a fondamento dell'intervento legislativo e della
disciplina sul conferimento delle funzioni amministrative a livello
locale, il principio dell'integrazione, con particolare riferimento
all'integrazione tra le politiche sociali, territoriali ed
economiche";
- il comma 2 dell'art. 3 della L.R. 24 marzo 2004, n. 5, prevede che
l'Assemblea legislativa dell'Emilia-Romagna approvi il programma
triennale per l'integrazione sociale dei cittadini stranieri
immigrati, comprensivo delle iniziative di attuazione previste dalla
legge regionale ed in particolare delle linee di indirizzo per la
realizzazione degli interventi per l'immigrazione previsti ai Capi III
e IV;
considerato che:
- il fenomeno migratorio conferma le sue caratteristiche di crescita e
di stabilita' anche in Emilia-Romagna. La stima del Dossier Statistico
Immigrazione 2008 della Caritas indica al 31/12/2007 in Emilia-Romagna
la presenza di 421.031 stranieri che corrisponde circa al 9,8% della
popolazione in Emilia-Romagna. Calcolata sugli stranieri che hanno
stabilito la loro residenza in regione la percentuale e' dell'8,55%;
- i Comuni emiliano-romagnoli che superano il 10% dei residenti
stranieri passano dai 22 del 2004 ai 79 del 2007 con Galeata (FC) al
17,8%, Luzzara (RE) al 17%, Rolo (RE) 16,1% Castel San Giovanni (PC)
15,7%;
- a livello regionale i principali Paesi di provenienza dei residenti
risultano essere il Marocco (56.919), l'Albania (48.074) e la Romania
(41.651);
- nell'anno scolastico 2007/2008 gli alunni con cittadinanza non
italiana sono stati oltre 65.000 pari all'11,80% del totale, con un
incremento dell'1,1% rispetto all'anno scorso;
- in materia di lavoro, nel corso del 2007 risultano occupati per
l'Emilia-Romagna 274.381 lavoratori stranieri pari al 17,8% dei
lavoratori complessivi (nel 2006 rappresentavano il 15,3%);
- con la approvazione della legge regionale 24 marzo 2004, n. 5, la
Regione Emilia-Romagna ha inteso innovare il proprio impianto
normativo al fine di assicurare una maggiore coesione sociale tra
nuovi e vecchi residenti, nel rispetto dei diritti e dei doveri, del
principio di pari opportunita' e accesso ai servizi, e di contrasto al
razzismo e alla xenofobia;
- tra le principali novita' della nuova normativa regionale, l'art. 3,
comma 2 introduce un nuovo strumento di programmazione denominato
programma triennale per l'integrazione sociale dei cittadini
stranieri;
- che il programma triennale deve intendersi quale strumento di
programmazione "trasversale" che intende promuovere una integrazione
delle politiche di settore per rispondere in modo unitario ai bisogni
ed alle esigenze dei cittadini stranieri immigrati;
- che l'Assemblea legislativa regionale ha approvato con deliberazione
n. 45 del 7 febbraio 2006 il primo "Programma 2006-2008 per
l'integrazione sociale dei cittadini stranieri";
- il cambiamento in senso interculturale della societa' regionale e'
gia' in essere: le proiezioni demografiche prevedono unanimemente che
nei prossimi venti anni si configurera' un raddoppio delle presenze di
persone straniere;
- che la sfida dei prossimi anni, cosi' come indicato dal Secondo
Manuale sull'integrazione della Commissione Europea (maggio 2007),
sara' rappresentata dalla ricerca di un equilibrio tra politiche di
integrazione mirate ai cittadini stranieri per rispondere a specifiche
forme di svantaggio, e politiche di qualificazione complessiva del
sistema di welfare;
dato atto che la Regione Emilia-Romagna ha attivato il metodo della
concertazione e della integrazione delle politiche in materia
migratoria ed in particolare:
- il 18 dicembre 2001 e' stato stipulato un Protocollo d'intesa in
materia di immigrazione straniera dalla Regione Emilia-Romagna con gli
Enti locali, le Parti Sociali ed il Forum del Terzo Settore,
indirizzato ad assicurare pari condizioni di accesso alla vita sociale
e lavorativa in Emilia-Romagna agli immigrati stranieri regolarmente
presenti e alle loro famiglie;
- nel corso di aprile 2003, aggiornato ad aprile 2004, e' stato
stipulato un Protocollo di accordo tra Regione ed Organizzazioni
sindacali per sostenere l'emersione e la qualificazione del lavoro di
assistenza ad anziani e disabili svolto da assistenti familiari;
- il 18 febbraio 2004 e' stato sottoscritto dalla Giunta regionale,
dalle parti sociali e le associazioni sindacali il "Patto per la
qualita' dello sviluppo, la competitivita', la sostenibilita'
ambientale e la coesione sociale" che prevede il tema della
immigrazione tra le quattro priorita' tematiche di intervento;
- il 17 giugno 2004 e' stato sottoscritto dalla Regione con ANCI, UPI,
Forum regionale del Terzo Settore, sindacati e associazioni del
settore il Protocollo regionale d'intesa in materia di richiedenti
asilo e rifugiati;
- il 26 gennaio 2007 e' stato sottoscritto dalla Regione con
Dipartimento Diritti e Pari Opportunita' della Presidenza del
Consiglio dei Ministri, rappresentanze regionali di ANCI, UPI,
Sindacati, Organizzazioni Datoriali, Forum del Terzo Settore, Consulta
regionale per l'integrazione sociale dei cittadini stranieri,
Difensore Civico e Consigliere di parita' della Regione
Emilia-Romagna, il Protocollo regionale contro le discriminazioni;
considerato che:
- per affrontare in termini innovativi e unitari il tema del fenomeno
migratorio e definire tecnicamente il documento di programmazione
triennale si e' proceduto con determinazioni 2477/07 e 620/08 alla
costituzione di un gruppo di lavoro interassessorile composto da
funzionari tecnici appartenenti a diversi Servizi regionali;
- che il gruppo tecnico ha predisposto una prima bozza tecnica del
programma triennale per l'integrazione sociale dei cittadini
stranieri, e contestualmente si e' avviata la discussione con tutti
gli interlocutori significativi;
- che in data 3 ottobre 2008, la Consulta regionale per l'integrazione
dei cittadini stranieri ha espresso un parere positivo sulla bozza del
programma triennale;
- che in data 27 ottobre 2008, la Cabina di regia regionale per le
politiche sanitarie e sociali ha espresso un parere positivo sulla
bozza del programma triennale;
- che in data 10 novembre 2008, la Conferenza Regione-Autonomie locali
ha espresso un parere positivo sulla bozza del programma triennale;
- che in occasione delle suindicate espressioni di parere, sono stati
raccolti suggerimenti e proposte che hanno permesso una versione
aggiornata del programma triennale per l'integrazione sociale dei
cittadini stranieri;
dato atto inoltre che:
- i fabbisogni finanziari da destinare all'attuazione del programma in
oggetto per gli anni 2009, 2010, 2011:
- saranno specificatamente individuati, per quanto riguarda le risorse
regionali per gli anni 2009, 2010, 2011 sui pertinenti capitoli di
spesa del bilancio della Regione Emilia-Romagna per gli esercizi
finanziari di pertinenza;
- che la destinazione delle risorse statali sui pertinenti capitoli di
spesa del bilancio della Regione Emilia-Romagna sara' stabilita in
seguito a finanziamenti provenienti dallo Stato anche con riferimento
al Fondo Nazionale delle Politiche sociali;
ritenuto opportuno di approvare, anche sulla base dei contributi e dei
suggerimenti raccolti nella fase istruttoria e di consultazione, il
"Programma triennale 2009-2011 per l'integrazione sociale dei
cittadini stranieri", quale documento di indirizzo
politico-programmatico per l'integrazione delle politiche regionali
finalizzate alla inclusione sociale dei cittadini stranieri
immigrati;
previa votazione palese, mediante apparecchiatura elettronica, che da'
il seguente risultato:
presenti n. 42
assenti n. 8
voti favorevoli n. 28
voti contrari n. 12
astenuti n. 2
delibera:
1) di approvare, sulla base di quanto indicato in premessa, il
"Programma triennale 2009-2011 per l'integrazione sociale dei
cittadini stranieri (art. 3, comma 2 della L.R. 5/04)", allegato parte
integrante e sostanziale della presente deliberazione;
2) di dare atto che i fabbisogni finanziari da destinare
all'attuazione del programma in oggetto per gli anni 2009, 2010,
2011:
- saranno specificatamente individuati, per quanto riguarda le risorse
regionali per gli anni 2009, 2010, 2011 sui pertinenti capitoli di
spesa del bilancio della Regione Emilia-Romagna per gli esercizi
finanziari di pertinenza;
- che la destinazione delle risorse statali sui pertinenti capitoli di
spesa del bilancio della Regione Emilia-Romagna sara' stabilita in
seguito a finanziamenti provenienti dallo Stato, anche con riferimento
al Fondo Nazionale delle Politiche sociali;
- di pubblicare la presente deliberazione nel Bollettino Ufficiale
della Regione, garantendone la piu' ampia diffusione.
(segue allegato fotografato)