REGIONE EMILIA-ROMAGNA

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 9 dicembre 2008, n. 2101

Approvazione del Protocollo d'intesa regionale sulla comunicazione interculturale

LA GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA
Visti:
- l'art. 3 della Costituzione in cui si afferma che "tutti i cittadini
hanno pari dignita' sociale e sono eguali davanti alla legge, senza
distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni
politiche, di condizioni personali e sociali";
- l'art. 21 della Costituzione in cui si stabilisce che "tutti hanno
diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola,
lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione";
- la Convenzione UNESCO sulla protezione e la promozione delle
diversita' delle espressioni culturali adottata in data 20/10/2005 e
ratificata dal Parlamento italiano il 31 gennaio 2007;
- l'art. 2, lett. e) ed f) dello Statuto della Regione Emilia-Romagna
approvato con L.R. n. 13 del 31 marzo 2005 che indica tra i principali
obiettivi da perseguire il rispetto delle diverse culture, etnie e
religioni e il godimento dei diritti sociali degli immigrati, degli
stranieri profughi, rifugiati ed apolidi;
- la decisione n. 1983/2006/CE con cui il Parlamento Europeo e il
Consiglio dell'Unione Europea hanno dichiarato il 2008 "Anno europeo
del dialogo interculturale" ponendo tra gli obiettivi quello di
aiutare i cittadini europei ad imparare a vivere insieme
armoniosamente e superare le differenze inerenti alla loro  diversita'
culturale, religiosa e linguistica non soltanto tra le culture dei
diversi Stati membri, ma anche tra le varie culture e i gruppi
religiosi degli Stati membri;
visti inoltre:
- l'art. 42, e in particolare le lett. b) e c) del Testo Unico
sull'immigrazione (DLgs 286/98) che attribuisce allo Stato, alle
Regioni, alle Province ed ai Comuni, nell'ambito delle proprie
competenze, il compito di favorire la diffusione di ogni informazione
utile al positivo inserimento degli stranieri nella societa' italiana
e di promuovere la conoscenza e la valorizzazione delle espressioni
culturali, ricreative, sociali, economiche e religiose degli stranieri
ed ogni iniziativa di informazione sulle cause dell'immigrazione e di
prevenzione delle discriminazioni razziali o della xenofobia;
- l'art. 17 "Interventi di integrazione e comunicazione
interculturale" della L. R. n. 5 del 24 marzo 2004 "Norme per
l'integrazione sociale dei cittadini stranieri immigrati. Modifiche
alle leggi regionali 21 febbraio 1990, n. 14 e 12 marzo 2003, n. 2"
che prevede che "la Regione e gli Enti locali, ai fini
dell'integrazione e dello sviluppo della comunicazione interculturale
promuovano (. . .) b) lo svolgimento di iniziative pubbliche di
informazione sui temi connessi all'immigrazione che favoriscano una
corretta conoscenza delle cause e degli aspetti reali del fenomeno
migratorio; c) la realizzazione di iniziative di tipo artistico,
culturale sportivo finalizzate a valorizzare le culture dei Paesi di
origine ed a promuovere occasioni di socializzazione anche in ambito
extralavorativo; d) l'avvio ed il sostegno di interventi di
comunicazione interculturale in ambito regionale";
- l'art. 14 "Comunicazione e Mediazione interculturale" contenuto nel
programma triennale 2006-2008 per l'integrazione dei cittadini
stranieri, approvato con deliberazione dell'Assemblea legislativa
della Regione Emilia-Romagna n. 45 del 7 febbraio 2006 che prevede "la
costruzione di una rete regionale di comunicazione interculturale
utile al fine di consolidare e mettere in sinergia i progetti
finanziati in questi anni con altre iniziative presenti sul
territorio";
premesso che:
- sulla base dei dati forniti da numerose ricerche emerge che la
rappresentazione dei migranti che i media a larga diffusione
forniscono appare spesso distorta e caratterizzata da alcuni elementi
ricorrenti fra i quali:
- un'insistenza eccessiva sui temi della criminalita' e della
pressione migratoria;
- l'assenza pressoche' totale del punto di vista dei migranti;
- l'uso di categorie stereotipiche che riassumono i tratti
caratteristici della rappresentazione;
- l'uso frequente della generalizzazione, cioe' l'estensione di
episodi e comportamenti critici commessi da singoli individui a
categorie generali di persone;
- i sopraindicati elementi favoriscono una percezione negativa del
fenomeno migratorio da parte dei cittadini, alimentando paure sul
versante della sicurezza;
- nel contesto attuale il tema della comunicazione interculturale
assume, con il passare del tempo, un ruolo strategico nei processi di
inclusione sociale dei cittadini migranti;
- secondo la definizione del Manifesto Europeo dei Media
multiculturali presentato alla Commissione europea in data 29/4/2004 e
della Piattaforma italiana dei media multiculturali i media
multiculturali "(. . .) sono periodici, quotidiani, siti Internet,
emittenti e programmi radio-televisivi, spesso espressione di realta'
associative e comunitarie, che coinvolgono, in veste di produttori o
di principali fruitori, migranti e i diversi gruppi di origine
immigrata";
tenuto conto che:
- l'immigrazione straniera in Emilia-Romagna e' in fase di crescita
costante tale da raggiungere, all'1/1/2008, una presenza di circa
365.000 persone, pari al 8,6% della popolazione residente;
- i media multiculturali nascono spesso per favorire una migliore
rappresentazione e percezione del fenomeno migratorio e possono
diventare veri e propri laboratori identitari, canali di
partecipazione alla vita sociale e culturale del territorio;
- accedere agli strumenti dei media e accreditarsi come referenti
cardine dei processi di comunicazione multiculturale del territorio e'
fondamentale per i cittadini stranieri che operano nell'ambito della
comunicazione;
- negli ultimi anni, in Emilia-Romagna sono state realizzate numerose
iniziative mediatiche multiculturali (periodici, quotidiani, siti
Internet, emittenti e programmi radio-televisivi) che coinvolgono, in
veste di produttori, i migranti e che hanno come fruitori cittadini
stranieri e cittadini italiani;
- pur trattandosi di una realta' vivace ed in continua crescita, i
media multiculturali incontrano notevoli difficolta' a causa di
problemi di sostenibilita' economica, di riconoscimento professionale,
di legittimazione, ecc.;
richiamata la propria deliberazione n. 1748 del 19 novembre 2008
avente per oggetto "Assegnazione finanziamento a soggetti diversi per
progetti di rilievo regionale in materia di promozione sociale e
iniziative formative in attuazione delibera Assemblea legislativa
91/06 e delibera di Giunta regionale 1791/06" con la quale e' stato
approvato e finanziato il progetto "Media, diversita', pluralismo" 
presentato da COSPE Onlus (Firenze);
considerato che:
- il progetto sopra richiamato "Media, diversita', pluralismo", oltre
ad includere azioni per sostenere la rete regionale delle esperienze
informative multiculturali presenti in Emilia-Romagna, prevede anche
l'attuazione di un percorso per arrivare alla definizione della
proposta di un Protocollo regionale d'intesa sulla comunicazione
interculturale in stretto raccordo con il Servizio regionale
competente;
- nel corso del corrente anno si e' sviluppato un ampio confronto con
diversi soggetti (Ordine dei Giornalisti dell'Emilia- Romagna,
Co.Re.Com dell'Emilia-Romagna, Associazione Stampa
dell'Emilia-Romagna, Associazione Italiana della Comunicazione
Pubblica e Istituzionale, Consulta regionale per l'integrazione
sociale dei cittadini stranieri, rappresentanze di ANCI e UPI,
Segretariato Sociale RAI, Alma Mater Studiorum - Universita' di
Bologna - Facolta' di Lettere e Filosofia, Laurea Magistrale in
Scienze della Comunicazione Pubblica e Sociale - Dipartimento di
Discipline della Comunicazione, Legautonomie Emilia-Romagna, UNCEM
Emilia-Romagna) al fine di individuare azioni volte a migliorare:
- la rappresentazione e la percezione del fenomeno  migratorio da
parte della popolazione locale;
- l'autorappresentazione e la partecipazione alla vita culturale e
sociale dei cittadini immigrati;
- la comunicazione sulle politiche e le iniziative istituzionali;
- che in data 26 maggio 2008 COSPE Onlus (FI) ha formalmente
presentato al Servizio regionale competente una proposta di Protocollo
regionale d'intesa sulla comunicazione interculturale (nota P.G.
2008.0132056 d'arrivo Regione Emilia-Romagna), quale esito del
suddetto percorso progettuale;
dato atto che successivamente la proposta di protocollo e' stata
discussa e approvata nell'ambito delle seguenti sedi istituzionali:
- Consulta regionale per l'integrazione sociale dei cittadini
stranieri immigrati (2/10/2008);
- Cabina di regia regionale per le politiche sociali e sanitarie
(27/10/2008);
- Conferenza Regione Autonomie locali (10/11/2008);
considerato che successivamente all'approvazione del presente atto la
proposta di protocollo verra' inviata per la firma Ordine dei
Giornalisti dell'Emilia-Romagna, Co.Re.Com dell'Emilia-Romagna,
Associazione Stampa dell'Emilia-Romagna, Associazione Italiana della
Comunicazione Pubblica e Istituzionale, Consulta regionale per
l'integrazione sociale dei cittadini stranieri, rappresentanze di ANCI
e UPI, Segretariato Sociale RAI, Alma Mater Studiorum - Universita' di
Bologna - Facolta' di Lettere e Filosofia, Laurea Magistrale in
Scienze della Comunicazione Pubblica e Sociale - Dipartimento di
Discipline della Comunicazione, Legautonomie Emilia-Romagna, UNCEM
Emilia-Romagna e successivamente, a tutti i soggetti, istituzionali e
non, che ne condividono i contenuti e si impegnano per la loro
realizzazione;
dato atto che la proposta di protocollo regionale sulla comunicazione
interculturale prevede:
- la realizzazione delle seguenti tipologie di intervento:
- raccolta dati e ricerche sulla informazione e comunicazione
interculturale in Emilia-Romagna;
- azioni di informazione e sensibilizzazione dei giornalisti delle
testate locali;
- promozione e valorizzazione dei media multiculturali;
- formazione e attivazione di tirocini formativi;
- una durata triennale, con possibilita' di proroga di un ulteriore
triennio, nel caso in cui i soggetti sottoscrittori esprimano parere
favorevole;
ritenuto pertanto opportuno approvare l'allegata proposta di
protocollo;
richiamata la propria deliberazione 450/07;
dato atto del parere di regolarita' amministrativa del presente
provvedimento espresso dal Direttore generale Sanita' e Politiche
sociali, dott. Leonida Grisendi, ai sensi dell'art. 37, quarto comma,
L.R. 43/01 e della deliberazione della Giunta regionale 450/07;
su proposta dell'Assessore alla Promozione delle politiche sociali e
di quelle educative per l'infanzia e l'adolescenza. Politiche per
l'immigrazione. Sviluppo del volontariato, dell'associazionismo e del
terzo settore, Anna Maria Dapporto;
a voti unanimi e palesi, delibera:
1) di approvare, sulla base di quanto indicato in premessa, la
proposta di protocollo d'intesa sulla comunicazione interculturale,
allegato parte integrante e sostanziale della presente deliberazione;
2) di dare mandato all'Assessore alla Promozione delle politiche
sociali e di quelle educative per l'infanzia e l'adolescenza.
Politiche per l'immigrazione. Sviluppo del volontariato,
dell'associazionismo e del terzo settore alla sottoscrizione del
suddetto protocollo di intesa;
3) di stabilire che le successive eventuali adesioni al Protocollo da
parte di altri soggetti pubblici e privati che ne condividono i
contenuti verranno recepite con successivi atti del Dirigente del
Servizio regionale competente;
4) di stabilire che il presente protocollo, avente durata triennale,
prima della sua scadenza, possa essere prorogato di un ulteriore
triennio, nel caso in cui i soggetti sottoscrittori esprimano parere
favorevole;
5) di stabilire che agli eventuali oneri derivanti dal presente atto
si provvedera' con propri successivi atti;
6) di pubblicare integralmente la presente deliberazione nel
Bollettino Ufficiale della Regione Emilia-Romagna.
ALLEGATO 1)
Protocollo d'intesa sulla comunicazione interculturale
tra
Regione Emilia-Romagna, Ordine dei Giornalisti dell'Emilia-Romagna,
Co.Re.Com dell'Emilia-Romagna, Associazione Stampa
dell'Emilia-Romagna, Associazione Italiana della Comunicazione
pubblica e Istituzionale, Consulta regionale per l'integrazione
sociale dei cittadini stranieri, Alma Mater Studiorum - Universita' di
Bologna - Facolta' di Lettere e Filosofia, Laurea Magistrale in
Scienze della Comunicazione Pubblica e Sociale - Dipartimento di
Discipline della Comunicazione, rappresentanze regionali di ANCI e
UPI, Segretariato Sociale RAI, Legautonomie Emilia-Romagna, UNCEM
Emilia-Romagna, rappresentanze Centri Interculturali
dell'Emilia-Romagna, rappresentanze Media locali e Multiculturali
Premesso che:
Il Parlamento Europeo e il Consiglio dell'Unione Europea, con 
decisione n. 1983/2006/CE, hanno dichiarato il 2008 "Anno europeo del
dialogo interculturale", ponendo tra gli obiettivi quello di aiutare i
cittadini europei ad imparare a vivere insieme armoniosamente e a
superare le differenze inerenti alla loro diversita' culturale,
religiosa e linguistica non soltanto tra le culture dei diversi Stati
membri, ma anche tra le varie culture e i gruppi religiosi degli Stati
membri.
In tale ottica, il tema della comunicazione interculturale assume un
ruolo strategico nei processi di inclusione sociale dei cittadini
migranti perche' e' in grado di promuovere la coesione sociale e
introdurre elementi di consapevolezza che aiutino i cittadini a
conoscersi l'un l'altro.
Secondo il Manifesto Europeo dei Media multiculturali presentato alla
Commissione Europea in data 29/4/2004 e il documento per una
Piattaforma italiana dei media multiculturali i media multiculturali
"(. . .) sono periodici, quotidiani, siti Internet, emittenti e
programmi radio-televisivi, spesso espressione di realta' associative
e comunitarie, che coinvolgono, in veste di produttori o di principali
fruitori, migranti e i diversi gruppi di origine immigrata. I media
multiculturali sono spesso iniziative locali che utilizzano la/e
lingua/e del proprio pubblico cui forniscono informazioni sull'Italia
e i contesti locali, notizie sui Paesi di origine dei flussi migratori
che non trovano spazio nei media a larga diffusione, ed altre notizie
che variano a seconda del taglio e degli obiettivi della testata.".
I media multiculturali nascono spesso per bilanciare  e per supplire
al deficit di rappresentativita' e alle carenze dei media a larga
diffusione e possono diventare veri e propri laboratori identitari e
canali di partecipazione alla vita sociale e culturale del nostro
territorio.
Pur trattandosi di una realta' vivace ed in continua crescita, i media
multiculturali incontrano notevoli difficolta' a causa di problemi di
sostenibilita' economica, di riconoscimento professionale, di
legittimazione, ecc.
L'immigrazione straniera in Emilia-Romagna e' in fase di crescita
costante tale da raggiungere, all'1/1/2008, una presenza di circa 
365.000 persone, pari all'8,6% della popolazione residente.
Con la recente approvazione della L.R. 5/04 "Norme per l'integrazione
sociale dei cittadini stranieri immigrati. Modifiche delle LL.RR. 21
febbraio 1990, n. 14 e 12 marzo 2003, n. 2", cui ha fatto seguito
l'approvazione del Programma triennale 2005-2008 per l'integrazione
dei cittadini stranieri (del. A.L. 45/06) la Regione Emilia-Romagna
non solo ha provveduto ad innovare il proprio impianto normativo, ma
ha altresi' fornito strumenti e linee d'azione per favorire
l'inclusione sociale attraverso l'offerta di spazi piu' ampi  di
partecipazione alla vita sociale, culturale e politica del
territorio.
In particolare, per quanto riguarda il tema oggetto del presente
Protocollo d'intesa, e' previsto che la Regione e gli Enti locali, ai
fini dell'integrazione e dello sviluppo della comunicazione
interculturale, promuovano interventi nel settore per garantire:
- pari opportunita' di accesso all'informazione da parte dei cittadini
stranieri;
- una migliore rappresentazione e una migliore percezione del fenomeno
migratorio da parte della popolazione locale;
- la conoscenza e la valorizzazione delle culture dei cittadini
stranieri, favorendo il processo di integrazione sociale.
La Regione Emilia-Romagna, nell'ambito delle attivita' annuali di
programmazione sociale, sostiene le Amministrazioni provinciali che
intendono progettare interventi nel settore della comunicazione
interculturale a partire dal consolidamento delle progettualita'
avviate sperimentalmente e gia' finanziate nell'ambito della
programmazione regionale precedente.
Vista la normativa di riferimento, che si allega alla presente 
intesa;
richiamati:
- il Manifesto Europeo dei media multiculturali con il quale e' stato 
chiesto al Parlamento Europeo, alla Commissione Europea e ai Governi
degli Stati membri di riconoscere i media multiculturali come servizio
di interesse pubblico fondamentale per la comunita';
- la Piattaforma italiana dei media multiculturali con la quale si
chiede di valorizzare i media multiculturali come canale di
informazioni qualificato al pari dei media a larga diffusione;
- il Protocollo d'intesa sperimentale in materia di iniziative di
comunicazione interculturale tra la Provincia di Forli'-Cesena, Ordine
dei Giornalisti dell'Emilia-Romagna, Associazione Stampa Forlivese, le
testate giornalistiche locali Il Resto del Carlino, Il Corriere
Romagna, Sestopotere, le emittenti televisive private Videoregione,
Teleromagna ed i periodici Mia e Segni e Sogni sottoscritto il 17
febbraio 2007.
Tutto cio' premesso le Parti sottoscrivono quanto segue:
Il Protocollo d'intesa propone una collaborazione tra gli organismi
coinvolti basata sulla comune consapevolezza che il nostro contesto
locale e nazionale e' una realta' interculturale e che anche i mass
media devono riflettere la diversita' e la complessita' dell'Italia di
oggi, sia nella trattazione delle notizie che nella loro diffusione,
sia nella composizione delle redazioni.
Le parti concordano che i media multiculturali offrono un servizio di
interesse pubblico fondamentale e che, in quanto tali, dovrebbero
entrare a far parte integrante del sistema mediatico nazionale ed
europeo.
Il Protocollo intende promuovere alcune azioni volte a migliorare:
- l'autorappresentazione e la partecipazione alla vita culturale e
sociale dei cittadini immigrati residenti nel territorio regionale;
- la rappresentazione e la percezione del fenomeno migratorio da parte
della popolazione locale;
- il clima di dialogo e comprensione reciproca fra cittadini autoctoni
e cittadini di origine straniera;
- la comunicazione sulle politiche e le iniziative istituzionali.
Le tematiche ed i settori d'intervento del Protocollo sono i
seguenti:
1) dati e ricerche sulla informazione e comunicazione interculturale
in Emilia-Romagna;
2) azioni d'informazione e sensibilizzazione dei giornalisti delle
testate locali;
3) azioni di promozione e valorizzazione dei media multiculturali;
4) formazione e attivazione di tirocini formativi.
Impegni delle Parti firmatarie per la realizzazione dell'intesa:
1 - Dati e ricerche sulla informazione e comunicazione interculturale
in Emilia-Romagna
Il Co.re.Com in collaborazione con il Segretariato Sociale della Rai e
altri soggetti firmatari interessati si impegna ad intraprendere
un'attivita' di osservazione sulla rappresentazione dell'immigrazione
nei media che realizzi annualmente un rapporto di analisi quantitativa
e qualitativa sui modi di fare informazione sull'immigrazione in
Emilia-Romagna.
L'Associazione Italiana della Comunicazione pubblica e istituzionale
si impegna a realizzare e diffondere linee guida sulla comunicazione
interculturale per gli organismi e gli enti che si occupano di
comunicazione pubblica.
2 - Azioni d'informazione e sensibilizzazione dei giornalisti delle
testate locali
La Regione Emilia-Romagna, l'Ordine dei Giornalisti
dell'Emilia-Romagna, l'Associazione Stampa dell'Emilia- Romgna, le
testate multiculturali, gli Enti locali ed i Centri interculturali
organizzano incontri (a livello locale) di presentazione e promozione
del Protocollo regionale rivolti ai giornalisti della stampa locale.
L'Ordine dei Giornalisti dell'Emilia-Romagna, l'Associazione Stampa
dell'Emilia-Romagna e l'Associazione Italiana della Comunicazione
Pubblica e Istituzionale si impegnano a distribuire ai propri
associati - oltre all'informativa sul protocollo - documenti su media
e diversita' culturale che possano servire da aggiornamento e
sensibilizzazione dei propri iscritti.
Il Segretariato sociale della RAI insieme ai giornalisti di origine
straniera e alle testate multiculturali presenta e promuove il
presente Protocollo alle testate regionali della RAI in
Emilia-Romagna.
3 - Azioni di promozione e valorizzazione dei media multiculturali
La Regione Emilia-Romagna, di concerto con i soggetti firmatari della
presente intesa, si impegna a promuovere la tematica della
comunicazione interculturale e le competenze specifiche per comunicare
istituzionalmente a cittadini di diversa provenienza.
In particolare l'azione coinvolge:
- l'AIUSG (Agenzia Informativa e Ufficio Stampa della Giunta) e il
Servizio informazioni per la stampa dell'Assemblea Legislativa della
Regione Emilia-Romagna, affinche', nella realizzazione di campagne
informative istituzionali, tengano conto della necessita' di strumenti
ed esperti di comunicazione interculturale nell'ottica di una piena
valorizzazione dei media multiculturali;
- le testate informative edite dalla Regione Emilia-Romagna per
promuovere una collaborazione fattiva (scambio di informazioni,
articoli/servizi) con le testate multiculturali attive a livello
regionale.
Gli Enti locali anche attraverso la definizione di intese tra soggetti
pubblici e privati dei rispettivi territori si impegnano a:
- valorizzare i media multiculturali presenti sul proprio territorio
come canale di informazioni qualificato, al pari dei media a larga
diffusione, per raggiungere i cittadini stranieri e quindi promuovere
questi media perche' vengano utilizzati per campagne informative e/o
pubblicitarie;
- aprire spazi di partecipazione ai giornalisti di origine immigrata
e/o alle testate multiculturali nelle pubblicazioni a carattere
informativo edite e diffuse dagli Enti locali e nell'ambito
dell'attivita' di informazione e comunicazione istituzionale (es. URP,
biblioteche, ecc.);
- formulare accordi con i media mainstream locali per un'opera di
sensibilizzazione che passi attraverso l'utilizzo di professionalita'
giornalistiche provenienti dal mondo dell'immigrazione.
La Regione Emilia-Romagna, nell'ambito delle politiche di promozione e
sostegno all'imprenditoria, si impegna a verificare la possibilita' di
promuovere programmi di sostegno e accompagnamento specifici alle
imprese editoriali multiculturali.
4 - Formazione e attivazione di tirocini formativi
L'Alma Mater Studiorum Universita' di Bologna di concerto con i
soggetti firmatari del Protocollo, promuove l'attivazione di percorsi
di formazione e di aggiornamento specifici sulla comunicazione e
l'editoria interculturale. Le parti si impegnano altresi' a verificare
la possibilita' di promuovere corsi analoghi in collaborazione con
altre Universita' operanti nella regione.
La Scuola di Giornalismo di Bologna si impegna per l'introduzione nei
percorsi formativi di  moduli specifici sull'interculturalita' come
approccio e modalita' di coprire le notizie ricorrendo ad
esperti-formatori di origine immigrata per l'approfondimento di
questioni specifiche inerenti la copertura mediatica dell'immigrazione
e dei Paesi di origine dell'immigrazione.
L'Associazione Stampa dell'Emilia-Romagna, attraverso i Comitati di
Redazione o i fiduciari di redazione si fa garante presso le redazioni
delle testate giornalistiche locali per l'attivazione di stage
formativi per gli operatori e i giornalisti della stampa
multiculturale.
Impegni delle Parti firmatarie per il monitoraggio e la valutazione
della realizzazione dell'intesa.
Il Protocollo impegna i soggetti coinvolti a collaborare per la
realizzazione degli obiettivi generali su base triennale e demanda
alla Regione Emilia-Romagna l'attivita' di coordinamento di un gruppo
tecnico operativo.
Le azioni verranno costantemente monitorate dal sopraindicato gruppo
tecnico, e sara' redatto un report intermedio sullo stato di
avanzamento delle singole attivita', trascorsi 18 mesi dalla data di
sottoscrizione del protocollo, e un report finale. Il rapporto sara'
presentato alla Presidenza dell'Assemblea Legislativa, alla Consulta
regionale per l'integrazione sociale dei cittadini stranieri e al
Centro regionale contro le discriminazioni.
Le parti si impegnano a diffondere i contenuti della presente intesa a
livello nazionale.
Le parti danno mandato alla Regione Emilia-Romagna di verificare la
possibilita' di una intesa con il Governo nazionale e con altre
Regioni interessate, in merito alla attuazione del presente
protocollo, anche al fine di reperire e mobilitare ulteriori risorse
finanziarie.
Le parti si impegnano ad aprire un confronto con il Dipartimento per
l'Editoria della Presidenza del Consiglio dei Ministri al fine di
verificare l'effettivo accesso dei media multiculturali ai fondi
nazionali per l'editoria.
Normativa di riferimento
- L'art. 10 della Convenzione Europea dei Diritti Umani (1953);
- l'art. 11 della Carta dei Diritti Fondamentali dell'Unione Europea
(Liberta' di espressione e informazione);
- l'art. 13 del Trattato di Amsterdam del 1999 che promuove il diritto
al pari trattamento e alla liberta' contro qualsiasi discriminazione;
- la Convenzione UNESCO sulla protezione e la promozione delle
diversita' delle espressioni culturali adottata in data 20/10/2005  e
ratificata dal Parlamento italiano il 31 gennaio 2007;
- l'art. 3 della Costituzione in cui si afferma che "tutti i cittadini
hanno pari dignita' sociale e sono eguali davanti alla legge, senza
distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni
politiche, di condizioni personali e sociali";
- l'art. 21 della Costituzione in cui si stabilisce che "tutti hanno
diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola,
lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione";
- l'art. 42 del T.U. di cui al DLgs 286/98;
- l'art. 8 "Partecipazione popolare" del T.U. delle leggi
sull'ordinamento degli Enti locali di cui al DLgs 267/00;
- l'art. 1 della Legge 150/00 "Disciplina delle attivita' di
informazione e di comunicazione delle pubbliche Amministrazioni";
- l'art. 2 della L. 69/1963 istitutiva dell'Ordine dei Giornalisti 
(Diritti e Doveri) che recita: "E' diritto insopprimibile dei
giornalisti la liberta' di informazione e di critica, limitata
dall'osservanza delle norme di legge dettate a tutela della
personalita' altrui ed e' loro obbligo inderogabile il rispetto della
verita' sostanziale dei fatti, osservati sempre i doveri imposti dalla
lealta' e dalla buona fede. Devono essere rettificate le notizie che
risultino inesatte, e riparati gli eventuali errori. Giornalisti e
editori sono tenuti a rispettare il segreto professionale sulla fonte
delle notizie, quando cio' sia richiesto dal carattere fiduciario di
esse, e a promuovere lo spirito di collaborazione tra colleghi, la
cooperazione fra giornalisti e editori, e la fiducia tra la stampa e i
lettori";
- la "Carta dei doveri: etica e deontologia" dove nel paragrafo
"Doveri del giornalista" si asserisce che quest'ultimo "non puo'
discriminare nessuno per la sua razza, religione, sesso, condizioni
fisiche o mentali, opinioni politiche. Il riferimento non
discriminatorio, ingiurioso o denigratorio a queste caratteristiche
della sfera privata delle persone e' ammesso solo quando sia di
rilevante interesse pubblico", ma anche nel paragrafo "Minori e
soggetti deboli" si dichiara: "il giornalista si impegna comunque ad
usare il massimo rispetto nei confronti dei soggetti di cronaca che
per ragioni sociali, economiche o culturali hanno minori strumenti di
autotutela";
- la "Carta di Roma - Protocollo deontologico concernente richiedenti
asilo, rifugiati, vittime della tratta e migranti" approvata dal
Consiglio Nazionale dell'Ordine dei Giornalisti e dalla Federazione
Nazionale della Stampa Italiana;
- l'art. 2 lett. e) ed f) dello Statuto della Regione Emilia-Romagna
approvato con L.R. n. 13 del 31 marzo 2005 che indica tra i principali
obiettivi da perseguire il rispetto delle diverse culture, etnie e
religioni e il godimento dei diritti sociali degli immigrati, degli
stranieri profughi, rifugiati ed apolidi;
- l'art. 17 "Interventi di integrazione e comunicazione
interculturale" della L. R. n. 5 del 24 marzo 2004 "Norme per
l'integrazione sociale dei cittadini stranieri immigrati. Modifiche
alle leggi regionali 21 febbraio 1990, n. 14 e 12 marzo 2003, n. 2"
che prevede che "la Regione e gli Enti locali, ai fini
dell'integrazione e dello sviluppo della comunicazione interculturale
promuovano (. . .) b) lo svolgimento di iniziative pubbliche di
informazione sui temi connessi all'immigrazione che favoriscano una
corretta conoscenza delle cause e degli aspetti reali del fenomeno
migratorio; c) la realizzazione di iniziative di tipo artistico,
culturale sportivo finalizzate a valorizzare le culture dei Paesi di
origine ed a promuovere occasioni di socializzazione anche in ambito
extralavorativo; d) l'avvio ed il sostegno di interventi di
comunicazione interculturale in ambito regionale";
- l'art. 14 "Comunicazione e Mediazione interculturale" contenuto nel
Programma triennale 2006-2008 per l'integrazione dei cittadini
stranieri, approvato con deliberazione dell'Assemblea legislativa
della Regione Emilia-Romagna n. 45 del 7 febbraio 2006 che prevede "la
costruzione di una rete regionale di comunicazione interculturale
utile al fine di consolidare e mettere in sinergia i progetti
finanziati in questi anni con altre iniziative presenti sul
territorio";
- il Contratto Nazionale di Servizio tra il Ministero delle
Comunicazioni e la RAI-Radiotelevisione Italiana Spa ed in particolare
l'art. 3 "Qualita' dell'offerta e valore pubblico", l'art. 8
"Programmazione dedicate alle persone con disabilita' e programmazione
sociale" e l'art. 38 "Sede permanente di confronto sulla
programmazione sociale".

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